Lotito-Gravina: si va verso lo scontro per il trust? Salernitana non invitata all’assemblea di A. Il Benevento spera…

Lotito-Gravina: si va verso lo scontro per il trust? Salernitana non invitata all’assemblea di A. Il Benevento spera…

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Quasi al gong, previsto per le 23.59 di venerdì, la Salernitana ha comunicato la volontà -resa concreta- di volersi affidare a un trust per la vendita della società e, quindi, risolvere il nodo multiproprietà ostativo all’iscrizione al campionato di Serie A.

Diciamo, senza timori di smentita, che la strada scelta da Lotito -e Mezzaroma- non è quella auspicata dalla Figc e dal presidente Gravina, i quali speravano e hanno più volte invocato scelte nette, chiare e definitive nel pieno rispetto delle norme NOIF.

In verità, la FIGC nutre molti dubbi sul trust presentato da Lotito e Mezzaroma e intende fare ulteriori accertamenti e verifiche perché già alla prima lettura della documentazione fornita ha rilevato delle incongruenze rispetto alle linee guida dettate: innanzitutto, la Federazione non ha “gradito” che i i trustee, deputati a verificare che il trust persegua gli obiettivi prefissati, diversamente da quanto “suggerito”, siano due anziché uno. Inoltre, Gravina vuole vederci chiaro anche su altri due aspetti che sono stati gestiti da Claudio Lotito in dispregio alle indicazioni della Federazione: il numero uno federale vuol capire le motivazioni che hanno indotto i (ex) due proprietari della Salernitana a non attribuire un valore di vendita preciso al club e il perché del mancato rispetto del termine di sei mesi (nella documentazione sono stati indicati 6 mesi e 45 giorni) necessari ai fini della vendita della proprietà.

Lotito dal canto suo si dice tranquillo e sicuro di aver agito nell’alveo di quanto disposto dalle norme federali, sbandierando ai quattro venti l’assoluta serietà e professionalità delle persone scelte, ovvero il guardiano Vincenzo Coppola, generale dei Carabinieri, e il nuovo ad della Salernitana Ugo Marchetti, ex vicesindaco e assessore al bilancio del comune di Palermo.

Qualche dubbio, a dire il vero, almeno su quest’ultimo pare esserci: non per quanto concerne onorabilità e professionalità, per le quali non c’è alcun elemento che le possa mettere in dubbio, ma quantomeno in termini di opportunità, dato che lo stesso Ugo Marchetti è lo stesso Marchetti che Lotito candidò alla presidenza della Lega di Serie A nel 2017.

Come detto, la FIGC vuol vederci chiaro: non intende in alcun modo avallare situazioni poco chiare e che possano minare (ulteriormente, aggiungiamo noi) la credibilità di un movimento già in evidente difficoltà. In attesa di ulteriori decisioni, intanto dal palazzi federali giunge la notizia secondo la quale la società granata non sarà invitata alla prossima assemblea di Lega A; circostanza quest’ultima che appare quantomeno legittimare qualche dubbio circa l’indipendenza del trust rispetto alla vecchia proprietà.

Il rischio, che ad oggi appare concreto, è che le parti (Lotito-Mezzaroma e la FIGC) vadano allo scontro e che si debba vivere l’ennesima stagione di ricorsi e contro ricorsi.

Intanto, come giusto che sia, anche il Benevento, primo indiziato al ripescaggio qualora l’operazione trust per la Salernitana non dovesse riuscire, ha iniziato a far sentire la propria voce chiedendo ufficialmente alla FIGC che si agisca con la massima trasparenza: “La società Benevento Calcio intende manifestare tutta la propria solidarietà alla Salernitana, con l’auspicio che possa formalizzare al più presto la regolare iscrizione al campionato, conseguenza dei meriti sportivi”. Poi il club sannita “segnala, altresì, che nella ipotesi di mancata regolare partecipazione del citato club alla Serie A, in attuazione delle norme e regolamenti esistenti, la partecipazione alla stessa spetterà di diritto alla scrivente società“, si legge nella nota ufficiale della società sannita.

Foto: Claudio Lotito e Gabriele Gravina | ph: Marco Rosi/Getty Images