Direttore artistico di Città Spettacolo, Zoino: “Probabilmente tra le competenze richieste ai futuri candidati anche la preveggenza”

Direttore artistico di Città Spettacolo, Zoino: “Probabilmente tra le competenze richieste ai futuri candidati anche la preveggenza”

Politica

BENEVENTO. “Il Partito Democratico ha avuto modo di esprimere più volte in passato, e in maniera chiara, la propria ferma contrarietà alla gestione targata Mastella della più importante manifestazione culturale della nostra città, del tutto trasformata, rispetto a quella concepita nel lontano 1980, ispirata, allora, ad esaltare, attraverso rappresentazioni teatrali di prestigio, monumenti e aree cittadine”.

Così Francesco Zoino, segretario cittadino del Partito Democratico.

La gestione di Città Spettacolo, a tal proposito -prosegue Zoino-, è stata già oggetto di specifica interrogazione da parte dei consiglieri di Alternativa per Benevento, ancora in attesa di risposta dal “lontano” 19 gennaio.

Qualche settimana fa, dagli organi di stampa, si è potuto apprendere l’intenzione del direttore artistico delle trascorse edizioni della famosa kermesse, di dislocare parte degli eventi, da inserire nel prossimo programma dell’edizione 2022, presso altre aree della città di Benevento. Senza voler entrare nel merito delle questioni organizzative, risulta, invece, alquanto “strano” come, con un bando ancora in fase di preparazione e, quindi, con un direttore artistico da selezionare, si possa parlare così in anticipo da direttore in pectore rispetto ad un’edizione futura. Un bando è un particolare atto amministrativo in uso al fine di individuare una figura professionale tra più candidati, diversamente da quanto prevede un atto di nomina fiduciaria. Qualcosa ci sfugge!

Vuoi vedere – conclude – che tra i vari punti del prossimo bando, come competenza da dimostrare, sarà richiesto ai candidati di fornire evidenza alla commissione valutatrice di essere capaci di utilizzare la dote della “preveggenza”, alla stregua di chi, peraltro delle nostre parti, anche perché in possesso di tale dono, fu proclamato dalla Santa Chiesa prima Beato e poi Santo?“.