Bancarotta fraudolenta, nei guai imprenditore beneventano: sottratti a società di S. Giorgio del Sannio beni per circa 300mila euro

Bancarotta fraudolenta, nei guai imprenditore beneventano: sottratti a società di S. Giorgio del Sannio beni per circa 300mila euro

CronacaProvincia

Nella mattinata odierna, a seguito di un’articolata attività di indagine coordinata dai magistrati della Procura della Repubblica di Benevento, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Benevento hanno dato esecuzione all’ordinanza, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento, di applicazione congiunta delle misure cautelari del divieto di esercitare imprese o di ricoprire uffici direttivi delle persone giuridiche per anni uno e dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria nei confronti di un imprenditore beneventano, gravemente indiziato del delitto di bancarotta fraudolenta perpetrato con plurime condotte di distrazione e dissipazione del patrimonio societario e di sistematica omissione del pagamento dei tributi dovuti.

Le indagini hanno tratto origine dal fallimento, dichiarato dal Tribunale di Benevento con sentenza emessa nel mese di Gennaio 2021, di una società con sede in San Giorgio del Sannio ed operante nel settore della carpenteria metallica, con passivo accertato pari a circa 1.100.000,00 euro.

Lo sviluppo delle investigazioni, svolte attraverso analisi di documentazione fiscale e societaria, accertamenti bancari ed ascolto di creditori dell’impresa, hanno consentito di identificare l’amministratore di fatto della società, destinatario dell’ordinanza di applicazione di misure cautelari in questione, e di acquisire gravi indizi in ordine alla ricostruzione di  condotte pregiudizievoli per il  patrimonio della società e dei suoi creditori, tra le quali la costituzione di una società di diritto estero per la costruzione di serbatoi di petrolio, gas e benzina  in medio oriente, operazione che provocava la sottrazione alla società fallita di attrezzature e beni aziendali per un valore di circa 300.000,00 euro.

Le indagini consentivano di acquisire gravi indizi, altresì, in ordine all’inadeguatezza delle scritture contabili consegnate alla curatela fallimentare nonché alla realizzazione di ulteriori spin-off aziendali in favore di altre imprese gestite dai medesimi soggetti ed operanti all’interno dello stesso settore industriale, con rilevanti pregiudizi per i creditori della società fallita.

Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.