Benevento, Tosca: “Benevento è casa mia, sono felice di essere tornato. Porto esperienza e positività”

Benevento, Tosca: “Benevento è casa mia, sono felice di essere tornato. Porto esperienza e positività”

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Alin Tosca, tornato ufficialmente al Benevento dopo 5 anni, è stato ospite della trasmissione Ottogol, in onda su OttoChannel.

Prime parole da “neo” giallorosso, dunque, per il difensore rumeno classe ’92, che ha commentato così il suo ritorno nel Sannio e non solo:

SUL SUO RITORNO A BENEVENTO: “Benevento è casa mia, sarei sempre voluto tornare qui. Sono arrivato due giorni fa, ho bevuto un caffè e ho mangiato bene, poi ho visto degli amici. Ho visto lo stadio, ho incontrato Foggia e Mister Cannavaro. Sono stato felice di rivedere il Presidente, per me è come un padre. Letizia è uno dei miei migliori amici, sono stato felice di ritrovarlo. Sono felice di essere qui, per la città e per i tifosi. Dobbiamo essere uniti, stare insieme in questo momento difficile. Sono cresciuto in cinque anni, anche in campo. Foggia aveva provato a riportarmi qui tre anni fa, facendo un’offerta ufficiale al Gaziantep, ma poi non se ne fece nulla. Ho tanta esperienza ora, voglio aiutare con questo e con l’energia positiva“.

SULL’IMPORTANZA DELLA POSITIVITA’: “Non si può giocare a calcio con paura, sono più positivo. Sono arrivato e voglio arrivare portando energia positiva, ne abbiamo bisogno. Se vinci una o due partite tutto cambia, la classifica come anche la testa. Il Presidente domenica è sceso in campo, questo è un segnale per tutti noi giocatori: dobbiamo alzare la testa, giocare con confidenza. Dobbiamo lottare e stare attenti per non perdere le partite e fare cose buone. Sono pronto a dare esperienza e spensieratezza. Capisco tutto, ma voglio fare il massimo dentro e fuori dal campo: sono arrivato per questo“.

SULLA SUA CONDIZIONE E SUL RUOLO: “Sono pronto per giocare, ho giocato anche le ultime due partite con il Gaziantep. In carriera ho giocato tanto con la difesa a tre, ma anche a quattro. A tre gioco come braccetto di sinistra, a volte però ho giocato anche centrale. Per me non è un problema a giocare, sono a disposizione. Ho fatto qualche partita anche come quinto, con la Nazionale su 30 presenze in 20 ho fatto il quarto di difesa“.

SULLA SUA PRIMA ESPERIENZA IN GIALLOROSSO: “Cinque anni fa serviva una miracolo per salvare la squadra, per questo giocavamo con tranquillità e senza stress. Adesso è differente: c’è stress, ma non dobbiamo avere paura di sbagliare e di giocare, altrimenti non possiamo fare le cose per bene. Dobbiamo essere positivi e giocare con coraggio per raccogliere risultati“.

SUL PRESIDENTE VIGORITO E SU MISTER CANNAVARO: “Per me è un piacere tornare qui, a casa mia, è sempre un piacere parlare con il Presidente ed è un onore parlare con Cannavaro. Era uno dei migliori giocatori del mondo, può esserlo anche come allenatore. Questo è un momento difficile, lo vedo, ma tutto può cambiare con una vittoria“.

SUL NUMERO 31: “Mi piace molto il 13, ma non era disponibile“.

SUGLI SCHEMI DA CALCIO D’ANGOLO: “Sono strategie differenti. Per me è un bene che l’allenatore cerchi di fare schemi, è importante. A volte riescono e altre no, ma noi giocatori dobbiamo seguire l’allenatore, è una cosa importante“.

Foto: Screen OttoChannel