Giugliano, Mister Bertotto: “Benevento squadra capace. Non firmo per il pareggio, mi aspetto una grande partita”
Benevento CalcioCalcioIl tecnico del Giugliano ha preso parte alla consueta conferenza stampa a due giorni dal derby contro il Benevento, in programma lunedì ore 20:45 al Vigorito.
Di seguito, quindi, le parole di Valerio Bertotto in vista della sfida della tredicesima giornata tra giallorossi e gialloblù:
SULLA SCONFITTA IN COPPA ITALIA SERIE C CONTRO IL LATINA: “Abbiamo fatto una prestazione bellissima, nel contesto in cui abbiamo giocato con ragazzi che erano mesi che non vedevano il campo. Abbiamo fatto meglio su tanti aspetti rispetto anche ad altre partite. In alcuni frangenti è venuta meno la qualità fisica, con errorini di natura di posizione che sulle palle inattive ci pregiudicano qualcosa. Sono rimasto molto soddisfatto della prova dei ragazzi, sono stati attenti e ordinati e hanno dimostrato di volere la vittoria, anche se poi non è arrivata“.
SUL DERBY CONTRO IL BENEVENTO: “Mi aspetto una grande partita da parte nostra, ci sono tutte le caratteristiche perché affrontare in questo momento il Benevento e altre formazioni che sulla carta sono molto blasonate dà stimoli ulteriori rispetto a quelli che già abbiamo. Partita migliore non può esserci in questo momento. In Coppa Italia abbiamo vinto, al 90esimo era in parità ma ai rigori abbiamo vinto noi. Già lì ho percepito la volontà dei ragazzi, ho dato un input con un solo allenamento ed ero soddisfatto, ma era un’altra competizione e un’altra partita. La risposta è stata positiva all’epoca, ma lunedì sarà diverso. Non firmerei per il pareggio, mi aspetto una grande prestazione da parte nostra. Gioco sempre per il risultato pieno“.
SUI PUNTI DEBOLI DELLA STREGA: “Se dicessi su cosa abbiamo lavorato darei un vantaggio agli avversari. Sappiamo che il Benevento è una squadra capace, allenata molto bene e con giocatori capaci. Nella qualità e nell’errore possiamo essere immediatamente puniti, dobbiamo essere bravi a uscire con il pallone senza perdere palla immediatamente. I ragazzi sono attenti, ma ancora qualcosa viene sporco quindi in questo dobbiamo lavorare e migliorare, stare ancora più attenti. Loro sono capaci e cinici, sicuramente l’indirizzo che dovrà essere dato alla partita sarà sicuramente questo“.
SULL’EQUILIBRIO TATTICO: “Le caratteristiche dei singoli sono differenti. Menna non è Di Dio: uno garantisce più copertura, l’altro ha più estro e fantasia nel concretizzare una fase offensiva. L’importante è avere equilibrio, poi le scelte dipendono dalle situazioni e dalle condizioni. La differenza la fa la qualità dei singoli, noi abbiamo sempre equilibrio e questo è l’importante“.
SUGLI INDISPONIBILI: “L’unico che non abbiamo è Berman perché squalificato. Barba sta procedendo con il suo programma di recupero, Rondinella è tornato in gruppo. Stiamo tutti bene“.
SUI PROBLEMI DELLA SQUADRA: “Non vedo particolari elementi negativi. Ci sono situazioni che si vengono a creare e che servono a definire i valori della rosa, poi si fanno delle scelte in funzioni di chi sta meglio“.
SUL BILANCIO DEI PRIMI 40 GIORNI: “Meravigliosi, dal primo giorno che sono arrivato qui e che mi hanno accolto allo stadio per vedere le strutture e conoscere Presidente e altre persone con cui collaboro. Ho trovato una proprietà seria, che ha voglia di crescere, con individui professionalmente validi e capaci che stanno concretizzando le loro idee. I passi che si devono fare sono tanti ma c’è la volontà e la determinazione nel concretizzare i passi. La squadra è molto recettiva, lo dimostrano i dati e le partite. Siamo al 70% direi, la prova provata di ciò che si fa in settimana è la partita la domenica. Non potrei che essere che contento, ma non sarò mai totalmente contento perché devo chiedere sempre di più e i ragazzi mi devono sempre dare di più, lo sanno“.
SULLA SUO ARRIVO E SULLA SUA PERMANENZA SULLA PANCHINA GIALLOBLU’: “Ho rifiutato tante cose, anche realtà importanti all’estero. Uno dei miei desideri di vita è riuscire a esportare il mio know-how al di là dei confini nazionali, lo pensavo già da calciatore e il mix che ho ora penso sia qualcosa di buono e vincente. Se ho scelto di venire qui è perché Giugliano mi dava qualcosa che altre realtà non mi davano, qui sto ricevendo emozioni forti. Non ho un obiettivo ben definito, se non lavorare ora per questa società“.
SUL FUTURO DI BERMAN E DEGLI ALTRI GIOVANI: “Non sono il suo procuratore, non so se sia osservato da altri club. Oggi non potrebbe giocare in Serie A, ma può crescere in futuro. La cosa che mi auguro è che, visto l’input della società nell’avere giocatori giovani di proprietà, i fari si accendano sui nostri giovani. Ci sono tanti ragazzi che possono crescere, ma ci sono anche ragazzi già cresciuti che però possono fare un ulteriore upgrade nella loro carriera. Quando il volume di concetti e valori sarà ulteriore al 70% che ho detto prima, allora altri faretti si accenderanno. Oggi per la prima volta mi fermerò a guardare la Primavera, che per altri motivi non sono mai riuscito a guardare. Ci sarà un confronto con ex colleghi magari oggi allenatori“.
Foto: Profilo Facebook Giugliano Calcio 1928