Benevento, Auteri: “Contro la Cavese serve una partita intensa: siamo pronti. Al posto di Oukhadda giocherà Veltri”
Benevento CalcioCalcioL’allenatore del Benevento, dopo l’allenamento odierno e prima della partenza per il ritiro di Venticano, ha preso parte alla consueta conferenza stampa alla vigilia della ventesima giornata della Serie C 2024-25 contro la Cavese.
Gaetano Auteri ha presentato così l’ennesimo derby stagionale tra giallorossi e biancoblù, analizzando anche la condizione di alcuni singoli e delle tattiche della squadra in generale per l’ultima gara del 2024.
Di seguito, quindi, le parole del tecnico della Strega in merito all’incontro valido per la prima giornata del girone di ritorno di Serie C, in programma al Lamberti venerdì (domani) alle 20:30:
SULL’ASSENZA DI OUKHADDA E SUL SOSTITUTO: “Giocherà Veltri. Non è una battuta, non mi permetterei mai. Il ragazzo si allena da cinque mesi con noi, è cresciuto tanto e sta bene: ho ampia fiducia. Bisogna solo mettere la squadra nelle condizioni di fare bene, lui farà sicuramente bene perché ha qualità“.
SULLA GARA CONTRO LA CAVESE: “Serve una partita intensa come sempre, forse a Cava un po’ di più. Dal punto di vista dell’intensità e dell’impatto agonistico ci siamo, difendiamo sempre coralmente. Siamo primi, la Cavese ha istituto la loro giornata ma è tutto abbastanza normale. Sappiamo di affrontare una buona squadra, ben allenata e che sta facendo bene. Siamo pronti, al di là dell’episodio della partita del Giugliano. Comincia il girone di ritorno, poi ci sarà la pausa e si tornerà il 5 gennaio: vogliamo proseguire e migliorarci, ci siamo allenati per questo. E’ presto per dire a cosa siamo destinati, ma stiamo bene. Il Giugliano è venuto qui mettendosi con 10 giocatori nella propria metà campo, la Cavese giocherà in casa ed è una squadra diversa. Vengono da un momento discreto, hanno cambiato allenatore e modo di giocare. Noi siamo pronti, abbiamo messo a nudo e a fuoco le situazioni gara: siamo pronti. E’ difficile dire quello che faranno in campo“.
SULLA PERSONALITA’ E SULL’INTENSITA’: “Per personalità s’intende la capacità di eludere la loro pressione, ambientale e non solo. Siamo in grado di fare questo. Contro il Giugliano ci può stare concedere qualcosina ogni tanto, in termini di numero di passaggi, cosa che abitualmente non facciamo. E’ avvenuto, ma abbiamo subito mezzo tiro in porta creando 4-5 situazioni importanti. Abbiamo avuto una grande occasione con Starita, anche lì rivedendo l’interpretazione dell’arbitro… Alla fine Manconi l’ha presa di testa e uno di loro l’ha presa con le mani in porta. Siamo in grado di mettere l’intensità, possiamo concedere qualche passaggio perché ci sono anche gli altri. Siamo pronti, ci siamo allenati bene. Sappiamo che sono partite importanti. Anche contro il Giugliano i ragazzi sono stati squadra, non hanno rinunciato mai al collettivo pur commettendo qualche errore“.
SUL SISTEMA DI GIOCO E SULLA FORMAZIONE: “I giocatori sono in condizione, i miei stanno tutti bene tranne Pinato che ha avuto meno continuità. Con il Giugliano dopo 23 minuti ci siamo rimessi nello stesso modo solito, in questo gruppo ci sono tante possibilità di scelta. Nell’arco della gara c’è sempre la possibilità di cambiare, saranno determinanti quelli che entreranno. L’impegno non è mai mancato, nell’ultima partita abbiamo sbagliato soprattutto i gol. Dobbiamo essere capaci di accettare queste situazioni, in questo girone nessuno riesce a prendere le distanze perché c’è grande equilibrio. Mi auguro le cose possano cambiare, a nostro favore“.
SULLA FINESTRA INVERNALE DI CALCIOMERCATO: “Siamo tanti e da questo punto di vista i comportamenti del gruppo sono sempre stati esemplari, c’è sempre stata una grande solidarietà. Dopo questa partita ci fermeremo, le squadre che hanno operato bene sono quelle che cambiano poco nel mercato di riparazione. Siamo davanti a tutti e non lo abbiamo ottenuto per virtù dello Spirito Santo, lo abbiamo ottenuto attraverso i meriti acquisiti in campo. Possiamo essere ancora più continui e migliorare alcune cose, ma siamo pronti ad accogliere tutte le sfide partendo dal lavoro quotidiano“.
SUL BILANCIO DELL’ANNO TRASCORSO AL BENEVENTO: “Non mi piace dare giudizi su quello che è il presente, l’immediato futuro o il recente passato. Mi piace raggiungere gli obiettivi, è la cosa più importante: poi si può giudicare tutto. E’ palese che abbiamo fatto bene, ma dobbiamo fare sempre meglio e questo deve essere l’obiettivo: avere forza e voglia di crescere“.
SULLA REAZIONE DELLA SQUADRA AL DASPO A MECCARIELLO: “Ogni tanto in Italia succedono cose veramente… Tutti quelli che hanno letto la notizia, sono informati sui fatti e capiscono di calcio possono solo sorridere. Facendo i seri, la riflessione è: “Come si fa a prendere decisioni in un modo così disincantato e disinformato?”. Tutto è bene quel che finisce bene“.
SULLE SOPRESE DI QUESTA SQUADRA DOPO IL GIRONE D’ANDATA: “Sorprese in positivo no, alleno questo gruppo tutti i giorni e so che ha qualità. Possiamo migliorare nell’interpretazione di alcune gare, essere più risoluti e avere meno voglia di specchiarci. A volte facciamo il passaggino in più invece di essere più incisivi e sostanziosi, poi siamo capaci di difendere coralmente. Tutto si può migliorare, c’è grande unità d’intenti. Ciò che dico appartiene a un ottimismo o a un pensiero positivo. L’obiettivo del girone di ritorno è fare più punti rispetto all’andata, ma ce li dovremo meritare in campo e fare sempre partite di alto profilo“.
SU PERLINGIERI E LAMESTA: “Perlingieri ha fatto un’ottima partita, era in condizione per fare tutta la gara. Lamesta è entrato molto bene, hanno deviato una sua conclusione in porta. Bastano piccoli dettagli. Non guardo le statistiche, lasciano il tempo che trovano. Me lo state dicendo voi, non siamo più il miglior attacco, ma la verità sta in mezzo e siamo competitivi. Siamo il Benevento, guai se non avessimo possibilità di scelte o alternative. In questo gruppo tutti accettano le scelte dell’allenatore perché la sintonia è univoca. Può capitare che per esempio Lanini esca e abbia un attimo di sconforto, ma sono tutti ragazzi educati con un obiettivo comune“.
SU PRISCO E VIVIANI: “Non è mai stato in difficoltà. Ci possono essere partite a cui si deve abituare dal punto di vista della tensione e dell’importanza della gara, commettendo un errore su un gesto tecnico che di solito non fa. Prisco sta bene, se qualche volte ha sbagliato alcuni gesti tecnici può capitare a tutti. Di Viviani sono pienamente soddisfatto, da subentrato o dall’inizio: è partecipativo e solidale con la nostra idea di gioco, a me tocca fare delle scelte. Ci sono anche altri giocatori nel ruolo e altri stanno riprendendo ad allenarsi, come Pinato. Per me conta la prestazione, e qui tutti sono in grado di fare prestazioni importanti“.