
Benevento, confermare Auteri era l’unica scelta logica
Benevento CalcioCalcioAlmeno questa volta il tutto ha una sua logica: chiara e netta. La scelta del Benevento di proseguire anche nella prossima stagione con Gaetano Auteri può – semmai – non essere condivisibile ma è certamente logica, coerente.
Lo è con la narrazione fatta sinora, secondo la quale gli unici – o, per meglio dire, i maggiori – responsabili della disfatta della scorsa stagione sono stati individuati nei calciatori. E’ contro di loro, infatti, che si è abbattuta la scure presidenziale, con la società che ha deciso di utilizzare un modo sui generis ma legittimo per mandare in vacanza i propri calciatori, a mo’ di punizione per quanto (non) fatto nella seconda metà dello scorso campionato.
Dello stesso avviso, d’altronde, era lo stesso Auteri che nella sua ultima uscita pubblica non aveva usato giri di parole per esprimere tutto il suo disappunto contro la squadra, rea di non averlo più seguito da un certo punto della stagione in poi. Se così fosse stato – e non abbiamo elementi per dire o ipotizzare il contrario – allora si spiegherebbe anche il campionato a due volti della Strega: prima capolista incontrastata del girone C e poi incapace anche di vincere un paio di partite. Un’onta pesante, quella della sconfitta con tanto di manita subita dalla Juventus NG nei play-off, che non è andata giù proprio a nessuno: a cominciare, logicamente, da società e staff tecnico.
Dunque, una volta individuati nei calciatori i responsabili e tenuto conto dei risultati e del gioco offerti nella prima metà di campionato (quando la squadra seguiva il proprio allenatore) l’unica scelta logica non poteva che essere quella di continuare con Gaetano Auteri, il quale – piaccia o meno – ha dimostrato che se messo nelle giuste condizioni è capace di tirar fuori il meglio dal materiale messogli a disposizione. Ora che la conferma (leggi QUI) è praticamente ufficiale (si attende solo la nota della società), starà al Benevento non commettere nuovamente gli stessi errori della passata stagione e seguire fino alla fine il proprio allenatore, non mettendolo in dubbio alle prime difficoltà e dandogli massimo appoggio, soprattutto nei rapporti con quello che sarà il prossimo gruppo squadra. Perché sbagliare è umano ma perseverare è diabolico.