Benevento| Cercasi lavoro (e Centro per l’Impiego): chiuso per “problema tecnico” da mesi

Benevento| Cercasi lavoro (e Centro per l’Impiego): chiuso per “problema tecnico” da mesi

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Utenti costretti a interagire solo via email, mentre il Programma GOL rischia di perdere efficacia senza un contatto diretto con gli operatori.

Da diversi mesi, gli uffici del Centro per l’Impiego di Benevento, situati in via XXV Luglio, risultano inaccessibili al pubblico. A comunicarlo è un cartello affisso al cancello d’ingresso, privo di data e firma, che parla genericamente di un “problema di natura tecnica” e informa che, fino al ripristino delle normali attività, i servizi saranno erogati esclusivamente da remoto, tramite gli indirizzi e-mail indicati nello stesso avviso.

Una soluzione temporanea, divenuta però ormai cronica, che sta suscitando crescenti malumori tra gli utenti, in particolare tra disoccupati, percettori di ammortizzatori sociali e lavoratori a rischio, per i quali il contatto diretto con gli operatori rappresenta un elemento essenziale per accedere in modo efficace alle misure previste dalle politiche attive del lavoro.

Emblematico, in tal senso, è il caso del Programma GOL – Garanzia Occupabilità dei Lavoratori – finanziato con risorse del PNRR e gestito esclusivamente dai Centri per l’Impiego pubblici. Come si legge sul sito del Ministero del Lavoro, si tratta di uno “strumento di riforma delle politiche attive del lavoro previsto dal PNRR, fondato sulla presa in carico personalizzata dei beneficiari, con l’obiettivo di accompagnarli in percorsi di inserimento o reinserimento lavorativo“.

Viene da sé che delegare tutto alla corrispondenza elettronica, in un simile contesto, rischia di compromettere gli obiettivi del programma, trasformando un’opportunità in un passaggio burocratico privo di reale efficacia.

A rendere ancora più pesante l’impatto della chiusura è il fatto che il Centro per l’Impiego di Benevento non serve soltanto la città, ma anche altri 26 comuni della provincia. Un’utenza vasta e articolata, costretta ormai da mesi a interfacciarsi con un servizio pubblico che ha perso il suo presidio fisico sul territorio.

E mentre il cartello resta appeso al cancello, senza ulteriori aggiornamenti ufficiali, l’attesa si trasforma lentamente in frustrazione.