
Francesca scomparsa dal 20 giugno, cresce l’angoscia
CronacaRegioneSono giorni di crescente angoscia per la famiglia di Francesca De Vivo Tino, la giovane di 20 anni scomparsa da Avellino lo scorso 20 giugno. La ragazza, affetta da gravi problemi di salute, si è allontanata dall’abitazione in cui vive con i genitori, senza lasciare tracce né fornire comunicazioni.
Particolarmente preoccupante è il fatto che Francesca non avrebbe con sé i medicinali necessari alla sua terapia, una circostanza che rende ancora più urgente il suo ritrovamento. Le ricerche, avviate subito dopo la denuncia, sono coordinate dalle forze dell’ordine e si sono estese anche a Napoli, dove potrebbe essersi diretta.
In queste ore, il caso ha suscitato una forte mobilitazione sul web, dove da giorni circolano appelli con la sua foto. Tra questi, anche quello del sindaco di Avellino, Laura Nargi, che ha pubblicato un messaggio accorato sui propri canali social:
“Oggi rivolgo un forte appello a tutta la cittadinanza ed a quanti seguono questa pagina social: aiutateci a ritrovare Francesca. Sono diversi giorni che Francesca De Vivo Tino, venti anni e seri problemi di salute, si è allontanata senza lasciare sue notizie. Francesca ha bisogno di aiuto, delle medicine che non ha portato con sé, e soprattutto di tornare all’amore ed alle cure dei propri cari.”
Al termine del messaggio è stato indicato anche il numero da contattare in caso di avvistamento: 333 8725279, oppure rivolgersi direttamente alle forze dell’ordine.
Ogni segnalazione, anche minima, potrebbe rivelarsi determinante per riportare Francesca a casa e garantire la tutela della sua salute.
Non si tratta della prima scomparsa della giovane: già nell’aprile 2023 si era allontanata volontariamente, venendo poi ritrovata a Grottaminarda dopo alcuni giorni. Anche in quella circostanza fu necessario il ricovero in ospedale.
Oggi, però, le condizioni sembrano più delicate e la famiglia lancia un appello alla solidarietà e alla collaborazione di tutti per riuscire a riportare Francesca al sicuro.