
Strage di Paupisi, convalidato il fermo per Ocone. Il legale: “Non ha memoria di quanto accaduto”
CronacaProvinciaIl Paese è ancora sotto shock per la tragedia che ha colpito la famiglia Ocone. Salvatore, 58 anni, è accusato di aver ucciso la moglie Elisa e il figlio Cosimo, lasciando in gravissime condizioni la figlia Antonia, 17 anni.
Questa mattina, davanti al Gip di Campobasso, si è svolta l’udienza per la convalida del fermo. Ocone, assistito dal suo avvocato Gianni Santoro, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere, mantenendo il silenzio di fronte alle domande del giudice.
Secondo la difesa, Ocone è in uno stato di confusione mentale, “è particolarmente provato, con vuoti di memoria persistenti, incapace di elaborare quanto accaduto, una condizione patologica che dovrà essere scrutinata”. Solo un fugace interesse è emerso quando si è parlato della figlia, subito seguito da uno stato di assenza.
Attualmente l’uomo è in isolamento, “sotto stretta sorveglianza per ragioni tecniche”, chiarisce Santoro, ma non si esclude che tale scelta derivi dalla possibilità di compiere gesti autolesivi.
La strategia difensiva, come emerge dalle dichiarazioni del legale, punterà probabilmente sulla valutazione della capacità di intendere e volere al momento della tragedia. La fede e l’affidamento alla Madonna, a cui Ocone sembrerebbe essere molto devoto, sono citati dalla difesa come elementi che evidenzierebbero possibili profili psichiatrici.
Per ora, l’avvocato Santoro continuerà a difendere l’uomo, ribadendo che “ognuno ha diritto a un’adeguata difesa”, principio guida per il percorso processuale.
La competenza territoriale del caso sarà presto trasferita alla Procura della Repubblica di Benevento.