Rubano: “Abbiamo riacceso l’entusiasmo delle comunità: insieme faremo la differenza”.
Entusiasmo e grande partecipazione: hanno preso il via, venerdì scorso, nei comuni dell’Alto Tammaro, gli incontri di TERRAE, il progetto promosso dal deputato e segretario provinciale di Forza Italia, Francesco Maria Rubano, per dare voce e centralità alle aree interne. Un’occasione per ascoltare i cittadini, raccoglierne le istanze del territorio.
“TERRAE è molto più di un progetto: è una visione. Significa riportare il territorio al centro, dare risposte alle comunità” ha dichiarato Rubano.
“La politica torna tra la gente ed esce dai palazzi. Non lasceremo nessuno indietro”, ha aggiunto il deputato di Forza Italia.
Lo sguardo resta rivolto anche ai prossimi appuntamenti elettorali:
“Stiamo già lavorando al programma e liste solide e competitive che vedranno protagonisti sindaci, amministratori, per le elezioni Provinciali e Regionali. Abbiamo già numeri straordinari sul territorio. Alle Europee, abbiamo ottenuto più voti dell’intera regione Basilicata. Le adesioni costanti di sindaci, amministratori e società civile dimostrano che siamo un partito attrattivo perché credibile e vicino alla gente. Siamo la Casa dei Moderati”, ha sottolineato Rubano.
Tra le priorità emerse nel primo incontro di TERRAE, Rubano ha evidenziato le problematiche dell’Alto Tammaro, come la viabilità e la mancanza di infrastrutture adeguate: “Non possiamo accettare che strade insicure e servizi carenti continuino a frenare lo sviluppo delle nostre comunità. Continueremo a portare le istanze delle aree interne sui tavoli che contano, regionali e nazionali”. L’evento ha visto la partecipazione di sindaci, amministratori locali, dirigenti di Forza Italia, tanti iscritti e cittadini.
“L’entusiasmo con cui ci avete accolti è il segnale che c’è tanta voglia di buona politica”, ha commentato Rubano.
Vincenzo Fuschini, capogruppo FI in Consiglio provinciale, ha ribadito: “Questa iniziativa voluta dal nostro segretario provinciale è la dimostrazione che il nostro partito lavora al fianco di tutti, senza distinzioni, mettendo al centro le nostre comunità”.
È stato il sindaco di Circello, Gianclaudio Golia, ad aver aperto l’incontro: “Questo è il tipo di politica che il nostro comprensorio aspettava: seria, inclusiva e rivolta a tutti. Un plauso all’on. Rubano che porta avanti iniziative che guardano al territorio. Siamo felici di esserne parte. Era quello che stavamo aspettando, dopo anni di solitudine”, ha detto Golia.
“Un ringraziamento va all’on. Rubano per questa iniziativa che dimostra come la politica possa tornare a essere vicina alla gente, ascoltando i bisogni reali e trasformandoli in azioni concrete,” ha dichiarato il sindaco di Pontelandolfo, Valerio Testa.
“Ringrazio l’on. Rubano per aver dato vita a questo momento di confronto, che finalmente accende i riflettori sulle nostre comunità e sulle problematiche delle aree interne. La sua attenzione al territorio è un segnale importante per tutti noi. Tanti amici del comprensorio ci seguiranno in questo percorso”, ha aggiunto Antonio Zeoli, sindaco di Santa Croce del Sannio.
“Abbiamo una grande responsabilità e un’opportunità unica: dimostrare che la politica può tornare a essere un vero strumento di servizio. Il Centro Destra, grazie anche all’impegno di FI, ha destinato circa 42 mln di euro di finanziamenti PNRR ai comuni dell’Alto Tammaro. Forza Italia è incisiva nell’azione di governo di centro destra per favorire processi di sviluppo concreto ad ogni singolo comune del territorio. La classe politica locale sarà valorizzata nei prossimi appuntamenti elettorali. Il nostro impegno è per un territorio che merita di essere protagonista”, ha concluso Rubano.
PD Alto Tammaro: “Strada Provinciale 161: infrastruttura abbandonata tra degrado e potenzialità”
“La Strada Provinciale 161, nota come Circumlacuale, è un’infrastruttura cruciale per il territorio dell’ Alto Tammaro, pensata per rispondere alle necessità emerse con la creazione dell’invaso artificiale di Campolattaro”,lo scrive in una nota il gruppo PD Alto Tammaro, che poi aggiunge:
“La realizzazione del lago artificiale aveva interrotto diverse strade comunali e interpoderali, isolando terreni agricoli e complicando i collegamenti tra Campolattaro e Morcone. Progettata per collegare questi comuni e garantire accesso ai fondi agricoli, la SP161 costeggia il bacino artificiale, fungendo da collegamento strategico tra il Basso e l’Alto Tammaro e connettendo arterie provinciali fondamentali”.
“Oltre a migliorare la viabilità locale e facilitare gli spostamenti – continua il PD Alto Tammaro – la costruzione di quest’arteria era destinata a valorizzare il turismo e l’agriturismo intorno al lago di Campolattaro, essendo di fatto l’unica strada che costeggia l’invaso, ma nonostante il suo potenziale e la delibera di provincializzazione approvata il 24 luglio 2006, la strada non è mai stata aperta al traffico a causa di movimenti franosi e dissesti del fondo stradale”.
“Oggi – sostiene il PD Alto Tammaro – la SP161 versa in un cronico stato di degrado. Il suggestivo tracciato, che si snoda tra colline punteggiate da vigneti, oliveti e campi di grano, offre uno spettacolo naturale unico, arricchito dalla biodiversità che nel tempo ha colonizzato l’area. Il grande lago azzurro, cuore di questo paesaggio, continua a rappresentare un forte attrattore turistico, ma tuttavia il fondo stradale sconnesso e la folta vegetazione che ha ormai invaso l’asfalto rappresentano un enorme pericolo per automobilisti, pedoni e ciclisti che continuano a percorrerla per raggiungere le proprie proprietà, i centri vicini o semplicemente per godere del paesaggio”.
“Un ulteriore problema è rappresentato dall’abbandono di rifiuti lungo la strada. Sacchetti, materiali vari e persino rifiuti pericolosi si accumulano, trasformando l’area in una pattumiera a cielo aperto. Questo degrado non solo compromette l’immagine del territorio, ma trasmette un messaggio culturale negativo a cittadini e visitatori, vanificando gli sforzi dell’oasi WWF locale, che organizza attività didattiche e percorsi educativi”, si legge ancora nella nota.
“Eppure, la SP161 rappresenta una grande opportunità. Con i giusti interventi, questa strada panoramica potrebbe trasformarsi in un punto di riferimento per il turismo sostenibile. Grazie alla sua lunghezza contenuta e alle splendide viste sul lago e sui rilievi appenninici, la Circumlacuale sarebbe perfetta pertrekkinge cicloturismo. L’inclusione in circuiti di prestigio come quello dell’Appennino Bike Tour, associata a una seria programmazione di bonifica e messa in sicurezza, potrebbe valorizzare il territorio e favorirne la crescita socio-economica, ma è evidente la contraddizione fattuale che sempre più spesso sbugiarda il governo del territorio, si parla spesso di turismo e sviluppo come leve fondamentali per il rilancio del territorio, ma l’infrastruttura primaria necessaria per raggiungere questi obiettivi resta paradossalmente chiusa”.
“È tempo che le istituzioni,a partire dalla Provincia di Benevento, unitamente alle amministrazioni locali coinvolte, affrontino con determinazione le criticità di questa infrastruttura. Una bonifica ambientale, interventi di consolidamento e un piano di manutenzione programmata sono indispensabili per rendere finalmente produttiva e fruibile la SP161″, conclude il PD Alto Tammaro.
Valle Telesina e Alto Tammaro: denunce, perquisizioni e sanzione dei Carabinieri
Nell’ultimo weekend i Carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita hanno effettuato un capillare controllo del territorio nei ventuno Comuni di competenza, impiegando 40 pattuglie che hanno complessivamente identificato 272 soggetti, tra i quali alcuni già noti alle Forze dell’Ordinee controllato 240 veicoli.
Di giorno i militari si sono concentrati lungo la S.S. 372 Telesina e le altre principali arterie che collegano la provincia Sannita con quelle di Caserta e Campobasso, gravate dall’inteso afflusso di turisti e di cittadini in partenza ed in arrivo per le vacanze, per prevenire e ridurre gli incidenti stradali, in crescita negli ultimi giorni.
Nelle ore serali e notturne i Carabinieri hanno, invece, pattugliato i centri abitati e le zone rurali, per prevenire e contrastare le possibili truffe agli anziani ed i furti nelle abitazioni, negli esercizi commerciali, nelle farmacie, nelle rivendite di tabacchi e negli Istituti Scolastici, questi ultimi presi di mira negli ultimi mesi, bloccando ed identificando tutte le persone ed i veicoli sospetti, sottoponendoli ad accurati controlli ed a perquisizioni alla ricerca di arnesi atto allo scasso, armi e stupefacenti.
I Carabinieri della Stazione di Telese Terme (BN), hanno denunciato per uso di atto falso un 21enne del posto, il quale, fermato alla guida della sua autovettura, esibiva una dichiarazione sostitutiva della carta di circolazione palesemente contraffatta.
I Carabinieri di San Salvatore Telesino (BN) hanno denunciato per ricettazione un 80 enne del posto poiché trovato in possesso di un camper risultato rubato in Provincia di Napoli, nel 2001, da un 70enne della provincia di Teramo.
I Carabinieri di Solopaca (BN), hanno fermato e sottoposto a perquisizione veicolare un 37enne del posto, già noto alle forze dell’ordine, rinvenendo all’interno della sua autovettura un bastone di legno di circa mezzo metro e per tale motivo è stato denunciato per il porto di oggetti atti ad offendere senza giustificato motivo.
Complessivamente sono state elevate sanzioni per infrazioni al Codice della Strada per quasi € 8.000,00, tra le quali, per numero e rilevanza, spiccano quelle per l’uso del telefono cellulare durante la guida, che è tra le cause principali degli incidenti stradali per distrazione e per la mancata copertura assicurativa obbligatoria, che prevede, quale sanzione accessoria, il contestuale sequestro dell’autovettura.
Continua senza sosta l’attività preventiva e repressiva da parte dei Carabinieri, ma è necessaria sempre la collaborazione dei cittadini nel segnalare persone e mezzi sospetti.
Le persone denunciate sono da ritenersi sottoposte alle indagini e pertanto presunte innocenti fino a sentenza definitiva.
Controlli dei Carabinieri in Valle Telesina e Alto Tammaro
Durante lo scorso fine settimana i Carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita, nei 21 comuni di competenza, hanno presidiato la valle telesina e dell’alto Tammaro mettendo in campo 30 Pattuglie per controllare tutto il territorio ed in particolare le principali vie di comunicazione tra le province di Benevento, Campobasso e Caserta.
Il fine è quello di tutelare la cittadinanza, prevenendo i furti in abitazione, agli esercizi commerciali, ai cantieri della T.A.C., contrastare lo spaccio e l’uso di sostanze stupefacenti e prevenire gli incidenti stradali, spesso gravi o mortali che vedono coinvolti i giovani guidatori.
Sono state controllate complessivamente 262 persone, tra cui diversi pregiudicati e 193 veicoli.
Nel Comune di Cerreto Sannita ad un giovane automobilista è stata ritirata la patente di guida poiché sorpreso a guidare una potente autovettura nonostante avesse conseguito l’abilitazione alla guida da meno di un anno; a Telese Terme ed a Frasso Telesino due uomini sono stati segnalati alla Prefettura per uso di sostanze stupefacenti; a Pontelandolfo sono stati sanzionati due automobilisti che circolavano con la patente di guida scaduta; a Cusano Mutri ed a Frasso Telesino sono state sequestrate due autovetture non coperte da assicurazione obbligatoria; a Telese Terme, a San Salvatore Telesino ed a Solopaca è stata interdetta la circolazione a tre veicoli sprovvisti di revisione obbligatoria e sanzionati i rispettivi proprietari.
Numerose sono state le altre sanzioni al Codice della Strada erogate, tra le quali, il mancato possesso dei documenti di circolazione e l’omesso utilizzo delle cinture di sicurezza, per un importo complessivo di circa € 5.000.
Sabato la presentazione di ‘neroametà’, la nuova linea genetica suina dell’Alto Tammaro
Sabato 13 gennaio, alle ore 18,30, presso la biblioteca comunale di Castelpagano sarà presentato il primo evento conclusivo del progetto ‘Nero a metà’, la nuova linea genetica suina dell’Alto Tammaro, finanziato con la misura 16.1 azione 2 dal Gal Alto Tammaro.
Oltre alla salvaguardia del patrimonio genetico del suino di razza casertana, il progetto ha consentito di individuare una nuova linea genetica chiamata ‘NeroaMetà’ con proprie caratteristiche produttive, morfologiche e fenotipiche.
L’evento si aprirà con i saluti del sindaco di Castelpagano, Giuseppe Bozzuto. Interverranno Dino Mastrofrancesco dell’omonima azienda agricola che è partner del progetto, Ettore Varricchio, responsabile tecnico scientifico del progetto per l’Unisannio, Ferdinando Gandolfi, dirigente regione Campania Uod Benevento, Lorenzo Urbano, presidente del Gal Titerno. Chiuderanno la presentazione gli interventi di Antonio Di Maria, presidente del Gal Alto Tammaro e l’assessore regionale all’Agricoltura, Nicola Caputo.
A seguire una degustazione delle carni del suino Nero a Metà in piazza Municipio.
Gal Alto Tammaro e Uncem: unità territoriale e condivisione per centralità aree interne
E’ quanto è emerso dall’iniziativa pubblica che si è svolta ieri nell’aula consiliare del comune di Santa Croce del Sannio.
Occorrono massima unità territoriale e larga condivisione sulle prospettive di sviluppo per rendere centrali le aree montane. E’ stata questa la sintesi dell’iniziativa pubblica dal titolo ‘Lo sviluppo che vogliamo. Dalla strategia aree interne alla nuova programmazione per enti locali ed imprese’ che si è svolta ieri nella sala consiliare del comune di Santa Croce del Sannio, organizzata dal Gal Alto Tammaro insieme all’Uncem.
Attorno al tavolo per discutere delle azioni sistemiche da mettere in campo per invertire lo spopolamento e l’emorragia di servizi dei piccoli comuni c’erano istituzioni regionali, provinciali e locali, associazioni e cittadini. Presenti l’assessore regionale all’Agricoltura, Nicola Caputo; il sindaco di Benevento, Clemente Mastella; i consiglieri regionali Mino Mortaruolo e Gino Abbate; il sindaco di Santa Croce del Sannio, Antonio Zeoli; il presidente della Provincia, Nino Lombardi; il presidente di Uncem Campania, Vincenzo Luciano; il presidente del Gal Alto Tammaro, Antonio Di Maria; il presidente nazionale Uncem, Marco Bussone.
“Partiremo con una fase di ascolto del territorio – ha dichiarato Di Maria – e ne presenteremo la proposta. Le zone interne rappresentano una risorsa per l’interno Paese, ma dobbiamo combattere contro lo spopolamento e la denatalità. Su questo va aperta una discussione che deve convergere in una proposta chiara, partecipata e condivisa da tutti, ognuno per il proprio ruolo, istituzionale o meno che sia”.
“L’area del Titerno-Tammaro – ha aggiunto Di Maria che è anche presidente dell’associazione Sannio Smart Land, soggetto attuatore della Snai – è stata selezionata per il programma della Snai (Strategia nazionale aree interne), una delle quattro a livello regionale e delle 72 nazionali; ciò grazie ad una collaborazione che ha travalicato le casacche politiche, mi auguro dunque che questo modello che si è dimostrato vincente possa essere ripetuto in maniera più ampia per costruire una direttrice di sviluppo del territorio. Dopo questo tavolo chiederemo alle istituzioni nazionali che le nostre aree abbiano una pressione fiscale di vantaggio, meno burocrazia. In poche parole, un quadro normativo che valorizzi le risorse che hanno i territori interni, dando una ricaduta concreta in termini economici. In tal senso, chiederemo che sia data attuazione alla legge 158/2017 sui piccoli comuni per dare valore ai cosiddetti servizi ecosistemici”.
“Dobbiamo generare occasioni di sviluppo per consentire ai giovani di restare nei nostri territori – ha evidenziato il presidente Bussone – sfruttando le occasioni messe a disposizione dalla transizione ecologica. Per farlo è necessaria un’interazione tra aree montane e urbane e ragionare su un concetto politico di crescita che parta da un percorso europeo di riequilibrio, che tenga conto dei servizi e della mobilità utilizzando coefficienti diversi rispetto ad altre zone: un’azione di perequazione. Non siamo ‘non luoghi’, ma luoghi di identità che hanno capacità di rappresentarsi e dare rappresentanza, e facendo questo riusciamo ad essere comunità più unite”.
Gal Alto Tammaro, Antonio Di Maria eletto presidente
Antonio Di Maria, già presidente della Provincia di Benevento, è stato eletto alla guida del Gal Tammaro.
“Ritorno a dirigere la presidenza del Gal Alto Tammaro – ha dichiarato – Per me è motivo di grande orgoglio e soddisfazione poter rappresentare il territorio e di tanto ringrazio la fiducia che mi hanno voluto accordare tutti i soci.
L’elezione a presidente con una larghissima maggioranza dei voti (l’unanimità dei presenti), mi dà la forza di mettermi a lavoro sin da subito per la costruzione di una strategia di sviluppo locale di tipo partecipativo che mirerà a coinvolgere le amministrazioni locali, le associazioni di categoria, le proloco, ed i cittadini per trovare risposte e soluzioni alle sfide sociali, ambientali ed economiche. Bisognerà partire da un’analisi degli aspetti più caratteristici della nostra area (patrimonio naturalistico, storico, enogastronomico) e lavorare insieme a tutte le forze del territorio per metterle a reddito e creare quelle condizioni affinché i giovani possano avere opportunità e valutare di rimanere nel nostro territorio”.
Antonio Di Maria ha guidato la Provincia di Benevento dal 2018 fino al 2022, è stato sindaco di Santa Croce del Sannio per tre mandati consecutivi e vicepresidente vicario Uncem nazionale. Già presidente della comunità montana Titerno-Alto Tammaro e promotore, fondatore e presidente del Gal Alto Tammaro. Attualmente presiede l’associazione Sannio Smart Land, sodalizio che attua la Snai (Strategia nazionale aree interne).
Succede al timone del gal Alto Tammaro a Pasquale Narciso, già sindaco di Campolattaro.
“Agronomi senza frontiere della Campania” workshop in campo per il recupero e la tutela della risorsa-suolo
L’ambiente, la sua preziosissima risorsa-suolo e le correlate necessità di tutelarne la qualità, nell’ambito della massima valorizzazione paesaggistica e produttiva in agricoltura.
E’ stato il tema di uno dei “workshop in campo” del progetto “Re. Qual. Sol – Recuperare e Salvaguardare la Qualità dei Suoli”, reso operativo dall’”Associazione Agronomi Senza Frontiere della Campania”.
L’evento si è svolto nell’azienda agricola “Del Nigro Dina”, che è fra le partner del progetto, in località Pontecolonna. Il programma è sostenuto dal Gal Titerno-Alto Tammaro, a valere sui finanziamenti veicolati dalla Regione Campania.
Come nelle precedenti occasioni, anche questo workshop si è caratterizzato con specifiche esercitazioni pratiche di analisi del suolo, svoltesi sul campo e coordinate dai professionisti agronomi dell’associazione, che hanno illustrato ed applicato le specifiche tecniche ad uso agricolo. Sono state contestualmente rilevate e valutate le caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche del suolo.
Nel target dell’iniziativa, anche la individuazione di strategie per contrastare l’impoverimento della sostanza organica del terreno agrario.
Successivamente, al simposio divulgativo in materia, coordinato dal giornalista Michele Miky Di Maina, sono intervenuti: Elio Mendillo, amministratore delegato del Gal Titerno-Alto Tammaro; Alessio Valente, docente di Geologia all’Unisannio e responsabile tecnico scientifico del progetto; Ettore Varricchio, presidente del corso di laurea magistrale presso l’Unisannio in Biologia-Risorse alimentari e nutrizione; per l’associazione “Agronomi senza frontiere della Campania”, il presidente Massimo Palladino e i consulenti tecnici Michele Bucciero, Carmen Cenicola, Giuseppe Martuccio, Walter Nardone e Serafino Ranauro.
Tra i concetti in evidenza, rimarcati dal professor Valente, la presa d’atto della «necessità di tradurre gli studi accademici in concreti interventi territoriali, in sinergia con le aziende in attività in agricoltura. La qualità delle produzioni deve incrementarsi ed intensificarsi nel completo e totale rispetto della ecosostenibilità, senza alcun danno per il proprio contesto ambientale di riferimento».
Pd, oggi l’inaugurazione della nuova sede Alto Tammaro a Morcone
Oggi 16 aprile, alle ore 17:30, sarà inaugurata la nuova sede del PD Alto Tammaro a Morcone, nella centralissima via Roma.
Farà gli onori di casa la Segretaria del circolo Antonietta Fortunato.
Attesa la presenza del Segretario Provinciale, Giovanni Cacciano e della Presidente Rosa Razzano oltre a vari dirigenti del PD Sannita.
Il PD Alto Tammaro è un coordinamento territoriale che unisce, oltre a Morcone, sede del partito, i comuni limitrofi di Sassinoro e Santa Croce del Sannio.
Quello delle aggregazioni territoriali, per arrivare ad avere delle sedi che siano fruite dai militanti e dai dirigenti dei relativi comprensori, era uno di punti qualificanti il programma congressuale di Cacciano unitamente alle riunioni itineranti della Segretaria Provinciale.
I Circoli sono il motore e la cellula del Partito Democratico che, con la loro attività, conferiscono sostanza a quella serie di rapporti umani che ci rendono Comunità e, attraverso di essi, rendono vivo ed attivo il nostro partito.
Disporre anche a Morcone di un luogo fisico dove incontrasi, confrontarsi e discutere è segno di impegno e lavoro sul territorio che onora i militanti ed i dirigenti locali del partito democratico. Un patrimonio di cui essere orgogliosi.
Elezioni Morcone, il vice sindaco Delli Veneri: “Solla ha molti vuoti di memoria”
Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa a firma del vice sindaco di Morcone, Alessandro Delli Veneri.
“Ho letto con vivo interesse il comunicato stampa di Giuseppe Solla che annuncia la sua candidatura. Pensavo di leggere le indicazioni programmatiche che propone per il futuro di Morcone ed anche quali iniziative mettere in campo per ridare centralità all’Alto Tammaro.
Abbiamo dovuto prendere atto che Solla fornisce, invece, una semplice ricostruzione del passato con molti vuoti di memoria. Si parte dal 2008 e dalla situazione disastrosa dal punto di vista del bilancio che hanno trovato al loro insediamento.
Ricordo a Solla che lui è stato eletto nel 2006 ed ha ricoperto ruoli di primo piano nella precedente amministrazione per cui, se le sue affermazioni sono vere, è stato compartecipe della disastrosa situazione dei conti e quindi farebbe meglio a non ricandidarsi (insieme al suo candidato sindaco che dal 2001 era assessore).
Se la sua affermazione è falsa allora non si dovrebbe candidare per rispetto dei cittadini. Strano anche che la situazione disastrosa descritta non sia stata rilevata dal commissario prefettizio che, dal 2007 al 2008, ha amministrato il comune.
Altro vuoto di memoria sulla Fiera di Morcone, di cui è stato per oltre tre anni presidente. Come si può affermare di aver fatto: “una gestione oculata” senza spiegare i debiti che hanno portato alla chiusura dell’Ente Fiera Alto Tammaro, gestita proprio da Costantino Fortunato, e senza spiegare i debiti verso l’erario accumulati durante la sua gestione per oltre 100.000 euro (la gestione oculata consisteva nel non pagare l’IVA e i tributi per poi far arrivare un mare di cartelle esattoriali).
Potremmo parlarne noi, con carte alla mano e non a chiacchiere, di tutto quello che avete lasciato sul Comune e alla Fiera (debiti fuori bilancio per oltre 1 milione al Comune e 152 mila euro alla Fiera).
Colgo l’occasione per annunciare anche io la mia candidatura con l’obiettivo di continuare il lavoro che stiamo facendo per dare a Morcone, e a tutto l’Alto Tammaro, una prospettiva di crescita. Lo faccio con la voglia di continuare ad informare i cittadini su tutto quello che accade nel nostro territorio e con la convinzione che amministrare correttamente sia un bene per tutta la popolazione.
Non voglio rinfocolare polemiche ma, se necessario, potremmo parlare di Cammo, di tributi comunali non pagati, di indennità pignorate, ed altre questioni che riguardano la realtà morconese. Giuseppe Solla dimentica troppe cose, forse ci vogliono amministratori con la mente un po’ più lucida alla guida della nostra comunità”.
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