“Giovanissimo (appena 24 anni) ma un talento ormai consolidato nel firmamento nazionale. Il pianista airolano Marco Stallone ha deliziato Sabato scorso la platea di Foggia per l’occasione data dal concerto sviluppatosi presso la locale cattedrale ed incastonatosi nel programma di eventi natalizi della città pugliese. Accompagnato dal quintetto di archi “ICO suoni”, Stallone si è esibito nel Primo Concerto per Pianoforte e Orchestra di Piotr Ilic Cajkovskij in Si bemolle minore op.23, considerata una delle migliori e delle più note opere strumentali del compositore russo.
Un motivo di orgoglio per il territorio quello rappresentato da Marco Stallone e, in particolare, per l’Accademia musicale “Mille e una Nota di Airola”, riferimento guidato dal Direttore artistico Anna Izzo presso il quale il medesimo si è formato sin da piccino e del quale è allo stato uno dei docenti.
Un predestinato del Piano il ventiquattrenne caudini che sette anni fa ha conseguito il
Diploma di Pianoforte al Conservatorio di Napoli San Pietro a Majella con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore per poi completare il suo percorso nel Biennio di Pianoforte ad indirizzo solistico con il Maestro Pasquale Iannone presso il Conservatorio “Piccinni” di Bari. Dal 2024, inoltre, il ruolo di assistente docente al Conservatorio di Musica di Porto (Esmae).
Decine i premi messi a referto in altrettanti concorsi internazionali, numerosi i recital pianistici in importanti scenari qualiSala Scarlatti di Napoli, Auditorium “Nino Rota” di Bari, Palazzina Liberty di Milano, Teatro Politeama di Lamezia Terme, Trinity Chapel a Cambridge, Sala Comum in Portogallo, Auditorium San Vito di Barlassina, Museo delle Civiltà di Roma. Ed ancora Chiostro di Campitelli dell’antico complesso del Teatro di Marcello di Roma, complesso monumentale di Santa Sofia di Benevento; All’attivo innumerevoli impegni per Istituzioni e rassegne di rilievo (Associazione nazionale Mozart Italia, Club Unesco, European Piano Teachers Association, Barletta Piano Festival, Camerata Musicale Barese. Suona, poi, con l’Orchestra Filarmonica M.Jiora di Bacau, con l’Orchestra Filarmonica della Calabria, con l’Orchestra Sinfonica del Lario, con l’Orchestra Sinfonica di San Pietro a Majella, con l’Orchestra Sinfonica del Piccinni di Bari, con l’Orchestra ICNT e con l’Orchestra da camera “Musica Figuralis”. Nel 2014, poi, suona nella Sala Scarlatti il concerto per Pianoforte e Orchestra n.12 di Mozart e nell’occasione si reca ad ascoltarlo il Maestro Ciccolini.
Lo scrittore Nando Dalla Chiesa, anch’egli presente e colpito dal piccolo pianista, lo definisce su “Il Fatto quotidiano” “un pianista prodigio”.
Nel 2014, in occasione del “Premio San Pietro a Majella”, si esibisce e consegna il Premio e la bacchetta originale di Martucci al grande Maestro Riccardo Muti. Nel Luglio 2022 debutta con l’Orchestra Filarmonica della Calabria nel prestigioso Barletta Piano Festival, che lo stesso anno ospita artisti di fama internazionali come Leonora Armellini, Jae Hong Park, Natalia Trull, Eva Georgian.
Ora la tappa di Foggia, ennesimo tassello di un mosaico così precocemente virtuoso.
“È un onore – fa presente quella che è stata la sua prima formatrice, Anna Izzo – assistere ad un percorso contraddistinto da così tanti successi. Siamo certi di come il suo talento potrà restituirgli ancora più grandi soddisfazioni”.
Il Museo di Montesarchio riecheggerà di note. Nella giornata di domani, Sabato 28 Dicembre, “Note al Museo“, concerto di musica classica a cura dell’associazione musicale “Mille e una Nota di Airola“, riferimento diretto artisticamente dal Maestro Anna Izzo.
A partire dalle ore 17:00, nel suggestivo contesto del Museo archeologico nazionale del Sannio Caudino, la platea potrà ammirare le performance di eccellenze quali il Maestro Matteo Fossi ed il Maestro Margherita Di Giovanni.
Fossi, per iniziare, fondatore nel 1995 del Quartetto Klimt, uno dei gruppi cameristici italiani più attivi, da venticinque anni ha un’intensa attività cameristica in varie formazioni, dal duo pianistico al sestetto, con cui ha tra l’altro intrapreso prime registrazioni mondiali integrali di autori come Brahms, Bartók, Poulenc, Ligeti e Schönberg. Con queste formazioni, e come solista, Fossi si è esibito in tutte le principali stagioni italiane e, all’estero, in importanti teatri e festival in Germania, Francia, Austria, Ungheria, Inghilterra, Spagna, Belgio, Polonia, Svizzera, Stati Uniti, Brasile, Cina, Corea del Sud. Collabora costantemente con artisti di rilievo internazionale quali Antony Pay, Mario Ancillotti, Pier Narciso Masi, Maurizio Baglini, Roberto Plano, Lorenza Borrani, Calogero Palermo, Giovanni Sollima, Alexander Ivashkin, Massimo Quarta, Yuval Gotlibovich, Othmar Müller, Moni Ovadia, Milena Vukotic, Maddalena Crippa, Mario Caroli, Andrea Oliva, Sonia Bergamasco, Luigi Lo Cascio, Suzanne Linke, il Quartetto di Cremona. Intensissima attività discografica per etichette quali Decca, Universal, Brilliant, Naxos, Nimbus, Stradivarius, Tactus, Amadeus, Unicef, Fenice Diffusione Musicale, nel 2014 è uscito il suo primo cd solistico, dedicato a Brahms, edito da Hortus, che è stato accolto con entusiasmo dalla critica specializzata tanto da giustificare, negli anni successivi, altri sei dischi dedicati a Schumann, Schubert, Debussy, Chopin, Beethoven e Bartók.
Attivo anche nell’organizzazione e nella diffusione della musica, ha invitato a Firenze alcune delle più importanti personalità musicali a livello mondiale, tra le quali Rostropovich, Kagel, Penderecki, Sofia Gubaidulina, Natalia Gutman, il Kronos Quartet. Matteo Fossi insegna pianoforte presso il Conservatorio Rinaldo Franci di Siena ed è stato per quindici anni docente di musica da camera presso la Scuola di Musica di Fiesole, della quale ha ricoperto anche il ruolo di vicepresidente. È invitato regolarmente a tenere seminari e masterclass in Italia e all’estero.
Nel 2019 è stato insignito della prestigiosa Medaglia Laurenziana dall’Accademia Internazionale Medicea di Firenze; nel 2021 è stato eletto all’unanimità Direttore del Conservatorio Rinaldo Franci di Siena, incarico che ricoperto per un triennio. Dal 2024 è co-direttore artistico dell’associazione “Suoni Riflessi” di Firenze. Quanto al Maestro Di Giovanni, invece, violista, è stata tra le altre fondatrice e membro del Quartetto Guadagnini fino a Dicembre 2015, Quartetto con il quale ha vinto il Premio Farulli del XXXIII Premio Franco Abbiati e ha suonato in importanti festival e stagioni concertistiche in Italia e all’estero quali Stradivari Festival, Unione Musicale di Torino, Amici della Musica di Palermo, Amici della musica di Padova, Bologna Festival, Accademia Filarmonica Romana, Accademia Filarmonica di Bologna, Teatro La Fenice, Le Sion Festival. Si è esibita, poi, con il Quartetto di Cremona in quintetto e sestetto per il Festival MiTo, Filarmonica di Trento e Teatro Verdi di Pordenone. Dopo aver collaborato stabilmente per anni come concertista e altra prima viola con i Solisti Aquilani, è attualmente prima viola del Colibrì Ensemble – Orchestra da Camera di Pescara, e dal 2024 è violista del Quartetto Klimt, una delle formazioni da camera italiane più longeve e attive. Insegna dal 2021 musica da camera presso il Conservatorio “Rinaldo Franci” di Siena.
Il programma della serata, quanto ad esso, nella prima parte cameristico e nella seconda solistico, “ruoterà” attorno a Schumann, con i suoi due capolavori “Adagio e Allegro op.70” e “Papillons op.2” (distanti nel tempo ma uniti da tanti fili rossi poetici e musicali) che saranno affiancati a due capisaldi della musica del Novecento. Ovvero la Sonata-Fantasia op.11 n.4 di Paul Hindemith e le “Estampes” di Claude Debussy. Tutto questo a dimostrare la profonda influenza che Schumann ebbe sui compositori successivi, anche quelli apparentemente più lontani.
“Il Mille e una Nota è da sempre in interlocuzione con il territorio – così il Maestro Anna Izzo – Per questo abbiamo accolto con entusiasmo l’invito di promuovere un evento concertistico di qualità e livello nel contesto del Museo montesarchiese. Ovviamente ringraziamo i maestri Fossi e De Giovanni, figure che sono amiche e da sempre vicine alla nostra Accademia, per avere accolto l’invito”.
Il concerto si inquadra nel cartellone di eventi pianificato dall’Ente comunale di Montesarchio per il periodo natalizio.