La presidente nazionale di ANPCI Franca Biglio ed il presidente regionale ANPCI Campania Zaccaria Spina, hanno partecipato questa mattina all’ audizione presso la Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale presso la Camera dei Deputati.
“Innanzitutto – raccontano Biglio e Spina rappresentanti di ANPCI, associazione che raggruppa i comuni fino a 5mila abitanti- ci riteniamo molto soddisfatti per il grande interesse riscontrato nei confronti delle tematiche rappresentate e per il gradimento espresso verso la nostra relazione. Ci ha fatto molto piacere ascoltare parole di elogio”.
“In primis – spiegano i due esponenti dell’ associazione- abbiamo voluto rimarcare ancora una volta che respingiamo fermamente la logica dei numeri, che tanti danni ha fatto e che sta contribuendo ad accelerare i drammatici fenomeni di spopolamento e desertificazione di grandi aree della penisola da nord a sud, con tutte le gravissime conseguenze che l’abbandono del territorio produce a tutti i livelli (ambientali, sociali, culturali ed economici)”.
“La nostra parola d’ordine – hanno evidenziato – è ….DIFFERENZIARE.!!”
“Abbiamo altresì sottolineato – aggiungono Biglio e Spina – in ottica di federalismo fiscale, l’opportunità di valutare l’introduzione di criteri che consentano una perequazione specifica per i piccoli comuni, dove riconoscere dei LEP con proprie peculiarità e tipicità, per evitare di aggravare le disparità territoriali e la creazione di nuovi divari. E ancora l’introduzione di criteri, basati non solo sull’aspetto esclusivamente demografico, ma che tengano anche conto dell’estensione territoriale, della conformazione morfologica, della carenza e della distanza dai servizi essenziali alla persona, dalla lontananza, in particolare, dai presidi ospedalieri, dei costi a carico dei comuni per l’affidamento dei minori da parte dei tribunali potrebbero essere utili ai fini della determinazione dei LEP specifici per le piccole realtà così come per i trasferimenti erariali da parte dello Stato per i quali non deve contare solo il numero degli abitanti”.
“L’obiettivo finale ed autentico del federalismo fiscale, ovvero garantire lo stesso livello di servizi alla persona, nel piccolo comune come nella grande area urbana, – hanno incalzato i due – deve essere calcolato in modo diverso, stante il differente contesto di riferimento: basti considerare le enormi difficoltà nei piccoli comuni ad assicurare a volte finanche i livelli minimi delle prestazioni in ambito di salute, istruzione, mobilità e trasporti, ma anche relativamente a quelli, meno impattanti ma pur sempre importanti, attinenti al campo dello sport e tempo libero e dell’aggregazione”.
“Abbiamo ancora rimarcato l’assoluta necessità di allentare i vincoli di destinazione di alcune risorse, come nel settore sociale, laddove le realtà comunali minori hanno maggiore contezza di esigenze locali specifiche, come i fondi per gli asili nido o per il trasporto dei disabili, pur nei limiti delle risorse assegnate e favorendo, altresì, un’unica rendicontazione”.
“Al riguardo, considerato che il modello di federalismo attualmente concepito, caratterizzato da un meccanismo perequativo prevalentemente “orizzontale”, impatta direttamente sugli equilibri di parte corrente dei bilanci di ampie fasce di Comuni, già penalizzati da molteplici vincoli, riteniamo che – hanno concluso i due rappresentanti di ANPCI – in assenza di un fondo perequativo anche “verticale”, adeguatamente finanziato dallo Stato, sia fortemente a rischio anche la tenuta stessa dei bilanci comunali e, per l’effetto, l’erogazione dei servizi ai cittadini soprattutto nelle aree più svantaggiate”.
“Ci siamo riservati di fornire contributi più specifici e di dettaglio in situazioni particolari, nella consapevolezza che l’auspicata riforma del TUEL, cui ribadiamo l’assoluta necessità di essere parte attiva e con ruolo di protagonista insieme ad altri, possa essere decisiva per il raggiungimento delle finalità fin qui auspicate”.
Piccoli Comuni, Matera: “In Senato proficuo confronto con l’ANPCI”
Il Senatore di Fratelli d’Italia Domenico Matera, in qualità di componente della Commissione parlamentare per la semplificazione, ha partecipato all’audizione della Presidente nazionale dell’ANPCI, Franca Biglio, nonché del sannita Zaccaria Spina, Presidente regionale ANPCI Campania, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla semplificazione e digitalizzazione delle procedure amministrative nei rapporti tra cittadini e Pubblica Amministrazione.
L’incontro ha rappresentato un’importante occasione di confronto sulle criticità che i piccoli comuni affrontano quotidianamente e sulle possibili soluzioni per migliorare l’efficienza e l’accessibilità dei servizi pubblici.
“È stato davvero un piacere poter audire in Senato un rappresentante del nostro territorio come il Presidente Spina – ha dichiarato Matera a margine dell’audizione -. Avendo ricoperto il ruolo di Sindaco per 15 anni in un piccolo Comune, conosco bene le difficoltà che gli Enti locali affrontano nella gestione quotidiana, tra carenze di personale, burocrazia e difficoltà di accesso alle risorse”.
“Per questo – ha proseguito Matera – condivido pienamente le osservazioni dell’ANPCI: è fondamentale ridurre il peso burocratico per i comuni più piccoli e garantire strumenti di digitalizzazione realmente accessibili, senza che diventino un ulteriore ostacolo per cittadini e amministratori”.
“La semplificazione amministrativa e l’innovazione digitale – ha concluso il Senatore Matera – devono essere strumenti di supporto e non di complicazione. Fratelli d’Italia continuerà a lavorare affinché il rapporto tra cittadini e Pubblica Amministrazione diventi più efficiente, ascoltando le esigenze dei territori e traducendole in azioni concrete”.
L’ANPCI all’Audizione sul Correttivo al Codice dei contratti pubblici
Il presidente nazionale di ANPCI Franca Biglio, unitamente al responsabile dell’associazione per la Campania Zaccaria Spina, hanno partecipato all’Audizione sul Correttivo al Codice dei contratti pubblici presso la VIII Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei Deputati.
“Abbiamo portato il nostro contributo in sede di Audizione – spiegano la Biglio e Spina – sullo schema di decreto legislativo recante ‘disposizioni integrative e correttive al codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36’, per contribuire nel perseguimento degli obiettivi di semplificazione e di snellimento delle procedure amministrative secondo la logica del ‘fare bene e fare presto’, consapevoli che il correttivo costituisca un passo importante in questo senso e confidando che nello stesso possano trovare accoglimento alcune delle proposte fin qui evidenziate”.
Si è preso favorevolmente atto di alcune importanti innovazioni positive sottolineando, in particolare, l’introduzione di un termine predeterminato (tre mesi) tra l’approvazione del progetto e l’indizione della procedura di scelta del contraente; la disciplina dell’equo compenso; la facoltà di riservare alcuni contratti o alcune prestazioni/lavorazioni alle piccole e medie imprese; la previsione di ipotesi tassative che configurano varianti in corso di esecuzione.
Si tratta di correttivi che vanno, da un lato, nel senso auspicato dello snellimento delle procedure e, soprattutto, della chiarezza delle disposizioni, anche nell’ottica di prevenzione del contenzioso, e, dall’altro, sono finalizzate a tutelare le piccole realtà economiche presenti nelle aree interne, attraverso l’introduzione di criteri premiali che valorizzino il principio di territorialità per quei contratti che dipendono dal requisito della “prossimità” per la loro esecuzione.
Non sfugge, tuttavia, l’esigenza di ribadire la necessità di semplificare il numero degli adempimenti nonché di implementare i sistemi di interoperabilità tra le varie piattaforme informatiche, al fine di ridurre i carichi di lavoro del personale soprattutto dei piccoli enti locali.
È stata altresì espressa una preoccupazione per l’entrata in vigore, a partire dal 1° gennaio 2025, dell’obbligo di utilizzo di metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni (c.d. BIM), per il quale si ritiene insufficiente il solo incremento della soglia da 1 a 2 milioni di euro e che potrebbe portare a un notevole rallentamento delle attività tecniche propedeutiche alla realizzazione delle opere pubbliche. È stato inoltre richiesto di migliorare il controllo sul subappalto ed evitare il cosiddetto subappalto “a cascata”, che determina non poche criticità in ordine a qualità e sicurezza, di prevedere il divieto di ulteriori subappalti oltre al primo ed infine di rafforzare i criteri di premialita’ per le offerte qualitativamente vantaggiose.
Modifiche al Codice dei contratti pubblici: Biglio e Spina ne discutono dinanzi alla VIII Commissione della Camera dei Deputati
La presidente nazionale di ANPCI (l’associazione nazionale che raggruppa comuni fino a 5mila abitanti) Franca Biglio ed il presidente regionale della Campania Zaccaria Spina hanno partecipato all’audizione dinanzi alla VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati convocata per discutere risoluzioni in materia di iniziative normative volte ad apportare modifiche al Codice dei contratti pubblici, concernenti lo svolgimento delle procedure di affidamento, la revisione dei prezzi e l’esecuzione degli appalti. Sono stati tanti gli spunti proposti, mirati ad apportare correttivi migliorativi al testo attualmente in vigore e soddisfare l’esigenza di continuare nel perseguimento degli obiettivi di semplificazione e di snellimento delle procedure amministrative secondo la logica del “fare bene e fare presto”.
Sono state principalmente affrontate le problematiche che riguardano il controllo sul subappalto onde evitare una catena infinita di subappalti (c.d. subappalto “a cascata”), incompatibile con i controlli di qualità e sicurezza, l’estensione degli obblighi e divieti previsti nei rapporti tra contraente principale subappaltatore, con particolare riferimento al divieto di ribassare i costi della sicurezza e della manodopera; l’importanza da riservare alla qualità dell’offerta rispetto ad altri elementi di natura prettamente economici; la chiarezza nelle clausole di revisione dei prezzi; la riduzione del numero degli adempimenti nonché l’implementazione di sistemi di interoperabilità tra le varie piattaforme informatiche che evitino duplicazioni o sovrapposizioni di caricamento dei dati, riducendo i carichi di lavoro del personale con conseguenti benefici particolarmente per i comuni più piccoli.
“Si tratta di un’occasione irrinunciabile – hanno spiegato Franca Biglio e Zaccaria Spina – per proseguire nell’attuazione degli obiettivi di semplificazione e di snellimento delle procedure, soprattutto a beneficio dei comuni di minori dimensioni che sono costretti a fronteggiare, più di altri, anche le endemiche carenze di personale e di professionalità adeguate”.
“L’esigenza – hanno concluso – è quella di continuare nel perseguimento degli obiettivi di semplificazione e di snellimento delle procedure amministrative cui, tuttavia, faccia da contraltare un concreto rafforzamento dei controlli interni e, soprattutto, esterni, finalizzati a scongiurare ogni pratica non conforme al dettato normativo. Sarà un modo per aiutare i comuni di minori dimensioni ad evitare fastidiose lungaggini oggi che sono allo stremo e faticano ogni giorno di più per l’eccessiva burocratizzazione”.
Si è riunito ieri nella sede di Napoli il direttivo regionale di ANPCI Campania presieduto da Zaccaria Spina, presidente della Comunità Montana del Fortore.
In calendario una serie di importanti incontri istituzionali, insieme ad Arturo Manera vicepresidente nazionale Anpci e con una folta delegazione dei componenti composta da Giuseppe Moriello sindaco di San Nicola Baronia, Giuseppe Di Cerbo sindaco di Baia e Latina, Emilio Salvatore sindaco di Casalbore, Giuseppe Addabbo sindaco di Molinara, Michele Siravo vice sindaco di Atrani, unitamente al sindaco di Sant’Angelo Le Fratte (PT) Michele Laurino, Giacomo Rosa presidente SVIMAR, Francesco Garofalo esponente Anpci Calabria ed altri amministratori comunali, i vertici di ANPCI hanno incontrato presso il Consiglio Regionale della Campania il presidente della Prima Commissione Consiliare permanente (Affari istituzionali – Amministrazione Civile, Rapporti internazionali, Autonomie e piccoli comuni, Affari Generali, Sicurezza delle città, Risorse umane, Ordinamento della Regione) Giuseppe Sommese.
Insieme a Sommese il gruppo ha ricevuto il Console onorario del Kirghizistan, Antonio Castiello, per un interessante confronto istituzionale.
“Successivamente – spiega Spina – abbiamo incontrato il presidente della Terza Commissione Speciale Aree Interne Michele Cammarano per una costruttiva disanima sul tema e sulle problematiche delle realtà comunali di minori dimensioni e prospettive future.
Dopo un collegamento telefonico con la nostra presidente nazionale Franca Biglio che tutti abbiamo voluto ringraziare per l’attivismo e per i risultati dell’associazione, abbiamo concluso la giornata ritrovandoci con l’Assessore Regionale all’agricoltura Nicola Caputo per un aggiornamento sulle tematiche di propria competenza e sviluppi futuri”.
A Cuneo la 23^ assemblea nazionale dei sindaci di ANPCI
Si è tenuta nei comuni della Provincia di Cuneo, riuniti nell’associazione Octavia con sede a Scarfanigi, la 23esima assemblea nazionale dei sindaci di ANPCI, con relativa Festa Nazionale. A fare gli onori di casa la presidente nazionale Franca Biglio, fresca di riconferma, all’unanimità, per un altro mandato.
Ad accompagnare centinaia di sindaci e amministratori rappresentanti comuni di ogni parte d’Italia, un parterre di assoluto spessore: dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio al Ministro dell’Ambiente e Sicurezza Energetica Franco Pichetto Fratin, dal Ministro degli Affari Regionali e Autonomie Roberto Calderoli al Sottosegretario di Stato alla Giustizia Andrea Del Mastro, l’europarlamentare on. le Gianna Gancia, per proseguire con numerosi esponenti politici, consiglieri regionali del Piemonte, consiglieri e assessori della Provincia di Cuneo oltre ad importanti autorità militari ed esponenti del locale mondo dell’imprenditoria. Sono pervenuti e letti tanti messaggi di auguri e incoraggiamento a partire da quelli delle più alte cariche dello Stato, ossia del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del presidente del Senato Ignazio La Russa.
In videoconferenza presenti anche il Ministro per la Famiglia, Natalità e Pari Opportunità Eugenia Roccella, il Sottosegretario al ministero Economia e Finanza Sandra Savino. Siccome le problematiche dei comuni di minori dimensioni non hanno colore politico tantomeno confini geografici, si è aperta una due giorni di dibattiti intensi e serrati, con esponenti e vertici di ANPCI ed i rappresentanti del governo e i parlamentari nazionali ed europei sui temi più caldi. Istanze anticipate nell’intervento inaugurale della presidente Franca Biglio.
Numerose le sollecitazioni rivolte agli ospiti, a cominciare dalla richiesta di predisporre una legislazione ad hoc per i comuni di minori dimensioni che non possono avere gli stessi obblighi e le stesse incombenze dei capoluoghi e di quelli più vasti e popolosi. Reclamata anche maggiore autonomia per avviare un processo di sburocratizzazione, per una rapida operatività e uno spazio d’azione più snello, evitando procedimenti inutili e dannosi e spesso giustificati solo nelle grandi realtà, fastidiose lungaggini e dedicarsi alle buone pratiche amministrative.
Ci si è poi focalizzati sulla rivisitazione del vincolo di mandato per i sindaci, e sulla necessità di adottare un piano straordinario di investimenti per la salvaguardia ambientale, la messa in sicurezza del territorio (in particolare quello collinare e montano). Chiesta altresì la revisione della normativa sugli appalti, in particolare per le opere finanziate dal PNRR, ma c’è stato uno zoom interessante anche sul dimensionamento scolastico e, infine, sulle piante organiche ormai ridotte al lumicino.
L’evento è proseguito con la consegna, presso il pittoresco comune di Villafalletto, dei riconoscimenti ai vincitori delle varie categorie in gara e le menzioni speciali in occasione della seconda edizione del “Premio Letterario Nazionale dei Piccoli Comuni d’Italia” (che ha lo scopo di promuovere e valorizzare le meravigliose realtà territoriali meno conosciute), organizzato magistralmente da Franco Garofalo e dedicato quest’anno al compianto Nazzareno Tacconi già sindaco e dirigente nazionale di ANPCI della regione Marche. Non sono mancati momenti di svago e cultura con le visite guidate agli splendidi castelli di Lagnasco e di Monasterolo di Savigliano. La full immersion in terra piemontese si è conclusa con la Sagra del Tajarin a Casalgrasso.
“Colgo l’occasione – ha spiegato il presidente regionale di ANPCI Campania Zaccaria Spina – per ringraziare la nostra vulcanica presidente nazionale Franca Biglio cui rivolgo gli auguri di buon lavoro per la riconferma alla guida della associazione, unitamente a tutta l’assemblea ed al vice presidente nazionale Arturo Manera, anche per il rinnovo del sottoscritto nell’importante organismo del Direttivo Nazionale per i prossimi anni”.
“Ringrazio infine – ha concluso Spina – l’amico Franco Garofalo che mi ha voluto nella prestigiosa e qualificata giuria del premio letterario nazionale. Dei vari temi affrontati, parleremo in un prossimo direttivo regionale a Napoli”.
ANPCI Campania, ieri la prima riunione del nuovo direttivo regionale
Si è tenuta nella mattinata di ieri la prima riunione del nuovo direttivo regionale provvisorio di ANPCI Campania. All’ordine del giorno una prima serie di argomenti da inserire in una imminente “piattaforma rivendicativa” da sottoporre quanto prima alla Regione Campania.
Dall’articolata discussione è emersa la comune volontà di richiedere interventi congrui che tengano conto di condizioni, presupposti ed esigenze dei Comuni fino a 5000 abitanti, assolutamente diverse da quelle degli agglomerati più grandi in materia Urbanistica, di compensazione ambientale, Sanità, Formazione e Scuola, di supporto nella gestione dei bandi e dei finanziamenti pubblici, costi i per la gestione delle emergenze socio-assistenziali, il riordino delle Comunità Montane, per la gestione del fenomeno del randagismo. Sono poi stati dibattuti temi caldi da proporre in sede nazionale alla presidente Franca Biglio.
Decisamente soddisfatto il presidente di ANPCI Campania, Zaccaria Spina, che ha convocato l’incontro d’intesa con il vice-presidente nazionale Arturo Manera, presente a sua volta. “Ringraziamo pubblicamente i 15 sindaci che hanno partecipato in rappresentanza delle province di Napoli, Salerno, Caserta, Avellino e Benevento, ha spiegato a margine Zaccaria Spina – e devo dire che si è trattato di un confronto molto proficuo.
Tra le altre cose, nel primo pomeriggio abbiamo anche avuto un briefing con l’assessore regionale all’Agricoltura Nicola Caputo dal quale abbiamo ricevuto numerosi, positivi riscontri. Prima però con gli associati ci siamo soffermati su una serie di questioni di fondamentale rilevanza per la funzionalità dei nostri comuni.
A cominciare dal possibile riordino delle Comunità Montane, per una rivisitazione della legge regionale vigente che risale al lontano 2008, che in teoria andrebbe ripensata: parliamo pur sempre di importanti organi sovracomunali intermedi rispetto alle Province la cui disciplina al momento risulta obsoleta.
Abbiamo pertanto convenuto sull’urgenza di avviare una interlocuzione con il presidente della Prima Commissione permanente della Regione Campania, Peppe Sommese, in merito alla eventualità di rivedere tale legge regionale che è superata sia per perimetri geografici che per funzioni e competenze”.
Ma ci sono altre vicende che preoccupano gli amministratori. “Per esempio – prosegue Spina – le imminenti scadenze relative ai PUC, strumenti urbanistici la cui valenza e la cui portata sono completamente diverse nei comuni di ridotte dimensioni rispetto ai grandi agglomerati.
Ci sarebbe da riadattare norme legislative e l’iter procedurale considerando le diversità per indirizzare in maniera equa i singoli provvedimenti. E ancora andrebbe studiata una qualche forma di supporto ai comuni con piante organiche ridotte in ordine ai bandi e alla gestione dei fondi pubblici”.
“Abbiamo poi analizzato – precisa Spina – la recente legge varata in Basilicata che attiene alle misure di compensazione ambientale, un modo per favorire i residenti in modo diretto, con un sensibile ribasso sul prezzo del gas visto che in quei territori si estrae il petrolio.
Nelle nostre zone questo bilanciamento non avviene: ospitiamo importanti parchi di fonti rinnovabili quali l’eolico e il fotovoltaico ma i cittadini non riescono a ricavarne beneficio diretto con sconti sulle bollette. Inoltre, sono scarse sia le risorse che il personale destinati alla gestione del randagismo, un altro fenomeno che impera dalle nostre parti ed è di complessa risoluzione.
Altra problematica sollevata riguarda la scuola: occorre immaginare, in casi particolari, istituti onnicomprensivi fino alle superiori. Vanno dunque sintetizzate al meglio le esigenze più disparate tra enti di minori dimensioni disseminati in aree vaste per cui bisogna coniugare nella maniera più attenta possibile le necessità di ciascun territorio”.
Amministrative, ANPCI: “Auguri di buon lavoro a tutti i sindaci e amministratori eletti”
“Intendo rivolgere le più vive congratulazioni ed i più fervidi auguri di buon lavoro a tutti i sindaci ed amministratori comunali eletti nei comuni al voto oltre ai più sentiti ringraziamenti a tutti quelli che si sono candidati mettendosi in gioco e favorendo il dibattito e la competizione che rappresentano l’essenza della democrazia; ora tutti insieme, nel rispetto dei ruoli, bisogna remare nell’unica direzione nell’interesse esclusivo delle nostre comunità”.
E’ quanto dichiara il presidente regionale di ANPCI Campania, Zaccaria Spina. Anche il vice-presidente nazionale di ANPCI (l’Associazione Nazionale Piccoli Comuni Italiani), Arturo Manera, si associa al messaggio augurale.
“Da anni le nostre popolazioni ed i nostri comuni – spiega – soffrono per una legislazione che non li favorisce, e producono come risultato lo spopolamento e la desertificazione che colpiscono indistintamente tutti.
Per questo stiamo rilanciando fortemente l’azione di ANPCI e di ANPCI Campania che è sempre attenta alle problematiche degli enti locali di minori dimensioni ed a breve ci riuniremo a Napoli per un confronto su una serie di questioni che ci riguardano”.
Dimensionamento Scolastico, ANPCI Campania: “Con piano Governo Meloni pericolo penalizzazione soprattutto per il Sud”
In merito al nuovo Piano Dimensionamento Scolastico, approvato dal governo Meloni nella Legge di Bilancio 2023, il presidente regionale dell’ANPCI Campania (Associazione Nazionale Piccoli Comuni d’Italia) Zaccaria Spina, unitamente al vice presidente nazionale Arturo Manera, ha scritto ai vertici delle istituzioni regionali riprendendo le osservazioni già espresse dalla presidente nazionale Franca Biglio, per sottolineare il pericolo di penalizzazione dell’organizzazione scolastica sull’intero territorio nazionale, in particolare per le regioni del Sud.
La cifra attuale di studenti da assegnare a ciascun istituto, infatti, passerà da 600 a 900/1000. Ne deriva che verranno realizzati accorpamenti degli istituti. Secondo una prima stima effettuata, entro due anni, chiuderanno 700 scuole.
Il presidente di ANPCI Campania ha rivolto un appello urgente affinché ci si adoperi, ciascuno per le proprie competenze, per scongiurare il taglio che andrà ancora una volta a colpire i territori più deboli.
L’associazione richiede “un immediato intervento affinché non vengano ulteriormente depauperati il settore della cultura, le comunità delle aree interne e dei comuni di minore dimensione geografica, in particolare quelli ricadenti nei territori marginali o nelle aree montane ed insulari già esposti al fenomeno dello spopolamento”. Secondo il numero uno di ANPCI Campania e componente del direttivo nazionale, si tratta di una scelta politica precisa, in continuità con quanto già realizzato in passato, fondata su una visione economicistica e aziendalista della scuola.
“La presenza della scuola sul territorio – aggiunge Spina – costituisce un patrimonio irrinunciabile di cui non si può fare a meno per la vitalità della stessa collettività locale. I piccoli comuni non possono incassare questo ennesimo colpo, di questo passo si finirà per sopprimerne buona parte. Da tempo ormai – conclude nella sua missiva – a fronte di notevoli aumenti della spesa pubblica si rilevano riduzioni ed impoverimento dei trasferimenti e provvedimenti a scapito degli enti locali”.
La missiva è indirizzata ai presidenti della Giunta e del Consiglio regionale della Campania, De Luca e Oliviero, ai presidenti della I e della VI Commissione permanente della Regione, Sommese e Fiola, e all’assessore all’Istruzione della regione, Fortini; della problematica erano già stati interessati i presidenti di Senato e Camera, il presidente del Consiglio dei Ministri ed il Ministro dell’Istruzione oltre i presidenti di tutti i gruppi Parlamentari di Camera e Senato.
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