Autonomia differenziata, Pepe (PD): “Bocciata anche dalla Commissione Europea. I parlamentari sanniti abbiano un sussulto di dignità”

Autonomia differenziata, Pepe (PD): “Bocciata anche dalla Commissione Europea. I parlamentari sanniti abbiano un sussulto di dignità”

Politica

Dopo le bocciature di tutti i principali istituti di ricerca, delle associazioni imprenditoriali e sindacali, degli stessi uffici parlamentari, della banca centrale, dei presidenti di Regione del Sud di centrodestra, arriva anche la bocciatura della Commissione Europea alla legge di autonomia differenziata.” A dichiararlo Antonella Pepe, direzione nazionale del partito democratico, a seguito della pubblicazione dello Staff Working Document della Commissione europea che accompagna le raccomandazioni specifiche per l’Italia e che ha portato all’avvio della procedura di infrazione per defcit eccessivo.  

Nell documento della Commissione – continua Antonella Pepesi legge testualmente che “vi sono rischi di ulteriore aumento delle disuguaglianze regionali. L’attribuzione di poteri aggiuntivi alle regioni in modo differenziato aumenterebbe anche la complessità istituzionale, con il rischio di maggiori costi sia per le finanze pubbliche che per il settore privato”. Una legge, quindi, che danneggia non solo il sud ma tutto il sistema Paese, frammentando le politiche pubbliche.

Insomma, quelli che dovevano essere i “patrioti” si stanno macchiando del più grande scippo al Mezzogiorno e dello strappo definitivo della “Nazione”, come amano chiamarla loro. Complici anche i nostri parlamentari sanniti, ai quali interessa molto più garantirsi un posto nel prossimo listino bloccato che le ragioni dei territori che dovrebbero rappresentare. A poco servono le sceneggiate sull’ospedale di Sant’Agata e la presa in giro dei cittadini se poi viene approvata, con il loro consenso, una legge che segna definitivamente l’impossibilità per le regioni del sud di garantire servizi essenziali, primo su tutto il diritto alla salute.

Se davvero hanno a cuore i cittadini sanniti e campani – conclude Antonella Pepe – abbiano un sussulto di dignità. Fermino questo scempio.

Pepe: “Replica di D’Apice conferma che certa classe dirigente non ha altri argomenti che l’invettiva personale”

Pepe: “Replica di D’Apice conferma che certa classe dirigente non ha altri argomenti che l’invettiva personale”

Politica

Di seguito nota stampa Antonella Pepe, componente della Direzione Nazionale del Partito Democratico.

“La replica della signora D’Apice, che non ho mai avuto il piacere di conoscere, dimostra, se ancora non bastasse, l’atteggiamento di una certa classe dirigente che, priva di valide argomentazioni, non ha altri strumenti che le inutili, ridicole e volgari invettive personali. 

Tuttavia sono costretta, mio malgrado, a dover rispondere all’esponente di Forza Italia per ribadire le ripetute inesattezze che gli esponenti del centrodestra continuano a raccontare. 

Del proprio tempo ognuno ne fa ciò che vuole, ma inviterei la signora D’Apice a fare un uso migliore del suo, magari leggendoli i report che si citano, invece di limitarsi a riportare una tabella a fronte di oltre 90 pagine o, peggio ancora, a fare da megafono stonato di qualche agenzia stampa del proprio partito. 

Non è mia intenzione spiegare qui la natura dei diversi fondi europei, la loro ripartizione e i diversi sistemi di monitoraggio, per cui rimaniamo al report della ragioneria. Consultando il report si legge che la rilevazione è parziale. Il Piano è in fase di progressivo popolamento nel Sistema Nazionale di Monitoraggio. Tradotto: i dati non sono aggiornati. 

Il dato dei 9 miliardi, inoltre, si riferisce all’intero PSC Campania (vedere le modifiche legislative degli ultimi anni) che ricomprende le risorse FSC dei cicli 2014-2020, 2007-2013 e 2000-2006 oltre a prevedere diversi soggetti attuatori. 

Fa specie che sfugga agli attenti osservatori delle tabelle, che la Regione Campania, a differenza del passato, è la regione che in termini assoluti è riuscita a spendere di più, mettendo in campo una programmazione senza precedenti e senza la quale molte di quelle risorse sarebbero state perse o utilizzate altrove.

Inoltre, sarebbe addirittura superfluo ricordarlo a chi si occupa di politica, stiamo parlando di un programma a tutt’oggi aperto. 

Per quanto attiene le sconfitte e le vittorie, le uniche che contano, per quanto mi riguarda, sono quelle che impattano sulla vita delle nostre comunità. Ed è di questo che si è chiamati a dare conto ai cittadini. 

Se si è convinti delle proprie azioni, del testo, perché fuggire dal confronto pubblico?”.

Antonella Pepe (PD): “Rubano come Pinocchio, cita dati falsi sulla spesa dei fondi europei”

Antonella Pepe (PD): “Rubano come Pinocchio, cita dati falsi sulla spesa dei fondi europei”

Politica
“Lo invito ad un confronto pubblico”, scrive la dirigente del partito democratico Antonella Pepe.

“Pur di nascondere l’imbarazzo di fronte al disegno di legge di Autonomia differenziata che colpisce duramente il Sud, non prevede alcun finanziamento per i livelli essenziali di prestazione e cede al sogno secessionista della Lega, suo alleato di governo, l’onorevole Rubano si lascia andare addirittura alle menzogne e ai dati falsi”. E’ quanto dichiara in una nota la dirigente del partito democratico Antonella Pepe. 

“La spesa certificata dei fondi europei da parte della Regione Campania è pari all’81%, come dimostrano i dati ufficiali dell’Autorità di Gestione. Quanto dichiarato dall’onorevole Rubano è totalmente falso e diffamatorio e molto dice dell’inadeguatezza di questa classe dirigente, più attenta a scaldare i banchi del parlamento che a lavorare per l’interesse del proprio territorio.

Ancora una volta, non una parola dall’onorevole Rubano sui tagli al Sud, dagli 8 miliardi del PNRR al prosciugamento del fondo perequativo infrastrutturale, fino ai Fondi di Sviluppo e Coesione. Su questi ultimi siamo al paradosso: mentre approvano l’autonomia differenziata per Veneto e Lombardia, si tengono a Roma i fondi dedicati esclusivamente al Sud.”

“I cittadini del Sannio meritano verità e chiarezza. Per questo – conclude Antonella Pepe – lo invito ad un confronto pubblico, quando, come e dove vuole lui. Gli suggerirei, però, di venire munito dei documenti ufficiali e non di qualche velina costruita ad arte da qualche addetto stampa del suo partito.”

Antonella Pepe (PD): “L’ultimo regalo del Governo Meloni. Tagliati altri 825 milioni al Sud”

Antonella Pepe (PD): “L’ultimo regalo del Governo Meloni. Tagliati altri 825 milioni al Sud”

Politica

“Il governo di Giorgia Meloni ed il suo sodale Ministro Fitto non si sono smentiti nemmeno durante le feste natalizie. E così, nella legge di bilancio, spunta il definanziamento di altri 825 milioni dal fondo perequativo infrastrutturale, ossia risorse per le strade, i trasporti, le reti idriche, sanità ed istruzione.”

Lo denuncia in una nota Antonella Pepe, membro della Direzione Nazionale del PD. 

“Si tratta dell’ennesimo scippo al Mezzogiorno, dopo i tagli dei progetti PNRR ed il sequestro dei Fondi di Coesione. Risorse fondamentali per recuperare i divari territoriali e aumentare la capacità attrattiva del Mezzogiorno. 

Probabilmente per il centrodestra italiano la Nazione. come amano chiamarla loro, si interrompe a Roma. 

Ma ciò che fa più specie – continua la Pepe – è il vergognoso silenzio degli eletti nelle file di maggioranza provenienti proprio dal Sud. Invece di difendere le risorse destinate al mezzogiorno, chiedere un maggiore investimento per accorciare le distanze tra Nord e Sud, respingere provvedimenti criminali come l’autonomia differenziata, si stanno rendendo corresponsabili del disegno della Lega, quello di spaccare ulteriormente il Paese. Di questo saranno chiamati a rispondere di fronte ai cittadini sanniti, campani, e di tutto il Sud.”

PNRR, Scocca (FdI) replica a Pepe (PD)

PNRR, Scocca (FdI) replica a Pepe (PD)

Politica

Alessio Ermenegildo Scocca, vice coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Sannio e consigliere comunale di Pietrelcina, replica nuovamente ad Antonella Pepe, esponente del Pd, dopo il botta e risposta di qualche mese fa, avente ad oggetto sempre il Pnrr.

‘E’ sorprendente – esordisce Alessio Scocca – constatare che il Pd locale, come del resto anche quello nazionale, periodicamente ritorni a creare polemiche pretestuose travisando la realtà. 

Soltanto qualche settimana fa – continua il vice coordinatore di FdI – la Pepe scriveva testualmente che “si stava perdendo il treno del PNRR”, ora invece scrive che la quarta rata è stata sbloccata ma, attenzione, vengono persi milioni di euro per la nostra provincia. La verità, è che le modifiche alla quarta rata sono state approvate perché non solo sono giustificate, come sottolineato dalla Commissione UE, ma sono necessarie per portare a termine il Piano nell’interesse del Paese. Faccio notare che, ad ogni modo, il costo totale del piano in termini di miliardi rimane invariato. 

Il Governo – prosegue Scocca – agendo in maniera responsabile, ha deciso di puntare sui progetti che possono essere terminati entro la scadenza prevista del 2026, decidendo non di cancellare, bensì di finanziare con i Fondi di Sviluppo e Coesione, gli altri progetti. Quindi nessuna perdita, né in termini di opere che in termini economici.

Sono costretto a ricordare, a tal proposito, che invece la Regione Campania a guida PD – come già noto – è indietro nella spesa dei fondi di coesione. 

Non è Fratelli d’Italia ad affermarlo, ma un’analisi dei dati pubblicati sul portale Cohesion Data della Commissione europea, che certificano come sulla programmazione 2014-2020, fino al 30 giugno 2023, la spesa per il Fesr certificata della Regione e rimborsata a Bruxelles era pari a circa 2,8 miliardi di euro su 4,1 miliardi, cioè il 70% del fondo. Restano quindi da spendere e rendicontare entro la fine dell’anno circa 1,3 miliardi di euro, per non rischiare di perdere le risorse.

In sintesi – conclude – da un lato abbiamo i fondi del PNRR sbloccati e ottimizzati alla luce del mutato momento storico, dall’altra il rischio di perdere fondi europei perché la Regione è incapace di spenderli.

Credo, dunque, che chi prende i voti e abbandona i territori non sia il centrodestra, bensì chi quei territori li governa direttamente come il PD in Campania”.

Antonella Pepe (PD): “Il governo Meloni taglia altri 124 milioni per il Sannio. Si chieda subito un confronto”

Antonella Pepe (PD): “Il governo Meloni taglia altri 124 milioni per il Sannio. Si chieda subito un confronto”

Politica

“Con lo sblocco della quarta rata del PNRR alla provincia di Benevento vengono sottratti altri 124 milioni di euro. Si tratta di progetti comunali relativi alla manutenzione del territorio, il dissesto idrogeologico, l’efficientamento energetico e le infrastrutture sociali. Al danno, si aggiunge anche la beffa di voler utilizzare gli altri fondi strutturali per rifinanziare i progetti già pronti, risorse già destinate al sud che verrebbero così usate come sostitutive e non aggiuntive.

Siamo di fronte all’ennesimo schiaffo per il Sannio, ad un anno esatto dalle elezioni che anche qui hanno sancito la vittoria del centrodestra.” Così in una nota Antonella Pepe, membro della direzione nazionale del Partito democratico.

“Quanto sta accadendo sul PNRR dimostra tutta l’inadeguatezza di questa maggioranza di governo, intenta a nascondere dietro inutili passerelle, i ritardi, i tagli e l’assenza di risposte per gli italiani e per il territorio. Presi i voti con promesse e propaganda, si sono rimangiati tutto: la benzina è sopra i due euro, la crescita economica cala, il costo dei generi alimentari sfiora rincari del 20%, la riapertura delle scuole è costata in media per ogni liceale quasi 1.500 euro in più. Insomma, non fanno altro che parlare di famiglia ma poi si dimenticano di occuparsi delle famiglie italiane, sempre più in difficoltà a far quadrare i conti a fine mese.”

“Rivolgo, pertanto, un invito ai sindaci, agli amministratori e a tutte le realtà sociali realmente interessate al nostro territorio ad organizzarsi e ad avviare immediatamente un confronto, in tutte le sedi, per chiedere conto delle scelte e delle azioni che stanno danneggiando il Sannio e le nostre comunità”.

Antonella Pepe (PD): “Su PNRR De Stasio e centrodestra sannita negano l’evidenza” 

Antonella Pepe (PD): “Su PNRR De Stasio e centrodestra sannita negano l’evidenza” 

Politica

“Avrebbe fatto bene la consigliera De Stasio ad aspettare l’intervento del Ministro Fitto e leggere la relazione del Servizio studi del Parlamento prima di attaccare il Partito democratico. Capisco la necessità di dimostrare un’esistenza in vita e provare a sfruttare l’onda che vede oggi il centrodestra al governo, ma i numeri e i dati non sono opinabili.

Altro che “bufale” e “allarmismo” da parte delle opposizioni, il centrodestra sannita nega l’evidenza: rate saltate, tagli a progetti di Comuni e Regioni, in fumo risorse per la cura del territorio. Dopo dieci mesi di governo sul Pnrr continua il caos, come denunciano soprattutto i sindaci, senza distinzione di colore politico. Risorse sottratte principalmente al Sud che aspetta ancora la distribuzione dei Fondi di sviluppo e Coesione.

Dei 16 miliardi tagliati non è stata individuata nessuna altra copertura finanziaria come sottolineato non dalla segretaria del Pd, bensì dal servizio studi del Parlamento che nella propria relazione sottolinea “che il rapporto del governo non specifica quali saranno gli strumenti e le modalità attraverso i quali sarà mutata la forma di finanziamento delle risorse definanziate dal Pnrr”.

 Quella che doveva essere la grande opportunità per l’Italia e per il Mezzogiorno, per rinforzare la sanità pubblica, mettere in sicurezza il territorio, sostenere le imprese nella transizione ecologica, supportare l’occupazione delle donne, rischia di perdersi nella propaganda e l’incapacità della Meloni e dei suoi ministri.

Mentre si perde il treno del PNRR si lasciano migliaia di famiglie senza sostegno, si cancella il fondo affitti e per morosità incolpevole, si nega a 3 milioni di lavoratori poveri un salario minimo.

Insomma, non basta qualche comunicato per nascondere la realtà delle cose, basta fermarsi ad un distributore di carburante per accorgersi quanto siano i lontani i tempi in cui Salvini e Meloni intasavano i social promettendo l’abolizione delle accise sulla benzina, o entrare in un supermercato per vedere quanto siano aumentati i beni di prima necessità. Di ieri, infine, la notizia del calo del PIL in Italia, unico Paese a decrescere rispetto agli altri dell’Eurozona.

La storiella che è sempre colpa degli altri è finita, ora al governo ci sono Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Pertanto, inviterei i rappresentanti locali dei partiti oggi al governo a fare meno i turisti a Roma o il megafono dei propri leader e si adoperino affinchè non si perdano decine e decine di progetti che riguardano le nostre comunità.”

Asili nido, Antonella Pepe (PD): “Grave ritardo del Governo. Altro che natalità”

Asili nido, Antonella Pepe (PD): “Grave ritardo del Governo. Altro che natalità”

Politica

1857 nuovi asili e 333 scuole materne. Per un totale di 264.480 nuovi posti. Questo significa il PNRR per l’Italia e per il Mezzogiorno. È gravissimo il ritardo che questo governo sta accumulando sull’impiego di quelle risorse ed è ancora più aberrante che lo faccia a danno dei più piccoli e delle famiglie.
L’allegra compagnia della Meloni ha votato contro l’impegno proposto da Partito democratico di utilizzare i 4,6 miliardi previsti dal Next Generation UE per costruire nuovi asili nido, infrastrutture fondamentali per le famiglie e per il Paese.

Non si tratta semplicemente di numeri – continua Pepe – sono opportunità mancate, per i bambini, soprattutto quelli del sud, e per le loro mamme in modo particolare, costrette a dover scegliere tra lavoro e famiglia e dove la disoccupazione femminile raggiunge numeri impietosi.

Chiedo ai nostri rappresentanti locali della maggioranza di governo: è questa la vostra idea per incentivare la natalità? È questa la vostra idea di “merito”: lasciare migliaia di bambini privi di un percorso di socializzazione e formazione dalla primissima età? Consentire ai nostri figli di avere le opportunità di conoscere, imparare, relazionarsi, divertirsi, anche per chi non può permetterselo?
È questo il vostro modo per sostenere l’occupazione femminile?

Capisco la disciplina di partito, ma ve ne è una più importante per chi ha il compito di rappresentare il Paese, quella che risponde alla coscienza.

A distanza di 9 mesi dalle elezioni, il governo Meloni non è ancora in grado di dire come e se intende utilizzare le risorse del PNRR. Siamo al paradosso, poi, di finanziamenti già assegnati ed oggi ancora bloccati presso i ministeri, con grave danno per i Comuni e le imprese. Un combinato disposto, se si pensa anche al progetto di Autonomia differenziata, che ha una sola strategia: lasciare indietro il mezzogiorno e chi è più in difficoltà.
È impensabile che lo si faccia con la complicità di è chiamato a rappresentare proprio i nostri territori
“, conclude Pepe.

Fondi PNRR, Pepe: “Governo mette in pericolo risorse decisive per i comuni del Sud”

Fondi PNRR, Pepe: “Governo mette in pericolo risorse decisive per i comuni del Sud”

Politica

“Non solo non erano pronti a governare, sono addirittura un pericolo per il futuro dell’Italia.” È quanto afferma Antonella Pepe, membro della Direzione nazionale del Partito democratico, in merito ai fondi PNRR e i trasferimenti ministeriali ai Comuni già destinatari di finanziamento.   

“I ritardi accumulati in questi mesi di governo rischiano di far saltare miliardi di risorse del piano Next Generation EU, soprattutto a danno delle comunità locali e del Sud. Per appagare gli appetiti e gli interessi di parte, l’esecutivo ha ben pensato di smantellare la struttura di governance del PNRR messa in campo dal governo Draghi, ingolfando l’intera macchina amministrativa e bloccando iter già avviati.   

Pur di nascondere la loro inadeguatezza, il governo Meloni non fa altro che piazzare bandierine ideologiche e cercare colpevoli, un giorno sono i migranti, un altro i diritti delle famiglie arcobaleno, o ancora di quelli che c’erano prima, che poi sono gli stessi di oggi considerando che al governo vi erano sia Salvini che Forza Italia. Eppure, stando ai dati ufficiali, ad essere incapaci di spendere sono proprio i ministeri di cui sono responsabili, mettendo in grande difficoltà gli enti locali e le imprese.”

Sui fondi bloccati, Pepe fa una disamina dettagliata: “Facciamo qualche esempio: sui Fondi di Sviluppo e Coesione (FSC), il cui reparto è stato definito oltre 6 mesi fa e che vede la Campania destinataria di 5 miliardi e 600 milioni di euro, aspettiamo ancora la riunione del Cipess. Altro che semplificazione e velocizzazione.

Ancor più grave dei fondi che devono arrivare sono quei finanziamenti di cui le amministrazioni sono già beneficiarie, hanno proceduto alle gare d’appalto e all’avvio dei lavori, hanno ricevuto l’anticipazione e proceduto alla rendicontazione e che da 6 mesi sono bloccati, in un palleggiamento continuo tra i ministeri e le piattaforme che si bloccano: è il caso dei finanziamenti relativi alla “Messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico”, con decreto emanato in data 23 febbraio 2021; “Sviluppo territoriale sostenibile”, art.1 commi 29-37 della legge 27 dicembre 2019 n.160; “Sport e periferie 2020” finanziate con decreto del capo dipartimento e firma delle convenzioni nell’anno 2022; “Scuole antisismiche 2018-2021 MIUR”.

Tra i Comuni beneficiari dei fondi elencati ci sono alcuni che non sono stati in grado di procedere all’appalto a causa della mancata erogazione. Altri hanno dovuto sospendere i lavori, con gravi ricadute sulle imprese. 

Stiamo parlando, in sintesi, di svariati milioni di euro, già programmati e assegnati, bloccati da 6 mesi, a danno soprattutto delle nostre amministrazioni locali e del già precario tessuto economico. Altro che incapacità di spesa degli enti locali e dei Comuni. Siamo di fronte al paradosso di un governo che proclama le autonomie, con discutibili disegni di legge che servono solo ad aumentare i divari, e nei fatti ne affossa le opportunità di sviluppo.  

Inviterei – conclude Pepe –  i rappresentanti sanniti di maggioranza a svolgere la loro funzione, magari con qualche selfie in meno e qualche richiesta in più, ed adoperarsi affinché non si perda l’ultima occasione per questo territorio di agganciare le realtà più dinamiche del Paese.   

Perdere la sfida del PNRR vuol dire perdere quegli investimenti necessari a modernizzare la nostra sanità, aumentare i servizi, favorire gli investimenti economici. Insomma, a garantire ancora un futuro al Sannio.” 

Pepe risponde a Fortunato: “La mia è storia di coerenza. Fortunato spieghi, piuttosto, il suo cambio di casacca”

Pepe risponde a Fortunato: “La mia è storia di coerenza. Fortunato spieghi, piuttosto, il suo cambio di casacca”

Politica

“Ringrazio il dott. Costantino Fortunato per aver ricordato il mio percorso, limpido, coerente, militante, sempre dalla stessa parte, quella del Partito democratico.

Ho avuto modo di conoscerlo, in un’unica occasione, proprio durante le elezioni regionali del 2020, quando la sottoscritta era candidata nella lista del partito democratico e il Dott. Fortunato figurava quale referente locale del partito.

Risulterebbe addirittura superfluo dover sottolineare la linearità della mia condotta”. Così Antonella Pepe, in risposta alle dichiarazioni di Costantino Fortunato (leggi QUI).

“Il resto del racconto è storia nota – prosegue – : ho lavorato alla costruzione dell’alternativa nelle comunali del capoluogo; mi sono candidata in un collegio impossibile alla Camera nel partito democratico, quando altri avevano rinunciato per la non contendibilità; sono stata sfiduciata da presidente del Pd provinciale per aver fatto quella campagna elettorale, mentre altri facevano da spettatori aspettando cadaveri che non sono mai passati. In effetti, non ricordo in occasione delle elezioni politiche una minima presenza o anche solo un’iniziativa organizzata del presunto Pd targato Fortunato, probabilmente già in migrazione verso nuovi e più rosei lidi”.

“Ma, si sa, le storie personali parlano per ciascuno di noi.

Piuttosto che provare a lanciare la palla in tribuna, Costantino Fortunato spieghi la sua di condotta: segretario del Pd almeno fino a febbraio 2022, poi magicamente sostituito senza mai una comunicazione relativa alla celebrazione di un nuovo congresso, dalla dott.ssa Antonietta Fortunato; oggi, referente di Forza Italia e candidato di punta della medesima forza politica..

Cos’è cambiato? Quali ragioni hanno spinto il dott. Fortunato a cambiare maglietta per indossare quella del centrodestra? Quando avrebbe spiegato alla comunità di Morcone e al partito democratico tutto, la sua folgorazione sulla strada dei “nuovi amici di governo”?

Certo, cambiare idea è sempre legittimo, ma per dare lezioni occorre quantomeno serietà, serietà difficilmente riscontrabile in chi pensa che la politica sia occupazione, per se stesso, per i propri adepti e per i propri interessi.

Sono orgogliosa di aver conosciuto negli ultimi mesi la comunità democratica autentica di Morcone, a questa devo le mie scuse per il ritardo, ma sono convinta che insieme scriveremo ancora pagine importanti per le nostre comunità.”, conclude Pepe.