“Ho ricordato con grande affetto e commozione, stamane in una allocuzione durante le esequie presso la Chiesa di Santa Maria della Pace e Santa Rita, la figura di Antonio Pietrantonio. I tempi in cui coltivammo insieme cultura politica in un gruppo che è poi diventato parte importante della classe dirigente provinciale è eredità affettiva e personale, non già malinconia. Dell’eredità amministrativa godrà sempre la comunità cittadina: nella storia resteranno scolpite la sua lungimiranza e l’intelligenza con cui seppe leggere, e precorrere in molti casi, i tempi”.
Lo scrive il sindaco Clemente Mastella a margine dei funerali di Antonio Pietrantonio, indimenticato sindaco della Città per 10 anni.
“La Giunta lo ricorderà come merita, senz’altro è giusto intitolargli un luogo di rilievo: potrebbe essere, lo ufficializzeremo poi, il Palazzetto sportivo, che inaugureremo a breve, nei pressi della Pascoli, così che il suo nome resti congiunto ad uno spazio di passione e frequentato da giovani”, conclude il Sindaco.
Il commosso saluto di Del Basso De Caro ad Antonio Pietrantonio: “Ha lasciato in questa città l’impronta di un gigante”
Riceviamo e pubblichiamo una nota di Umberto Del Basso De Caro in ricordo di Antonio Pietrantonio, già sindaco di Benevento. Di seguito le sue parole.
“La notizia della scomparsa di Tonino Pietrantonio ha provocato in molti di noi un dolore, anche fisico, acutissimo: lo stesso che si può provare per l’amputazione di un arto.
Chi ha condiviso quella lontana, irripetibile esperienza si sente privato di un pezzo della propria vita ed avverte una sensazione di vuoto che, oggi, non può essere colmata con la retorica o la celebrazione tanto enfatica quanto ipocrita.Trentatré anni ci separano dal termine del Suo mandato ed ai giovani probabilmente, il Suo nome racconta poco o nulla.
Ma ai meno giovani ed agli anziani il ricordo di Tonino Pietrantonio evoca un periodo della storia cittadina nel quale le speranze, i sogni, le tensioni ideali, le ansie di riscatto di un’intera comunità prevalevano sulla gestione, spesso opaca, dell’istituzione comunale.Il contesto era diverso e la classe dirigente sideralmente lontana da quella attuale ma, in ogni caso, vinceva il “progetto politico”, la visione d’insieme, la prospettiva di sviluppo, la ricerca non banale di una funzione territoriale che esaltasse la posizione geografica di Benevento, che, collocata al centro della dorsale appenninica meridionale, era naturale cerniera di sviluppo tra due mari e tre regioni.
Il profilo che Pietrantonio tentò di dare alla città, sovente riuscendovi, era corrispondente a quello di una comunità dinamica, aperta, consapevole di svolgere un ruolo ambizioso, non marginale, mai più rassegnato. In questa direzione vanno lette le scelte più significative della Sua amministrazione: dagli strumenti urbanistici affidati ai professori Bruno Zevi e Sara Rossi al piano di recupero del Centro Storico affidato al prof. Nicola Pagliara, dalla istituzione del Conservatorio Musicale Statale all’Università degli Studi (dapprima sede gemmata di Salerno e poi autonoma), dalla intuizione della rassegna multidisciplinare ‘Città-Spettacolo’, con il grande Ugo Gregoretti, alla rassegna teatrale invernale con cartellone di profilo nazionale.
L’elenco potrebbe proseguire all’infinito, come infinite furono le polemiche che accompagnarono ogni iniziativa che riuscisse a dare il segno del cambiamento in una città poco incline a recepire le novità, conservatrice e sovente involuta.
Pietrantonio fu certamente un innovatore coraggioso e lungimirante che ha lasciato in questa città l’impronta di un gigante e, come accade a coloro che sanno interpretare il ruolo da protagonisti assoluti, nell’ora più buia non ebbe la solidarietà, anche umana, che avrebbe certamente meritato. Perseguitato dalla giustizia ingiusta, seppe affrontare con dignità e fermezza quella fase uscendone indenne ed a testa alta.
A quanti, come me, hanno vissuto quegli anni dapprima da collaboratore nella Giunta Municipale e successivamente da oppositore, lascia il ricordo di un grande Sindaco con una visione chiara della città, con programmi seri e definiti: si poteva condividere o meno la Sua impostazione ma non si pattinava su un magma indistinto nel quale era possibile tutto ed il suo contrario.
A coloro che, anche per ragioni anagrafiche, non lo hanno conosciuto lascia l’esempio di come, in modo virtuoso, si rappresenta una città facendosi interpreti genuini delle ansie, delle aspirazioni, della voglia di rinascita di una comunità che non si rassegna al piccolo cabotaggio o alla navigazione sotto costa ma vuole sfidare il mare aperto, con qualche rischio – certo – ma con una prospettiva esaltante”.
Benevento| Domani proclamato lutto cittadino per la morte di Antonio Pietrantonio
Con apposita ordinanza del sindaco Clemente Mastella, è stato proclamato il lutto cittadino nella giornata di sabato 5 luglio per la morte di Antonio Pietrantonio, già sindaco della Città di Benevento dal 1982 al 1992.
Contestualmente è stata ordinata l’esposizione delle bandiere a mezza asta in tutte le sedi degli uffici comunali e sono stati invitati i cittadini, i titolari di attività commerciali e di pubblici esercizi e gli organizzatori di eventi e iniziative di ogni genere a evitare di porre in essere, in occasione delle esequie che avranno luogo alle ore 9:30 presso la Chiesa Santa Maria della Pace e S. Rita, comportamenti che contrastino con lo spirito del lutto cittadino.
Su indirizzo dell’Amministrazione, è stato infine predisposto un picchetto d’onore con due agenti di Polizia Municipale presso il Centro La Pace, ove è ospitato il feretro di Antonio Pietrantonio.
Scomparsa Pietrantonio, ApB: “Sia esempio per future classi dirigenti”
“I consiglieri di Alternativa per Benevento si uniscono al dolore dei familiari per la scomparsa del prof. Antonio Pietrantonio, lungimirante Sindaco della Città per un decennio. La nostra comunità perde un protagonista di primo piano, che si è fatto apprezzare nel campo professionale come in quello amministrativo per qualità della visione e concretezza dell’agire.
Pietrantonio merita di essere ricordato come il Sindaco che ha consentito alla Città di raggiungere importanti traguardi, valorizzandone l’identità storica e culturale in funzione di un progetto virtuoso di sviluppo sociale ed economico del territorio.
Lo spessore umano, la tenacia nel perseguire il bene comune, l’alto senso delle Istituzioni, costituiscono il lascito prezioso di Antonio Pietrantonio a cui devono guardare le nuove classi dirigenti per non precipitare nel vuoto dell’inconcludenza e dell’autoreferenzialità”.
Così, in una nota stampa, i consiglieri comunali di Alternativa per Benevento.
Si è spento oggi a 88 anni Tonino (Antonio) Pietrantonio, già sindaco di Benevento e protagonista di una stagione decisiva per la città. Laureato in Scienze Politiche, docente e dirigente scolastico, fu primo cittadino dal 1982 al 1992 con la Democrazia Cristiana, imprimendo un’impronta profonda e duratura sul volto urbano e culturale del capoluogo sannita.
Tra le sue intuizioni più lungimiranti: l’apertura del Conservatorio di Musica, la fondazione della rassegna “Città Spettacolo”, affidando la direzione artistica a Ugo Gregoretti. Ma anche: il restauro di Palazzo Paolo V, la nascita della Scuola Allievi Carabinieri, il trasferimento della sede comunale a Palazzo Mosti e l’Hortus Conclusus, oggi simbolo d’identità cittadina. Fu tra i promotori dell’Università del Sannio, che cambiò il destino formativo dell’intero territorio.
Amministratore energico e diretto, capace di tenere insieme idealismo e concretezza, Pietrantonio è rimasto legato alla sua città anche dopo la politica.
Con lui se ne va una voce forte, appassionata, spesso controcorrente. Alla famiglia, e a chi lo ha stimato, il pensiero commosso della comunità.
Dipartita di Antonio Pietrantonio, il sindaco Mastella: “Ricordi numerosi di amicizia e militanza politica comune, un abbraccio affettuoso alla famiglia”
“Ho appreso con costernazione e anche con profonda commozione della dipartita di Antonio Pietrantonio. I ricordi che mi legano a lui, in nome di un’amicizia e di una militanza politica comune, sono numerosi. Eravamo, ricordo, un gruppetto di giovani, sognatori e volenterosi, che coltivavano il desiderio e la volontà di impegno sociale e politico incardinato sui valori cattolici. Tutti laureati in filosofia, cominciammo, ricordo, con la lettura dei testi conciliari, studiavamo la dottrina sociale della Chiesa e i grandi nomi della cultura di impronta cristiana, da Sturzo a Maritain. Poi l’impegno civile. Io fui scelto per il percorso di natura più puramente politica e parlamentare, Antonio si dedicò al taglio amministrativo e riuscì benissimo. Fece il Sindaco di Benevento per un decennio con risultati importantissimi e come ho avuto già modo di dire ne ho raccolto il testimone con piacere. Un abbraccio enorme e affettuoso alla sua famiglia”, lo scrive in una nota il sindaco di Benevento Clemente Mastella.
Fratelli d’Italia Sannio ricorda Antonio Pietrantonio
Il Coordinamento Provinciale di Fratelli d’Italia Sannio, insieme al Coordinatore Sen. Domenico Matera e a tutti gli iscritti, esprime cordoglio per la scomparsa di Antonio Pietrantonio, già sindaco di Benevento. Con la sua scomparsa viene meno una figura che ha segnato, con equilibrio e senso delle istituzioni, una parte significativa della vita amministrativa e politica del territorio. Fratelli d’Italia Sannio si unisce al dolore dei familiari, ricordandone con rispetto il percorso umano e politico.
Cordoglio per la scomparsa di Antonio Pietrantonio, Rubano (FI): “Un sindaco visionario, figlio della cultura democristiana. Alla sua lezione dobbiamo ancora ispirarci”
“La politica beneventana perde una figura di riferimento. Si è spento Antonio Pietrantonio, già sindaco di Benevento per oltre un decennio, docente, dirigente scolastico e uomo delle istituzioni. La sua scomparsa lascia un vuoto profondo nella memoria collettiva del capoluogo e del Sannio”. Così il deputato e segretario provinciale di Forza Italia, Francesco Maria Rubano. Che aggiunge: “Antonio Pietrantonio è stato un sindaco visionario, un amministratore colto e lungimirante, figlio autentico della cultura democristiana. Ha guidato Benevento con passione e competenza in un periodo complesso, segnato dal dopo terremoto, contribuendo a ridisegnarne l’identità urbanistica, culturale e sociale. La sua visione ha lasciato tracce concrete e durature: dal rilancio del centro storico alla nascita del Conservatorio, dalla fondazione della rassegna ‘Città Spettacolo’ alla valorizzazione dell’Hortus Conclusus, fino all’impulso decisivo per la nascita dell’Università del Sannio. La sua è stata una politica della costruzione, della cultura e del radicamento nei valori. Alla sua lezione – fatta di progettualità, equilibrio e servizio – dobbiamo ancora ispirarci. Esprimo il mio più sentito cordoglio alla famiglia e alla comunità che lo ha amato e stimato”.
Museo del Sannio, donazione del prof. Pietrantonio alla Provincia di Benevento
Consegnata oggi al Museo del Sannio la Collezione di 22 reperti archeologici datati dal VII al III sec. a.C., donata alla Provincia di Benevento dal prof. Antonio Pietrantonio, già Sindaco del capoluogo sannita.
All’evento, che rientrava nell’ambito delle manifestazioni celebrative del 150° della Fondazione del Museo del Sannio, erano presenti il Donatore prof. Pietrantonio, il Presidente della Provincia Nino Lombardi, il Questore Edgardo Giobbi, Autorità, uomini di cultura, studiosi, il Direttore emerito del Museo prof. Elio Galasso, l’ex europarlamentare Roberto Costanzo, il Dirigente di Settore della Provincia Nicola Boccalone, la Famiglia Pietrantonio e la Famiglia Fuccio.
La Cerimonia si è svolta nella “Sala Caudium”, nell’area del Museo del Sannio dedicata ai Vasi della stessa epoca storica, ovvero quelli di “Caudium” e “Telesia”. una delle pagine storiche ed archeologiche più rilevanti di tutto il Mezzogiorno che segnala la straordinaria rilevanza della civiltà sviluppatasi di questo territorio ben prima dell’arrivo di Roma.
I beni donati dal prof. Pietrantonio sono stati raccolti in una teca a cura scientifica, per volontà del Donante, del prof. Elio Galasso, già Direttore del Museo del Sannio, con la supervisione della Soprintendenza Archeologica, dal Dirigente del Settore per la Rete Museale Nicola Boccalone e dal Consulente prof. Marcello Rotili.
La nuova teca della Collezione Pietrantonio, corredata da una targa con il nome del Donatore, è stata collocata nella “Sala Caudium” per rispettare una delle condizioni poste dal Donatore e cioè che i reperti fossero fruibili dal pubblico: e non c’è dubbio che i visitatori dell’Istituto di piazza Matteotti ammireranno la nuova dotazione che arricchisce la splendida collezione precedente di vasi di stile ellenistico.
Il Presidente della Provincia Lombardi, nel prendere la parola, ha ricordato come la Collezione Pietrantonio, per la maggior parte di produzione apula, rinvenuta dall’ex Sindaco in un’abitazione di famiglia dopo la scomparsa della madre, sia stata denunciata alla Autorità statale competente ottenendo l’autorizzazione all’esposizione dalla stessa Soprintendenza per i Beni Archeologici.
Il Ministero, infatti, ha proseguito Lombardi, condotti gli adempimenti previsti dalla norma di tutela dei beni culturali ed archeologici e riconosciutane, dal punto di vista legislativo e fiscale, la valenza storico-culturale, li ha sottoposti alle prescrizioni di tutela. Con decreto ministeriale del 1 agosto 2000 i reperti della Collezione Pietrantonio sono stati definiti “opere di eccezionale interesse storico – artistico” (come prescritto dal Decreto Legislativo 29 ottobre 1999, n.490). con affidamento in custodia allo stesso ex Sindaco, in quanto autore del ritrovamento ai sensi dell’art. 927 del Codice Civile.
Successivamente Pietrantonio, ha spiegato Lombardi, inviduò nell’Istituto culturale della Provincia di Benevento il fondale migliore perché la Collezione potesse essere fruita dai cittadini e chiese dunque di avviare la procedura di legge per la donazione che fu infine redatta dal Notaio Ambrogio Romano.
Il prof. Antonio Pietrantonio ha ricordato come sia nata l’idea di donare la Collezione al Museo del Sannio: essa è da ricollegare ad un progetto di un Convegno di Studi sulla Civiltà Sannita per il quale lo stesso Sindaco si spese nel corso degli Anni Ottanta.
Il prof. Elio Galasso, nel prendere la parola, ha in breve illustrato il valore storico ed archeolologico della Collezione Pietrantonio in particolare sottolineando come la stessa dimostri i fecondi e stretti rapporti culturali, commerciali, economici e civili correnti tra i Sanniti e le Città della Magna Grecia.
Il Direttore emerito ha quindi rievocati i rapporti di cooperazione con lo stesso Sindaco Pietrantonio, il quale più volte intervenne per consentire fosse incrementato il patrimonio espositivo del Museo del Sannio, come accadde per l’acquisto del soldo aureo del Duca longobardo di Benevento Arechi II.
La teca, ricoperta da un panno bianco e dalla bandiera tricolore, è stata scoperta dallo stesso Donante con il Presidente della Provincia, il Prof. Elio Galasso e il Dirigente di Settore Nicola Boccalone.
Il patrimonio culturale, artistico, storico ed archeologico del polo museale si è dunque arricchito di una nuova perla: il Museo è fedele alla sua missione di dare testimonianza della straordinaria storia del territorio sannita.
A seguire, si è quindi svolta presso la vicina Emeroteca della Biblioteca Provinciale “Antonio Mellusi” la scopertura della targa dedicata al docente, giornalista ed editore Giovanni Fuccio (1942 – 2021), già Presidente dell’Assostampa sannita: infatti, come è stato spiegato dal Presidente Lombardi, il prof. Fuccio, nel corso della sua pluridecennale attività editoriale, con all’attivo circa 200 titoli di opere dedicate per la gran parte alla storia del Sannio, ebbe infine tempo, a pochi mesi dalla dipartita, di curare un libro-intervista, a firma del giornalista Mario Pedicini, dedicato proprio all’esperienza politico-amministrativa di Antonio Pietrantonio.
Fuccio, docente di Filsolofia, giornalista, ha proseguito Lombardi, ha fondato il periodico “Realtà Sannita”. Tra i suoi meriti a favore del giornalismo: l’aver favorito la nascita di una nutrita schiera di giornalisti che si sono formati sulle colonne del suo giornale e sui consigli che egli dava a tutti, nonché il Concorso nazionale “Fare il Giornale nelle Scuole”.
La targa è stata scoperta dalla Vedova e dalla Figlia del compianto giornalista e dallo stesso Presidente.
Hanno infine brevemente ricordato la figura e l’opera di Fuccio, la figlia, Maria Gabriella, Direttore responsabile di “Realtà Sannita”; l’europarlamentare Roberto Costanzo, decano dei giornalisti sanniti, e il prof. Elio Galasso che ha ripercorso anche le tappe della nascita dell’Emeroteca presso la Biblioteca Provinciale “Mellusi”.
Consegnati oggi al Museo del Sannio i 22 reperti archeologici donati dal prof. Antonio Pietrantonio
Sono stati consegnati oggi al Museo del Sannio i 22 reperti archeologici donati dal prof. Antonio Pietrantonio, già Sindaco di Benevento, alla Provincia fondatrice nel 1873 dell’Istituto.
Lo comunica il Presidente Nino Lombardi che ha seguito personalmente le operazioni di consegna, condotta con la supervisione ed il controllo della Soprintendenza Archeologica, dal Dirigente del Settore per la Rete Museale Nicola Boccalone e dai responsabili dell’Istituto con il Consulente prof. Marcello Rotili. I reperti sono stati provvisoriamente accolti in una teca nell’area del Museo dedicata ai Vasi della stessa epoca storica, ovvero di Caudium e Telesia.
Sarà ora cura del prof. Elio Galasso, già Direttore del Museo del Sannio, avviare la sistemazione scientifica dei beni archeologici così come espressamente disposto e richiesto dal primo cittadino emerito nel rogito notarile che ha costituito il fondamento giuridico della donazione.
Il patrimonio culturale, artistico, archeologico del polo di piazza Giacomo Matteotti di Benevento si arricchisce, proprio nel 150* anniversario della fondazione, di un rilevante Fondo che l’ex Sindaco del capoluogo ha voluto donare alla sua Città affinché tutti i cittadini, visitando la struttura, ne possano godere.
La Collezione è per la maggior parte di produzione apula, databile dal VII al III secolo a.C.: il prof. Pietrantonio aveva rinvenuto i reperti in un’abitazione di famiglia dopo la scomparsa della madre e aveva denunciato il ritrovamento alla Autorità competente per i Beni e le Attività Culturali.
Oggi, espletate le procedure ed ottenute le autorizzazioni necessarie per donazioni di tale tipo, comprese le formali espressioni di volontà di accettazione da parte della Provincia, il prof. Pietrantonio ha potuto oggi consegnare al Museo del Sannio i beni archeologici.
Allorché il prof. Galasso avrà ultimato la sistemazione scientifica dei reperti, il Presidente della Provincia ne promuoverà la presentazione ufficiale al pubblico.
“Esprimo la mia soddisfazione – ha intanto dichiarato Lombardi – per l’avvenuta consegna della Collezione Pietrantonio proprio nell’anno in cui si celebra il 150° anniversario dell’Istituzione del Museo del Sannio ad opera del Consiglio Provinciale.
Sarà cura della Provincia promuovere la presentazione della Collezione per dare il dovuto risalto al gesto di Antonio Pietrantonio, per testimoniare l’amore del territorio e delle Istituzioni nei confronti del Museo del Sannio, per dare una ulteriore prova della straordinaria importanza e vitalità del giacimento culturale”.
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