Eucarestia in suffragio di Papa Francesco in tutte le parrocchie dell’Arcidiocesi di Benevento

Eucarestia in suffragio di Papa Francesco in tutte le parrocchie dell’Arcidiocesi di Benevento

AttualitàBenevento Città

Per disposizione dell’arcivescovo di Benevento mons. Felice Accrocca, nella giornata di domani, 22 aprile 2025, martedì fra l’ottava di Pasqua,  si celebri in tutte le parrocchie dell’Arcidiocesi l’eucaristia in suffragio di Papa Francesco.

L’Arcivescovo stesso presiederà la celebrazione eucaristica nella Basilica Cattedrale alle ore 19,00, con tutti i sacerdoti, i religiosi e le religiose, i diaconi e le associazioni e movimenti che vorranno pregare per il santo Padre in comunione con l’Arcivescovo.

Morte Papa Francesco, il messaggio dell’arcivescovo di Benevento mons. Accrocca

Morte Papa Francesco, il messaggio dell’arcivescovo di Benevento mons. Accrocca

AttualitàBenevento Città

Riceviamo e pubblichiamo il messaggio dell’arcivescovo di Benevento, mons. Felice Accrocca, in merito alla morte di Papa Francesco: “La notizia della morte di Papa Francesco ci ha colti di sorpresa, anche se tutti eravamo consapevoli del fatto che le sue condizioni permanevano precarie. Davvero, ancora una volta le parole di Gesù si rivelano vere e restano un ammonimento anche per noi: «Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo» (Matteo 24,42-44). Come Chiesa beneventana ricorderemo sempre, con affetto e gratitudine, la sua visita a Pietrelcina nel 2018.

 Quello di Francesco è stato un pontificato senza dubbio epocale nella storia della Chiesa e, più in generale, nella storia dell’umanità. Lo si capì subito che sarebbe stato un Papa “diverso”, e ciò a partire dal nome assunto dal nuovo pontefice, che finiva per esprimere una chiara scelta di campo, enucleata già tre giorni dopo l’elezione, nel primo incontro con i giornalisti: fu allora che il Papa precisò il nome di Francesco l’aveva scelto in relazione ai poveri. Il Papa riassunse poi l’esperienza di vita di san Francesco nel segno della povertà, della pace, dell’amore per il creato, auspicando una maggiore attenzione ai poveri da parte di tutta la Chiesa.

Non si può dire che tali aspetti non siano stati da lui costantemente sottolineati, e non solo in relazione al santo di Assisi. Si pensi, ad esempio, agli innumerevoli suoi interventi nei quali ha sottolineato con decisione la volontà di combattere la cultura dello “scarto” e la convinta asserzione di dover stare dalla parte di coloro che una tale cultura spinge ai margini. Diciamocelo francamente: non eravamo abituati a un tale linguaggio, né a vederlo utilizzato in alcune occasioni!

Papa Francesco ha messo davanti ai nostri occhi realtà che vorremmo dimenticare, perché la tentazione perenne del cristiano è quella di vivere non a misura di Vangelo, ma di farsi un vangelo a propria misura. Papa Francesco è sempre stato fermo su certi principi, anche con i venti contrari, quando equilibri che sembravano consolidati hanno cominciato a vacillare, anche quando nella diplomazia qualcuno ha voluto imporre uno stile di prepotenza, tipico di chi per primo batte i pugni sul tavolo.

Sempre Papa Francesco ha ricordato i diritti dei poveri, ha lottato strenuamente per la pace, condannando senza mezzi termini l’ideologia bellica, funzionale all’industria delle armi, sempre ha sottolineato l’urgenza di invertire la rotta nelle politiche ambientali, nella consapevolezza che il creato è dato all’uomo perché questi lo custodisca, non certo perché lo distrugga. Si pensi poi a quanto il Papa ha fatto per la pace, ai suoi molteplici interventi su tutti i fronti, non solo negli ultimi tre anni, ma in tutto il suo pontificato, marchiando con uno stile francescano l’azione di tutta la Chiesa. Tornare indietro non sarà possibile!”.

Arcidiocesi di Benevento, il programma per le celebrazioni dell’Annunciazione del Signore

Arcidiocesi di Benevento, il programma per le celebrazioni dell’Annunciazione del Signore

Eventi

La fortuna storica delle case dell’Annunziata, istituzioni ospedaliere, assistenziali ed educative di età angioina diffuse nel Mezzogiorno continentale, è testimoniata dalla sopravvivenza di monumentali complessi architettonici, di preziosi manufatti artistici e da una ricca documentazione archivistica.

Anche nella Benevento pontificia nel corso del secolo XIV vennero edificati l’ospedale e la chiesa della Santissima Annunziata, che nel secolo successivo furono esentati dalla giurisdizione arcivescovile e sottoposti direttamente alla Sede Apostolica.

Da allora, pur con le epocali trasformazioni intercorse, il complesso ha testimoniato la fede e l’impegno caritativo e assistenziale della comunità beneventana.

L’obiettivo -pastorale e culturale- che oggi ci si propone è favorire la conoscenza della storia della Santissima Annunziata e la fruizione delle sue bellezze artistiche: luogo della fede e dello spirito, luogo del silenzio e della carità, ma anche luogo delle istituzioni, poiché le testimonianze storiche dicono che la rappresentanza della comunità cittadina più volte nei secoli XV-XVI si è riunita nel sacro edificio.

In questo cammino di riscoperta e di riappropriazione è stato predisposto il seguente programma per le annuali celebrazioni dell’Annunciazione del Signore:

Triduo di preparazione

Sabato 22 marzo 2025, ore 17.30:

-Recita del Santo Rosario;

-Riflessione del dott. Giuseppe Maio sull’Antifona Salve Regina;

-Benedizione eucaristica.

Domenica 23 marzo 2023, ore 10.00:

Celebrazione dell’Eucarestia, presieduta dal rettore Mons. Mario Iadanza

Lunedì 24 marzo 2023, ore 17.30:

-Recita del Santo Rosario;

-Riflessione del diacono dott. don Pasquale Foschini sul Cantico della Beata Vergine Magnificat;

-Benedizione eucaristica.

Festa

Martedì 25 marzo 2023, ore 17.30:

Concelebrazione dell’Eucarestia, presieduta dall’Arcivescovo S.E. mons. Felice Accrocca.

Domenica 30 marzo 2023, ore 10.00:

Celebrazione della Divina Liturgia in rito greco-bizantino, presieduta da Padre Francesco De Feo, egumeno del Monastero Esarchico di Santa Maria di Grottaferrata (RM).

Presterà il servizio musicale il Coro della Santissima Annunziata diretta dal M.° Argemino Parente.

Nell’Arcidiocesi di Benevento il Giubileo si aprirà ufficialmente domenica 29 dicembre

Nell’Arcidiocesi di Benevento il Giubileo si aprirà ufficialmente domenica 29 dicembre

AttualitàBenevento Città

Il Santo Padre Francesco, nella Bolla Spes non confunditha stabilito che l’Anno Giubilare si apra il 24 dicembre 2024, nella Solennità del Natale del Signore, con l’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro in Vaticano. La Domenica successiva, il 29 dicembre 2024, Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, si celebra l’apertura del Giubileo nella Chiese particolari, anche nella nostra arcidiocesi di Benevento.

Il RITO DI APERTURA DELL’ANNO GIUBILARE NELLE CHIESE PARTICOLARIcurato dal Dicastero per l’evangelizzazione, prevede 3 momenti diversi:

– Il Raduno, detto collectio, in una chiesa vicina
– Il Pellegrinaggio verso la Cattedrale
– L’ingresso in Cattedrale e la Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo e concelebrata dai presbiteri presenti in Diocesi

Il luogo del nostro Raduno o Collectio è fissato presso la BASILICA di SAN BARTOLOMEO sul Corso Garibaldi, alle ore 18.00.

Il Pellegrinaggio si snoderà verso la chiesa cattedrale per celebrare il giorno del Signore nella Festa della Santa Famiglia e aprire così l’Anno Giubilare, accolto come dono di Dio. Esso è il segno del cammino di speranza del popolo pellegrinante dietro la Croce di Cristo, come raffigurato nel logo del Giubileo: «In un mondo nel quale progresso e regresso si intrecciano, la Croce di Cristo rimane l’àncora di salvezza: segno della speranza che non delude perché fondata sull’amore di Dio, misericordioso e fedele» (Papa Francesco, Udienza generale, Piazza San Pietro – 21 settembre 2022). È il cammino della Santa Famiglia di Dio che, nell’oggi della Chiesa, avanza verso la Gerusalemme celeste.

L’ingresso del popolo di Dio nella Cattedrale avverrà attraverso la porta principale, segno di Cristo. Sulla soglia il nostro Vescovo Felice innalzerà la croce e, rivolto verso il popolo, con un’acclamazione lo inviterà alla venerazione del «dolce legno che porta appeso il Signore del mondo»(Inno del Venerdì Santo “Passione del Signore”). Varcata la porta, l’Arcivescovo presiederà il rito della memoria del Battesimo e farà l’aspersione con l’acqua, memora viva del Battesimo, porta d’ingresso nel cammino di iniziazione sacramentale e nella Chiesa.

La Celebrazione della Messa costituirà il vertice del Rito di apertura dell’Anno Giubilare. «In quanto azione di Cristo e del popolo di Dio gerarchicamente ordinato, costituisce il centro di tutta la vita cristiana per la Chiesa universale, per quella locale, e per i singoli fedeli» (Ordinamento Generale del Messale Romano16). 

L’ANNO della PREGHIERA, voluto da Papa Francesco in preparazione al GIUBILEO del 2025, che nella nostra Diocesi ha visto protagonista la Scuola di Preghiera curata da mons. Pietro Florio, si chiuderà con un momento di adorazione eucaristica Giovedì 12 dicembre dalle ore 20.30 presso la BASILICA CATTEDRALE.

Arcidiocesi di Benevento, mercoledì 12 l’incontro al Centro “La Pace”

Arcidiocesi di Benevento, mercoledì 12 l’incontro al Centro “La Pace”

Benevento CittàEventi

L’incontro pastorale diocesano si terrà quest’anno mercoledì 12 giugno 2024 al Centro “La Pace” di Benevento con il titolo: “La Parola si fa segno” La comunicazione della fede nel tempo.

Il programma prevede alle ore 17 l’accoglienza dei partecipanti; alle ore 17,30 il saluto introduttivo di mons. Abramo Martignetti, vicario per la Pastorale; alle  ore 17,45 la presentazione dei lavori foraniali; alle ore 18,30 la relazione tematica a cura di P. Jean Paul Hernandez; alle ore 19,30 le conclusioni dell’arcivescovo mons. Felice Accrocca; alle ore 19,45 la preghiera a cura della Pastorale giovanile a seguire un momento conviviale.

Arcidiocesi di Benevento, lunedì riflessione di padre Hernandez sul tema “L’amore e il giudizio”

Arcidiocesi di Benevento, lunedì riflessione di padre Hernandez sul tema “L’amore e il giudizio”

Benevento CittàEventi

Lunedì 11 dicembre 2023 all’Auditorium del Seminario Arcivescovile di Benevento, alle ore 19, padre Jean-Paul Hernandez, sacerdote, gesuita, teologo ed esperto d’arte, terrà una riflessione sul tema: “L’amore e il giudizio” dal Vangelo a Michelangelo. 

Padre Hernandez, recentemente, ha   spiegato e commentato  per Tv2000 nella trasmissione “Sulla Strada”, il Vangelo della domenica, in chiese e basiliche che conservano tesori d’arte. L’appuntamento dell’11 dicembre  rientra tra le iniziative che l’Arcidiocesi di Benevento ha in programma per i prossimi anni sulla scorta delle indicazioni della lettera pastorale dell’arcivescovo, mons. Felice Accrocca, “Lampada ai nostri passi”, nella quale il presule, ponendo l’accento sull’importanza di ancorare la vita della Chiesa alla Parola di Dio, offre suggerimenti concreti e spunti di approfondimento tra arte e catechesi.

Arcidiocesi di Benevento, lunedì presentazione del volume “Tracce. Storia dei migranti in Campania 1970-2020“ di F. Dandolo

Arcidiocesi di Benevento, lunedì presentazione del volume “Tracce. Storia dei migranti in Campania 1970-2020“ di F. Dandolo

Eventi

Lunedì 26 giugno, alle ore 16, nella sala conferenza palazzo San Domenico in piazza Guerrazzi sarà presentato il volume di Francesco Dandolo “Tracce. Storia dei migranti in Campania 1970-2020“. La Campania, dalla seconda metà dell’Ottocento, è terra di emigrazione, di esodi massicci dai tratti dolorosi. Ma dal 1970 il territorio campano è divenuto anche una meta importante per un crescente numero di immigrati che, spinti dalle più diverse ragioni, scappano dai loro Paesi per approdare in modo tacito, quasi invisibile, in Campania. Questo libro raccoglie storie, fatti e numeri, di cinquant’anni di presenza di migranti (1970-2020), indicando con forza la strada dell’attenzione, della cura, dell’integrazione. In Campania, come in Italia, i flussi migratori necessitano di Storia, di un lavoro lungo, impegnativo, alla ricerca di tracce per ricostruire un mondo che sfugge spesso ai nostri occhi e alle nostre menti.

Programma della presentazione: saluti Gerardo Canfora, rettore Unisannio; Enza Pellecchia, coordinatrice Runipace; Gaetano Natullo, direttore Demm Unisannio; Clemente Mastella sindaco di Benevento: interventi di Vittoria Ferrandino Unisannio; Francesco Di Donato Università Federico II; Mercede Sabatini, Comunità di Sant’Egidio; Yankuba Darboe unisannio; modera Rossella Del Prete Unisannio per Runipace; conclusione Giuseppe Marotta, prorettore Unisannio;

Sarà presente l’autore.

Il messaggio di Pasqua di Mons. Felice Accrocca: “Gesù la nostra pace”

Il messaggio di Pasqua di Mons. Felice Accrocca: “Gesù la nostra pace”

AttualitàBenevento Città

Di seguito il messaggio di Pasqua dell’Arcivescovo di Benevento, Mons. Felice Accrocca.

“Carissimi,

Gesù Cristo è la nostra pace, colui che di due ha fatto un popolo solo, abbattendo il muro di separazione che divideva uomini e popoli, cioè l’inimicizia. Egli è dunque venuto ad annunciare pace sia ai vicini che ai più lontani. Per mezzo di lui, tutti gli uomini possono presentarsi al Padre in un solo Spirito (Ef 2,14.17-18).

Spesso non c’è pace, purtroppo, tra nazione e nazione, ma tante volte non c’è pace neanche tra persona e persona, tra famiglia e famiglia, neppure tra i membri di una stessa famiglia… Possa davvero, la Persona del Cristo, irrompere allora con forza nella nostra vita per fare di noi, di ognuno di noi, dei veri operatori di pace (Mt 5,9), capaci di sedare inimicizie e discordie, di riportare l’unità dove c’è divisione, di restituire concordia dove ci sono liti e contese.

Una preghiera ben conosciuta recita, tra l’altro: “Dove c’è odio, che io porti l’amore; dove c’è offesa, che io porti il perdono; dove c’è discordia, che io porti l’unione; dove c’è l’errore, che io porti la verità; dove c’è il dubbio, che io porti la fede; dove c’è disperazione, che io porti la speranza; dove ci sono le tenebre, che io porti la luce; dove c’è tristezza, che io porti la gioia…”. Possa, tutto ciò, compiersi nella nostra vita.

A tutti auguro una santa Pasqua, una Pasqua di pace, e di vero cuore vi benedico”.