“La rigenerazione democratica dell’Italia riparte dalle aree interne”: venerdì a Benevento l’evento dedicato ai territori

“La rigenerazione democratica dell’Italia riparte dalle aree interne”: venerdì a Benevento l’evento dedicato ai territori

Benevento

Con l’obiettivo di rilanciare il protagonismo delle aree interne italiane attraverso un nuovo modello di partecipazione democratica, si terrà venerdì 30 maggio, alle ore 17:00 presso la Sala Vergineo del Museo del Sannio a Benevento, l’incontro dal titolo “La rigenerazione democratica dell’Italia riparte dalle aree interne“. L’evento è stato organizzato da: Rete di Trieste, Civico22, Per, Laboratorio per la Felicità pubblica e Movimento Politico per l’Unità, con la partecipazione dell’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani e con il patrocinio della Provincia di Benevento.

L’evento vuole essere un’occasione per ripensare il ruolo dei territori marginali come luoghi di innovazione sociale e politica. Sarà Nino Lombardi, Presidente della Provincia di Benevento, a portare i saluti istituzionali, seguito dall’introduzione di Ettore Rossi, Coordinatore del Laboratorio per la felicità pubblica. Interverranno i sindaci Angela Martignetti (San Martino Sannita) e Salvatore Mazzone (Pietrelcina), portando il punto di vista di chi vive quotidianamente le sfide e le opportunità delle aree interne.

La riflessione entrerà nel vivo con i contributi di Angelo Moretti, consigliere comunale e referente della Rete dei Piccoli Comuni del Welcome, Vincenzo Luciano, vicepresidente di UNCEM – l’Unione nazionale dei comuni montani – e Gennaro Oliviero, Presidente del Consiglio Regionale della Campania.

Il confronto sarà arricchito da interventi programmati di protagonisti impegnati nei territori: Argia Albanese, Presidente del Movimento Politico per l’Unità Italia, Giuseppe Irace, segretario di PER – le Persone e la Comunità, e Don Matteo Prodi, direttore della Scuola di impegno socio-politico della diocesi di Cerreto Sannita, Telese e Sant’Agata de’ Goti.

A chiudere l’incontro sarà Francesco Russo, vicepresidente del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia e principale animatore della Rete di Trieste, una delle esperienze più significative degli ultimi anni nel tentativo di rilanciare un’idea di politica centrata sulla comunità e sul superamento delle vecchie forme partitiche. Russo, che si è fatto promotore di un nuovo modo di intendere l’impegno pubblico, ricorda che “serve una politica che torni a fare comunità”, abbandonando i paradigmi piramidali del Novecento e creando spazi partecipativi fondati sull’amicizia civica e la responsabilità condivisa.

Proprio la Rete di Trieste, nata in occasione della 50ª Settimana sociale e cresciuta attorno al bisogno delle persone di riscoprire la politica come strumento di comunità, approda anche a Benevento. Il suo messaggio si incarna in cinque priorità concrete: il protagonismo dei giovani, un welfare realmente inclusivo, la cittadinanza attiva, il contrasto allo spopolamento e la formazione civica come leva per la co-progettazione dei servizi pubblici. Un’agenda che ambisce a diventare un ordine del giorno condiviso, da portare all’attenzione di consigli comunali e regionali in tutta Italia.

L’appuntamento del 30 maggio rappresenta dunque un’importante tappa per costruire un nuovo patto tra cittadini, istituzioni e territori. Un’occasione per riscoprire che la democrazia, per essere viva, deve ritrovare voce proprio dove è più fragile, nei luoghi troppo spesso dimenticati ma ricchi di umanità, visione e desiderio di riscatto.

PROGRAMMA

Venerdì 30 maggio 2025 – ore 17:00
Sala Vergineo – Museo del Sannio – Benevento

Saluti istituzionali
Nino Lombardi – Presidente della Provincia di Benevento

Introduce
Ettore Rossi – Coordinatore del Laboratorio per la felicità pubblica

Intervengono
Angela Martignetti – Sindaca di San Martino Sannita
Salvatore Mazzone – Sindaco di Pietrelcina
Angelo Moretti – Consigliere Comunale Civico 22 e Referente nazionale Rete Piccoli Comuni del Welcome
Vincenzo Luciano – Vicepresidente UNCEM
Gennaro Oliviero – Presidente del Consiglio Regionale della Campania

Interventi programmati
Argia Albanese – Presidente del Movimento Politico per l’unità Italia
Giuseppe Irace – Segretario di PER – le Persone e la Comunità
Don Matteo Prodi – Direttore Scuola di Impegno Socio-Politico della Diocesi di Cerreto Sannita – Telese – Sant’Agata de’ Goti

Conclusioni
Francesco Russo – Vicepresidente del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia e Coordinatore della Rete di Trieste

Aree Interne, la zootecnia ha bisogno di innovazione e sburocratizzazione. Fusco (CIA): “Un comitato promotore per creare il brand del Pecorino del Sannio”

Aree Interne, la zootecnia ha bisogno di innovazione e sburocratizzazione. Fusco (CIA): “Un comitato promotore per creare il brand del Pecorino del Sannio”

AttualitàBenevento Città

‘Zootecnia nelle aree Interne – Analisi delle criticità’, questo il titolo del workshop moderato da Vittorio Vallone ed organizzato da Cia Campania che si è tenuto stamattina all’interno di CampaniAlleva 2025.

Vittorio Maddaloni, titolare di azienda zootecnica, ha affermato che c’è bisogno di una forte sburocratizzazione. Spetta quindi alla politica mettere in atto i servizi di base necessari per garantire in primis la permanenza della popolazione e poi la sopravvivenza delle attività agro-zootecniche, in un’ottica di presidio ambientale e sociale, favorendo anche percorsi di innovazione e di riorganizzazione, basati su modelli cooperativi. Serve quindi un lavoro di squadra e di sinergia ricordando come le produzioni agroalimentari rappresentano anche e soprattutto la base per avviare politiche serie di sviluppo del turismo rurale come risorsa per lo sviluppo ed il rilancio del comparto agroalimentare.

Poi è intervenuto Vincenzo De Lucia della Regione Campania ed ha spiegato che la Regione Campania è in prima fila per difendere gli imprenditori zootecnici con le numerose misure di finanziamento e di assistenza che già esistono e che usciranno. La zootecnia può avere un impatto positivo sul dissesto idrogeologico. In generale, un’agricoltura zootecnica ben gestita può contribuire alla stabilizzazione del suolo e alla mitigazione del rischio di frane, alluvioni ed erosione. Poi è stato evidenziato l’importanza del Sistema di Qualità Nazionale Zootecnia, un sistema che permette di definire specifici disciplinari di produzione, che superano le normative europee e nazionali, offrendo maggiore qualità e riconoscibilità ai consumatori.

Una grande opportunità è la nuova Pac dove si punta su alcuni temi del settore zootecnico inerenti soprattutto al benessere animale. Inoltre è stato annunciato che per l’anno 2025, il periodo di osservazione per la zootecnia è dal 1° gennaio al 30 settembre. Questa modifica implica che il periodo di riferimento per la valutazione delle pratiche zootecniche sarà di 9 mesi, invece che l’intero anno solare. Nonostante la riduzione del periodo, il pagamento degli aiuti sarà riconosciuto per intero. Concludendo De Lucia ha sottolineato che le aree interne rappresentano un elemento fondante per la tenuta economica, sociale e ambientale, garantendo alle popolazioni locali la possibilità di un reddito adeguato e buone condizioni di vita e di lavoro e noi non faremo mai mancare aiuto e supporto.

A chiudere i lavori Carmine Fusco, Presidente CIA Benevento che si è soffermato sull’importanza del settore per le aree interne ricche di produzioni di pregio, caratterizzate da elevata tipicità. Le aree interne hanno i loro punti di forza, favorevoli al radicamento locale di sistemi produttivi agro-alimentari che vanno tutelati e valorizzati, dando loro continuità. Lancio da qui l’idea di istituire un consorzio sul Pecorino Dop Sannio, poiché abbiamo un prodotto di altissima qualità che ha bisogno di essere valorizzato per renderlo un prodotto sempre più appetibile ai crescenti mercati internazionali. Ci facciamo promotori di un tavolo tecnico per cominciare ad affrontare questa fondamentale iniziativa per i produttori sanniti.

La Cia sarà sempre al fianco delle aziende agricole territoriali perché la zootecnia riveste una grande importanza sociale, che fa evitare lo spopolamento dei piccoli borghi rurali.

Nella sede regionale della Cia organizzerò immediatamente un tavolo tecnico sul comparto della zootecnia con la Regione Campania ed i nostri tecnici, che sono il front office con le nostre aziende e questo soprattutto per evitare errori che portano al mancato finanziamento alle aziende da parte della Regione. Un tavolo per affrontare in modo permanente le problematiche del comparto.

Aree Interne, Cia Campania alle nuove generazioni: “Saremo al vostro fianco. Senza di voi le nostre aree rischiano di morire”

Aree Interne, Cia Campania alle nuove generazioni: “Saremo al vostro fianco. Senza di voi le nostre aree rischiano di morire”

AttualitàBenevento Città

E’ stato un importante momento di approfondimento sulle ‘Aree Interne, Territorio di opportunità’ quello organizzato da CIA Campania presso Campanialleva 2025 dal titolo “Aree protette Parco Nazionale del Matese, Bio distretti e CSR Campania – SRG07 Progetti di Filiera Zootecnia Aree Interne: vantaggi e svantaggi”.

Nel corso del dibattito moderato da Vittorio Vallone e che ha visto la presenza numerosa di associati CIA, è stata evidenziata la necessità di una visione di politica-agricola che comprenda l’importanza della zootecnia e che si impegni a promuovere programmazioni per il suo sostentamento e la sua salvaguardia.

Ad aprire i lavori Davide Minicozzi, Presidente dell’associazione ‘CampaniAlleva’ che ha salutato i presenti ringraziando la CIA per il lavoro che svolge quotidianamente sui territori. Poi ad intervenire è stata Raffaella Pergamo, 1° Ricercatrice Crea Roma, Michele Masuccio, Dirigente Cia Campania Srg07 Filiera per la Zootecnia delle Aree Interne, Beatrice Tortora Presidente dell’associazione ‘Spesa in campagna Esempi di best practice del Parco della Maiella e Giosy Romano, Coordinatore Unico Area Zes Sud Italia che ha affermato che la Zes Unica è una strategia vincente contro la disparità dei territori. Nicola Caputo, Assessore all’Agricoltura della Regione Campania, ha posto l’accento sull’obiettivo di mettere in campo azioni mirate per il rafforzamento delle filiere con importanti azioni per quella zootecnica.

Nel corso del convegno è stato tra l’altro messo in evidenza che la buona zootecnia, quella responsabile, etica ed efficiente offre numerosi vantaggi che vanno oltre la semplice produzione di carne o latticini di qualità. Gli animali allevati nelle Aree Interne, oltre a tradursi in un controllo continuo del territorio, con la conservazione delle specie autoctone e nella tutela della biodiversità, contribuiscono a tener vivi territori marginali e a rischio di abbandono, creando anche e soprattutto opportunità di sviluppo economico. Non bisogna poi sottovalutare che la zootecnica nelle aree interne supporta le filiere produttive locali generando un’interessante ricaduta economica per altre attività connesse come i trasformatori, i commercianti, coloro che vendono attrezzature agricole e chi fornisce servizi dedicati. Affinché tutto questo non rimanga una chimera, è stato sottolineato più e più volte nel corso del dibattito, la politica deve impegnarsi per migliorare le infrastrutture, garantire e favorire anche nelle aree rurali i servizi minimi e, soprattutto, deve impegnarsi perché all’allevatore rimanga un reddito dignitoso.

A chiudere i lavori Carmine Fusco, Presidente Cia Benevento e Cristiano Fini, Presidente Nazionale della Cia. Entrambi hanno sottolineato che  “per salvare le aree interne c’è bisogno di servizi, credito di imposta e di giusti contributi alle attività giovanili. Le aree interne sono la spina dorsale dell’economia agricola italiana, se le perdiamo rischiamo di smarrire qualità e competitività. Le aree protette e la zootecnia devono viaggiare di pari passo con lo sviluppo di un’agricoltura innovativa. CIA è e sarà sempre in prima linea per difendere le ragioni degli agricoltori italiani, facendosi portatrice di iniziative sinergiche tra tutte le istituzioni territoriali e il mondo agricolo. Oggi è il tempo di agire, non abbiamo più bisogno di parole e noi siamo i primi ad agire a fianco dei nostri associati”.

La Via Francigena del Sud: I Sindaci sottolineano l’importanza del Turismo Lento per lo Sviluppo Locale

La Via Francigena del Sud: I Sindaci sottolineano l’importanza del Turismo Lento per lo Sviluppo Locale

Politica

Nella riunione operativa che si è tenuta a Vitulano il 15 aprile scorso su iniziativa di Raffaele Scarinzi, alcuni Sindaci hanno voluto rimarcare l’importanza del Turismo Lento ai fini dello Sviluppo Locale. “Le aree interne – sottolineano – hanno tanto da offrire”.

Partendo dall’intervento di Nicola Ciarlegio,  membro del Comitato di Sorveglianza del PSR Campania e da anni impegnato nella valorizzazione dei cammini e dei percorsi culturali europei, con particolare attenzione alla Via Francigena, che recentemente ha coordinato il progetto  “Cammini e Sentieri d’Europa”, promosso dal GAL Campania, il Sindaco di Sant’Arcangelo Trimonte, Felice Iammarino, ricorda che l’iniziativa prevede la realizzazione di oltre 800 km di cammini e sentieri che attraversano l’intera regione Campania, con l’obiettivo di promuovere un’offerta turistica “slow”, sempre più richiesta dai viaggiatori moderni, attenti all’ambiente, alla cultura e al benessere. Secondo il sindaco di Foglianise,  Giovanni Mastrocinque, “questo progetto si inserisce nel più ampio scenario del turismo sostenibile, in forte crescita sia in Italia che in Europa. Elementi fortemente identitari come i Carri del grano potranno iscriversi tra le tipicità del percorso e contribuire ad un’offerta integrata per i pellegrini”. 

“Il turismo lento rappresenta una grande opportunità per i nostri territori. La Via Francigena, riconosciuta dal Consiglio d’Europa, è un patrimonio culturale di rilievo internazionale e può diventare il motore per un’offerta integrata che valorizzi cammini, ciclovie, percorsi a cavallo e itinerari naturalistici”, ha dichiarato Salvatore Mazzone, Sindaco di Pietrelcina.

La Via Francigena del Sud, che collega Roma a Santa Maria di Leuca, è stata ufficialmente riconosciuta nel 2018 e comprende numerosi comuni campani. Tuttavia, ad oggi, i numeri sono ancora limitati: circa 4.000 pellegrini all’anno, di cui solo un migliaio in Campania. In confronto, il Cammino di Santiago ne registra oltre 300.000 ogni anno, con una ricaduta economica stimata di 90 milioni di euro.

Nonostante ciò, i dati sul turismo lento sono incoraggianti: il settore in Italia vale oggi 9 miliardi di euro, con una crescita del 35% nel 2023 e del 50% nel 2024. Il potenziale c’è, ma – come ha evidenziato Gennaro Caporaso, Sindaco di Tocco Caudio anche quale presidente Comunità Montana del Taburno – “serve trasformare la Francigena da suggestione culturale a prodotto turistico concreto”, con servizi organizzati, pacchetti esperienziali, reti di accoglienza e promozione integrata.

La via Francigena è una straordinaria opportunità per qualificare il livello dell’offerta turistica territoriale in una logica integrata e un banco di prova per i comuni per ragionare insieme di futuro in termini di area vasta scevri da mere logiche di campanile, questo il pensiero di Vito Fusco Sindaco di Castelpoto. Il sindaco di Cautano, Alessandro Gisoldi, ha affermato che il suo comune garantirà la massima collaborazione con spirito di gruppo e consapevolezza dell’opportunità da non perdere. Secondo il sindaco di Castelfranco in Miscano, Andrea  Giallonardo, “è necessario un cambio di passo: partire dalla Francigena come asse portante, ma costruire attorno a essa una proposta turistica ampia, flessibile e sostenibile. Solo così sarà possibile intercettare i flussi di turisti che scelgono l’Italia non solo per le sue città d’arte, ma anche per i suoi paesaggi, i borghi, la storia e il ritmo lento della scoperta a piedi o in bicicletta”.

Aree Interne, Matera (FdI): “Dal governo attenzione straordinaria per il Sannio”

Aree Interne, Matera (FdI): “Dal governo attenzione straordinaria per il Sannio”

Politica

“Con l’approvazione, avvenuta ieri durante la Cabina di regia convocata dal ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il PNRR, Tommaso Foti, del nuovo Piano Strategico Nazionale per le Aree Interne (SNAI), si apre finalmente la fase operativa di un percorso tanto atteso quanto necessario”.

Lo dichiara in una nota il senatore sannita Domenico Matera, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Sannio.

“Si tratta di un risultato di grande rilievo – prosegue Matera – che testimonia l’attenzione concreta del Governo Meloni verso i territori più fragili del Paese.  In particolare, per la Campania, sono state istituite nuove aree SNAI, tra le quali il ‘Fortore Beneventano’ e l’‘Alto Matese’, entrambe con un finanziamento iniziale di 4 milioni di euro. Già due anni fa, il circolo di Fratelli d’Italia del Fortore aveva elaborato un documento programmatico per il rilancio delle aree Snai, puntando sullo sviluppo delle risorse locali e sull’attrazione di investimenti. Quel contributo oggi si rivela ancora più prezioso, perché dimostra che il territorio era pronto, con idee e proposte, ad accogliere una sfida che ora diventa concreta”.

“Ringrazio il ministro Foti – conclude il senatore – per l’impegno e la determinazione con cui ha voluto imprimere un’accelerazione decisiva al rilancio delle aree interne. Le aree interne del Sannio hanno finalmente l’opportunità di essere al centro di uno sviluppo vero e duraturo”.

Guarda Sanframondi| Fiorenza Ceniccola protagonista a Milano: “Agricoltura, Aree Interne e Sostenibilità al centro del futuro”

Guarda Sanframondi| Fiorenza Ceniccola protagonista a Milano: “Agricoltura, Aree Interne e Sostenibilità al centro del futuro”

Politica
Un importante dibattito sulla valorizzazione del comparto agroalimentare e delle aree rurali italiane ha visto la partecipazione della Consigliera Comunale che ha coordinato il tavolo.

Milano ha ospitato un evento di fondamentale importanza per il futuro dell’agricoltura e delle aree interne italiane, con un focus sulle sfide politiche e amministrative che riguardano il settore agroalimentare. Tra i protagonisti della giornata, Fiorenza Ceniccola, Consigliera Comunale di Guardia Sanframondi e Coordinatrice Provinciale di Forza Italia Giovani, ha avuto un ruolo centrale coordinando il tavolo tematico dedicato ad “Agricoltura, Aree Interne, Isole e Territori”.

L’incontro, organizzato dalla deputata Letizia Moratti, dal vicepresidente Antonio Tajani e dal comico e attore Stefano Benigni, ha visto un dibattito ricco di spunti per la valorizzazione delle risorse agricole e rurali, coinvolgendo esperti e rappresentanti di settore.L’obiettivo dell’incontro è stato chiaro fin dall’inizio: mettere al centro della discussione le criticità del comparto agroalimentare, ma anche le soluzioni per un futuro sostenibile, innovativo e competitivo. Ceniccola, coordinatrice di uno dei dieci tavoli tematici, ha affrontato le problematiche delle zone rurali, evidenziando le difficoltà che affrontano i piccoli produttori agricoli.

“Il nostro settore agroalimentare è costretto a fare i conti con una burocrazia soffocante e con costi di produzione sempre più elevati”, ha dichiarato la Consigliera. “Bisogna lavorare per sburocratizzare il settore, incentivare l’innovazione tecnologica e garantire la sostenibilità delle nostre produzioni”, ha aggiunto, sottolineando l’importanza di proteggere i piccoli agricoltori, che rappresentano un presidio fondamentale per la tutela del territorio.

Il dibattito si è concentrato anche su proposte concrete per migliorare la gestione delle risorse agricole, come la creazione di un Registro Europeo dei Terreni Incolti, per recuperare le terre abbandonate e valorizzarle in modo trasparente ed efficiente. Ceniccola ha ribadito l’importanza di formare una nuova generazione di imprenditori agricoli, suggerendo corsi specifici nelle scuole e nelle università per preparare i giovani a gestire le sfide del settore. “Tecnologie come droni, intelligenza artificiale e sensoristica avanzata sono strumenti imprescindibili per ottimizzare la gestione delle risorse e migliorare la produttività. Ma è necessario che i giovani agricoltori siano adeguatamente formati”, ha spiegato.

Un altro tema cruciale emerso durante l’incontro è stato quello della tutela del Made in Italy, un settore che merita una protezione robusta dalle distorsioni del mercato globale. La Consigliera ha sottolineato l’urgenza di rendere più trasparenti le etichettature di produzione e di applicare il principio di reciprocità commerciale, in modo che i produttori italiani possano competere ad armi pari con i concorrenti extra-UE.

In parallelo, il tema dello spopolamento delle aree interne ha trovato ampio spazio. Carmine De Angelis, Consigliere Giuridico di Palazzo Chigi, ha proposto l’istituzione di una ZES agricola (Zona Economica Speciale), con l’intento di favorire il ripopolamento dei borghi italiani. L’idea è di combinare politiche fiscali agevolate con il lavoro agile, creando un ecosistema che possa attrarre investimenti e giovani imprenditori nelle aree rurali.Un tema particolarmente sentito è stato il ruolo delle donne in agricoltura, per cui è stata richiesta l’adozione di misure concrete che garantiscano pari opportunità nell’accesso ai finanziamenti e alle risorse. “Le donne devono poter conciliare il lavoro agricolo con la vita familiare, senza rinunciare a realizzare le proprie ambizioni professionali”, ha dichiarato Ceniccola, esprimendo il bisogno di bandi e incentivi dedicati.

Le isole italiane, con le loro difficoltà strutturali legate alla stagionalità e alla frammentazione amministrativa, sono state un altro punto caldo del dibattito. La proposta di creare un ente unico per la gestione turistica insulare è stata accolta con favore, così come quella di introdurre incentivi fiscali per il comparto alberghiero, al fine di migliorare la competitività del settore turistico e attrarre più visitatori.

L’incontro di Milano ha rappresentato un momento di riflessione e di proposte concrete per il futuro dell’agricoltura, delle aree interne e del Made in Italy. “Agricoltura, innovazione e sostenibilità devono essere al centro della nostra agenda politica. Solo così potremo davvero coltivare il futuro”, ha concluso Fiorenza Ceniccola, ribadendo l’importanza di promuovere politiche efficaci e lungimiranti per affrontare le sfide di un settore fondamentale per l’economia italiana.

Con questo evento, si è tracciata una roadmap chiara per l’immediato futuro, dove l’agricoltura sostenibile, la tutela dei piccoli produttori e l’innovazione tecnologica si intrecciano per garantire un futuro prospero per le zone rurali e per il Made in Italy. Un’occasione importante per i giovani, le donne, gli agricoltori e le imprese di avere voce in capitolo nelle scelte politiche che definiranno la direzione del settore agroalimentare nei prossimi anni.

Facoltà di medicina delle aree interne, significativi passi in avanti dopo vertice De Luca-Mastella

Facoltà di medicina delle aree interne, significativi passi in avanti dopo vertice De Luca-Mastella

AttualitàBenevento Città

“Oggi abbiamo compiuto un significativo passo in avanti verso una realizzazione storica: una facoltà di Medicina delle Aree interne con sede a Benevento. Il presidente Vincenzo De Luca ha garantito il sostegno politico, economico e amministrativo della Regione per far sì che questo che sarebbe un risultato eccezionale per il territorio possa concretizzarsi”.

Lo scrive il sindaco di Benevento Clemente Mastella a margine di un vertice con il presidente De Luca a Palazzo Santa Lucia cui hanno preso parte il vicepresidente regionale Fulvio Bonavitacola e il presidente della Provincia di Benevento Nino Lombardi.

“L’iter vedrà coinvolte diverse istituzioni accademiche: certamente l’Università del Sannio, al cui Rettore Gerardo Canfora ho preannunciato gli esiti di questo importante colloquio, così come altri Atenei campani. Il presidente De Luca, che ringrazio, ha compreso perfettamente la caratura e l’importanza di questa progettualità: sarebbe davvero una infrastruttura immateriale finalizzata allo sviluppo umano per rendere Benevento e le aree interne al passo con gli standard europei.

Così si riducono i divari, così le diseguaglianze diminuiscono, così si pensa, degasperianamente, alle nuove generazioni, consentendo ad un aspirante medico delle nostre parti di poter realizzare il suo sogno garantendogli pari opportunità, senza costringerli al salasso di trasporti sempre più cari e ai fitti di abitazioni in grandi città con costi ormai, in troppi casi, stellari e inaccessibili per tanti. Avviamo questo cammino istituzionale con fiducia, ancorché consapevoli che la strada è lunga”, conclude Mastella.

Matera “Ancora una volta la Regione Campania penalizza le aree interne”

Matera “Ancora una volta la Regione Campania penalizza le aree interne”

Politica

“Con una raggirante strategia di marketing comunicativo, la squadra di De Luca continua a buttare il fumo negli occhi dei cittadini del Sannio e dell’Irpinia mettendo in vetrina un elenco di opere che riguardano l’edilizia scolastica e che è contraddistinto dal pullulare di tanti zeri”. 

Sono le parole del Senatore di Fratelli d’Italia Domenico Matera, appresi i contenuti del decreto dirigenziale 1412 “Scuola Viva” del 27 Dicembre del Direttore generale per l’Istruzione della Regione Campania.

Un elenco all’interno del quale figurano opere che riguardano l’abbattimento e la ricostruzione di scuole, di asili nido e di palestre scolastiche di ben 17 paesi della provincia di Benevento. Ripetiamo, solo un elenco senza i fondi.

Nel dettaglio: per abbattimento e ricostruzione con adeguamento sismico ed efficientamento energetico undici edifici scolastici in dieci Comuni – Morcone (1.200.000), Ponte (1.180.000), Calvi (due interventi da 1.445.516 e 3.190.410), Benevento (5.504.916), Paduli (9.200.000), Sant’Agata de’ Goti (1.661.830), Guardia Sanframondi (2.213.189), Castelvenere (2.760.053), Telese Terme (3.261.606), Cusano Mutri (880.588); Oltre a questi, figurano interventi analoghi su asili nido a Torrecuso (ipotetici finanziamento per 650.000 euro su 800.000 euro di progetto) e Puglianello (ipotetici 525.000 euro di fondi su 662.544 di progetto); E ancora per palestre scolastiche a Paolisi (1.039.0000), San Salvatore Telesino (1.115.934), Moiano (825.120) e Dugenta (2.180.000).

Peccato che, però, la Regione Campania abbia riservato al Sannio, nella programmazione del riparto dei fondi, somme che consentiranno di realizzare a mala pena una di queste 18 opere. Una sola o al massimo due su 18. 

“Tutto il resto appartiene al libro dei sogni – insiste Matera – fumo negli occhi degli amministratori del Sannio, di chi ci vive e della popolazione scolastica. E sapete perché? Perché come al solito la Regione Campania ha riservato al Sannio e all’Irpinia le briciole”.

“Alla provincia di Benevento sono state riservate nel riparto dei fondi risorse nella misura del 4,20 per cento del totale – insiste ancora il Senatore di Fratelli d’Italia – seguendo un criterio molto vago e generalista che riguarda il numero degli abitanti e la popolazione scolastica. Un criterio che penalizza le province più piccole, freddo e distaccato dal reale, che è buono a lavarsi le mani e a condannare a prescindere i nostri territori. Laddove, invece, sarebbe stato più opportuno e saggio nonché responsabile analizzare le esigenze dei singoli territori cercando di capire dove vi fossero effettivamente necessità di intervenire sull’edilizia scolastica. In buona sostanza, un territorio che gode di strutture moderne e sicure riesce a cogliere molti più fondi di un altro che ha carenze in tal senso ma che è solo colpevole di avere una demografia più scarsa. È un modo frettoloso, sbrigativo di liquidare l’entroterra della Campania manifestandosi nella migliore delle ipotesi una conoscenza delle specifiche realtà che è quanto meno approssimativa.

Quando a breve saliremo al Governo della Regione Campania, e siamo più che certi che lo faremo, ribalteremo queste prospettive. Non saranno prese decisioni in base ad un mero criterio di numeri di abitanti ma si ragionerà e si valuterà in base alle necessità e alle esigenze reali. La Regione Campania tornerà a essere di tutti – conclude Matera – e non esisteranno più province cenerentole”.

Progetti molto interessanti scaturiti dall’hackathon “Giovani ed aree interne”

Progetti molto interessanti scaturiti dall’hackathon “Giovani ed aree interne”

AttualitàBenevento Città

Sabato scorso 14 dicembre, presso l’incubatore d’impresa SEI Sannio, sede di Sannio Valley, si è tenuto l’hackathon “𝐆𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐢 𝐞𝐝 𝐚𝐫𝐞𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐧𝐞 – 𝐇𝐚𝐜𝐤𝐚𝐭𝐡𝐨𝐧 𝐄𝐝𝐢𝐭𝐢𝐨𝐧” di cui il Laboratorio per la felicità pubblica, coordinato da Ettore Rossi, è stato partner. L’iniziativa è stata realizzata nell’ambito del progetto 𝐁𝐞𝐧𝐞𝐯𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐁𝐎𝐎𝐒𝐓 promosso dal Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale, ANCI, Città di Benevento – Assessorato alle attività produttive e dal Comune di Apollosa.

L’hackathon “Giovani ed aree interne” è stato possibile grazie alla collaborazione con l’Associazione Sannio Valley e all’attivismo e alla leadership del “Superprof” Carlo Mazzone e di Mimmo Ialeggio.
“Il futuro delle aree interne è qui – ha dichiarato Ettore Rossi Coordinatore del Laboratorio per la felicità pubblica -. Trenta ragazzi e ragazze che hanno dedicato un sabato ad elaborare idee progettuali ed imprenditoriali partendo dai bisogni delle aree interne è un bel risultato. Offrire luoghi strutturati di accompagnamento a giovani motivati è la sfida che ci siamo posti”.

Ragazzi e ragazze che hanno lavorato appassionatamente e con grande impegno per sviluppare le loro idee su questioni riguardanti problemi molto concreti che essi vivono nelle aree interne. Sono stati accompagnati nello sviluppo dei loro progetti dall’incredibile, per bravura e competenza, staff di SEI Sannio.

“Quando si riesce a fare rete sinergica tra istituzioni e associazioni i risultati sono tangibili e concreti – ha spiegato Carlo Mazzone presidente di Sannio Valley -. Sannio Valley può essere visto come un incubatore valoriale che crea un sistema catalizzatore per quanto di attivo e propositivo esiste nell’ecosistema sannita. In poco più di un anno di attività abbiamo tracciato una strada che intendiamo continuare a percorrere con tanti altri attori di rilievo che si stanno unendo a noi settimana dopo settimana.”

L’evento è stato un’occasione straordinaria di dialogo e confronto tra giovani talenti, sindaci e stakeholder. Un momento eccezionale, non la soluzione finale ai problemi delle aree interne, ma la prova che con visione e collaborazione è possibile immaginare soluzioni concrete e realizzabili.

Sei gruppi di giovani che hanno predisposto altrettante idee progettuali. Dopo alcuni giorni dall’evento è ancora palpabile l’energia dei partecipanti e l’entusiasmo per i progetti presentati. E come si dice, le buone idee meritano tempo per essere raccontate! È importante ricordare tutti i protagonisti, partendo dai vincitori: B-HOME – ideato dal team di studenti della Università degli Studi Giustino Fortunato – Telematica – ha conquistato tutti con un’idea tanto brillante quanto necessaria: una piattaforma dedicata agli studenti universitari per facilitare la ricerca di alloggi attraverso filtri specializzati e una community che connette studenti e proprietari.

Il loro viaggio non si ferma qui: grazie alla vittoria, accederanno alla Call Traiano II per un percorso di validazione e crescita della loro idea!

Accanto a loro, si sono distinti altri progetti di grande valore: CONNESSI: un sistema per combattere solitudine e isolamento nelle aree interne, promuovendo attività di volontariato e tradizioni locali.

WITCHBUS: un’app che ottimizza il trasporto pubblico tracciando la posizione dei bus in tempo reale e migliorando l’esperienza utente.

NETLAB: modernizzazione dei laboratori degli istituti tecnici e professionali attraverso spazi condivisi e attrezzature avanzate.

TECH TALENT BRIDGE: una piattaforma che collega giovani talenti con imprese locali, facilitando stage e formazione.
VOX: una soluzione per migliorare la comunicazione diretta tra cittadini e comuni, promuovendo dialogo e gestione efficace dei problemi.

La Giuria che ha vagliato i progetti è stata composta da sindaci e amministratori locali del Sannio e da alcuni docenti universitari: Ettore Rossi – Coordinatore Laboratorio per la felicità pubblica; Morena Cecere – Vice Sindaco di Montesarchio; Vito Fusco – Sindaco di Castelpoto; Mauro Giardiello – docente Università Roma Tre; Alboino Greco – Presidente Commissione Attività Produttive Comune di Benevento; Luca Greco – docente Università Telematica “Giustino Fortunato”; Giovanni Tommaso Manganiello – Sindaco di San Nazzaro; Angela Martignetti – Sindaco di San Martino Sannita; Simone Paglia – Sindaco di Campolattaro; Angelo Pepe – Sindaco di Apice; Don Matteo Prodi – Presidente Cooperativa sociale ICare; Armando Rocco – Sindaco di Calvi; Claudia Capuano – Funzionaria del Comune di Benevento e RUP del progetto.

Sanità nelle aree interne, Agostinelli chiede incentivi e un tavolo di confronto immediato

Sanità nelle aree interne, Agostinelli chiede incentivi e un tavolo di confronto immediato

Politica

“Occorre agire subito per garantire la presenza di personale sanitario nelle aree interne, rendendo questi incarichi più attrattivi con incentivi economici e punteggi maggiorati”.

Con queste parole, Carmine Agostinelli, consigliere provinciale e sindaco di San Bartolomeo in Galdo, interviene sul tema cruciale della sanità per i territori più svantaggiati.

Agostinelli accoglie positivamente ogni iniziativa dedicata alla salute nelle aree interne, ma ribadisce l’urgenza di invertire la tendenza attuale.

“Serve immediatamente un tavolo di confronto tra istituzioni locali, regionali e nazionali per definire strategie concrete. Solo così potremo colmare le carenze e garantire ai cittadini un accesso equo ai servizi essenziali”.