Ariano Irpino, dichiarazione fraudolenta mediante fatture: confiscati 55mila euro a una ditta individuale

Ariano Irpino, dichiarazione fraudolenta mediante fatture: confiscati 55mila euro a una ditta individuale

CronacaRegione

Nella giornata di ieri, militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Ariano Irpino hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di sequestro preventivo emessa dal GIP presso il Tribunale di Benevento – su richiesta di questa Procura della Repubblica – in ordine al sequestro al fine di confisca della somma di oltre  € 55.000,  ritenuti profitto del delitto di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti commesso nella gestione di una Ditta Individuale con sede in Ariano Irpino, operante nel settore di empori e negozi non specializzati di prodotti alimentari. 

Il provvedimento ieri eseguito è il frutto dell’ attività di indagine, svolta dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Ariano Irpino e coordinata dalla Procura di Benevento, che consentiva, mediante acquisizione di documenti contabili, analisi di operazioni bancarie e specifici riscontri di accertare diverse operazioni commerciali rivelatesi pregiudizievoli in termini tributari in quanto nella contabilità della ditta individuale verificata venivano rinvenute fatture passive afferenti ad operazioni oggettivamente inesistenti, confluite in dichiarazione dei redditi.

In particolare, il Giudice nell’emettere l’ordinanza di sequestro riteneva la sussistenza, evidenziata dall’Ufficio di Procura, del “concreto pericolo di dispersione della garanzia patrimoniale” in alcuni atti posti in essere dall’indagato successivamente ai fatti per cui si procede finalizzati ad impedire il recupero delle somme sottratte all’Erario. 

I militari del Corpo, durante le operazioni di perquisizione finalizzate al rinvenimento di somme e valori equivalenti a quelli oggetto del decreto di sequestro, hanno individuato molteplici beni successivamente sottoposti a sequestro, tra i quali un furgone, monili e denaro contante per circa 15.000 €.

La misura eseguita è una misura cautelare disposta all’esito di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e le persone indagate dei reati contestati sono presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

Ariano Irpino, 55enne maltratta moglie e figli: condannato a due anni di domiciliari

Ariano Irpino, 55enne maltratta moglie e figli: condannato a due anni di domiciliari

CronacaRegione

Nel pomeriggio del 14 febbraio, i Carabinieri della Stazione di Ariano Irpino hanno dato esecuzione all’Ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva in regime di detenzione domiciliare”, provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Benevento, nei confronti di un 55enne arianese, riconosciuto colpevole in via definitiva del reato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie e dei tre figli minori.

Le indagini, condotte dai Carabinieri e coordinate dalla Procura della Repubblica di Benevento, sono scaturite dalla querela sporta dalla moglie, la quale, esasperata dalle continue vessazioni e dalle gravi minacce da parte del marito, l’ha denunciato. Successivamente, anche una delle figlie ha sporto querela nei confronti del padre per aver subito i medesimi abusi.

Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato accompagnato presso il suo domiciliodove espierà la pena di 2 anni di reclusione, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

Ariano Irpino, furto di una Alfa Romeo Stelvio: convalidati tre arresti

Ariano Irpino, furto di una Alfa Romeo Stelvio: convalidati tre arresti

CronacaDalla Regione

Nella giornata di ieri, il Giudice per le Indagini Preliminari di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica, ha convalidato il fermo operato da personale del Commissariato della Polizia di Stato di Ariano Irpino, ed ha emesso a carico di due soggetti la misura della custodia cautelare in carcere per il reato di furto pluriaggravato (per la presenza di mezzi fraudolenti, per essere commesso da più di tre persone e per la presenza di minorenni) in concorso di una autovettura.

In particolare nella serata del 07.01.2025, personale della Polizia di Stato del Commissariato distaccato di P.S. di Ariano Irpino nell’ambito di servizi dedicati al contrasto dei reati predatori, riceveva segnalazione dell’avvenuto furto di una Alfa Romeo Stelvio in Grottaminarda.

Intuendo che una delle vie di fuga possibili potesse essere la SS90 direzione Foggia, decideva di appostarsi lungo la SS90 nel comune di Greci ovvero a Savignano Scalo, gli operanti riuscivano a bloccare sia la macchina che fungeva da staffetta, con una persona a bordo, che il veicolo rubato.

Alla vista degli operatori gli occupanti del veicolo provento di furto si davano a rocambolesca fuga lanciandosi dal veicolo ancora in movimento nel dirupo sottostante facendo perdere le proprie tracce nei boschi adiacenti la strada, che ricoprivano un’area di oltre 50 km quadrati.

Le ricerche dei fuggitivi, resa particolarmente difficoltosa dalla fitta vegetazione e dei luoghi di fuga particolarmente impervi ed impraticabili, proseguiva ininterrottamente per tutta la notte circoscrivendo la zona di fuga a poche centinaia di metri quadrati, rivelandosi particolarmente efficace alle prime ore mattutine dove si riusciva a bloccare i tre fuggitivi con dispositivi elettronici ad alta tecnologia utilizzati per il predetto furto ( due maggiorenni e un minorenne di sesso maschile tutti residenti in Provincia di Foggia)

Il G.I.P. valutata la gravità indiziaria del compendio probatorio prospettato dal P.M.  condividendo le valutazioni di questa Procura in sede di richiesta di convalida (e pur formalmente riqualificando il fermo in un arresto in quasi flagranza) ,  ha ritenuto che ricorressero le esigenze cautelari del pericolo di fuga e di reiterazione del reato ( anche avuto riguardo alla circostanza che gli indagati fossero in possesso di strumenti elettronici sofisticati per l’apertura di autovetture di pregio) imponendo la  massima misura carceraria.

La misura oggi eseguita è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e la destinataria della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

Dramma ad Ariano Irpino: 40enne trovato morto in casa

Dramma ad Ariano Irpino: 40enne trovato morto in casa

CronacaRegione

E’ di questa mattina la notizia della prematura scomparsa di Antonio, 40enne originario di Ariano Irpino, trovato morto nella sua abitazione sita in una traversa di via Fontananuova.

A fare la triste scoperta è stata la madre solo poche ore fa, preoccupata perché aveva saputo che il figlio non si era recato a lavoro. Antonio, infatti, era stato avvistato proprio ieri sera in strada, a passeggio con il suo cane e stamattina, come da consuetudine, avrebbe dovuto iniziare il suo turno alle 6.

Alla vista del corpo inerte, la madre ha dato subito l’allarme, avvertendo il 112 ed i soccorsi. Vano ogni tentativo di rianimazione: il personale del 118 ha solo potuto constatarne la morte, avvenuta per un probabile infarto fulminante.

Sul posto anche la squadra della Scientifica per tutti i rilievi e le procedure del caso.

Ariano Irpino | Detenuto tenta il suicidio in cella: provvidenziale l’intervento della Polizia Penitenziaria

Ariano Irpino | Detenuto tenta il suicidio in cella: provvidenziale l’intervento della Polizia Penitenziaria

CronacaRegione

Giornata di follia ieri, l’ennesima, nel carcere di Ariano Irpino. “Ieri, nel tardo pomeriggio un detenuto straniero, comune e ristretto nel Reparto ordinario ha tentato di impiccarsi: fortunatamente il tempestivo intervento dell’Agente di Polizia Penitenziaria di servizio nel Reparto, insieme ad altri colleghi hanno salvato il detenuto, anche con l’aiuto del medico di turno, tramite massaggio cardiaco e defibrillatore, poi trasportato in ospedale”, riferisce Tiziana Guacci, segretario del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, che aggiunge:

“il SAPPE chiede all’Amministrazione, per i poliziotti intervenuti, un riconoscimento premiale per la professionalità e altruismo dimostrata nella circostanza evitando un probabile suicidi di una detenuto”.

Per Donato Capece, segretario generale del SAPPE, “ci sono troppi detenuti che presentano problemi psichiatrici. Questa una delle gravi problematiche che al momento interessa le carceri italiane, e purtroppo non risparmia neanche Ariano. Con la scellerata ed improvvida chiusura nel 2015 degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e il passaggio alle REMS, le residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza, i posti a disposizione per ospitare i detenuti con questi disagi non sono sufficienti a colmare le reali necessità e per questo molti di loro sono stati rinchiusi nelle carceri. È così che anche ad Ariano Irpino” gli agenti della Polizia Penitenziaria, pur non avendo le competenze necessarie, sono chiamati a gestire queste persone con le più svariate problematiche mentali”.

Il leader del SAPPE ricorda, inoltre, che “il problema dei detenuti con disagio psichiatrico è la prima e più importante emergenza nazionale nelle carceri italiane. La riforma che ha previsto la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari non ha indicato delle valide alternative, tant’è che è stata bocciata anche dalla Corte costituzionale”. 

Capece si rivolge in particolare al Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Giovanni Russo:

Al Capo DAP Russo rinnoviamo l’invito ad incontrare il SAPPE per affrontare i temi della gestione dei detenuti stranieri, dei malati psichiatrici, della riorganizzazione istituti, della riforma della media sicurezza. Ma chiediamo anche l’immediata applicazione dell’articolo 14 bis dell’ordinamento penitenziario, che prevede restrizioni adatte a contenere soggetti violenti e pericolosi. Sarebbe opportuno dotare al più presto la Polizia Penitenziaria del taser o, comunque, di altro strumento utile a difendersi dalla violenza di delinquenti che non hanno alcun rispetto delle regole e delle persone che rappresentano lo Stato”

Per questo, il primo Sindacato della Polizia Penitenziaria non esclude clamorose forme di protesta dei poliziotti: “perché ormai il tempo delle interlocuzioni è finito: in questi ultimi anni ci siamo recati in ogni istituto di pena del Paese, per adulti e minori, abbiamo pazientemente ascoltato il personale, abbiamo scritto e riscritto alle varie Autorità competenti, ma ci rendiamo conto che chi di dovere non ha ancora intrapreso le iniziative che abbiamo richiesto e che ci aspettavamo”.

Ariano Irpino | Furto di gioielli presso la Curia Vescovile: suora ai domiciliari

Ariano Irpino | Furto di gioielli presso la Curia Vescovile: suora ai domiciliari

CronacaRegione

Nella giornata di ieri, all’esito di attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, i militari della Compagnia CC di Ariano Irpino hanno dato esecuzione ad ordinanza di sottoposizione agli arresti domiciliari emessa dal GIP presso il Tribunale Ordinario di Tivoli nei confronti di una suora appartenente alla Congregazione dello Spirito Santo, gravemente indiziata del delitto di furto (pluriaggravato anche per avere per oggetto beni destinati alla pubblica reverenza e con violenza sulle cose) di gioielli e monili d’oro ex voto custoditi presso la Curia Vescovile di Ariano Irpino, ove la stessa ricopriva l’incarico di madre superiora .

L’ordinanza è stato emessa a seguito di convalida del provvedimento di fermo di soggetto indiziato di delitto emesso in data 8 ottobre 2024, dalla Procura della Repubblica di Benevento, ed eseguita sul territorio laziale.

In particolare, le indagini venivano avviate a seguito della denuncia-querela sporta dal Vescovo di Ariano Irpino in ordine agli ammanchi di oro votivo riscontrato con riferimento ad alcune parrocchie della Diocesi di Ariano Irpino.
Gli accertamenti svolti, consistiti anche in attività di perquisizione personale e dei locali in uso esclusivo alla stessa presso la curia di Ariano Irpino ed escussione di persone informate sui fatti, consentivano di appurare come la suora, che disponeva delle chiavi di accesso al locale ove era custodito l’oro votivo, si fosse indebitamente impossessata dei gioielli d’oro e di argento appartenenti a  più parrocchie della diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia, tra cui le parrocchie di Santa Maria delle Fratte e Sant’Euplio di Castel Baronia, Santa Maria Assunta in Cielo di Ariano Irpino, San Sossio Baronia, Santa Maria della Neve in Morroni di Bonito, San Nicola Vescovo di Savignano Irpino, San Giovanni Battista di Carife, Madonna del Carmine in Ariano Irpino e San Giovanni Battista in Ariano Irpino, nonché della reliquia di San Nicola di Bari, incastonata in un medaglione di metallo.

Dalle indagini emergeva altresì la cessione dei beni sottratti ad esercizi commerciali del settore per un importo allo stato quantificabile in una somma non inferiore ad euro 80.000 e con trasferimenti del denaro all’estero .

L’attività delittuosa comportava purtroppo l’irrimediabile perdita di gran parte dell’oro votivo ( di fatto sottoposto ad operazioni di fusione),  recuperato solo in parte, in forma di lingotto d’oro oggetto della fusione e sequestrato presso un esercente, ovvero ex voto in argento e vari gioielli e bracciali, rinvenuti sia nella stanza occupata dalla religiosa in Ariano Irpino sia sulla persona e nella stanza  ( finanche nella cesta dei panni sporchi) occupata in San Cesareo ove nelle more la suora era stata trasferita.

Alla luce dell’attività investigativa espletata con tempestività dalla Compagnia CC di Ariano Irpino, considerato il pericolo di fuga dell’indagata, scaturente dalla condotta della suora e dai suoi rapporti con l’estero coltivati sino ad epoca recente, questo Ufficio di Procura emetteva un decreto di fermo, eseguito a San Cesareo,

Il G.I.P. presso il Tribunale Ordinario di Tivoli, valutata la gravità indiziaria del compendio probatorio prospettato dal P.M. di Tivoli ( condividendo le valutazioni di questa Procura) in sede di richiesta di convalida,  ha ritenuto che ricorressero le esigenze cautelari del pericolo di fuga, di inquinamento probatorio e di reiterazione del reato e, tenuto conto anche della confessione resa dall’indagata in sede di convalida del fermo, ha emesso il provvedimento degli arresti domiciliari. La misura oggi eseguita è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e la destinataria della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

Foto: Getty Images

Ariano Irpino | Sequestrati un opificio industriale e due terreni

Ariano Irpino | Sequestrati un opificio industriale e due terreni

CronacaRegione

Nella giornata di ieri, i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Ariano Irpino hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di sequestro preventivo emessa dal Tribunale di Benevento di un opificio industriale sito in Ariano Irpino e di due terreni ubicati in Montecalvo Irpino, ritenuti profitto del delitto di bancarotta fraudolenta per distrazione commesso nella gestione di una società con sede in Montecalvo Irpino, operante nel settore della produzione di conglomerati cementizi e dichiarata fallita dal Tribunale di Benevento con sentenza pronunciata nell’anno 2021.

In particolare, il Tribunale emetteva l’ordinanza di sequestro eseguita in data odierna in accoglimento dell’appello proposto dalla Procura di Benevento avverso l’iniziale provvedimento del G.I.P., che disponeva il sequestro solo delle somme di denaro pure ritenute profitto di condotte di distrazione, mentre riteneva non sussistenti i presupposti per il sequestro preventivo anche dell’opificio industriale e dei terreni; l’ordinanza eseguita in data odierna, peraltro, veniva emessa dopo la pronuncia della Corte di Cassazione su ricorso pure presentato dalla Procura di Benevento avverso una prima ordinanza del Tribunale di Benevento che confermava l’iniziale rigetto del G.I.P.

Dal punto di vista investigativo, l’articolata attività di indagine svolta dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Ariano Irpino e coordinata dalla Procura di Benevento, prendendo le mosse dalle notizie contenute nelle relazioni della curatela fallimentare, consentiva, mediante acquisizione di documenti, analisi di operazioni bancarie, ascolto di persone informate sui fatti, attività di sopralluogo ed acquisizione di perizie estimative, di accertare diverse operazioni commerciali rivelatesi pregiudizievoli nei confronti del patrimonio della società fallita, con passivo accertato di quasi 3 milioni di euro, e degli interessi dei creditori, tra le quali la vendita dell’opificio industriale di Ariano Irpino e dei terreni di Montecalvo Irpino, dal valore stimato in oltre 700.000,00 euro, in favore di altra impresa operante nel medesimo settore industriale, in data prossima alla presentazione della domanda di ammissione alla procedura di concordato preventivo (poi dichiarata inammissibile dal Tribunale di Benevento) e, soprattutto, senza alcun apprezzabile vantaggio economico per l’impresa fallita.

La misura eseguita è una misura cautelare disposta all’esito di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e le persone ritenute responsabili dei reati contestati sono presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

Ariano Irpino e Solofra, arrestati tre uomini per maltrattamenti nei confronti dei conviventi

Ariano Irpino e Solofra, arrestati tre uomini per maltrattamenti nei confronti dei conviventi

CronacaRegione

Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino hanno eseguito nelle ultime ore tre provvedimenti nei confronti di altrettanti uomini ritenuti responsabili di maltrattamenti nei confronti dei conviventi. Le operazioni si sono svolte in esecuzione di provvedimenti emessi dall’Autorità giudiziaria. Destinatari delle misure sono un 45enne e un 54enne di Solofra, nonché un 49enne di Ariano Irpino.

Nel dettaglio, il 45enne è accusato di aver privato i propri familiari della necessaria assistenza e cura. Questo comportamento, protratto nel tempo, ha portato all’intervento delle Forze dell’Ordine e all’emissione del provvedimento restrittivo.

Il secondo caso riguarda un 54enne di Solofra, arrestato qualche settimana fa per episodi di violenza nei confronti della convivente, tra cui minacce di morte, pugni e calci. A seguito di questo grave episodio, è stata applicata nei suoi confronti la misura degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico, per garantire una sorveglianza costante e prevenire ulteriori atti di violenza.

Infine, un 49enne di Ariano Irpino è stato sottoposto alla detenzione domiciliare per aver compiuto violenze fisiche nei confronti della sua ex moglie.

Questi episodi confermano, purtroppo, la persistenza del fenomeno della violenza domestica, richiamando ancora una volta l’attenzione sulla necessità di prevenire e contrastare con fermezza tali comportamenti. Le Forze dell’Ordine e la magistratura rimangono impegnate a garantire la sicurezza delle vittime e a perseguire chi si rende colpevole di reati così gravi.

Ariano Irpino, dramma sfiorato: ventenne salvata dai Carabinieri

Ariano Irpino, dramma sfiorato: ventenne salvata dai Carabinieri

CronacaDalla Regione

Momenti di grande apprensione si sono vissuti ieri nei pressi della stazione ferroviaria di Ariano Irpino, dove una giovane donna ha mostrato intenti suicidi, avvicinandosi ai binari.

Sul posto sono intervenuti i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della locale Compagnia, insieme al personale del 118. La ragazza, dopo un acceso litigio con i familiari, avrebbe manifestato la volontà di togliersi la vita. I Carabinieri, avvisati della situazione, sono accorsi presso la stazione, dove hanno cercato di persuadere la ventenne ad allontanarsi dai binari.

Dopo diversi minuti di dialogo, sono riusciti a convincerla a desistere e ad affidarsi alle cure del personale sanitario. Per garantire la sicurezza, il traffico ferroviario è stato temporaneamente interrotto e un treno è stato fatto fermare in stazione. Una volta conclusa l’operazione di soccorso, il convoglio ha ripreso il suo viaggio senza ulteriori ritardi.

I Carabinieri, con il loro intervento, hanno evitato una tragedia, dimostrando ancora una volta l’importanza della presenza e della rapidità d’azione delle Forze dell’Ordine in situazioni di emergenza.

Maltrattamenti in famiglia, la Procura di Benevento applica divieto di avvicinamento a un 34enne di Grottaminarda

Maltrattamenti in famiglia, la Procura di Benevento applica divieto di avvicinamento a un 34enne di Grottaminarda

CronacaDalla Regione

A seguito di una mirata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, nella giornata odierna, militari della Stazione Carabinieri di Grottaminarda (AV) hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla p.o. ed ai luoghi dalla stessa frequentati nonché del divieto di dimora nel comune di Ariano Irpino, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti di un 34enne residente nel comune di Grottaminarda, gravemente indiziato dei delitti di maltrattamenti in famiglia aggravati dalla presenza del figlio minore e di lesioni personali aggravate.

Le indagini venivano avviate in seguito alla presentazione della querela da parte della persona offesa che riferiva le condotte subite ormai da anni ad opera del convivente e consistenti in abituali vessazioni, ingiurie, minacce e aggressioni fisiche poste in essere anche alla presenza del figlio minore della coppia. La narrazione dei fatti delittuosi subiti veniva riscontrata dall’attività investigativa espletata.

In particolare, l’escussione della madre, la figlia e di amici della persona offesa consentivano di raccogliere numerosi riscontri al narrato della donna.

In sede di esecuzione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla p.o. ed ai luoghi abitualmente frequentati dalla stessa con applicazione di braccialetto elettronico il prevenuto non prestava il consenso all’installazione del dispositivo, ragion per cui veniva applicata, unitamente alla citata misura, la più grave misura del divieto di dimora in Ariano Irpino.

Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.