Benevento, medico filma corpi nudi di pazienti e li invia a viceprocuratore: arrestati per violenza sessuale di gruppo

Benevento, medico filma corpi nudi di pazienti e li invia a viceprocuratore: arrestati per violenza sessuale di gruppo

Benevento CittàCronaca

Nella mattinata odierna, a seguito di un’articolata attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria – G.I.C.O. di Lecce hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Benevento, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un viceprocuratore onorario (VPO) all’epoca dei fatti in servizio presso il Tribunale di Lecce e di un medico cardiologo operante presso un Ospedale di Benevento perché gravemente indiziati dei delitti di violenza sessuale di gruppo aggravata dalla circostanza di esser stata realizzata da un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni; di esercizio abusivo della professione medica e di interferenze illecite nella vita privata.

Nei confronti dei due indagati era già stata eseguita lo scorso 19 giugno la misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Tribunale del Riesame di Napoli  solo per alcune delle condotte di violenza sessuale realizzate nel corso delle visite mediche ai danni di alcune ignare pazienti mentre la misura oggi eseguita li vede gravemente indiziati di ulteriori  episodi di violenza sessuale di gruppo, per le condotte successivamente emerse, che sono state realizzate ai danni di ulteriori 2 pazienti, nonché dei delitti di interferenze illecite nella vita privata ed esercizio abusivo della professione medica.

Il medico indagato, inoltre, è gravemente indiziato di una ulteriore condotta di violenza sessuale realizzata nell’anno 2021 ai danni di una paziente nonché del delitto di “diffusione illecita di contenuti sessualmente espliciti” per aver ripreso i corpi nudi delle proprie pazienti anche in contesto ospedaliero e aver inoltrato i relativi video al proprio coindagato.

Nel corso delle indagini e successivamente alla prima richiesta cautelare, gli indagati venivano sottoposti a una articolata e approfondita attività di perquisizione che consentiva il sequestro di numerosi supporti informatici: dall’analisi dei computer, supporti informatici e device sequestrati, è stato possibile ricostruire compiutamente le condotte realizzate dai due uomini ai danni delle pazienti, le quali, via via sono state identificate ed ascoltate in ambiente protetto, decidendo per la quasi totalità di presentare querela per le condotte subite.

Allo stesso modo le analisi dei supporti in sequestro e la successiva attività di indagine a riscontro ha permesso di individuare  ulteriori condotte di diffusione illecita dei video delle pazienti riprese dal medico di cui si è detto, i filmati, infatti, venivano inoltrati dal medico beneventano al viceprocuratore onorario mediante il proprio telefono cellulare.

All’esito della suddetta attività di indagine e in virtù dei gravi indizi acquisiti con riferimento alle ulteriori fattispecie delittuose emerse, la Procura i Benevento si determinava a richiedere, con accoglimento del GIP,  una misura cautelare più grave nei confronti dei due indagati alla luce della continua propensione degli stessi a compiere gravi delitti della stessa specie di quelli per cui si procede.

Le misure  oggi eseguite sono state disposte in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione ed i destinatari delle stesse sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunti innocenti fino a sentenza definitiva.

VIDEO – Rubano 60 tonnellate di inerti dal fiume Sabato: arrestati

VIDEO – Rubano 60 tonnellate di inerti dal fiume Sabato: arrestati

CronacaProvincia

SAN LEUCIO DEL SANNIO. I militari della Stazione CC Forestale di Montesarchio, in data 03.06. 2022 traevano in arresto due persone nel Comune di San Leucio del Sannio un sessantaquattrenne ed un quarantenne del posto intenti ad estrarre, senza autorizzazione ingenti quantitativi di inerti fluviali dal letto del fiume “Sabato” in pieno Demanio idrico fluviale dello Stato sottoposto tra l’altro a vincolo paesaggistico.

I due, con l’impiego di una macchina escavatrice ed un autocarro di grosse dimensioni, effettuavano furtivamente il prelievo ed il trasporto del materiale presso un sito industriale operante nel settore della frantumazione di inerti.

I soggetti operavano attraverso la movimentazione di notevole quantità di materiale inerenti, certi di non essere scoperti poiché l’alveo fluviale, in quel tratto, risulta essere incassato rispetto al piano di campagna di circa 10 metri e circondato da una folta vegetazione ripariale. Gli automezzi, infatti, percorrevano una strada sterrata occultata alla vista di eventuali controlli, realizzata proprio nell’alveolo fluviale.

La condotta illegale, tuttavia, non è sfuggita ai militari che con l’ausilio del drone in dotazione sono riusciti a documentarne la condotta nonché l’entità del materiale estratto.

Nel raggiungere il sito, i forestali hanno avuto modo di documentare l’estrazione di oltre 60 tonnellate di materiale fino all’irruzione avvenuta scendendo nel letto del fiume, grazie all’impiego dei veicoli fuoristrada in uso alla Stazione.

Oltre ai due soggetti tratti in arresto, veniva deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Benevento anche l’amministratore unico della Ditta proprietaria dei mezzi impiegati, poiché l’impianto è specializzato nel settore della frantumazione, cernita e vendita di materiali inerti tra cui anche quelli di origine naturale.

Dalle prime indagini è emerso che i due arrestati sono risultati essere dipendenti dell’azienda destinataria del materiale appena escavato, dunque i militari sottoponevano anche a sequestro gli automezzi impiegati (una macchina escavatrice ed un autocarro pesante da cava), il materiale trafugato stimato in circa 60 tonnellate e l’area oggetto di escavazione furtiva ubicata nell’alveolo fluviale.

L’attività posta in essere dai militari della Stazione CC Forestale di Montesarchio rientra in una più ampia attività, coordinata dal Gruppo CC Forestale di Benevento, mirata al controllo di aree particolarmente sensibili ai fenomeni di dissesto idrogeologico. Il prelievo di ingenti quantitativi di materiale litoide dal letto del fiume provoca un profondo mutamento dell’assetto riguardante un ecosistema fluviale del comprensorio Beneventano, che peculiarmente è sottoposto a particolari misure di tutela previste dalla Legge.

L’attività investigativa dei Carabinieri Forestali proseguirà al fine di delineare il quadro probatorio delle ipotesi di reato contestate, quali furto aggravato, distruzione e depuramento di bellezze naturali ed esecuzione di lavori in assenza di autorizzazione (art. 624 e 625 comma 2 e comma 7 del Codice Penale, art. 734 Codice Penale e Art. 181 D. lgs 42/2004).

I predetti dopo le formalità di rito, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno, sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Benevento.

Il provvedimento oggi eseguito – avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione- è stato disposto in fase di indagini preliminari, e i destinatari dello stesso sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.