Nella giornata odierna, all’esito di attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, i militari della Compagnia Carabinieri di Benevento hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Benevento, nei confronti di un quarantaduenne gravemente indiziato di plurimi delitti di furto aggravato perpetrati ai danni di esercizi commerciali ubicati in Benevento e provincia, durante l’orario di chiusura, e di tentata rapina, in parziale accoglimento della richiesta della Procura della Repubblica di Benevento ed all’esito dell’interrogatorio preventivo dell’indagato.
In particolare, le indagini traevano origine da due furti, uno tentato e l’altro consumato, perpetrati, in piena notte, ai danni di esercizi commerciali ubicati in San Giorgio del Sannio e Fragneto Monforte nel mese di Luglio 2023; mediante l’ascolto dei titolari degli esercizi commerciali in questione e delle persone informate sui fatti, l’acquisizione ed analisi delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza, l’analisi del tracciato GPS dell’autovettura in uso al sospettato, una preliminare attività di perquisizione e sequestro e, infine, l’analisi di tracce biologiche rilevate presso l’esercizio commerciale depredato, i militari raccoglievano numerosi elementi nei confronti di un uomo, peraltro già noto alle forze dell’ordine per precedenti specifici.
Durante le indagini, inoltre, la medesima persona risultava coinvolta anche in altri reati, ossia una tentata rapina commessa in Benevento all’inizio del mese di Dicembre 2023 insieme a terzi e, soprattutto, altri due delitti di furto aggravato commessi, insieme ad una donna, ai danni di esercizi commerciali ubicati nel centro storico di Benevento alla fine del mese di Dicembre 2023.
Anche in questi casi, gli elementi a carico dell’uomo, peraltro già sottoposto nello stesso periodo alla misura cautelare coercitiva dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria per altro reato contro il patrimonio, venivano raccolti mediante l’ascolto delle persone offese e l’acquisizione ed analisi delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza, che consentivano ai militari di individuare le persone coinvolte nell’attività illecita.
Sulla scorta degli elementi raccolti il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento, riconoscendo la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza anche dopo l’interrogatorio preventivo dell’indagato ( quale introdotto dalla cd. legge Nordio), salvo che per uno dei reati di furto aggravato provvisoriamente contestati poiché non sorretto da regolare querela da parte della persona offesa, disponeva l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari oggi eseguita.
La misura eseguita è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.
Ariano Irpino | Furto di gioielli presso la Curia Vescovile: suora ai domiciliari
Nella giornata di ieri, all’esito di attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, i militari della Compagnia CC di Ariano Irpino hanno dato esecuzione ad ordinanza di sottoposizione agli arresti domiciliari emessa dal GIP presso il Tribunale Ordinario di Tivoli nei confronti di una suora appartenente alla Congregazione dello Spirito Santo, gravemente indiziata del delitto di furto (pluriaggravato anche per avere per oggetto beni destinati alla pubblica reverenza e con violenza sulle cose) di gioielli e monili d’oro ex voto custoditi presso la Curia Vescovile di Ariano Irpino, ove la stessa ricopriva l’incarico di madre superiora .
L’ordinanza è stato emessa a seguito di convalida del provvedimento di fermo di soggetto indiziato di delitto emesso in data 8 ottobre 2024, dalla Procura della Repubblica di Benevento, ed eseguita sul territorio laziale.
In particolare, le indagini venivano avviate a seguito della denuncia-querela sporta dal Vescovo di Ariano Irpino in ordine agli ammanchi di oro votivo riscontrato con riferimento ad alcune parrocchie della Diocesi di Ariano Irpino. Gli accertamenti svolti, consistiti anche in attività di perquisizione personale e dei locali in uso esclusivo alla stessa presso la curia di Ariano Irpino ed escussione di persone informate sui fatti, consentivano di appurare come la suora, che disponeva delle chiavi di accesso al locale ove era custodito l’oro votivo, si fosse indebitamente impossessata dei gioielli d’oro e di argento appartenenti a più parrocchie della diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia, tra cui le parrocchie di Santa Maria delle Fratte e Sant’Euplio di Castel Baronia, Santa Maria Assunta in Cielo di Ariano Irpino, San Sossio Baronia, Santa Maria della Neve in Morroni di Bonito, San Nicola Vescovo di Savignano Irpino, San Giovanni Battista di Carife, Madonna del Carmine in Ariano Irpino e San Giovanni Battista in Ariano Irpino, nonché della reliquia di San Nicola di Bari, incastonata in un medaglione di metallo.
Dalle indagini emergeva altresì la cessione dei beni sottratti ad esercizi commerciali del settore per un importo allo stato quantificabile in una somma non inferiore ad euro 80.000 e con trasferimenti del denaro all’estero .
L’attività delittuosa comportava purtroppo l’irrimediabile perdita di gran parte dell’oro votivo ( di fatto sottoposto ad operazioni di fusione), recuperato solo in parte, in forma di lingotto d’oro oggetto della fusione e sequestrato presso un esercente, ovvero ex voto in argento e vari gioielli e bracciali, rinvenuti sia nella stanza occupata dalla religiosa in Ariano Irpino sia sulla persona e nella stanza ( finanche nella cesta dei panni sporchi) occupata in San Cesareo ove nelle more la suora era stata trasferita.
Alla luce dell’attività investigativa espletata con tempestività dalla Compagnia CC di Ariano Irpino, considerato il pericolo di fuga dell’indagata, scaturente dalla condotta della suora e dai suoi rapporti con l’estero coltivati sino ad epoca recente, questo Ufficio di Procura emetteva un decreto di fermo, eseguito a San Cesareo,
Il G.I.P. presso il Tribunale Ordinario di Tivoli, valutata la gravità indiziaria del compendio probatorio prospettato dal P.M. di Tivoli ( condividendo le valutazioni di questa Procura) in sede di richiesta di convalida, ha ritenuto che ricorressero le esigenze cautelari del pericolo di fuga, di inquinamento probatorio e di reiterazione del reato e, tenuto conto anche della confessione resa dall’indagata in sede di convalida del fermo, ha emesso il provvedimento degli arresti domiciliari. La misura oggi eseguita è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e la destinataria della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.
Foto: Getty Images
Apice, arresti domiciliari per un 33enne indiziato di maltrattamenti in famiglia e detenzione illegale di arma da fuoco
Nella mattinata odierna, all’esito dell’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, militari della Compagnia Carabinieri di Benevento hanno dato esecuzione ad una ordinanza – emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Benevento – di custodia cautelare agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico nei confronti di un 33enne di Apice (BN), ritenuto gravemente indiziato di maltrattamenti in famiglia, porto e detenzione illegale di arma da fuoco.
In particolare, l’attività d’indagine traeva origine dall’esplosione di un colpo di arma da fuoco, avvenuto nella notta tre il 15 ed il 16 agosto c.a., all’indirizzo dell’autovettura appartenente ad un 39enne di Apice (BN) che attingeva il finestrino della portiera lato guida danneggiando dall’interno anche il finestrino del lato passeggero, parcheggiata in Apice (BN).
Le conseguenti indagini, svolte dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile e dalla Stazione Carabinieri di Apice (BN), avviate immediatamente tramite l’escussione delle parti offese e di testimoni, fornivano elementi utili per l’identificazione dell’autore dell’azione delittuosa in argomento nel 33enne di Apice (BN) nonché alla conseguente perquisizione domiciliare presso la sua abitazione che consentiva il rinvenimento e sequestro di una pistola a tamburo calibro 22 in un armadietto posto sul pianerottolo dell’abitazione.
Le motivazioni sottostanti al gesto sono, secondo la ricostruzione accusatoria, da ricondurre all’ostilità manifestata dal 33enne nei confronti del proprietario del veicolo, reo di aver difeso la ex compagna dell’indagato (nonchè sua congiunta), in occasione di eventi violenti attribuibili all’indagato ed avvenuti dopo la fine del rapporto sentimentale.
Sulla scorta degli elementi raccolti – costituenti anche gravi indizi in ordine alla condotta di maltrattamenti nei confronti della donna, commessi con riferimento alla conclusa relazione sentimentale – il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento, condividendo la richiesta della Procura, emetteva ordinanza applicativa degli arresti domiciliari.
Il provvedimento oggi eseguito – avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione – è stato disposto in fase di indagini preliminari, e il destinatario dello stesso è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.
Benevento, arrestato 29enne: cedeva droga in cambio di denaro
La Guardia di Finanza ha tratto in arresto un 29enne originario di San Leucio del Sannio, accusato di aver ceduto una dose di cocaina in cambio di 20 euro.
Stando a una prima ricostruzione, il giovane, Manuel R., già noto alle forze dell’ordine, è stato fermato in via Napoli, a Benevento, condotto in caserma e successivamente sottoposto agli arresti domiciliari su ordine della Procura. A difenderlo è l’avvocato Luca Cavuoto.
Prevista per oggi l’udienza di convalida dinanzi al gip Roberto Nuzzo.
Val Fortore, viola gli arresti domiciliari: arrestato dai Carabinieri
I Carabinieri delle Stazioni di Montefalcone di Val Fortore e Castelfranco in Miscano, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento e diretti dalla Compagnia di San Bartolomeo in Galdo, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale sannita su richiesta del Pubblico Ministero titolare delle indagini, che dispone la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo della Val Fortore già noto alle Forze dell’Ordine.
I militari hanno accertato che l’uomo aveva commesso diverse violazioni della misura cautelare già in atto degli arresti domiciliari, a cui era stato sottoposto in seguito al suo arresto in flagranza del reato di detenzione di armi clandestine, eseguito dalle stesse Stazioni nello scorso mese di marzo, quando erano stati rinvenuti in un suo terreno due fucili da caccia con segni d’abrasione sulle matricole, provento di furto in abitazione avvenuto a Castelfranco in Miscano nell’ottobre 2022 e quando l’uomo fu anche denunciato in stato di libertà per il reato di ricettazione di un frangizolle che era stato rubato in provincia di Avellino nel mese di ottobre 2023. Qualche tempo prima i Carabinieri avevano anche denunciato a piede libero l’uomo per il reato di ricettazione di un trattore agricolo, risultato rubato oltre 30 anni fa in Sicilia.
L’arrestato, che è persona sottoposta alle indagini e – pertanto – presunto innocente fino a sentenza definitiva, è stato associato alla Casa Circondariale di Benevento.
L’attività di vigilanza sul rispetto delle misure cautelari, di sicurezza ed alternative alla detenzione imposte dalla Magistratura e l’opera di prevenzione e contrasto dei reati predatori da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Benevento sono di fondamentale importanza per garantire la sicurezza di tutti i cittadini.
Benevento, quattro persone agli arresti domiciliari per rapina e spaccio
Nella mattinata odierna, all’esito della complessa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, militari della Compagnia Carabinieri di Benevento hanno dato esecuzione ad una ordinanza – emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Benevento – di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di quattro persone, un 20enne, un 35enne, una 47enne e un 56enne, tutte di Benevento, ritenute gravemente indiziate, il primo di rapina e tentata rapina, il secondo e la terza, conviventi, per concorso nel reato di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo crack e cocaina ed il quarto autore anch’esso del reato spaccio di sostanza stupefacente del tipo crack; inoltre a carico del secondo anche di un’ulteriore episodio di spaccio avvalendosi per la consegna del narcotico di un minore.
In particolare, l’attività d’indagine traeva origine da una rapina, avvenuta nella zona centrale di Benevento il 4 gennaio 2024, commessa da un giovane, parzialmente travisato che, sotto la minaccia di una pistola, si faceva consegnare da una 33enne di Benevento, denaro contante e carte di credito in suo possesso, dileguandosi a bordo di un’autovettura.
Le conseguenti indagini, svolte dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, avviate inizialmente attraverso la visione delle telecamere di sorveglianza della zona, permettevano di individuare immediatamente, in orario compatibile con quello della rapina, un’autovettura corrispondente a quella utilizzata dall’autore della rapina.
I successivi ed approfonditi accertamenti effettuati attraverso servizi di OCP, intercettazioni telefoniche ed ambientali, esame dei tabulati telefonici, nonchè l’escussione dei testimoni, consentivano di acquisire elementi probatori in ordine all’episodio, raccogliendo gravi indizi di colpevolezza a carico del 20enne, quale autore materiale che, come hanno dimostrato le indagini dei militari dell’Arma, utilizzava i proventi dell’illecita attività seriale di rapinatore per l’acquisto di sostanza stupefacente del tipo crack dagli altri odierni arrestati che, a loro volta, cedevano tale sostanza, in numerose occasioni, a tanti giovani del capoluogo.
L’attività permetteva, altresì, di individuare un ulteriore tentativo di rapina a mano armata, perpetrata in danno di una 21enne di Benevento e avvenuta il 5 gennaio 2024, sempre con l’utilizzo di una pistola, questa volta all’interno del parcheggio del centro commerciale “I Sanniti”, da parte dello stesso 20enne.
Sulla scorta degli elementi raccolti il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento, condividendo, in parte, la richiesta della Procura, emetteva ordinanza applicativa di misura cautelare degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico, ritenuto pericolo di reiterazione del reato alla luce dell’indole pericolosa, trasgressiva e violenta del 20enne, nonché la pericolosità de restanti soggetti.
Il provvedimento oggi eseguito -avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione- è stato disposto in fase di indagini preliminari, e i destinatari dello stesso sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.
Accusato di estorsione alla madre e maltrattamenti sulla convivente: scarcerato 36enne
Tratto in arresto il 12.1223 a seguito di tentata estorsione a carico della madre e maltrattamenti sulla convivente in data odierna il GIP del Tribunale di Benevento ha provveduto alla modifica della misura con quella degli arresti domiciliari in sostituzione della detenzione in carcere .il 36 enne C. A.
Lascia il carcere a seguito di istanza dell’avvocato Giorgione avendo lo stesso prospettato una modificazione importante del quadro accusatorio e ritenendo maturata la convinzione dell’indagato di astenersi in futuro da tali atteggiamenti.
Ora si attende la fissazione del Giudizio immediato per il quale già si anticipa la volontà della difesa di voler definire lo stesso giudizio con un rito alternativo.
Sottoposto agli arresti domiciliari sorpreso dai Carabinieri in Compagnia di due pregiudicati
Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Avellino hanno eseguito una perquisizione domiciliare presso l’abitazione di un noto pregiudicato residente ad Avellino, attualmente sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.
In particolare, durante un controllo, il soggetto veniva trovato in compagnia di due uomini, anche loro già noti alle forze dell’ordine, e sorpreso nel tentativo di occultare, sulla propria persona, piccole quantità di hashish.
Ricorrendone i presupposti, i Carabinieri operanti davano corso ad una perquisizione domiciliare all’esito della quale sono stati trovati altri quantitativi di sostanza stupefacente dello stesso tipo, in quantità modica, riposti nel soggiorno dell’abitazione.
Date le condotte rilevate all’atto del controllo e le circostanze che ne hanno determinato l’evoluzione, l’uomo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per i reati di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e sarà altresì segnalato per l’inosservanza degli obblighi derivanti dalla sottoposizione agli arresti domiciliari. Lo stupefacente rinvenuto è stato posto sotto sequestro a disposizione dell’A.G.
Tocco Caudio, Caporaso sospeso dalla carica di sindaco
Si informa che il Prefetto di Benevento Dr. Carlo Torlontano ha adottato, ai sensi dell’art. 11, comma 2 del Decreto Legislativo n. 235/2012, il provvedimento di sospensione dalla carica elettiva ricoperta, nei confronti del Sindaco del Comune di Tocco Caudio, sig. Gennaro Caporaso, destinatario della misura cautelare personale degli arresti domiciliari.
Maltrattamenti in famiglia, arrestato 44enne di Cervinara
Denunciati anche due stranieri, un 22enne ed 23enne, beccati in possesso di un coltello con lama in acciaio di 10cm.
Personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Cervinara ha dato esecuzione all’ordinanza di revoca della misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa ed applicazione degli arresti domiciliari emessa dal Giudice presso il Tribunale di Avellino, nei confronti di un 44enne di Cervinara in quanto responsabile di maltrattamenti in famiglia.
L’uomo, a seguito di denuncia sporta dall’ex coniuge difesa dall’avv.Giovanna Coppola. era stato, nell’agosto del c.a., sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento nonché all’obbligo di mantenere una distanza dalla persona offesa non inferiore a 500 metri.
Lo stesso, incurante delle prescrizioni impostegli aveva continuato nella sua condotta persecutoria sfociata anche in minacce dirette ai figli minori. Di seguito a tali comportamenti e a conclusione delle indagini svolte dal personale della Polizia di Stato e coordinate dalla Procura della Repubblica di Avellino, al 44enne è stata pertanto applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari.
Medesimo personale ha altresì denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino due giovani di nazionalità straniera, un 22enne ed 23enne, indagati per il reato di possesso di strumenti atti ad offendere.
I due, alla vista degli Agenti di Polizia, nei pressi della locale villa comunale, avevano tentato di occultare in un cestino porta rifiuti, un coltello con lama in acciaio di 10cm, successivamente rinvenuto dai Poliziotti, accortisi dell’atteggiamento e del comportamento furtivo dei due giovani. Condotti in Commissariato, a seguito degli accertamenti di rito, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria.
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