VIDEO – Disordini nel derby col Benevento: daspo per 22 tifosi della Casertana

VIDEO – Disordini nel derby col Benevento: daspo per 22 tifosi della Casertana

BeneventoCronaca
Di seguito le immagini che hanno permesso alla Polizia di individuare gli autori dei disordini.

In occasione dell’incontro di calcio tra Benevento e Casertana presso lo stadio “Ciro Vigorito” tenutosi il 27 ottobre scorso, i poliziotti di Benevento hanno eseguito 22 provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive (Daspo) nei confronti di altrettanti sostenitori della Casertana. Questi provvedimenti sono stati disposti a seguito di condotte che hanno provocato turbative dell’ordine e della sicurezza pubblica.

Prima dell’inizio della partita, un gruppo di ultras casertani, a bordo di otto minivan e tre autovetture, si è rifiutato di seguire le indicazioni delle Forze dell’ordine per confluire nell’area di servizio “Vaccarella” nel comune di San Salvatore Telesino (Benevento).

Dopo i diversi avvisi da parte degli agenti, che sono stati ignorati, i mezzi sono stati bloccati all’uscita per Castelvenere, dove circa 80 tifosi, con i volti coperti, hanno occupato la strada per circa dieci minuti, bloccando la circolazione.

Successivamente, i sostenitori della squadra calcistica hanno tentato di organizzare un corteo a piedi verso lo stadio in via Avellino, ma sono stati fermati dalle Forze di polizia.

Una volta entrati nello stadio, hanno dato inizio ad un lancio di fumogeni e petardi, alcuni dei quali sono stati gettati sul terreno di gioco, provocando la sospensione della gara per circa 5 minuti.

A seguito di un’attività d’indagine condotta dagli investigatori della Digos e della Polizia scientifica di Benevento, in collaborazione con gli agenti della questura di Caserta, sono stati identificati 13 ultras e sottoposti a provvedimenti Daspo con durata variabile da tre a sei anni, in base alla gravità dei comportamenti tenuti.

Inoltre, altri quattro ultras sono stati identificati come responsabili del lancio di petardi all’interno dello stadio e sono stati sottoposti a provvedimenti Daspo per un periodo di due anni ciascuno. Infine, altri cinque sostenitori della Casertana, sorpresi in possesso di articoli pirotecnici e mazze durante i controlli nell’area di servizio “Vaccarella”, sono stati sottoposti a provvedimenti Daspo per un periodo di due anni.

Il Benevento fa suo il derby, 1-0 alla Casertana: tutte le foto

Il Benevento fa suo il derby, 1-0 alla Casertana: tutte le foto

Benevento CalcioCalcio

Un gol di Mattia Viviani consente al Benevento di Auteri di far suo il derby con la Casertana. Partita molto complicata, con la formazione di Iori che ha pensato soprattutto a difendersi.

Pochi, dunque, gli spazi per Lamesta e compagni, che hanno avuto più difficoltà del solito a trovare le giuste soluzioni offensive.

Poi, la rete del subentrato Viviani ha fatto esplodere il Vigorito e consentito alla Strega di proseguire la sua marcia in vetta alla classifica del girone C di Serie C.

Di seguito le foto del match.

Fischi a Improta, i fatti valgono più di mille parole

Fischi a Improta, i fatti valgono più di mille parole

Benevento CalcioCalcio
Ecco perché la crociata nei confronti di Riccardo Improta è ingiusta e ingenerosa.

Alle volte, sinceramente, faccio davvero fatica a comprendere certe “crociate”. Mi sembra che si preferisca scegliere dei capri espiatori e lo si faccia anche con molta, troppa leggerezza e facendosi influenzare da chissà chi o chissà cosa. Anche se qualche volta, ad onor del vero, chissà chi e chissà cosa assumono delle forme meno indefinite di quanto si immagini, ma questo potrebbe essere un altro discorso. 

E’ mesi, se non ormai anni, che per qualche assurdo motivo una parte della tifoseria ha deciso di prendere di mira Riccardo Improta. Addirittura, proprio lui è – stato – considerato uno dei maggiori colpevoli dell’ultima retrocessione. Allora, capiamoci, che si possano discutere le prestazioni e specie quelle dello scorso anno (e vorrei ben vedere giocar bene in un contesto simile e non al meglio) è indubbio. Ciò che davvero lascia perplessi è prendere di mira un ragazzo – non il solo – che ha sempre sudato la maglia ed ha contribuito a scrivere la storia della Strega. E’ chiaro che il calcio e il campo non vivano di riconoscenza ma gli uomini debbono farlo. 

A Improta la scorsa estate non è stato risparmiato proprio nulla, per il sol fatto che sembrava essere in uscita come gran parte della “vecchia guardia”. Non gli sono state risparmiate offese e quanto altro soltanto perché si vociferava che avesse chiesto una buona uscita per andare al Cosenza. Quando – come vi abbiamo raccontato su BeneventoNews24 – Improta con il Cosenza non ha mai parlato. Poi, Carli e Andreoletti, apprezzandone la professionalità e l’indiscusso valore tecnico, hanno fatto retromarcia reintegrandolo a pieno nel progetto tecnico del nuovo Benevento. 

Ieri sera, nel derby con la Casertana, Riccardo Improta è sceso in campo con la fascia da capitano. E alcuni mi scuseranno se ritengo che sia fortemente meritata quella fascia, anche se solo per la contemporanea assenza dei tre capitani. 

Si ripete di continuo che ai calciatori si chiede “solo” di sudare la maglia, l’attaccamento alla causa, alla storia di una squadra. Quante volte lo abbiamo sentito. Ora, dunque, i fischi di ieri sera ad Improta sono davvero incomprensibili, così come era stato considerarlo responsabile più di altri della retrocessione. Forse, e torno velocemente allo scorso campionato, se proprio si volevano cercare responsabili o si voleva individuare qualcuno che – magari, boh – ha tirato un po’ via la gamba e non ha dato tutto per tentare di salvare la Strega, bisognava guardare altrove. 

Quanto a quest’anno, chi dubita della professionalità, dell’attaccamento di Improta alla maglia giallorossa può guardare le due foto in basso (con Improta che esulta all’errore dal dischetto di Curcio che consentirà al Benevento di vincere il derby). Spesso – o quasi sempre – i fatti raccontano più di mille parole.