Proseguono gli appuntamenti di “Città Spettacolo Risvegli”, la rassegna organizzata dal Comune di Benevento e Fondazione Benevento Città Spettacolo presso il Teatro Comunale de La Salle.
Il 24 aprile – ore 20:45 – l’appuntamento è con Peppe Fonzo in scena con “Fuje Filumena”. Dal 26 al 29 aprile, inoltre, al via il “Festival di Primavera – Una finestra sulla danza” a cura di Carmen Castiello. Le prenotazioni per gli spettacoli sono aperte: ASDCENTROSTUDIDANZACARMENCASTIELLO@GMAIL.COM. Ecco il programma completo:
FESTIVAL DI PRIMAVERA 2025 a cura di Carmen Castiello
26 APRILE 2025
“Le Quattro Stagioni di Tumpa, Vivaldi e Max Richter”
Spettacolo rivolto a bambini e ragazzi.
Una riflessione sul passaggio del tempo e della trasformazione della natura che ha un potere sulla nostra psiche e ogni stagione diventa un simbolo della condizione umana, della lotta interiore, della crescita e della trasformazione e il passaggio delle stagioni, metafore delle emozioni che attraversiamo.
Ingresso con Biglietto
27 APRILE 2025
LABORATORIO DI DANZE POPOLARI E STORICHE
A cura di Elena Viti
Insegnante per la formazione di insegnanti dell’Accademia Nazionale di danza di Roma
Ore 14,30: corso rivolto ai maestri di danza
Ore 16,30: laboratori per bambini dai 4 agli 11 anni
Ore 18,30: presentazione del libro: “Crescendo in danza” di Roberto Prete
Il Teatro De la Salle diventa un luogo di accoglienza per i bambini dove conosceranno lo spazio scenico, il gesto ed il manierismo legati alla danza classica, l’osservazione e la storia degli abiti di scena attraverso i seguenti laboratori dalle 16,30 alle 18,00:
LA DANZA E IL TEMPO
Le possibilità musicali, come “sentire” e contare la musica
LA DANZA E LO SPAZIO
Conoscere gli spazi del Teatro
LA DANZA E IL GESTO
Mimica e manierismo nella danza classica
LA DANZA E I COSTUMI DI SCENA
I modelli, i materiali
Dalle 18,00 alle 20,00 racconto danzato dell’Opera: “Coppelia” di Léo Delibes con le giovani allieve del Centro Studi Danza Castiello e la partecipazione dell’attore Maurizio Tomaciello.
Ore 15,30: Laboratorio di danza classica con il Maestro Raffaele Paganini presso il Centro Studi Danza Castiello
Ore 18,00: Incontro Dibattito con Laura Delfini e Raffaele Paganini presso il Teatro De la Salle.
Durante il dibattito interverrà il Prof. Luigi Aruta che presenterà il suo progetto di Danza Educativa programmato per l’Università Giustino Fortunato.
L’organizzazione del Festival “Benevento Città Spettacolo” informa che a partire da lunedì 14 aprile 2025 saranno in vendita i biglietti per lo spettacolo:
Stefano De Martino in “Meglio stasera – Summer Tour” in programma il 27 agosto, ore 21:00, presso il Teatro Romano di Benevento
Info prezzi biglietti:
Poltroncina Numerata: € 46,00* Gratinata Posto Unico: € 35,00* I prezzi sono inclusivi di diritti e commissioni di vendita
I biglietti saranno disponibili presso i punti vendita I-Ticket ed online su www.i-ticket.it
BIGLIETTERIA FESTIVAL:
All Net Service: Via Lungocalore Manfredi di Svevia 25, Benevento BN – Tel: 082442711
Dal set alla scrittura: il talento poliedrico di Esposito conquista Benevento.
La rassegna culturaleJanara – Le streghe di Benevento, ideata da Antonio Frascadore e Nico Girolamo, inaugurata il 21 marzo, si è ufficialmente conclusa oggi, dopo aver guidato il pubblico in un viaggio affascinante fatto di storia, mito e tradizione. Tra convegni, mostre d’arte, rievocazioni del passato e presentazioni letterarie, uno degli eventi più attesi è stato l’incontro con Salvatore Esposito, noto per il ruolo di Genny Savastano in Gomorra e ormai affermatosi anche come scrittore di successo.
Dalla recitazione alla scrittura: il percorso di Salvatore Esposito
Nato a Napoli nel 1986, Esposito ha costruito una carriera solida e articolata, ottenendo ruoli di rilievo a livello internazionale, tra cui la partecipazione alla quarta stagione della serie americana Fargo. Negli ultimi anni, tuttavia, ha intrapreso un nuovo percorso artistico, affermandosi anche come autore di thriller, genere nel quale ha saputo conquistare il pubblico con trame avvincenti e cariche di tensione. Con le sue storie ha dimostrato di saper coinvolgere i lettori tanto quanto gli spettatori, riuscendo a smentire lo scetticismo di chi – come lui stesso ammette – sostiene che un attore debba limitarsi alla propria professione e non possa eccellere in altri ambiti, come la scrittura.
Esposito esordisce nel 2016 con Non volevo diventare un boss: Come ho realizzato i miei sogni grazie a Gomorra (Rizzoli), ma il vero successo arriva nel 2021 con Lo Sciamano (Sperling & Kupfer), che ne consacra il talento narrativo. Il romanzo introduce il personaggio di Christian Costa, un profiler sulle tracce di un serial killer che uccide le sue vittime attraverso rituali esoterici e macabri. L’opera ha riscosso un grande consenso, confermando il talento narrativo di Esposito e la sua abilità nel costruire storie avvincenti.
Durante l’incontro, svoltosi nella suggestiva cornice di Palazzo Paolo V, l’autore, intervistato da Manuela De Noia e Cristina Ciancio, ha raccontato la genesi del suo percorso. L’idea del primo romanzo – ha rivelato – è nata a Chicago durante le riprese di Fargo, come modo per impiegare le lunghe attese tra un ciak e l’altro. Ciò che inizialmente sembrava un semplice passatempo si è trasformato, però, in un progetto strutturato, alimentato dal desiderio di interpretare un personaggio come Costa, ruolo che l’attore sogna di portare sullo schermo.
Il legame con Benevento
Un aspetto che ha particolarmente sorpreso il pubblico è stata la rivelazione di Esposito sulle origini del suo protagonista. L’autore ha infatti confessato che Christian Costa ha radici beneventane e che, sebbene la città non venga mai esplicitamente menzionata, il suo spirito aleggia tra le pagine del romanzo attraverso riferimenti ai vicoli storici, all’atmosfera suggestiva e al suo fascino arcano.
Nel 2022, il successo del primo libro ha portato alla pubblicazione di Eclissi di Sangue, secondo capitolo della trilogia, consolidando lo stile narrativo dell’autore. Con il recente Le streghe di Lourdes, Esposito conclude la saga di Christian Costa, trascinando il lettore in un’indagine densa di tensione, tra storia, superstizioni e credenze popolari. Lourdes, da sempre simbolo di religiosità, diventa qui lo scenario di eventi inquietanti, in un contrasto che amplifica il mistero e la suspense, intrecciando sacro e profano. La narrazione, dal ritmo fluido e dallo stile cinematografico, mantiene alta la tensione e trascina il lettore in un’indagine che supera i confini del semplice thriller investigativo.
Un incontro ricco di spunti di riflessione
L’evento è stato anche un’importante occasione di confronto su tematiche più ampie. Esposito ha affrontato il tema della persecuzione storica delle streghe da parte della Chiesa, evidenziando come spesso le donne di grande intelligenza e cultura siano state bollate come complici del demonio. Ha evidenziato come la figura della strega, lungi dall’essere solo un elemento del folklore, sia stata nei secoli una rappresentazione della paura del diverso e del bisogno di controllo sociale. Spesso, le donne accusate di stregoneria erano figure eccentriche, sapienti o semplicemente indipendenti, caratteristiche che le rendevano scomode in una società patriarcale fondata su rigide strutture di potere. La caccia alle streghe, pertanto, non era solo un fenomeno superstizioso, ma un vero e proprio strumento di repressione della conoscenza femminile, che spaziava dalla medicina popolare alla filosofia eretica. Esposito ha sottolineato come questa dinamica abbia avuto ripercussioni anche in epoche più recenti, trovando nuove forme di persecuzione nelle discriminazioni di genere e nei tentativi di soffocare il libero pensiero.
Durante l’incontro, l’autore ha discusso inoltre della percezione della serie Gomorra in Italia e all’estero. Ha evidenziato come in Italia la serie sia stata spesso interpretata come una rappresentazione del male legato a un territorio specifico, mentre all’estero sia stata letta come una metafora delle dinamiche criminali universali, non circoscritte al solo contesto italiano. Il suo intervento ha stimolato una riflessione sul ruolo del cinema e della letteratura nel raccontare la realtà, evitando semplificazioni e stigmatizzazioni.
Esposito ha poi rivolto un appello alle istituzioni, criticando la tendenza a incolpare la cultura popolare – serie TV, musica rap – per la devianza giovanile, senza affrontare le vere cause del problema. “Fa più comodo dare la colpa a qualcosa di immateriale – ha dichiarato – piuttosto che evidenziare le varie lacune delle famiglie, delle istituzioni e di chi dovrebbe occuparsi di questi ragazzi. Molti di loro non credono nel futuro, si concentrano su ciò che non hanno e smettono di sognare. Invece, bisogna aiutarli a immaginare un domani migliore, attraverso la cultura e l’educazione”.
L’attore e scrittore ha poi condiviso la sua esperienza personale, sottolineando come la sua carriera sia il frutto di determinazione e sacrifici e come la cultura abbia rappresentato per lui uno strumento di emancipazione. Ha incoraggiato i giovani a credere nelle proprie capacità e a investire nel proprio talento, senza lasciarsi scoraggiare dalle difficoltà.
Le sue parole, dense di significato, hanno suscitato un lungo applauso, suggellando il successo di un evento che ha saputo coniugare letteratura, impegno sociale e riflessione critica. Con la chiusura ufficiale della rassegna, si conclude un’edizione che ha stimolato il dibattito culturale e rafforzato il legame tra mito e contemporaneità.
A chiusura dell’incontro, le intervistatrici hanno pronunciato una frase emblematica che ha riscosso l’approvazione del pubblico: “Salvatore Esposito ci piace!“, un’affermazione che sintetizza il riconoscimento di un talento che, dal set alla pagina scritta, continua a conquistare e sorprendere.
Brunello Canessa incanta Benevento: il fascino della Taverna Caprese rivive al Teatro Comunale (FOTO)
Nella serata di sabato 1 Marzo, negli affascinanti ed intriganti spazi del Teatro “Vittorio Emanuele” di Benevento, Brunello Canessa è riuscito a portare, nella nostra città, l’aria salmastra, il sound popolare e artistico delle Antiche Taverne Capresi, un’atmosfera intrigante e gioiosa che ha immediatamente coinvolto i presenti che, presi dai ricordi di pezzi famosi della nostra storia musicale napoletana e dal virtuosismo dei musicisti, hanno spesso accompagnato l’artista nell’esecuzione dei brani.
La Storia in Musica della Taverna Caprese è rientrata nel programma dei “Concerti di Casa Rummo”, spettacoli fortemente voluti da Cosimo Rummo, presidente ed amministratore delegato dell’omonimo Pastificio, nonché nella rassegna di Benevento Città Spettacolo.
Accolto da un caloroso applauso, Canessa, chitarrista, cantautore, arrangiatore, interprete e produttore, ha dato il via al suo spettacolo con brani come “O Guarracino”, l’ammiccante brano “La donna al volante”, “E allora?” fino al brano “Cosimo Pellecchia”.
Ricordiamo che Canessa iniziò a Capri la sua carriera giovanissimo, sotto l’ala protettiva dei fratelli Lembo e soprattutto dell’amico Guido Lembo, musicisti che lo avevano assunto, appena sedicenne, come quarto chitarrista.
Ispirato dalle musiche di un non napoletano come Domenico Modugno e da artisti partenopei come Renato Carosone, Roberto Murolo, Edoardo Bennato e tanti altri, Canessa ha anche rielaborato alcune poesie di Titina De Filippo creando uno dei suoi lavori più importanti come “Io, uno dei tre”, compilation poi interpretata da artisti come Lina Sastri, Eugenio Bennato, Leopoldo Mastelloni e cantanti lirici come Giuseppe Sabbatini, Cecilia Gasdia ed altri.
Nel presentare i pezzi musicali del suo repertorio, Canessa ha tenuto a precisare che i brani , come molti altri della tradizione napoletana, sono stati costruiti con musiche accattivanti, ma sono fatti con testi che sono vere poesie della vita quotidiana e popolare, spaccati di emozioni, suggestioni e quasi uno “strizzare l’occhio” a pensieri intimi e spesso nascosti.
La sua musica, nella serata, ha ridato vivacità all’atmosfera magica delle piccole taverne di una Capri del Dopoguerra, gli anni 70 del novecento quando la Costiera e l’isola attiravano il jet set internazionale e le sue strade e la sua musica coinvolgevano il mondo di attori e imprenditori famosi.
Il concerto nato dunque da un mix di Taverna Caprese antica e moderna, ha consentito allo spettacolo dell’Orchestra del Mare di dare vita ad una serata divertente fatta di suonate e canzoni dal vivo, momento tutto da cantare e, potendo, anche ballare.
Hanno poi raggiunto l’artista sul palco gli altri membri dell’Orchestra del Mare, a partire da Francesco De Laurentis al violino e, a seguire, le voci di Rosanna Cuomo e Milena Setola. Subito dopo sono entrati in scena anche Andrea Caiazzo – tastiere-, Ivan Cavaliere -basso – , Massimo Giovenco -batteria-, Giuseppe Mellone –chitarra-.
Con l’alternarsi delle voci delle due soliste, accompagnate dall’Orchestra, sono stati eseguiti poi brani famosi e popolari come: “Era de maggio”, “Passione Dom”, “Tu si ‘na cosa grande”, “Chella llà”, “Funiculì funiculà”, “Luna rossa”, ed a seguire, fra le altre “ Tu vuò fa l’americano”.
Il pubblico preso dalle musiche e dai testi conosciuti ed amati, sollecitati alla partecipazione da Canessa che è sceso tra il pubblico per intonare insieme i brani a seguire, ha condiviso con gli artisti altre melodie famose come “A sonnambula”, “Comme facette mammeta”, “O Sarracino”, “Ninì Tirabusciò”, fino ai brani “ E Mò e Mò” e “A città e Pulicenella”.
Serata dunque di grande musica napoletana, ma soprattutto di melodie famose che hanno vinto ogni tentativo di compostezza da parte del pubblico, coinvolto dalle musiche e dai testi delle canzoni presentate, ognuna capace di suscitare memorie ed emozioni personali, di donare la serenità di una serata in riva al mare di Capri, di far rivivere, alle persone più avanti negli anni, ma anche ai più giovani, ricordi di anni significativi della bella vita delle Antiche Taverne Capresi.
La serata si è poi conclusa con l’esecuzione appassionata dei brani “ Medley Carosone”, “Simme e Napule Paisà” e, in conclusione il grande classico “O surdato nnammurato”.
Un racconto in musica dunque delle atmosfere degli anni ’60- ’70 e successive, di un periodo che ha richiamato sulle isole del golfo di Napoli personaggi famosi e glamour, di un tempo di poesia sonora in una terra che ha prodotto grandi artisti e una filosofia di vita che è rimasta immortale, narrazione di cui Brunello Canessa, nella serata beneventana, si è fatto portavoce ed interprete di eccezione.
Benevento, TeSt Teatro Stage: il 17 ottobre ripartono i corsi di recitazione di Monica Carbini, ora presso il Convento San Francesco
Tra le novità la sinergia con il Cineforum “Il Cinema Sublime” diretto da Carmine Riccardi.
Iscrizioni aperte per Test Teatro Stage, il laboratorio di formazione per la recitazione e la performance artistica teatrale di Monica Carbini, giunto al suo terzo anno di attività, che da quest’autunno, dopo i successi mietuti coi suoi spettacoli in estate al Teatro De Simone e nella kermesse di Benevento Città Spettacolo 2024, svolgerà le sue attività negli accoglienti spazi del Convento San Francesco di Benevento, in pieno centro storico, in Piazza Dogana 13.
Durante l’Open Day, svoltosi venerdì sera, sono state svelate le tante novità in arrivo come la felice collaborazione con Carmine Riccardi, medico, drammaturgo e direttore artistico di molte delle tante straordinarie attività culturali che saranno organizzate al Convento come il nuovissimo e attesissimo cineforum “Il Cinema Sublime” che si svolgerà di mercoledì a partire dal 23 ottobre alle 19.25.
I corsi di TeSt-TeatroStage, aperti a tutti, ragazzi adolescenti over 12 e adulti, prevedono lezioni di recitazione, dizione e vocalità, linguistica e fonetica, coreutica, narrazione, lettura espressiva, drammatizzazione, improvvisazione, sperimentazione scenica, drammaturgia e cenni di storia del teatro.
Sono rivolti a chi aspira a mettersi in gioco su un palcoscenico, a chi vuole imparare a gestire la propria emotività, a chi ama, o vuole scoprire e approfondire i linguaggi del teatro, la letteratura, la recitazione, la scrittura teatrale, attraverso un’attenta pedagogia teatrale, destinata alle nuove generazioni e in grado di offrire competenze e opportunità a studenti e adolescenti, ma anche agli adulti, desiderosi di ampliare i propri orizzonti culturali e arricchire il proprio cammino, umano e professionale.
I laboratori per come sono concepiti offrono un’ottima occasione di crescita personale e culturale, anche per coloro che, italiani o stranieri, nello studio della nostra lingua, desiderino migliorare il loro italiano parlato e scritto, la capacità di comprensione di un testo, le proprie potenzialità espressive, comunicative e relazionali, accrescendo autocoscienza e autostima, attraverso un’esperienza di formazione emozionante, artistica e creativa.
L’ impegno minimo prevede almeno un giorno a settimana per circa 3 ore, più eventuali necessari recuperi, in un percorso artistico, socializzante e stimolante, sempre in equilibrio tra gioco, apprendimento, espressione della creatività, e scoperta di sé.
Le lezioni, con cadenza settimanale, da ottobre a giugno, si svolgeranno la sera principalmente di venerdì dalle 19.30 alle 22.30 e quando necessario per i recuperi anche il giovedì allo stesso orario come la primissima lezione prevista proprio per giovedì 17 ottobre seguita da venerdì 18.
Il progetto culturale TeSt-TeatroStage, contempla inoltre la partecipazione degli allievi a tutte le fasi di ideazione, costruzione e allestimento delle messe in scena, sia sul palco sia “dietro le quinte”, e costanti e continue integrazioni ai progressi conquistati durante l’anno con applicazioni, prove aperte e stimolanti collaborazioni con altre realtà artistiche e culturali del territorio, in una ricca serie di attività:
– Reading letterari, letture drammatizzate e performance nei luoghi pubblici e di socialità, nei centri artistici e culturali, musei, biblioteche, librerie, scuole, edifici storici, ambienti naturali, parchi e giardini.
– Incontri, master class, laboratori intensivi con artisti, autori e tecnici esperti del settore.
– Cineforum, retrospettive, rassegne tematiche o monografiche su autori o interpreti del teatro e del cinema.
Dall’inverno tornerà anche Rapsodie la rassegna di eventi a cadenza mensile ideata sempre da Monica Carbini, con spettacoli, prove aperte, performance, concerti, reading, stage, workshop e incontri con artisti e professionisti di interesse nazionale e internazionale, che coinvolgerà anche il lavoro degli allievi.
Per informazioni e iscrizioni, chiamare o inviare messaggi whatsapp: 348 3736087. TeSt-TeatroStage è su Facebook e Instagram.
Benevento Città Spettacolo, “Ipàzia” registra il sold out e fa il pieno di applausi (FOTO)
Nella serata di sabato 31 agosto, tra i numerosi eventi in programma per la rassegna Benevento Città Spettacolo, è andato in scena “Ipàzia” lo spettacolo teatrale diretto da Linda Ocone e prodotto da Tecla.
La pièce nasce dal testo di Roberta Dei Colli sulla vita di Ipàzia, filosofa, matematica e astronoma di Alessandria d’Egitto uccisa brutalmente nel 415 d.c. Una donna che voleva essere libera dai condizionamenti del tempo, bella ed estremamente colta, animata sin da bambina da una profonda curiosità.
Era affamata di conoscenza Ipàzia, ma quel sapere che fu per lei unica ragione di vita, divenne nel pensiero gretto del tempo ragione di morte. Vilipesa, violata, il corpo ridotto a brandelli, i suoi resti dati alle fiamme da una folla inferocita. Muore così Ipàzia, aveva circa 50 anni.
All’interno del suggestivo Hortus Conclusus è il Capocoro, interpretato da Vincenzo De Luca, a guidare il pubblico tra i vari quadri di cui lo spettacolo si compone.
Nel primo, Ipàzia bambina, interpretata dalla piccola e deliziosa Greta Ciampa, seduta alla fontana gioca con l’acqua circondata da leggiadre ballerine, ma giocare non le basta, tanti perché affollano già la sua giovane e fervida mente.
La scena si sposta poi nella zona del discobolo, dove il violino di Selene Pedicini e la cetra di Daniela Polito inondano lo spazio di magia, il coro alle spalle canta versi in greco antico accompagnando il pubblico nel luogo preferito di Ipàzia, la biblioteca. Ma è proprio qui, circondata dal suo amato sapere che ha inizio la sua fine.
Per l’ultimo quadro il pubblico viene guidato nello spazio eventi dove Ipàzia trova la morte.
“lo spirito giace”, questa la battuta finale, ma il suo spirito aleggia e dal corteo che sfila in processione riappare Ipàzia bambina che, con il dito puntato verso le stelle, invita tutti a far brillare, come brillano le stelle, quella vivace e sincera curiosità con cui tutti nasciamo e che, troppo sovente, dimentichiamo presi dagli affanni o, peggio, costretti dagli schemi.
Ipàzia brilla di una luce che sa di intelligenza, di curiosità e di libertà e lo spettacolo è stato davvero uno splendido omaggio a questa donna straordinaria. L’Hortus Conclusus è stata la scenografia naturale e perfetta per questa messa in scena densa di suggestione.
Nonostante la concomitanza con altri eventi, che vedevano in scena artisti di spessore come Peppe Barra, Eugenio Bennato e la Nuova Compagnia di Canto Popolare, le due repliche hanno registrato il sold out e il pubblico ha chiuso lo spettacolo con un lungo e convinto applauso.
Appassionata e convincente l’interpretazione degli attori Stefania Aluzzi, Maria Rita Bianchini, Francesca Castaldo, Vincenzo De Luca, Consuelo Giangregorio e Alda Parrella. Coinvolgenti le coreografie interpretate dalle ballerine del corpo di ballo di Saveria Cotroneo. Evocanti le voci del coro “Vox Armonica” accompagnati dal violino di Selene Pedicini, dalla cetra di Daniela Polito e dalle percussioni di Clemente Pennucci Molinaro. Accattivante la locandina creata da Valentina Leone, accurata l’organizzazione di Piergiulio Simone.
Impeccabile e creativa la regia di Linda Ocone che dall’originario monologo scritto da Roberta Dei Colli ha tratto questo intenso ed appassionante spettacolo.
Lega: “Quella in corso la peggior edizione della rassegna Città Spettacolo”
La Lega del Sannio ritiene che la peggiore edizione della rassegna “Città Spettacolo” sia stata quella attuale nonostante la presenza finale del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che per amicizia alla famiglia Mastella o quale rappresentante del governo nazionale di centrodestra sempre fortemente contestato, non ultimo sull’autonomia differenziata, dal partito coniugale di Clemente&Sandra, diventa protagonista di “un incontro istituzionale di lavoro per dare avvio all’attuazione del piano di gestione del sito” di non si sa cosa.
Le passerelle di Mastella sono oramai note a tutti, così come le sue chiacchiere stanno a zero: per non parlare dell’evidente incapacità amministrativa manifestata nel campo della gestione delle risorse idriche, della sanità, dei tempi biblici nella realizzazione di opere strategiche per la città quali ad esempio il ponte sul torrente San Nicola fermo da agosto 2018.
E da ultimo la inconcludenza progettuale e strategica delle opere finanziate con i fondi del PNRR: l’unico investimento è nella “cena in bianco” dove 400 amici di Clemente & Sandra hanno mangiato e bevuto nella villa comunale mentre migliaia di beneventani, per la crisi dell’acqua, non potevano nemmeno lavarsi le mani nelle ore serali.
Le responsabilità politiche ed amministrative di questi fatti sono conclamate: da una parte De Luca e la Regione Campania che tendono a desertificare il Sannio e scipparlo di quelle poche risorse, come la diga di Campolattaro, a favore dell’entroterra napoletano; dall’altra Mastella e i suoi valvassini locali che si sono mossi solo per reperire fondi per questa pessima Città Spettacolo.
Città Spettacolo, domani sera al Teatro Romano l’esibizione della Fanfara della Polizia di Stato
Si terrà domenica 1 settembre alle ore 20:45, presso il Teatro Romano di Benevento, il grande appuntamento con l’esibizione della Fanfara della Polizia di Stato, diretta dal M° Massimiliano Profili.
Ingresso libero al pubblico (fino ad esaurimento posti disponibili) per l’appuntamento che rientra nel Cartellone di eventi della 45^ edizione del Festival “Benevento Città Spettacolo”, diretta da Renato Giordano, organizzata dal Comune di Benevento e Fondazione Benevento Città Spettacolo con il contributo della Regione Campania e Scabec.
La Fanfara della Polizia di Stato promuove l’opera di diffusione dei valori della legalità attraverso la cultura musicale.
Il complesso nasce principalmente per accompagnare le sfilate e le cerimonie ufficiali. Nel corso degli anni l’organico è stato arricchito con l’inserimento di ulteriori strumenti, permettendo così di eseguire un vasto repertorio che spazia nei diversi generi, sia della tradizione classica che di quella moderna e contemporanea.
La Fanfara ha la sua sede a Roma e partecipa non solo alle cerimonie della Polizia di Stato, come i giuramenti degli allievi agenti, ma anche a eventi culturali e a scopo benefico, di rilievo nazionale ed internazionale. Un’attenzione particolare, inoltre, viene rivolta alle scuole di ogni ordine e grado, in cui spesso esegue concerti didattici.
In questi anni le note della Fanfara sono risuonate negli splendidi scenari delle piazze e dei teatri di tantissime città italiane e anche all’estero.
Attualmente, è composta da cinquanta musicisti ed è diretta dal Maestro Massimiliano Profili.
La cittadinanza è invitata a partecipare.
Maggiori informazioni su cittaspettacolo.it
Benevento Città Spettacolo, è la notte della Tammurriata Rave: il programma di sabato
Un sabato da non perdere con la 45^ edizione del Festival “Benevento Città Spettacolo”. E’ la notte della Tammurriata Rave, un’esplosione di energia e passione che affonda le sue radici nelle antiche tradizioni popolari campane. La lunga notte inizierà alle ore 20:45 presso il Teatro Romano di Benevento con il grande Peppe Barra in “Peppe80Barra”, lo spettacolo ideato dall’attore partenopeo in occasione dei suoi 80 anni. Un concerto unico e appassionante, ricco di spettacolo e sorprese. A Peppe Barra il “Premio Ugo Gregoretti” – VI Edizione, consegnato dalla famiglia Gregoretti.
Gli ultimi biglietti per “Peppe80Barra” sono disponibili presso la biglietteria Festival e direttamente presso la biglietteria del Teatro Romano attiva dalle ore 20:00 di questa sera, oltre che attraverso il circuito online I-Ticket.
Gli appuntamenti (tutti ad ingresso libero) con l’arte della tammorra proseguiranno a partire dalle ore 22:30 lungo tutto Corso Garibaldi: in Piazza Santa Sofia il concerto di Eugenio Bennato, a Piazza Torre con i Sancto Ianne e a Piazza Roma con la Nuova Compagnia Canto Popolare. Corso Garibaldi diverrà palcoscenico itinerante di Tammurriata Rave, dove in scena si terrà la Paranza di Città Spettacolo con Cristina Vetrone, Lorella Monti, Vincenzo Romano, Antonio Esposito, Tony Saggese e Renato Giordano.
Appuntamenti anche in Piazza F. Torre con Piazze d’Autore e le presentazioni dei libri di Mons. Vincenzo Paglia ed Alessandro Iovino. Spazio anche a “Passione Teatro” sul palcoscenico del Cortile della Rocca dei Rettori ed appuntamenti anche all’Hortus Conclusus e presso lo Spazio Eventi adiacente.
Tutti gli altri appuntamenti di giornata sono disponibili nel programma (che segue).
“Siamo molto soddisfatti della risposta di pubblico che stiamo riscontrando. – dichiara il presidente di Fondazione “Benevento Città Spettacolo”, Oberdan Picucci – Nonostante le difficoltà dei primi giorni legati alle avverse condizioni meteo, tutte le location eventi hanno fatto registrare numeri importanti. Siamo soddisfatti della risposta del pubblico per gli eventi teatrali, tutti sold-out e con poche ultime disponibilità per l’appuntamento al Teatro Romano di questa sera, a testimonianza del gradimento riscontrato. La formula di Benevento Città Spettacolo con la direzione di Renato Giordano si sta dimostrando ancora una volta vincente con tante visite anche da fuori provincia, dalla Regione e non solo. Città Spettacolo continua con un fine settimana da non perdere e colgo l’occasione per ribadire l’invito a tutti”.
PROGRAMMA 31 AGOSTO:
Piazza F. Torre
Piazze d’Autore
Ore 20:00
Mons. Vincenzo Paglia
Il sogno di Cusano – Baldini+Castoldi
Ore 20:30
The Twinces
In concerto
Ore 21:00
Alessandro Iovino
Il racconto di un’amicizia. Dialogo tra Papa Francesco e il pastore Giovanni Traettino
Eternity edizioni
Tammurriata Rave
Ore 23:30
Sancto Ianne
in concerto
Hortus Conclusus
Ore 20:45
Replica Ore 21:30
Ipazia
di Roberta dei Colli
con Vincenzo De Luca , Daniela Polito, Selene Pedicini e Saveria Cotroneo
regia Linda Ocone
INGRESSO CON BIGLIETTO A PAGAMENTO
€ 12,50 (incluso diritti di prevendita)
Ore 22:45
Assomiglio un po’ a te
Stelle in erba
ideato e condotto da Tiziana IuzzolinoHortus Spazio Eventi
Spazio Eventi
Ore 19:30
Un insolito Grand Tour
Due viaggiatrici a Benevento tra fine ‘700 e inizio ‘800
con Luciana Jacobelli e Aglaia Mc Clintock
Cortile della Rocca dei Rettori
Passione Teatro
Ore 20:30
SesSonRose
Regia Monica Carbini
Piazza Roma
Ore 21:00
Eneri
C’era una volta
Ore 23:00
NCCP
Nuova Compagnia Canto Popolare
Giardino del Mago
Ore 18:30
Merysse Acoustic Duo
Sentieri inediti tra pop e jazz
Piazza Santa Sofia
Ore 22:30
Eugenio Bennato
Musica del mondo – Tour 2024
Corso Garibaldi
Ore 23:00
La Paranza di Città Spettacolo
Foto: F. Niccoli
VIDEO – Benevento| A Città Spettacolo irrompe la trap con Tony Effe e la sua “Sesso e samba”
Con “Sesso e samba”, insieme a Gaia, è stato il protagonista di una delle hit più ascoltate dell’estate 2024. Amato dai giovanissimi, Tony Effe si esibirà questa sera in piazza Risorgimento nella 4^ serata di Benevento Città Spettacolo.
Classe 1991, Tony Effe, all’anagrafe Nicolò Rapisarda, è un rapper italiano, membro del collettivo Dark Polo Gang fino al 2021, anno in cui ha iniziato la propria carriera solista.
Diverse le collaborazioni in questi primi tre anni da solista, tra le quali ricordiamo quelli con Guè, Tedua, Wayne Santana e Lazza.
Di seguito il servizio video a cura di Lorena Ascione.
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