Violenze, minacce e offese a moglie e figlie: nei guai 65enne caudino

Violenze, minacce e offese a moglie e figlie: nei guai 65enne caudino

CronacaDalla Provincia

Nella mattinata odierna, personale della Sezione di Polizia Giudiziaria-Polizia di Stato presso la Procura della Repubblica di Benevento ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alle persone offese e ai luoghi abitualmente frequentati dalle stesse, con apposizione del braccialetto elettronico e con prescrizione di per l’indagato di non comunicare con le persone offese con alcun mezzo e di non avvicinarsi ad una distanza inferiore ai 500 metri, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di un soggetto di anni 65, residente in Airola, gravemente indiziato del delitto di maltrattamenti nei confronti della moglie e delle due figlie.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Benevento e condotte dal personale della locale Sezione di PG della Polizia di Stato, hanno consentito di delineare un grave quadro indiziario nei confronti dell’uomo, il quale avrebbe inflitto alla moglie ed alle figlie vessazioni e sofferenze abituali, perpetrando ripetuti atti di violenza fisica, psichica e verbale, proferendo ingiurie e minacce e costringendole a subire una condizione di assoggettamento economico e privazioni ed umiliazioni, reiterate per molti anni con modalità odiose e intollerabili, fino a quando le donne sono state costrette ad abbandonare l’abitazione familiare.

La misura eseguita è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini, quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

Violenza sessuale nei confronti di una minorenne: braccialetto elettronico per un 24enne di Benevento

Violenza sessuale nei confronti di una minorenne: braccialetto elettronico per un 24enne di Benevento

BeneventoCronaca

Nella giornata odierna la Polizia di Stato di Benevento ha dato esecuzione ad un’ordinanza, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Benevento, che dispone nei confronti di un ventiquattrenne di Benevento gravemente indiziato dei reato di violenza sessuale aggravata nei confronti di una minorenne, la misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi da essa abitualmente frequentati, con prescrizione di mantenere una distanza di almeno cinquecento metri e disponendo le modalità di controllo del cd. “braccialetto elettronico”.

Le indagini condotte dalla Squadra Mobile e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, hanno permesso di delineare un grave quadro indiziario nei confronti dell’uomo, il quale, in più occasioni, anche sfruttando le condizioni di minorata difesa della ragazzina e la relazione di coabitazione con la stessa, l’avrebbe costretta a subire atti sessuali non consensuali.

In particolare, come emerso nel corso dell’audizione della persona offesa, avvenuta con l’ausilio di un esperto psicologo, ed ulteriormente asseverato a seguito dell’escussione di altri soggetti a conoscenza dei fatti, la minorenne sarebbe stata costretta a subire atti sessuali a partire dall’anno 2021.

Episodi simili si sarebbero ripetuti per circa un mese e mezzo, salvo poi interrompersi in concomitanza con la fine della coabitazione.

L’indagato avrebbe poi reiterato la condotta lo scorso luglio, nuovamente approfittando di una circostanza in cui si trovava a dormire nella stessa stanza della minorenne. In quest’ultimo caso, tuttavia, la ragazzina è riuscita a confidarsi con la madre, la quale ha immediatamente sporto denuncia presso gli uffici della Questura di Benevento, così consentendo l’avvio delle indagini e l’emanazione del provvedimento cautelare eseguito in data odierna nei confronti dell’indagato.

Il provvedimento oggi eseguito – avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione – è stato disposto in fase di indagini preliminari e il destinatario dello stesso è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

Maltrattava la madre per estorcerle denaro: 27enne di Benevento con braccialetto elettronico

Maltrattava la madre per estorcerle denaro: 27enne di Benevento con braccialetto elettronico

BeneventoCronaca

Nella giornata di ieri, la Polizia di Stato di Benevento ha dato esecuzione ad un’ordinanza, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Benevento, applicativa della misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi da essa abitualmente frequentati, con prescrizione di mantenere una distanza di almeno cinquecento metri e con “braccialetto elettronico”, nei confronti di un ventisettenne di Benevento, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia, estorsione aggravata e lesioni aggravate ai danni della madre convivente.

Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, hanno permesso di delineare un grave quadro indiziario nei confronti dell’uomo, il quale, sin dall’anno 2020, avrebbe maltrattato l’anziana madre, sottoponendola a violenze fisiche, aggressioni verbali e continue vessazioni psicologiche, consistite anche nell’apostrofarla con espressioni gravemente lesive della dignità personale.

In particolare, nel corso dell’audizione della persona offesa e di altri testimoni, è emerso che l’indagato, affetto da ludopatia, ha richiesto in più occasioni denaro alla madre, minacciandola di distruggere le suppellettili presenti in casa. In un episodio, secondo la ricostruzione accusatoria, l’indagato ha colpito la madre con una bottiglia alla testa, procurandole una ferita lacero contusa per la quale sono stati necessari tre punti di sutura. Ancora, in un’altra circostanza, al rifiuto della donna di elargirle le ulteriori somme di denaro richieste, il figlio l’ha colpita con un calcio al costato, procurandole dolori durati più di una settimana. In un’ulteriore occasione, infine, l’uomo ha spinto l’anziana madre contro le pareti della vasca da bagno procurandole ecchimosi al costato.

Il provvedimento oggi eseguito – avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione – è stato disposto in fase di indagini preliminari e il destinatario dello stesso è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

Perseguita l’ex minorenne: «Non uscire con le amiche». Nei guai 19enne

Perseguita l’ex minorenne: «Non uscire con le amiche». Nei guai 19enne

CronacaRegione
Il ragazzo, 19 anni, è accusato di aver minacciato e aggredito l’ex fidanzata minorenne: applicato il braccialetto elettronico e il divieto di avvicinamento.

Gli agenti del Commissariato distaccato di Pubblica Sicurezza di Cervinara hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, con l’obbligo di utilizzo del braccialetto elettronico. Il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Avellino, su richiesta conforme della Procura della Repubblica di Avellino, nei confronti di un 19enne residente nel beneventano, difeso dall’avvocato Vittorio Fucci.

Le accuse

Secondo quanto emerso nella fase iniziale delle indagini, il giovane è indiziato di aver tenuto un comportamento possessivo, minaccioso e aggressivo nei confronti dell’ex fidanzata, una ragazza minorenne di Cervinara. La vittima ha riferito agli inquirenti di essere stata ostacolata dal ragazzo nel frequentare amiche e familiari, in un clima di crescente tensione culminato in ripetute minacce tramite messaggi e social media e in un’aggressione fisica.

Il provvedimento

Il divieto di avvicinamento è accompagnato dalla misura di controllo elettronico (braccialetto), finalizzata a garantire la piena tutela della persona offesa e a prevenire ulteriori episodi di violenza o intimidazione.

Un intervento nell’ambito del “Codice Rosso”

L’attività investigativa è stata condotta sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Avellino, nell’ambito delle procedure previste dal Codice Rosso, il quadro normativo volto a rafforzare la tutela delle vittime di violenza e delle fasce deboli della popolazione.

Presunzione di innocenza

Si precisa che il procedimento è nella fase delle indagini preliminari. Le accuse sono da considerarsi provvisorie e il destinatario della misura cautelare è, a norma di legge, da ritenersi presunto innocente fino a eventuale condanna definitiva.

“Ti spezzo anche l’altro braccio”: minacce alla suocera, 31enne allontanata da Benevento

“Ti spezzo anche l’altro braccio”: minacce alla suocera, 31enne allontanata da Benevento

BeneventoCronaca

Non potrà più dimorare a Benevento E.S., la 31enne – difesa dall’avv. Michele Ciruolo – già sottoposta al divieto di avvicinamento alla suocera per un’ipotesi di stalking. Il giudice per le indagini preliminari, Salvatore Perrotta, ha deciso di aggravare la misura cautelare, disponendo il divieto di dimora nel capoluogo sannita, a seguito di un nuovo episodio avvenuto lo scorso 4 aprile.

Secondo quanto emerso, la donna avrebbe violato le prescrizioni impostele, tornando ad assumere atteggiamenti intimidatori nei confronti della suocera. Mentre quest’ultima si trovava nei giardinetti di fronte alla sua abitazione, la 31enne si sarebbe affacciata al balcone, urlando insulti e minacce, tra cui:“Se scendo giù ti sgommazzo di sangue e ti spezzo anche quell’altro braccio”. Un episodio particolarmente grave, anche perché la vittima era già stata aggredita in passato, riportando una frattura al braccio con prognosi di 30 giorni.

Non si tratterebbe, infatti, del primo comportamento violento attribuito alla 31enne. In più occasioni, la donna avrebbe ostacolato i rapporti tra il compagno e la madre, rivolgendosi a quest’ultima con toni offensivi e minacciosi, tanto da portare all’emissione di una misura cautelare che le imponeva di non avvicinarsi alla suocera per meno di 500 metri, con l’applicazione del braccialetto elettronico e il divieto assoluto di comunicazione.

La nuova violazione ha spinto il gip ad adottare un ulteriore provvedimento restrittivo, ritenendo necessario impedirle la permanenza a Benevento per tutelare la sicurezza della persona offesa ed evitare altri episodi di aggressività.

L’indagine, seguita dalla Squadra Mobile di Benevento, è ancora in corso. Il nuovo provvedimento si inserisce in un procedimento già complesso, volto a garantire l’incolumità e la tranquillità della vittima, limitando ogni rischio di ulteriori contatti tra le due donne.

Tentano di rapinare un punto SISAL: arresti domiciliari e braccialetto elettronico per due uomini

Tentano di rapinare un punto SISAL: arresti domiciliari e braccialetto elettronico per due uomini

CronacaProvincia

“Nella mattinata odierna, all’esito di un’articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, militari della Stazione Carabinieri di San Leucio del Sannio e del NOR della Compagnia di Montesarchio, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della locale Procura, nei confronti di due soggetti, raggiunti da gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati di tentata rapina in concorso e porto abusivo di armi.

L’attività di indagine, immediatamente iniziata a seguito della tentata rapina avvenuta nel mese di marzo 2024 presso il punto SISAL di San Leucio del Sannio, ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati, attraverso la denuncia da parte della vittima (titolare dell’agenzia), l’assunzione di sommarie informazioni da persone informate sui fatti, attività tecniche di intercettazione, corroborate da consulenze tecniche disposte dall’ufficio di Procura.

Secondo la ricostruzione risultante dal compendio investigativo, gli indagati, in concorso tra loro, compivano atti idonei e diretti in  modo non equivoco ad impossessarsi dell’incasso giornaliero del centro scommesse; in particolare, uno dei due indagati, materiale esecutore della condotta, con volto travisato da cappuccio e passamontagna, impugnando una pistola, irrompeva all’interno dell’esercizio commerciale della vittima, ingaggiando con questi una colluttazione all’esito della quale veniva disarmato e messo in fuga. 

La misura oggi eseguita è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva”.

Maltratta la moglie: divieto di avvicinamento e braccialetto elettronico per il marito

Maltratta la moglie: divieto di avvicinamento e braccialetto elettronico per il marito

CronacaDalla Regione

“A seguito di una mirata e tempestiva attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, nella giornata di ieri, il personale della Stazione CC di Mirabella Eclano, dava esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della  misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento alla persona offesa con applicazione di braccialetto elettronico e prescrizione del divieto di avvicinamento alla p.o. ed ai luoghi abitualmente frequentati dalla p.o. (in particolare la casa familiare) da cui mantenere una distanza di almeno 500 metri e del divieto di comunicare con la stessa con qualsiasi mezzo nei confronti di un uomo gravemente indiziato del delitto di minaccia grave ai danni della moglie.

Le indagini venivano avviate in seguito alla querela sporta il 6.9.2024 dalla persona offesa che rappresentava i litigi con il marito anche sotto l’effetto di abuso di alcolici da parte dello stesso, fino a giungere alla grave minaccia di morte profferita nei confronti della stessa proprio nel settembre 2024. 

L’attendibilità della p.o. in ordine al complessivo narrato reso veniva confermata dalle s.i.t. delle persone informate sui fatti – in particolare i due figli dell’indagato i quali confermavano la natura dei rapporti tra i genitori pur non avendo assistito alla citata minaccia – nonché dalle s.i.t. del medico curante dell’indagato a riscontro dell’uso di alcol da parte dello stesso ed ancora dalle annotazioni di servizio della p.g. in ordine agli interventi effettuati presso l’abitazione in altre occasioni ed infine dalle s.i.t. di un vicino di casa che confermava di aver udito in alcune occasioni il prevenuto urlare nei confronti della moglie. 

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva”.

Montesarchio | Minacce e vessazioni nei confronti della moglie: per lui braccialetto e divieto di avvicinamento

Montesarchio | Minacce e vessazioni nei confronti della moglie: per lui braccialetto e divieto di avvicinamento

CronacaProvincia

A seguito di una mirata e tempestiva attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, nella serata di ieri, personale della Stazione CC di Montesarchio, dava esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento alla persona offesa con applicazione di braccialetto elettronico e prescrizione del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla p.o. da cui mantenere una distanza di almeno 500 metri e del divieto di comunicare con la stessa con qualsiasi mezzo nei confronti di un uomo gravemente indiziato del delitto di maltrattamenti ai danni della moglie.

Le indagini venivano avviate in seguito alla querela sporta il 12.9.2024 dalla persona offesa che rappresentava il regime di vita vessatorio cui l’indagato la sottoponeva da anni, ingiuriandola, percuotendola, lanciandole contro oggetti e minacciandola di mali ingiusti, tanto da indurla ad affidarsi un anno fa ad un centro antiviolenza e da chiedere a settembre 2024 di essere collocata in una struttura protetta.   

Le dichiarazioni rese venivano riscontrate grazie alle s.i.t. delle persone informate sui fatti – in particolare i due figli dell’indagato i quali confermavano le condotte violente e denigratorie dello stesso ai danni della madre nonché l’abuso di sostanze alcoliche. 

Ulteriori riscontri del narrato della donna si rinvenivano nelle s.i.t. del medico curante dell’indagato a riscontro dell’uso di alcol da parte dello stesso e nella relazione del centro antiviolenza da cui emergeva che la p.o. – agitata ed in ansia per quanto patito – nei colloqui effettuati rappresentava le violenze fisiche subite, le denigrazioni e le umiliazioni salvo poi interrompere il percorso chiedendo del tempo per riflettere sul prosieguo del percorso, per poi tornare nel settembre 2024 proprio alla luce del peggioramento della situazione familiare. 

Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

Foto: di repertorio

San Giorgio La Molara, divieto di avvicinamento per 62enne indiziato di maltrattamenti in famiglia e rapina

San Giorgio La Molara, divieto di avvicinamento per 62enne indiziato di maltrattamenti in famiglia e rapina

CronacaDalla Provincia

All’esito dell’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, Ufficiali e Agenti della Stazione CC di San Giorgio La Molara nella giornata di ieri hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinarsi alla stessa e ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa e con obbligo di mantenersi ad una distanza di 500 metri dai predetti luoghi e dalla persona offesa con la modalità di controllo del braccialetto elettronico emessa dal GIP del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti di un 62enne abitante in San Giorgio La Molara e gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia, di lesioni aggravate e rapina nei confronti della coniuge.

Le indagini venivano avviate a seguito della querela della persona offesa: la stessa, in seguito all’ennesima lite domestica violenta, riferiva nell’occasione il grado di pressione psicologica che subiva oramai da anni in virtù delle condotte del marito che adottava un comportamento sempre più aggressivo, prepotente e  intimidatorio nei suoi confronti.

Le condotte dell’uomo, nella specie, si verificavano oramai in modo continuo e si declinavano in episodi di ingiurie quotidiane, umiliazioni, aggressioni fisiche frequenti nonché in continue ingerenze in ogni ambito della vita quotidiana della coniuge.

Peraltro, secondo quanto emerso, negli ultimi giorni prima della querela si erano susseguiti episodi sempre più gravi durante i quali l’indagato aveva aggredito fisicamente la moglie per sottrarle il telefono e impedirle di allertare i soccorsi dopo che soltanto pochi giorni prima l’aveva già aggredita fisicamente provocandole delle lesioni.

  L’attività di indagine, dunque, articolatasi principalmente nell’acquisizione delle dichiarazioni della persona offesa nonché di altri familiari a conoscenza dei fatti e soggetti vicini al nucleo familiare con svolgimento di accertamenti di polizia giudiziaria a riscontro, permetteva così di raccogliere celermente gravi indizi di reato a carico dell’indagato, e il GIP presso il Tribunale di Benevento, accogliendo la richiesta della locale Procura, emetteva il provvedimento applicativo della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con le prescrizioni indicate a carico dell’indagato che abitualmente costringeva la giovane donna a vivere in uno stato di vessazione e sofferenza psicologica.

La misura oggi eseguita è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.