Ufficiale, Buffon dà l’addio al calcio giocato

Ufficiale, Buffon dà l’addio al calcio giocato

Calcio

Questo è tutto ragazzi! Mi avete dato tutto e io vi ho dato tutto. L’abbiamo fatto assieme”. Con queste poche parole ma pregne di significato, Gianluigi Buffon annuncia il suo addio al calcio giocato.

Il portiere, oggi 45enne, appende i guantoni al chiodo dopo aver tentato nelle ultime due stagioni di riportare il suo Parma in Serie A, senza riuscirvi.

Una storia incredibile la sua, che calcisticamente inizia proprio tra le file dei Ducali nel lontano 1995, quando – quasi per caso – si ritrovò titolare in Serie A contro il grande Milan. L’assenza di Bucci, numero uno del Parma di Scala, gli spalancò le porta, o meglio la porta. Decisiva fu anche l’intuizione e anche il coraggio del tecnico gialloblù che lo preferì al più esperto Nista, designato quale dodicesimo.

Buffon, giovanissimo, tira fuori una prestazione clamorosa che gli varrà da trampolino di lancio per il grande calcio. Di lì in poi la strada sarà in discesa: dai successi con il Parma di Malesani, agli esordi in Nazionale, fino ai trionfi con la Juventus e in azzurro, con il Mondiale 2006. Un piccolo pit-stop in terra francese, al Psg, per poi far ritorno prima alla Juve e, infine, al Parma in Serie B.

Serie cadetta che non ha rappresentato per lui una novità, avendoci già giocato e vinto in bianconero nel post-Calciopoli.

Proprio in Serie B, Buffon giocherà per le prime volte da avversario contro il Benevento e al Ciro Vigorito, nelle altre 4 occasioni in cui la Strega affrontò la Juve nei campionati di Serie A, Super Gigi non è mai stato presente, lasciando spazio a Szczesny.

L’ultima occasione in cui anche i tifosi giallorossi hanno potuto ammirare da vicino la leggenda Buffon è stato lo scorso 1 maggio, quando al Vigorito la Strega riuscì a rimontare sul Parma. Il match finì 2-2, anche grazie a un capolavoro di Acampora, che potrà per sempre vantare di aver segnato un gran gol a un vero e proprio monumento del calcio italiano e mondiale che da oggi si iscrive al club dei Miti.

Oddo: “Il Benevento mi sembra il mio Crotone, i giocatori hanno bisogno di nuovi stimoli”

Oddo: “Il Benevento mi sembra il mio Crotone, i giocatori hanno bisogno di nuovi stimoli”

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Massimo Oddo, ex giocatore e allenatore tra le altre di Pescara, Udinese, Crotone e Perugia, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport.

L’ex Campione del Mondo 2006 ha parlato anche dei suoi ex compagni di Nazionale saliti sul tetto del mondo la notte di Berlino. Tra questi, ovviamente, non è mancato un pensiero sull’operato di Fabio Cannavaro, attuale tecnico del Benevento che, a suo dire, gli ricorda quel Crotone che nel 2018 ha allenato da fine settembre e fine dicembre.

Di seguito, dunque, le parole di Massimo Oddo sul rendimento in Serie B degli allenatori Campioni del Mondo 2006:

SU GROSSO: “Fabio Grosso ha iniziato due anni fa, ha trovato una società che ha dato merito al suo lavoro e non ha guardato solo i risultati: il massimo per un allenatore. Così ha potuto conoscere bene i giocatori, migliorarli e adattarli al suo calcio“. 

SU INZAGHI: “Pippo Inzaghi è un creatore di mentalità. Riesce a trasmettere quella vincente a giocatori che comunque devono essere forti. La società scegliendo lui ha deciso di fare un percorso, ha preso i giocatori giusti, ma aveva bisogno di un allenatore che sapesse assemblarli e farli sentire forti e vincenti, in campo e fuori“.

SU GILARDINO: “Alberto Gilardino è una piacevole novità, è stato bravo a cambiare mentalità a una squadra che comunque è una macchina da guerra. È solo all’inizio, si è trovato una Ferrari in mano ed è stato bravo a farla marciare nel modo giusto, cosa che prima a Blessin non riusciva“.

SU CANNAVARO: “Il Benevento mi sembra il Crotone che avevo trovato io, con giocatori lì da tanto tempo, che hanno fatto la A, e forse hanno bisogno di nuovi stimoli“.

SU DE ROSSI: “Il lavoro di Daniele credo che si vedrà dopo il mercato, quando la SPAL avrà giocatori più adatti alle sue idee: di certo non è uno che manca d’esperienza, ma deve trovare in fretta il modo di fare punti“.

SU BUFFON: “È l’ultimo a mollare. L’importante è smettere quando si decide, non quando te lo dicono gli altri: e anche lui farà così“.

Foto: Il Napolista

Serie B, Buffon scherza: “I playoff con Grosso, Inzaghi e Cannavaro giochiamoli a Berlino”

Serie B, Buffon scherza: “I playoff con Grosso, Inzaghi e Cannavaro giochiamoli a Berlino”

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L’estremo difensore del Parma ha scherzato così sull’approdo dell’ex compagno e Campione del Mondo 2006 Fabio Cannavaro sulla panchina del Benevento.

Quest’anno, infatti, saranno ben quattro i vincitori della vincente avventura in Germania presenti in Serie B. Oltre a Gianluigi Buffon, l’unico in attività, ed il sopra citato Cannavaro, Fabio Grosso è seduto sulla panchina del Frosinone e Filippo Inzaghi su quella della Reggina.

Queste, quindi, le parole di Gianluigi Buffon nel corso del Festival dello Sport tenutosi a Trento:

“Farò una proposta al Presidente Balata. Se dovessimo andare ai play off io con il Parma, il Frosinone con Grosso, la Reggina con Inzaghi e il Benevento con Cannavaro, sarebbe bello un quadrangolare a Berlino e giocarci la conquista della Serie A”. 

Foto: Getty Images

Al Vigorito, l’ennesimo record di Gigi Buffon

Al Vigorito, l’ennesimo record di Gigi Buffon

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Ancora una volta, anche al Vigorito con il Benevento, il Parma non è andato oltre il pari: lo zero a zero maturato sul rettangolo verde dell’ex Santa Colomba è il decimo pareggio di questa stagione per i ducali. Una stagione nata sotto altri auspici e che fino ad ora non sembra regalare grandi soddisfazioni agli emiliani. Nonostante risultati evidentemente al di sotto della aspettative, Gigi Buffon, che a Parma è ritornato con il chiaro intento di riportare i crociati in massima serie, ha motivi per sorridere dopo il match del Vigorito, al termine del quale ha collezionato l’ennesimo record di una carriera indimenticabile. Proprio in occasione della sfida col Benevento, infatti, Super Gigi, ha ottenuto il clean sheet numero 500 della sua lunga carriera. Più nello specifico, Buffon ha ottenuto la porta inviolata in 322 partite con la Juventus, 92 con il Parma, 9 con il Paris Saint Germain e 77 con la Nazionale italiana.

IL RETROSCENA – Farias ha rifiutato il Parma per giocare nel Benevento

IL RETROSCENA – Farias ha rifiutato il Parma per giocare nel Benevento

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Ormai è questione di ore e il trasferimento diverrà ufficiale: Diego Farias sarà un nuovo calciatore del Benevento. Vi abbiamo raccontato anche dei dettagli dell’accordo tra il calciatore brasiliano e la società sannita (leggi QUI). Intanto, dalle colonne di Gazzetta di Parma, emergono ulteriori particolari sulla trattativa che ha portato (porterà) l’ex Spezia a vestire il giallorosso. Più che altro, sulla voglia del brasiliano di giocare per il Benevento.

Stando a quanto riportato dai colleghi ducali, infatti, sul calciatore c’era anche il forte interesse da parte del Parma che avrebbe voluto vestirlo di gialloblù, ritenendolo un elemento idoneo per il calcio di Beppe Iachini, che aveva lo chiesto espressamente. Farias, però, ha rispedito al mittente le avances gialloblù, preferendo il Benevento al Parma di Buffon.

Serie B, 16a giornata: i risultati della gare giocate alle 14

Serie B, 16a giornata: i risultati della gare giocate alle 14

Calcio

Vince il Pisa a Como, pari tra Ascoli e Parma: questi i risultati maturati nelle gare delle 14 in questo 16esimo turno di campionato di Serie B. Agli uomini di Luca D’Angelo basta un’autorete di Scaglia al 5′ per portare a casa i tre punti e continuare a volare: i toscani, difatti, si mantengono nelle zone altissime della classifica, ergendosi al primo posto (in attesa di Brescia-Monza).

Continua il momento difficile, invece, per il Parma che non riesce ad avere la meglio dell’Ascoli di Sottil: ancora una volta decisivo Buffon che evita l’ennesimo ko ai suoi con due super parate. Alla fine sono proprio i ducali ad avere la chance da tre punti ma il piattono di Vasquez si stampa sulla traversa per il definitivo 0-0.

Parma in crisi, Buffon: “Abbiamo una storia e una maglia da rispettare”

Parma in crisi, Buffon: “Abbiamo una storia e una maglia da rispettare”

Calcio

Momento complicato per il Parma, a cui non basta un Gigi Buffon in formato super per avere la meglio del Cosenza. Al “Tardini”, infatti, il match finisce 1-1 (leggi QUI). Un risultato al di sotto delle aspettative, come un po’ tutto questo inizio di stagione dei ducali, usciti oggi tra i fischi dei propri tifosi.

Una presa d’atto delle difficoltà arriva proprio da Buffon che sui social afferma: “Per celebrare l’anniversario dell’esordio e onorare questa splendida maglia (oggi il portiere ha indossato una maglia che ricordava quella del suo esordio in gialloblù n.d.r.), speravo in un risultato migliore, per me e per la squadra. Prendiamo questo punto e pensiamo al prossimo impegno, perché abbiamo una storia, una maglia, una società ed una tifoseria da rispettare!”

Serie B, Buffon fa le carte al campionato: “Ecco le squadre da battere”

Serie B, Buffon fa le carte al campionato: “Ecco le squadre da battere”

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Gianluigi Buffon, nel corso di un intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, ha affrontato vari temi riguardo il suo passato, il suo presente ed il suo futuro.

Questo è un estratto della lunga intervista concessa alla rosea del nuovo portiere del Parma, in cui ha parlato della sua nuova avventura in gialloblù e non solo.

Dall’ultimo Juve-Parma. Dopo la partita di Torino, mi sono fermato a chiacchierare qualche minuto con il presidente Krause e mi ha chiesto: “Verresti a giocare al Parma?” In genere, per una forma di discrezione, uno non osa chiedere una cosa simile. E invece a lui è partita la domanda… Mi è piaciuta la cosa, perché ho intuito una visione. E poi era un americano. Nell’immaginario comune, l’America è sogno. Quello cercavo: qualcuno che mi facesse sognare attraverso una visione”.

Non è certamente mancato un riferimento alla prossima Serie B, ed ha fatto delle previsioni sulle favorite del prossimo campionato cadetto:

Credo che il Monza sarà la squadra da battere. Insieme a noi. E poi, naturalmente, le retrocesse: Benevento, Crotone… E mi aspetto la sorpresa Frosinone, perché credo molto nella bravura di Fabio Grosso“.