Il caffè più caro d’Italia si beve nel Sannio: 1,49 euro a tazzina

Il caffè più caro d’Italia si beve nel Sannio: 1,49 euro a tazzina

AttualitàDall'Italia

Superate le città del Nord, ma il reddito resta tra i più bassi: il paradosso del caro-caffè nel Sannio.

Il Sannio conquista il primato nazionale per il prezzo medio più alto del caffè al bar, secondo l’ultima rilevazione di Fipe Confcommercio. Con 1,49 euro a tazzina, la provincia di Benevento supera, infatti, città storicamente più care come Bolzano, Torino, Perugia e Catanzaro, in una classifica che fino a pochi anni fa vedeva primeggiare esclusivamente i centri del Nord Italia o le località turistiche. Si tratta anche, però, dell’unica provincia italiana dove il valore risulta in calo – anche se solo dell’1%: questo perché nel 2024 la registrazione del Mimit era di 1,50 euro. 

La notizia, riportata da quotidiani e tv nazionali, ha acceso il dibattito in città tra chi giustifica l’aumento con i maggiori costi di gestione e chi parla apertamente di speculazione ai danni dei consumatori. Un primato che di certo fa riflettere e solleva interrogativi evidenti: come può una città di provincia del Sud Italia, con un tessuto economico tradizionalmente meno dinamico delle grandi metropoli, praticare i prezzi più alti d’Italia per il caffè? La risposta potrebbe non essere così semplice.

Il fenomeno del “caffè caro” a Benevento potrebbe essere giustificato, infatti, sia da strategie di mercato che da necessità economiche legate all’aumento generalizzato dei costi.  In questo secondo caso, però, se è vero che l’inflazione e i rincari energetici hanno colpito tutti gli esercizi commerciali d’Italia, resta da spiegare perché proprio la Provincia di Benevento abbia sentito il bisogno di praticare i prezzi più alti in assoluto. Altre città del Sud, pur avendo subito gli stessi aumenti dei costi di gestione, sono riuscite a contenere meglio i listini. La questione assume contorni ancora più critici, in termini di potere di acquisto, se si considera che il reddito medio pro capite nel Sannio è certamente inferiore a quello di molte città che nella classifica occupano posizioni più basse (per il costo medio del caffè al bar). Il tema resta aperto, e non ci resta da vedere se l’attenzione mediatica suscitata da questo poco invidiabile primato porterà a una maggiore attenzione al contesto sociale nella definizione dei listini o se, al contrario, il primato di Benevento si consoliderà nei prossimi mesi.

Il rischio è che, per molti cittadini beneventani, intanto, il tradizionale caffè al bar si possa trasformare da piacere quotidiano a piccolo lusso, in una città dove gli stipendi medi sono ben lontani da quelli delle grandi metropoli che pure, paradossalmente, praticano prezzi inferiori.

Rubavano caffè nei supermercati sanniti: arrestati due napoletani

Rubavano caffè nei supermercati sanniti: arrestati due napoletani

BeneventoCronaca
Erano riusciti a portar via merce per il valore di 600,00€.

Nel tardo pomeriggio di giovedì  il responsabile di un supermercato sito nel centro commerciale “Buonvento” di Benevento notava 2 individui che dopo aver riempito il carrello di numerose confezioni di una nota marca di caffè, riuscivano ad oltrepassare l’uscita senza acquisti e a guadagnare rapidamente l’uscita.

Pertanto, insieme agli addetti alla vigilanza, il predetto responsabile si attivava per cercare i due malintenzionati e contemporaneamente chiamava il numero di emergenza 113 per chiedere l’intervento della Polizia di Stato.

Sul posto giungevano immediatamente gli operatori della Squadra Volante e della Squadra Mobile ai quali i vigilanti hanno indicato gli autori del furto, che nel frattempo erano saliti a bordo della propria autovettura.

Entrambi venivano condotti in Questura e dopo aver ricevuto la denuncia del legale rappresentante del supermercato ed avendo visionato i filmati dell’impianto di videosorveglianza che inequivocabilmente li riprendeva mentre portavano a termine l’azione delittuosa, venivano dichiarati in stato di arresto per furto aggravato in concorso. Il valore della merce trafugata veniva quantificato in oltre 600 euro.

A seguito degli approfondimenti, inoltre, veniva accertato che i soggetti in questione – un ventisettenne ed un ventiduenne provenienti dal napoletano e già noti alle Forze dell’Ordine – con le medesime modalità avevano anche sottratto un cospicuo numero di confezioni di caffè presso un supermercato di San Giorgio del Sannio. Anche in questo caso il legale rappresentante sporgeva denuncia querela riferendo che il valore della merce asportata era di oltre 150 euro.

Dopo gli adempimenti di rito, le predette persone venivano accompagnate agli arresti domiciliari nel luogo di residenza, a disposizione della competente A.G.

Inoltre, è in corso l’iter amministrativo per l’irrogazione da pare del Questore di un foglio di via obbligatorio dal comune di Benevento nei confronti degli stessi.

La misura eseguita è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

Tre tazzine di caffè al giorno aiutano a contrastare il diabete

Tre tazzine di caffè al giorno aiutano a contrastare il diabete

Attualità

Il caffè è un alleato naturale che può aiutare a contrastare il diabete del tipo 2. Grazie alla sua ricca miscela di composti bioattivi, tra cui i polifenoli, sarebbe in grado di influenzare positivamente il metabolismo del glucosio e i processi antiossidanti.

Un’evidenza confermata anche di recente da uno studio pubblicato sulla rivista Clinical Nutrition, in occasione della Giornata mondiale del diabete del 14 novembre, secondo il quale bere 3-4 tazzine di caffè al giorno sarebbe associato a un rischio inferiore di circa il 25% di sviluppare la patologia, rispetto ad un consumo inferiore o nullo.

Una quantità in linea con il parere scientifico dell’autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), che afferma che 400 mg di caffeina al giorno sia la dose corretta per la maggior parte delle persone. Basti pensare che in Italia sono circa 3,9 milioni le persone che nel 2022 hanno dichiarato di avere il diabete, pari al 6,6% della popolazione. Lo scorso anno è stato registrato un forte aumento dell’incidenza della patologia, con oltre 400mila casi in più rispetto a solo tre anni prima. Un incremento attribuibile all’invecchiamento della popolazione, alla tendenza di diagnosi di diabete più precoci e al peggioramento di alcuni fattori di rischio nel periodo della pandemia (aumento di eccesso di peso e riduzione dell’attività fisica).

La letteratura che sostiene il ruolo di questa bevanda nella riduzione del rischio di sviluppare il diabete è molto vasta e dettagliata. L’Isic, l’Institute for scientific information on Coffee, segnala numerose evidenze scientifiche sul tema, come il fatto che il caffè con caffeina possa proteggere maggiormente le donne rispetto agli uomini dalla possibilità di sviluppare il diabete e che anche il decaffeinato abbia effetti protettivi. È stato evidenziato inoltre come l’assunzione a lungo termine di caffè possa anche contribuire al carico antiossidante totale della dieta, aiutando a limitare lo stress ossidativo e, di conseguenza, l’insorgenza della patologia.