Di ruolo centrocampista, De Rosa, ex Real Aversa e San Giorgio, è il primo acquisto per il neo tecnico Papa.
Senza respiro, neanche il tempo di finire la stagione che la Forza e Coraggio si è rimessa al lavoro. Il modo migliore per metabolizzare la retrocessione.
E così, dopo l’annuncio di mister Papa come nuovo allenatore, la società ha chiuso l’accordo con un giocatore: il primo acquisto per la stagione 2022/2023. Vincenzo De Rosa, centrocampista 33enne, atleta poliedrico capace di rivestire anche altri ruoli.
Acerrana, Maddalonese, Real Aversa, San Giorgio tra le esperienze vissute nella sua carriera.
Soddisfatto anche il tecnico: “Un giocatore che ho inseguito per tanto tempo e che non ho mai avuto il piacere di allenare. Stavolta ci siamo riusciti”.
Fonte foto: Sportcampania.it
In una nota stampa a firma del gruppo squadra e del capitano Alessio Reale, i calciatori del San Giorgio confidano di essere molto preoccupati e di percepire un clima di tensione e paura.
SECONDA CATEGORIA. GIRONE B. “Si respira un clima di tensione e paura. L’andamento dei contagi, in crescita anche nella nostra provincia così come nel resto del Paese, non fa dormire sonni tranquilli. La ripresa del campionato di Seconda Categoria, senza un protocollo serio, è una situazione davvero surreale“. Così in una nota stampa il gruppo squadra del ASD San Giorgio del Sannio, capitanato da Alessio Reale.
“Il calcio, in questo modo, non è più un divertimento -prosegue la nota-. Per molti di noi, dipendenti o liberi professionisti, andare su un campo di calcio oltre al rischio di contrarre il contagio c’è il timore di dover affrontare settimane di quarantena, che equivalgono alla perdita del lavoro.
Non siamo professionisti, per noi non è previsto il giro di tamponi periodico e questo aumenta notevolmente il rischio di contagio all’interno dello spogliatoio. Come se non bastasse, molte strutture sono piccole e non adeguate per fronteggiare tale emergenza. Il campionato non può partire in queste condizioni”.
“Siamo consapevoli -si legge- che questa nostra scelta avrà conseguenze notevoli e probabilmente risvolti anche a danno della società, ma abbiamo palesato tutte le nostre preoccupazioni alla dirigenza che ha accolto ogni scelta. In questo momento così difficile e delicato, senza un protocollo di tutela per la salute di noi calciatori, non ci sono le condizioni per la ripresa del campionato.
“Ci auguriamo -conclude i calciatori- che la nostra scelta sia da monito anche per le altre società, affinché si possa fare fronte comune e riportare alla FIGC una posizione univoca sulla ripresa dei campionati. Se il calcio è passione e aggregazione, non possiamo ricominciare in questa condizione.