La Diamante tra le startup innovative della mappatura d’eccellenza targata Forbes

La Diamante tra le startup innovative della mappatura d’eccellenza targata Forbes

AttualitàBenevento Città

Prosegue il Forbes Italian Excellence Tour, un appuntamento che mette in luce le storie di chi, con talento e visione, sostiene la crescita del Paese. Per la tappa riguardante le province di Benevento e di Avellino, svoltasi ieri presso l’Hotel Antum di Benevento, riflettori puntati sul percorso imprenditoriale di Pasquale Napolitano, che, con il suo pitch – introdotto dal giornalista Enzo Argante – ha presentato i progetti e la vision dell’agenzia Diamante, giovane realtà emergente del panorama italiano. L’evento Forbes – quinta tappa italiana, dopo Torino, Palermo, Parma e Barletta – rientra nel roadshow dedicato alla mappatura di idee e progetti capaci di generare impatto e prospettive concrete di sviluppo.

La rivista americana, riconosciuta a livello internazionale, e famosa principalmente nel trattare argomenti di alta finanza, economia, tecnologia e marketing, sta creando un elenco, e di conseguenza una rete virtuosa, di imprese d’eccellenza capaci di generare valore, creare occupazione e proiettarsi su un mercato internazionale. Innovazione, visione e impatto sociale: partendo dalla sua intuizione e dal suo background professionale, Pasquale Napolitano ha illustrato il concetto alla base della vision Diamante, ovvero restituire una dimensione umana e collettiva al tempo delle persone. Un’occasione significativa per confrontarsi con imprenditori, investitori e rappresentanti istituzionali, in un contesto di alto profilo che ha celebrato il valore delle idee e delle competenze emergenti.

“La nostra è un’agenzia di marketing e comunicazione per politici, enti e imprenditori – afferma Pasquale Napolitano – ma anche un laboratorio che sperimenta nuovi modi di vivere e condividere esperienze: dalla cultura alla politica, dal turismo ai contenuti educativi. Portare questa visione su un palcoscenico così autorevole come quello di Forbes è stato un momento di emozione enorme. Una grande responsabilità, oltre che un riconoscimento alla forza di un’idea che parte da un’intuizione personale, ma che guarda alla società intera con coraggio. La nostra società, inoltre, è stata costituita senza notaio”.

Soddisfazione espressa anche dalla Camera di Commercio Irpinia Sannio: “Supportare giovani realtà innovative come la Diamante rientra pienamente nella missione della Camera di Commercio Irpinia Sannio – sostiene Aldo Masone, responsabile dell’ufficio Registro Imprese – in questo caso, abbiamo garantito il nostro supporto su tutti gli iter fondamentali utili alla costituzione della società. Con grande orgoglio, oggi vediamo la Diamante distinguersi per un lavoro di eccellenza sul territorio. Una realtà che spazia dalla comunicazione politica a quella dedicata alle imprese, con progetti concreti, capaci di generare valore, impatto e partecipazione. Vedere una startup del territorio entrare in una mappatura di eccellenza come quella di Forbes conferma che la strada è quella giusta”.

Presenti all’evento anche: il sindaco di Benevento Clemente Mastella, l’amministratore delegato di Forbes Italia Nicola Formichella, il presidente ANCE Benevento Flavian Basile, il vicepresidente di Confindustria Benevento Orazio Mascolino, il delegato al trasferimento tecnologico e ai rapporti con le imprese dell’UniSannio Marco Consales, il presidente UNPLI Campania Luigi Barbati, il presidente regionale della Croce Rossa Italiana della Campania Stefano Tangredi, il vicepresidente nazionale Confindustria Piccola Industria Pasquale Lampugnale, il presidente di Confagricoltura Benevento Antonio Casazza.

La Camera di Commercio Irpinia Sannio a Vinitaly: ecco il programma 

La Camera di Commercio Irpinia Sannio a Vinitaly: ecco il programma 

AttualitàDalla Regione

Alla 57ª edizione di Vinitaly, in programma a Veronafiere da domenica 6 a mercoledì 9 aprile, la Camera di Commercio Irpinia Sannio guiderà, all’interno del padiglione Campania, una collettiva di 111 aziende che identificano il 75% dell’intera produzione delle province di Avellino e Benevento. In collaborazione con il Consorzio tutela Vini d’Irpinia e il Sannio Consorzio Tutela Vini, l’ente camerale organizzerà incontri, eventi, dibattiti per promuovere il vino dei due territori, rappresentati da 3 Doc, 4 Docg, 1 Igp e con prodotti iconici come il Fiano di Avellino, il Greco di Tufo, la Falanghina del Sannio fra i bianchi e il Taurasi e l’Aglianico del Taburno fra i rossi.

Si comincia domenica 6 aprile alle 11:15 con il Consorzio Tutela Vini d’Irpinia che propone un focus sull’enoturismo in Campania a un anno dall’approvazione della legge regionale con la presenza, tra gli altri, di Maurizio Petracca, presidente Commissione Agricoltura della Regione Campania. Alle 14:30 “Il potenziale evolutivo del Fiano di Avellino Docg”, degustazione guidata con Jessica Bordoni di Civiltà del bere e i vertici del Consorzio tutela vini d’Irpinia Teresa Bruno e Arturo Erbaggio, questi ultimi presenti anche alla masterclass dedicata al Greco di Tufo Docg e il suo potenziale evolutivo, lunedì 7 aprile (ore 14:30) con James Button di Decanter. 

Lunedì 7 aprile alle ore 13 nello spazio del consorzio irpino, focus sul settore vitivinicolo dell’Irpinia e del Sannio con Antonello Murru, direttore Valirsannio, Teresa Bruno, presidente Consorzio tutela vini d’Irpinia e Libero Rillo, presidente Sannio Consorzio Tutela Vini. Alle 15:30, riflettori accesi su “Creanza Green experience”, organizzato dal Consorzio Creanza, progetto che punta a promuovere le eccellenze del territorio e a rafforzare il turismo esperienziale in Irpinia. 

Martedì 8 aprile, alle ore 11:30, il talk “I misteri delle Di…Vine”, un confronto con le imprenditrici femminili nel mondo del vino. Alle 14:30 il talk con la partecipazione del professor Attilio Scienza sui “Grandi territori di vini in Italia”. 

Mercoledì 9 aprile alle 11:30 il seminario con degustazione che mette a confronto due grandi territori di bianchi: Irpinia e Chablis, con la partecipazione fra gli altri di Stevie Kim, managing director di Vinitaly International, Teresa Bruno, presidente del Consorzio di tutela vini d’Irpinia, Sandrine Audegond, scrittrice e ambasciatrice del vino, e il presidente di Ais Campania, Tommaso Luongo.

Durante tutti i quattro giorni di Vinitaly, il Sannio Consorzio Tutela Vini presenterà in diverse fasce orarie (dalle 10 alle 14) le Indicazioni Geografiche del vino (Sannio Doc, Falanghina del Sannio Doc, Aglianico del Taburno Docg, Benevento Igt). Sarà inoltre possibile approfondire i nuovi pacchetti legati all’enoturismo, alla tracciabilità Igt e al sistema di certificazione, le iniziative di Sannio Academy (centro di formazione per studenti e operatori del food & wine e di promozione del patrimonio culturale storico-museale e paesaggistico del Sannio beneventano) e il progetto di ricerca e sviluppo “Sannio_Sustainability” finalizzato alla tutela delle risorse del territorio in chiave ambientale, sociale ed economica. 

Storie di futuro. Dallo scorso Vinitaly le più significative realtà irpine e sannite per innovazione, identità, storia, capacità imprenditoriale sono valorizzate attraverso il progetto di comunicazione “Storie di futuro”, che sarà proposto anche quest’anno sempre nel corso della manifestazione. L’iniziativa è promossa dalla Camera di Commercio Irpinia Sannio ed è curata da Rural Hack, attraverso media tradizionali e digitali e col sostegno di food influencer che hanno segnalato le storie più avvincenti, raggiungendo più di un milione di account.

La guida ai vini dell’Irpinia e del Sannio di Luciano Pignataro. A Vinitaly nello spazio della Camera di Commercio sarà distribuita la “Guida ai vini dell’Irpinia e del Sannio”, curata dal giornalista Luciano Pignataro e giunta alla seconda edizione. Il volume uscirà anche in allegato al quotidiano Il Mattino di Napoli in occasione della manifestazione di Verona e sarà un utile strumento per orientarsi in un comparto enoico che sta conquistando sempre più esperti, operatori e wine-lover.

Dazi e vino, timori per Irpinia e Sannio: il mercato USA vale oltre il 30% del nostro export  

Dazi e vino, timori per Irpinia e Sannio: il mercato USA vale oltre il 30% del nostro export  

AttualitàDalla Regione
Pettrone (Camera di Commercio): “Agiscano UE e governo italiano”.

I dazi imposti dalla Casa Bianca all’Unione europea impensieriscono gli operatori del vino di Irpinia e Sannio alla vigilia del 57° Vinitaly (Veronafiere, 6-9 aprile). Secondo una elaborazione della Camera di Commercio Irpinia Sannio su base Istat il valore delle vendite verso gli Usa ammonta a quasi 9 milioni di euro per una quota di mercato che supera il 30% del totale export.

Gli Stati Uniti, infatti, rappresentano la prima destinazione in valore per l’export dei vini di Irpinia (nel 2024 le esportazioni hanno toccato i 7 milioni di euro, in crescita del 25,9% rispetto all’anno precedente) e per quelli del Sannio (1,85 milioni di euro, +27,5% sul 2023). Cifre alla mano, su un totale dell’export dei vini irpini che nel 2023 ha raggiunto i 22,7 milioni di euro (+11,2% rispetto al 2023), le vendite verso gli Usa rappresentano il 30,8% del totale del mercato al di fuori dell’Italia. Per i vini sanniti, invece, la rotta commerciale diretta negli States cuba il 28,5% dell’export totale, pari a 6,5 milioni di euro. Una situazione che i produttori di vini di qualità di territori che possono vantare 3 Doc, 4 Docg, 1 Igp, grandi bianchi come il Fiano di Avellino, il Greco di Tufo e la Falanghina del Sannio e rossi di spicco come il Taurasi e l’Aglianico del Taburno, considerano indubbiamente delicata.

“Credo che l’impatto dei dazi americani sarà notevole per l’agroalimentare irpino-sannita, in quanto l’export di vino e olio d’oliva, nel suo insieme, per il 70% è diretto negli Usa – commenta Girolamo Pettrone, commissario straordinario Camera di Commercio Irpinia Sannio -. Negli ultimi mesi, a partire dallo scorso dicembre, gli ordini sono aumentati proprio per l’incognita dei dazi. Ora bisognerà capire come l’Unione europea e il Governo italiano vorranno porsi per arginare almeno in parte questa spada di Damocle che è caduta sull’economia, in particolare sui settori vitivinicolo e oleario per il nostro territorio”.

La presidente del Consorzio tutela Vini d’Irpinia, Teresa Bruno, confida nella missione al Vinitaly per promuovere il territorio e vini che “sono storia e sorpresa contestualmente; occorre ora individuare mercati alternativi come il Giappone, senza per questo dimenticare l’Italia, dove dovremmo concentrare nuove strategie di marketing”. Sul versante del Sannio Consorzio Tutela Vini, il presidente Libero Rillo è attendista e lancia un appello alla catena di approvvigionamento per evitare che si inneschino delle speculazioni che possono essere paradossalmente ancora più dannose dei dazi.

“Bisognerà trovare accordi con gli importatori e capire quale sarà l’impatto effettivo dei dazi – spiega Rillo -, perché su una bottiglia media di 5-6 euro, che poi è il prezzo medio del nostro prodotto in Usa, un dazio di 1,20 dollari non sarebbe di per sé un problema. Se però i maggiori dazi dovessero portare a un aumento del prezzo della bottiglia a ogni passaggio fra tasso di cambio euro/dollaro, trasporto, sdoganamento, fino ad arrivare al ristorante, allora avremmo un incremento sensibile dei costi, penalizzando la penetrazione dei nostri vini sul mercato statunitense”.

Al 57° Vinitaly, dove sono previsti circa 3.000 buyer americani, la Camera di Commercio sarà capofila di una collettiva di 111 aziende che vede coinvolti anche il Consorzio tutela Vini d’Irpinia e il Sannio Consorzio Tutela Vini – all’interno del padiglione Campania – che identificano il 75% dell’intera produzione delle province di Avellino e Benevento.  

Al 57° Vinitaly la Collettiva dei Vini di Irpinia e Sannio con 111 cantine

Al 57° Vinitaly la Collettiva dei Vini di Irpinia e Sannio con 111 cantine

AttualitàDalla Regione

Con 111 aziende su una superficie di 3.000 metri quadrati, la collettiva guidata dalla Camera di Commercio Irpinia Sannio e dai due Consorzi di tutela vini d’Irpinia e Sannio dà appuntamento al 57° Vinitaly (Veronafiere, 6-9 aprile), all’interno del padiglione della Campania. L’iniziativa è stata presentata oggi in una conferenza stampa a Benevento presso la sede della Camera di Commercio Irpinia Sannio. 

I numeri del settore. 

Il distretto enologico irpino-sannita produce in media 35 milioni di bottiglie l’anno per un controvalore complessivo alla produzione, rilevato dalla Regione Campania, di 120 milioni di euro, oltre i 2/3 del totale regionale. Circa 300 imprese verticali che vinificano e imbottigliano prodotti a marchio, una superficie vitata che con quasi 17.000 ettari rappresenta i due terzi del vigneto Campania e un valore dell’export di vino di quasi 30 milioni di euro nel 2024, il 7% in più rispetto all’anno precedente per una quota sul totale delle spedizioni regionali che sale al 68%. “L’obiettivo è quello di rafforzare il business dei vini irpini e sanniti, che hanno fatto della sostenibilità, della biodiversità e della tradizione enologica dei solidi pilastri della propria produzione e che hanno enormi potenzialità anche in termini di enoturismo – dichiara il commissario straordinario della Camera di Commercio Irpinia e Sannio, Girolamo Pettrone -. Al Vinitaly puntiamo ad incontrare nuovi buyer italiani ed esteri, grazie alla presenza di delegazioni provenienti da circa 140 Paesi, forti di una qualità vitivinicola riconosciuta di un territorio che rappresenta i due terzi del vigneto regionale campano”. 

Le IG di Irpinia e Sannio. 

Caratterizzato da Indicazioni Geografiche sempre più apprezzate in Italia e all’estero e simbolo di una biodiversità unica sul territorio campano – con Docg come l’Aglianico del Taburno nel distretto produttivo sannita e Taurasi, Greco di Tufo e Fiano di Avellino nell’area irpina, produzioni Dop come la Falanghina del Sannio e la Dop Sannio (che comprende tutto il territorio della provincia di Benevento), la Dop Irpinia, il marchio Igp Benevento -, il territorio di Irpinia e Sannio è fra i più dinamici a livello nazionale per innovazione, trascinato anche da una presenza solida di imprenditrici donne alla guida delle imprese agricole che hanno contribuito ad imprimere una trasformazione verso un ammodernamento dei vigneti. 

Storie di futuro. 

Anche la tecnologia sta accompagnando la crescita delle imprese agricole e dallo scorso Vinitaly le più significative realtà per innovazione, identità, storia, capacità imprenditoriale sono valorizzate attraverso il progetto di comunicazione “Storie di futuro”, che sarà proposto anche quest’anno, sempre durante la rassegna internazionale di Veronafiere. L’iniziativa è promossa dalla Camera di Commercio Irpinia e Sannio ed è curata da Rural Hack, attraverso media tradizionali e digitali e col sostegno di food influencer che hanno segnalato le storie più avvincenti, raggiungendo più di un milione di account. 

Il progetto Dioniso. 

La viticoltura di Irpinia e Sannio guarda al futuro attraverso il progetto Dioniso, guidato dal Distretto Aerospaziale della Campania (DAC) e dalla Camera di Commercio di Irpinia Sannio in stretto raccordo con i Consorzi di tutela dei vini dell’Irpinia e del Sannio e degli atenei Federico II di Napoli e Unisannio. “Dioniso” punta a traghettare la viticoltura di precisione in una nuova dimensione, attraverso l’utilizzo di droni e sensori per raccogliere dati e fornire ai produttori informazioni in tempo reale, così da ottimizzare la produzione, rispondere alle sfide del cambiamento climatico, ridurre l’uso di mezzi tecnici, migliorare la gestione delle risorse idriche, adottare interventi preventivi per gestire efficacemente malattie e patogeni, incrementando così gli aspetti legati alla sostenibilità ambientale ed economica. 

Il programma. 

Al 57° Vinitaly, la Camera di Commercio di Irpinia Sannio affronterà con il Consorzio tutela Vini d’Irpinia e con il Sannio Consorzio Tutela Vini i temi dell’enoturismo a un anno dall’approvazione della legge regionale; gli aspetti legati al vino come espressione di identità di un territorio attento alla sostenibilità, proiettato verso una gestione razionale delle imprese grazie alla digitalizzazione; teso a rafforzare la propria presenza sui mercati internazionali, promuovendo degustazioni, confronti guidati, ma anche talk e approfondimenti con esperti. 

La guida di Luciano Pignataro. 

Per orientarsi in un comparto enoico che sta conquistando sempre più esperti e wine-lover, di grande aiuto potrà essere la seconda edizione della “Guida ai vini di Irpinia e Sannio”, curata dal giornalista Luciano Pignataro, che sarà distribuita a Vinitaly e uscirà anche in allegato al quotidiano Il Mattino di Napoli in occasione della manifestazione. Nel corso della conferenza stampa sono intervenuti: Girolamo Pettrone, commissario straordinario Camera di Commercio Irpinia Sannio; Antonello Murru, direttore Valirsannio, Azienda speciale Camera di Commercio Irpinia Sannio; Luigi Carrino, presidente Distretto Aerospaziale della Campania (DAC); Teresa Bruno, presidente Consorzio Tutela Vini d’Irpinia; Libero Rillo, presidente Sannio Consorzio Tutela Vini; Luciano Pignataro, giornalista Il Mattino, curatore guida ai vini di Irpinia e Sannio; Francesca Marino, biologa nutrizionista; Alex Giordano, coordinatore “Storie di Futuro”, progetto CCIAA Irpinia Sannio a Vinitaly.  

Le denominazioni (Dop e Igp). 

Le denominazioni del territorio del Sannio sono: Aglianico del Taburno Docg, Falanghina del Sannio Doc (con le sottozone di Guardia Sanframondi o Guardiolo, Sant’Agata dei Goti, Solopaca e Taburno), Sannio Doc che copre tutta la provincia e Benevento o Beneventano Igt. L’Irpinia ha 3 Docg: il Taurasi, il Greco di Tufo e il Fiano di Avellino. A queste si aggiunge la Doc Irpinia con la sottozona Campi Taurasini. 

Irpinia Sannio: segnali d’allarme sul fronte della nati-mortalità imprenditoriale

Irpinia Sannio: segnali d’allarme sul fronte della nati-mortalità imprenditoriale

AttualitàDalla Regione
Nel 2024 Avellino: 1.947 nuove aperture e 1920 chiusure (+27 unità)Benevento: 1.304 iscrizioni a fronte di 1.465 cessazioni (-161 imprese)

L’Irpinia ed il Sannio si trovano ad affrontare una sfida significativa sul fronte imprenditoriale. I dati Movimprese relativi al 2024 evidenziano tassi di natalità delle imprese particolarmente bassi, che si attestano al 4,5% per Avellino e al 3,7% per Benevento, contro una media nazionale del 5,4% e campana del 5,5%. Questi numeri pongono in particolare Benevento come una delle province meno dinamiche d’Italia sotto questo profilo.

Numeri che raccontano una difficoltà crescente

  • Avellino: con 1.947 nuove iscrizioni e 1.920 cessazioni, il saldo è appena positivo (+27 imprese) e il tasso di crescita si ferma allo0,1%, molto al di sotto della media regionale (1,0%).
  • Benevento: i numeri risultano ancora più preoccupanti: 1.304 iscrizioni, 1.465 cessazioni e un saldo negativo di -161 imprese, con un tasso di crescita negativo di-0,5%, il più basso della Campania.

È quanto emerge in sintesi dall’analisi Movimprese relativa all’anno 2024, condotta da Unioncamere e InfoCamere sui dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio e disponibile con un cruscotto interattivo all’indirizzo www.infocamere.it/Movimprese. Questo strumento consente di approfondire le dinamiche territoriali e individuare le leve strategiche per il rilancio.

Alla fine del 2024, sono 42.090 le imprese registrate in provincia di Avellino e 33.554 nel Sannio, rappresentando il 13% del tessuto imprenditoriale campano, che conta complessivamente 595.090 imprese.

Dal confronto con le altre province campane si distingue Napoli, la provincia più dinamica, che guida la crescita regionale con un saldo di +4.892 imprese e un tasso del 1,6%. Seguono Caserta (+860 imprese, 0,9%) e Salerno (+579 imprese, 0,5%).

Questo scenario è strettamente legato ai fenomeni di spopolamento e invecchiamento della popolazione che colpiscono le aree interne, determinando una contrazione non solo della base demografica, ma anche della capacità imprenditoriale del territorio.

I settori economici

L’agricoltura si conferma pilastro dell’imprenditoria locale almeno dal punto di vista numerico, rappresentando il 25,1% delle imprese in Irpinia e il 30,4% nel Sannio. Tuttavia, mentre il settore registra stabilità nelle iscrizioni e cessazioni, è nei servizi – come le attività professionali, scientifiche, tecniche e il noleggio – che emergono nuove opportunità. Questi comparti mostrano saldi positivi, confermando una transizione verso un’economia dei servizi più dinamica e competitiva. Il commercio, invece, mostra segnali di sofferenza, con un saldo negativo in entrambe le province.

Saldo positivo, invece, per le costruzioni, i servizi di informazione e comunicazione, le attività finanziarie e assicurative, le attività professionali, scientifiche e tecniche ed il noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese.

Con riferimento alle forme giuridiche, in entrambe le province, quella prevalente si conferma la ditta individuale, con il 56,6% sul totale delle imprese registrate e 1.134 iscrizioni, per la provincia di Avellino ed il 57,3% e 722 iscrizioni, per la provincia di Benevento (dati superiori alla media regionale 50% e nazionale 50,2%). Immediatamente dopo le società di capitale (31% in Irpinia e 32% nel Sannio). La preferenza per la forma giuridica della ditta individuale dimostra pertanto ancora una volta la forte presenza di piccole realtà imprenditoriali. Tuttavia, l’espansione delle società di capitale offre segnali di una progressiva modernizzazione e orientamento ai mercati esteri.

Nell’anno 2024, le imprese artigiane risultano 6.239 per la provincia di Avellino, con un’incidenza pari al 14,8% del totale delle imprese irpine, e 4.253 per la provincia di Benevento, pari al 12,7% del totale delle imprese sannite. Negativo, purtroppo, il saldo tra iscrizioni e cancellazioni, pari rispettivamente a -31 e -13 posizioni.

Rispetto all’anno precedente, per le imprese artigiane si registra un decremento del tasso di crescita, pari al – 0,5% per la provincia di Avellino ed al -0,3% per quella di Benevento.

Un ultimo sguardo infine, ai dati sugli imprenditori, dove resta ancora dominante l’incidenza delle cariche maschili, con il 68,6% per la provincia di Avellino ed il 68,3 per la provincia di Benevento (valori regionale 72,9% e nazionale 72,2%) e soprattutto emerge un deciso invecchiamento della classe imprenditoriale.Con appena il 4% del totale costituito da imprenditori con meno di 30 anni, per la provincia di Avellino, e solo il 3,9%, per la provincia di Benevento, il territorio rischia un declino generazionale che solo interventi mirati possono prevenire.

Interessante, infine, il dato relativo alla nazionalità di provenienza dei soggetti titolari di cariche in imprese: su 55.910 imprenditori irpini, 3.837 hanno nazionalità straniera e su 42.634 imprenditori sanniti, 2.487.

L’appello della Camera di Commercio Irpinia Sannio  
La Camera di Commercio Irpinia Sannio esprime grande preoccupazione per queste tendenze. “I dati non lasciano spazio a dubbi: occorrono interventi concreti per invertire questa rotta. La perdita di dinamismo imprenditoriale, unita ai problemi di spopolamento, rischia di compromettere il futuro economico delle nostre province”, sottolinea il Commissario Straordinario della Camera di Commercio Irpinia Sannio Girolamo Pettrone.

“L’Ente camerale ha programmato per il 2025 una serie di misure volte a sostenere la creazione e lo sviluppo imprenditoriale nel nostro territorio, a partire da iniziative di accompagnamento per supportare le startup guidate da giovani under 30, ulteriore sostegno all’innovazione promuovendo il digitale e l’innovazione nelle micro e piccole imprese locali, percorsi di alta formazione per sviluppare competenze specifiche richieste dal mercato, soprattutto nei settori emergenti, valorizzazione delle eccellenze produttive, come quelle legate all’agroalimentare, all’artigianato e al turismo, che possano rappresentare un volano per il rilancio e ulteriore sostegno per l’internazionalizzazione con incentivi e servizi di affiancamento per rafforzare la competitività imprenditoriale sui mercato strategici.”

“È necessario consolidare l’impegno corale di enti territoriali, imprenditori, università e centri di formazione, associazioni e società civile per condizioni più favorevoli alla nascita e allo sviluppo delle imprese. Con uno sforzo congiunto e una visione strategica potremo garantire un futuro prospero per le imprese e le comunità dell’Irpinia e del Sannio”, conclude Pettrone.

CCIAA Irpinia Sannio: assegnati d’ufficio i primi mille domicili digitali

CCIAA Irpinia Sannio: assegnati d’ufficio i primi mille domicili digitali

AttualitàBenevento Città
Pronti ad assegnarne 5.019 per omessa comunicazione da parte delle imprese delle PEC.

La Camera di Commercio Irpinia Sannio ha attribuito d’ufficio i primi 1.000 domicili digitali. Ma complessivamente saranno assegnati d’ufficio altri 5.019 domicili digitali per imprese individuali e società di capitale del territorio, di cui 2.549 per la provincia di Benevento e 3.470 per la provincia di Avellino.

Le imprese più virtuose sono state le società di persone: saranno attribuiti di ufficio solo 76 domicili digitali nella provincia di Benevento e 126 nelle province di Avellino.

Il domicilio digitale attribuito d’ufficio dalla Camera di Commercio Irpinia Sannio (codicefiscaleimpresa@impresa.italia.it) è attivo solo per la ricezione, ed è accessibile dal Rappresentante dell’impresa tramite il Cassetto Digitale dell’Imprenditore, accedendo dalla piattaforma Impresa Italia.

Le imprese iscritte al Registro delle Imprese, costituite in forma societaria o individuale, che non avevano comunicato il proprio domicilio digitale (PEC), oppure che avevano un indirizzo scaduto o revocato, dovevano regolarizzare la propria posizione entro il 30 aprile 2023.

È quanto previsto dalla Legge di conversione n. 120 dell’11 settembre 2020, che conferma le novità introdotte dal decreto “semplificazioni” D.L.n. 76/2020, recante “Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale”.

La mancata comunicazione comporta oltre all’assegnazione d’ufficio di domicili digitali, anche l’erogazione di una sanzione amministrativa che per le società sarà di 412 euro e per le imprese individuali di 60 euro.

Lombardi si congratula con Bruno, nuovo presidente della neonata “Camera di Commercio Irpinia Sannio”

Lombardi si congratula con Bruno, nuovo presidente della neonata “Camera di Commercio Irpinia Sannio”

Politica

Questa mattina la Camera di Commercio Irpinia Sannio ha proceduto alla nomina del proprio presidente.

La scelta è ricaduta su Pino Bruno, il quale ha ricevuto le congratulazioni in merito all’elezione odierna, anche dal Vice Presidente della Provincia di Benevento, Nino Lombardi, che nell’augurargli buon lavoro ha affermato:

L’elezione del Presidente della neonata ‘Camera di Commercio Irpinia Sannio’ costituisce un atto importante dal punto di vista istituzionale in quanto segna la normalizzazione secondo le norme statutaria delle attività operative dell’Ente Camerale nelle aree interne.

La Camera di Commercio Irpinia Sannio ha competenza sul territorio di due Province della Campania del nord est, che vantano grandi e comprovate eccellenze in tutti i settori produttivi e che hanno straordinarie potenzialità e opportunità di crescita e di sviluppo da cogliere anche in una congiuntura così delicata e difficile quale quella che stiamo purtroppo attraversando.

In tale contesto, sono certo che gli Organi elettivi della Camera di Commercio Irpinia Sannio, a cominciare dal Presidente Bruno, sapranno al meglio tutelare e valorizzare il territorio, le produzioni, i produttori sanniti e la stessa sede istituzionale ed operativa della Camera di Commercio di Corso Garibaldi di Benevento“.