Dopo ventisette anni di servizio onorato e impeccabile nell’Arma dei Carabinieri, il Brigadiere Giuseppe D’Aronzo ha raggiunto un traguardo di straordinario valore umano e professionale: la nomina a Maresciallo dei Carabinieri, al termine del corso di formazione svoltosi presso la Scuola Allievi Marescialli di Velletri (RM), affrontato con impegno, dedizione e risultati brillanti.
Un percorso lungo, costellato di sacrifici e responsabilità, affrontato sempre con il senso del dovere, della giustizia e dello spirito di servizio che da sempre contraddistinguono il neo Maresciallo. Durante i sei mesi di corso, Giuseppe D’Aronzo si è distinto per preparazione, serietà e determinazione, guadagnandosi il plauso dei superiori e il rispetto dei colleghi.
Arruolato nell’Arma nel 1998 come allievo carabiniere ausiliario presso la Scuola Allievi Carabinieri di Benevento, nel 2001 vince il concorso per Carabiniere effettivo. Dopo dieci anni di servizio in Piemonte, dal 2011 presta servizio nella Capitale, distinguendosi per professionalità e spirito di sacrificio. Nel 2017 supera il concorso interno per Vicebrigadiere, proseguendo in una carriera costruita con passione, umiltà e instancabile dedizione.
Ad aggiungere solennità alla cerimonia finale del corso a Velletri, la significativa presenza del Maresciallo in quiescenza Pietro Perugini, che proprio in quella Scuola frequentò il primo corso allievi Marescialli nel lontano 1969, anno di apertura dell’istituto. Un passaggio simbolico tra generazioni di servitori dello Stato, legati dagli stessi valori di fedeltà, onore e disciplina.
A nome della famiglia, dei parenti, degli amici e dei colleghi, giungano al Maresciallo D’Aronzo i più calorosi auguri per questo nuovo capitolo della sua vita professionale. Un traguardo che onora non solo lui, ma anche la comunità di cui è figlio e testimone.
In bocca al lupo, Maresciallo D’Aronzo Giuseppe! Che questo nuovo incarico sia foriero di ulteriori soddisfazioni e successi. L’uniforme che indossi continua a essere simbolo di impegno, giustizia e servizio per tutti noi.
Val Fortore, vendita abusiva di sigarette in un bar: scatta la sanzione
I Carabinieri della Stazione di San Marco dei Cavoti insieme a personale specializzato dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Benevento, coordinati dalla Compagnia di San Bartolomeo in Galdo, hanno effettuato un controllo presso un bar della Val Fortore, dove hanno rinvenuto alcune stecche di sigarette (tabacchi lavorati nazionali) che la titolare dell’esercizio pubblico teneva per venderle ai suoi clienti senza, però, avere la necessaria autorizzazione.
È quindi scattato il sequestro amministrativo delle confezioni di sigarette, per un valore commerciale di quasi centottanta euro ed è stata elevata una sanzione amministrativa di cinquemila euro a carico della proprietaria del bar.
L’attività di controllo messa in campo dai Carabinieri del Comando Provinciale di Benevento è continua in ogni settore e viene eseguita con il supporto dei Reparti Speciali dell’Arma e di personale ispettivo specialistico dei vari Enti.
Puglianello| Incendio di materiale elettrico davanti alla casa del deputato Rubano: si indaga
Un episodio sospetto ha scosso nel pomeriggio di ieri la quiete di Puglianello, dove ignoti hanno appiccato il fuoco a del materiale elettrico collocato all’esterno di un’abitazione in fase di ristrutturazione. L’immobile è di proprietà di Francesco Maria Rubano, sindaco del paese e deputato di Forza Italia.
Secondo una prima ricostruzione, le fiamme hanno interessato alcune guaine flessibili per cavi elettrici, posizionate davanti all’edificio e ancora da installare. Fortunatamente, l’incendio è stato contenuto prima che potesse causare danni più gravi alla struttura.
Lanciato l’allarme, sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Telese Terme, insieme ai carabinieri della Stazione di Amorosi e al Nucleo Radiomobile di Cerreto Sannita, che hanno immediatamente avviato le indagini per chiarire la natura dell’episodio.
Al momento, pur non escludendo alcuna pista, i primi accertamenti sembrerebbero allontanare l’ipotesi di un gesto a sfondo intimidatorio o legato all’attività politica del proprietario.
Saranno comunque le indagini dei militari dell’Arma a stabilire con certezza le responsabilità e a chiarire se si sia trattato di un atto vandalico isolato o di un’azione deliberata.
Il gruppo consiliare di Puglianello: “Solidarietà al sindaco.”
“Esprimiamo piena solidarietà e vicinanza al sindaco Francesco Maria Rubano per il grave atto incendiario verificatosi presso la sua abitazione a Puglianello . Confidiamo nel lavoro delle autorità competenti, certi che faranno piena luce su quanto accaduto, assicurando alla giustizia l’autore del vile gesto”. Così in una nota il Gruppo consiliare “Uniti e Coerenti” di Puglianello.
Maltrattava la madre per estorcerle denaro: 27enne di Benevento con braccialetto elettronico
Nella giornata di ieri, la Polizia di Stato di Benevento ha dato esecuzione ad un’ordinanza, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Benevento, applicativa della misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi da essa abitualmente frequentati, con prescrizione di mantenere una distanza di almeno cinquecento metri e con “braccialetto elettronico”, nei confronti di un ventisettenne di Benevento, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia, estorsione aggravata e lesioni aggravate ai danni della madre convivente.
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, hanno permesso di delineare un grave quadro indiziario nei confronti dell’uomo, il quale, sin dall’anno 2020, avrebbe maltrattato l’anziana madre, sottoponendola a violenze fisiche, aggressioni verbali e continue vessazioni psicologiche, consistite anche nell’apostrofarla con espressioni gravemente lesive della dignità personale.
In particolare, nel corso dell’audizione della persona offesa e di altri testimoni, è emerso che l’indagato, affetto da ludopatia, ha richiesto in più occasioni denaro alla madre, minacciandola di distruggere le suppellettili presenti in casa. In un episodio, secondo la ricostruzione accusatoria, l’indagato ha colpito la madre con una bottiglia alla testa, procurandole una ferita lacero contusa per la quale sono stati necessari tre punti di sutura. Ancora, in un’altra circostanza, al rifiuto della donna di elargirle le ulteriori somme di denaro richieste, il figlio l’ha colpita con un calcio al costato, procurandole dolori durati più di una settimana. In un’ulteriore occasione, infine, l’uomo ha spinto l’anziana madre contro le pareti della vasca da bagno procurandole ecchimosi al costato.
Il provvedimento oggi eseguito – avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione – è stato disposto in fase di indagini preliminari e il destinatario dello stesso è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.
Nella giornata dell’8.7.2025 il personale della Stazione CC di Ceppaloni e della Compagnia Carabinieri – NORM di Montesarchio ha dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari con il cd braccialetto elettronico, emessa dal Tribunale del Riesame di Napoli su appello cautelare proposto dalla Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti di un trentenne di Ceppaloni, gravemente indiziato del delitto di detenzione ai fini di cessione a terzi di sostanze stupefacenti.
In particolare, l’attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, si è articolata in servizi di osservazione, pedinamento e controllo da parte della polizia giudiziaria operante, nell’installazione di un sistema di videosorveglianza, nelle sommarie informazioni degli acquirenti di sostanze stupefacenti e nel sequestro di alcune dosi.
L’odierno arrestato, nonostante gli fosse stata applicata la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel Comune di Ceppaloni e fosse già gravato da precedenti specifici in materia di sostanze stupefacenti poneva in essere, secondo la ricostruzione accusatoria, un’attività di cessione di sostanze stupefacenti, ed in particolare di cessione di cocaina e hashish.
Alla luce dell’attività investigativa espletata con tempestività con tempestività dalla polizia giudiziaria, valutata la fondatezza del compendio probatorio raccolto nel corso delle indagini, condivisa la valutazione prospettata dal P.M. in ordine a due dei cinque episodi di cessione contestati, il Tribunale del Riesame ha ritenuto che ricorressero altresì le esigenze cautelari, considerato il pericolo di reiterazione di reati della stessa specie.
Benevento,18enne trovata morta al rione Libertà: ipotesi gesto estremo
Una ragazza di 18 anni è stata trovata ieri priva di vita nella sua abitazione, al rione Libertà. A fare la scoperta sono stati i familiari, che hanno immediatamente chiamato i soccorsi. All’arrivo del personale sanitario, però, non c’era già più nulla da fare: ogni tentativo di rianimazione si è rivelato vano.
Secondo una prima ricostruzione, la giovane avrebbe assunto una quantità elevata di farmaci non prescritteli. Gli inquirenti infatti ipotizzano un gesto volontario, probabilmente legato a un disagiopsicologico che la ragazza sembrava stesse vivendo.
Sul posto anche i Carabinieri, che hanno avviato le indagini per chiarire la dinamica dell’accaduto.
Val Fortore: il Generale di divisione La Gala in visita alla Compagnia Carabinieri di San Bartolomeo in Galdo
Nella mattinata odierna il Generale di Divisione Canio Giuseppe La Gala, Comandante della Legione Carabinieri Campania, con sede a Napoli, ha fatto visita alla Compagnia Carabinieri di San Bartolomeo in Galdo, importante presidio dell’Arma in un territorio che fa da cerniera fra le regioni Campania, Molise e Puglia.
Il Comandante della Compagnia, Maggiore Gaetano Ragano, ha accolto l’alto ufficiale insieme al Cappellano Militare del Comando Provinciale dei Carabinieri di Benevento, Don Salvatore Varavallo, ai Comandanti ed ai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, del Nucleo Comando e delle Stazioni dipendenti, illustrando le numerose peculiarità del territorio.
Nell’occasione il Comandante della Legione ha salutato una rappresentanza della locale Sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri, capeggiata dal Maresciallo Aiutante Sostituto Ufficiale di Pubblica Sicurezza in congedo Donato Ferraro e si è intrattenuto con i militari presenti, sottolineando l’importanza dei presidi capillari dell’Arma nel garantire la sicurezza di tutti i cittadini anche in territori distanti dai principali centri urbani, ringraziando i Carabinieri della Val Fortore per l’impegno quotidianamente profuso in favore della collettività ed esortandoli ad operare sempre con la professionalità che contraddistingue storicamente l’Arma e con la serenità d’animo, che è un fattore imprescindibile per raggiungere in maniera ottimale gli obiettivi istituzionali, mettendo in campo un’attenta e costante opera di vigilanza del territorio, principalmente dedicata alla prevenzione dei reati ed alla tutela delle categorie più deboli. Il tutto in un costruttivo e sinergico rapporto con le istituzioni locali e con le diverse espressioni della società civile.
In tale contesto non è mancato un incontro, avvenuto presso il Convento dei Frati Minori di San Bartolomeo in Galdo, con il Padre Guardiano, Frate Antonio Latella, con il Parroco, Don Gianluca Spagnuolo, con il Presidente della Comunità Montana del Fortore, Dott. Zaccaria Spina e con il Sindaco di San Bartolomeo in Galdo, Dott. Carmine Agostinelli, i quali, dopo una visita della Chiesa di Santa Maria degli Angeli, annessa al Convento e prima di salutarsi con un “arrivederci”, hanno esternato al Generale di Divisione Canio Giuseppe La Gala le loro più sincere espressioni di compiacimento per il lavoro svolto dai Carabinieri della Compagnia fortorina.
Pannarano, comportamento irrispettoso verso i Carabinieri: locale chiuso per 10 giorni
Nell’ambito delle attività di prevenzione e controllo del territorio, è stato adottato un provvedimento a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica.
Nello specifico, la Polizia di Stato, con provvedimento del Questore di Benevento su proposta della Compagnia di Carabinieri di Montesarchio, ha sospeso per 10 giorni un’attività di somministrazione di alimenti e bevande sita nel centro di Pannarano.
Il provvedimento è stato adottato in quanto nel corso di un controllo dei Carabinieri gli avventori tenevano una condotta irriguardosa nei confronti degli stessi determinandosi una situazione di rischio per l’ordine e la sicurezza pubblica, con conseguente necessità di adottare un provvedimento avente natura cautelare e preventiva di possibili ulteriori rischi per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Foto di repertorio
Apice, 19enne arrestato durante un tentativo di furto in campagna
Ancora una volta, l’efficace azione preventiva e repressiva dell’Arma dei Carabinieri ha permesso di contrastare con successo un furto avvenuto in una zona rurale della cittadina sannita, confermando l’impegno quotidiano delle Forze dell’Ordine nella tutela del territorio e dei cittadini.
I militari della locale Stazione Carabinieri, congiuntamente ai colleghi della Stazione di San Giorgio del Sannio, hanno tratto in arresto in flagranza di reato un 19enne del posto, già noto alle Forze dell’Ordine. Il giovane aveva poco prima danneggiato la recinzione metallica di un terreno agricolo di proprietà di un 26enne, anch’egli residente ad Apice, introducendosi all’interno della proprietà e asportando numerosi pali in ferro e un telaio metallico che erano accantonati.
Determinante è risultata la tempestiva segnalazione di alcuni vicini, che, notando movimenti sospetti, allertavano il numero di emergenza 112. L’intervento immediato delle pattuglie ha consentito di bloccare il giovane proprio mentre si accingeva a caricare la refurtiva su un’autovettura, all’interno della quale venivano rinvenuti arnesi da scasso e guanti da lavoro, chiari indizi dell’intento criminoso.
Il materiale rinvenuto, unitamente alla refurtiva, è stato sottoposto a sequestro. Dopo l’espletamento delle formalità di rito, il 19enne è stato dichiarato in stato di arresto per furto aggravato e posto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, informata dai militari della Stazione Carabinieri di Apice.
L’episodio conferma ancora una volta la costante presenza dell’Arma dei Carabinieri a presidio del territorio, nonché la capacità di effettuare interventi rapidi e risolutivi. Un’azione sinergica e coordinata che rappresenta una risposta concreta e tangibile alla domanda di sicurezza da parte della collettività.
L’Arma dei Carabinieri rinnova l’invito ai cittadini a collaborare segnalando ogni movimento sospetto: la sicurezza è un bene comune che si costruisce insieme.
L’uomo tratto in arresto è, pertanto, allo stato indagato e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.
Carabinieri tra la gente: l’Arma vicina ai cittadini nei gesti quotidiani e nell’educazione ai più giovani
In un’epoca spesso segnata da individualismo e distacco tra Istituzioni e cittadini, i Carabinieri continuano a rappresentare una presenza discreta, ma costante, fatta di azioni concrete e valori profondi. Non solo presidio di legalità, ma autentico presidio umano, capace di entrare in contatto diretto con la comunità anche attraverso piccoli gesti o momenti di confronto autentico. Due episodi recenti, accaduti nel beneventano, testimoniano chiaramente questo spirito.
Nel cuore della città di Benevento: un Carabiniere della locale Compagnia, libero dal servizio, ha rinvenuto per strada un borsello contenente documenti personali, carte di credito e una somma di denaro in contanti. Senza esitazione, il militare ha contattato il legittimo proprietario, restituendo quanto rinvenuto. Un gesto semplice, ma di grande valore etico, che ha profondamente colpito l’uomo che, ormai rassegnato, aveva perso le speranze di ritrovare i propri effetti personali.
Sicuramente in un mondo dove spesso si sente parlare solo di egoismo, ricevere una telefonata da chi ha trovato e custodito ciò che si era perso può e deve far ritrovare fiducia negli altri.
Il secondo episodio si è svolto nella suggestiva cornice dell’Oratorio “Casa di Padre Pio” a Pietrelcina. Qui, nell’ambito del campo estivo organizzato da Frà Daniele Moffa, il Maggiore Emanuele Grio, Comandante della Compagnia Carabinieri di Benevento, ha incontrato decine di ragazzi, regalando loro un momento di grande valore educativo.
L’Ufficiale insieme al Comandante della Stazione Luogotenente Enrico Maurizio Vernillo, ha parlato con linguaggio chiaro e diretto dei pericoli legati all’uso inconsapevole dei social network, dell’intelligenza artificiale, dei rischi della violenza domestica, dei reati a sfondo sessuale online, della ludopatia e delle dipendenze tecnologiche. Temi attuali e complessi, ma affrontati con sensibilità e competenza, suscitando nei ragazzi un forte coinvolgimento.
Sorprendente la partecipazione dei giovani: nonostante la pausa estiva, l’attenzione è rimasta alta per tutta la durata dei due incontri programmati, segno evidente di quanto sia importante, oggi più che mai, offrire spazi di dialogo reale e formativo. Le domande dei ragazzi sono state numerose e profonde, a testimonianza di una generazione che ha voglia di capire e di proteggersi, se opportunamente guidata e stimolata.
Due storie, due volti della stessa medaglia: da un lato la prontezza del singolo Carabiniere, dall’altro l’impegno educativo delle Istituzioni nel dialogo con le nuove generazioni. In entrambi i casi, a emergere è la missione più autentica dell’Arma: esserci sempre, anche fuori dal servizio, anche lontano dagli scenari più drammatici, con umanità, senso civico e responsabilità.
Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Benevento continua così a tessere quotidianamente un legame solido con il territorio e con la sua gente. È nei piccoli gesti che si costruisce la fiducia, è nelle parole rivolte ai giovani che si semina il futuro.
Perché essere Carabiniere non significa solo far rispettare la legge, ma vivere una vocazione al servizio, costruire ponti tra le Istituzioni e la cittadinanza, e portare avanti un lavoro silenzioso, spesso lontano dai riflettori, ma essenziale per il tessuto sociale.
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