“Sanità, scuola pubblica, caro energia, ambiente, welfare: queste le priorità dell’agenda politica del Pd illustrate ieri dalla segretaria Elly Schlein in Direzione Nazionale”.
Così in una nota stampa Floriana Fioretti, componente della Direzione Nazionale del Partito Democratico.
“Tante le attese dalla popolazione italiana – prosegue – che possono trovare risposta nel Pnrr, il più grande piano di investimenti e di crescita del nostro Paese voluto fortemente dal Pd ma che rischia di diventare un’opportunità persa se il governo delle destre non cambia passo. Immobilismo e ritardi stanno infatti caratterizzando l’azione dell’esecutivo, incapace di indicare una exit strategy dall’impasse che proprio palazzo Chigi, con i suoi ministri, ha determinato”.
“Nel corso della Direzione- continua Floriana Fioretti – si è discusso delle imminenti e importanti elezioni amministrative ed è stata rilanciata la necessità di radicare ulteriormente il Pd sui territori”.
“La Direzione, inoltre, ha ratificato all’unanimità il provvedimento di Commissariamento del partito in Campania e in provincia di Caserta. Una scelta obbligata che non equivale a una resa. L’impegno di tutti, in tal senso, è a superare le difficoltà per ristabilire – nel minor tempo possibile – le condizioni di normale agibilità all’interno del Pd regionale e casertano. Al Commissario Misiani non mancherà il contributo mio e della federazione sannita”.
“Nelle feste natalizie qualcosa faremo, anzi più di qualcosa ma lo faremo come gli altri sindaci italiani: con sobrietà”. Ad annunciarlo, con un post sui social, il sindaco di Benevento, Clemente Mastella.
“La situazione finanziaria – spiega il primo cittadino – non induce a manifestazioni eclatanti, ma sappiamo, per quel che potremo, di dover dare una mano. Se si pensa però che a Benevento hanno partecipato al bando di solidarietà 3000 persone ed a Napoli (1 milione di abitanti) seimila, la dice lunga sulle condizioni che dovremo gestire”.
“Tocca al Governo conclude Mastella – intervenire e subito altrimenti il rischio di collere sociali si avvicinano”.
I rincari della spesa costeranno alle famiglie italiane 650 euro in più per imbandire la tavola durante l’anno a causa dell’esplosivo aumento dei costi energetici, trainato dalle bollette del gas.
E’ quanto stima la Coldiretti sulla base dei dati Istat sull’inflazione a settembre, che evidenziano un aumento del 11,5% per i beni alimentari. Secondo l’analisi Coldiretti in cima alla classifica dei rincari con un +60,5% ci sono gli oli di semi, soprattutto quello di girasole, che risente della guerra in Ucraina che è uno dei principali produttori, mentre al secondo posto c’è il burro in crescita del 38,1% e al terzo la margarina (+26,5%).
Seguono il riso con un +26,4%, spinto anche dal crollo della produzione nazionale a causa della siccità, e il latte uht (+24,5%), davanti a farina (+24,2%) e pasta (+21,6%) proprio nel momento in cui nelle campagne si registrano speculazioni sul prezzo del grano con forti e ingiustificati cali dei compensi riconosciuti agli agricoltori.
Ma, secondo Coldiretti, crescono del 18,4% e del 18,2% anche lo zucchero e i gelati, con la verdura fresca a chiudere la top ten degli aumenti a +16,7%, peraltro con un impatto pesante sui consumi di ortofrutta degli italiani. Se i prezzi per le famiglie corrono l’aumento dei costi colpisce duramente l’intera filiera agroalimentare a partire dalle campagne – denuncia la Coldiretti – dove più di 1 azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma ben oltre 1/3 del totale nazionale (34%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dei rincari, secondo il Crea. In agricoltura si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio.
A spingere i rincari è però anche l’aumento della dipendenza alimentare dall’estero è il fatto che nel 2022 le importazioni di prodotti agroalimentari dell’estero, dal grano per il pane al mais per l’alimentazione degli animali, sono cresciute in valore di quasi un terzo (+29%), aprendo la strada anche al rischio di un pericoloso abbassamento degli standard di qualità e di sicurezza alimentare, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi ai primi cinque mesi dell’anno.
“Nell’immediato bisogna intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con misure immediate per salvare aziende e stalle e strutturali per programmare il futuro” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “occorre anche lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni.”
BENEVENTO. Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa contenente la dichiarazione del coordinatore della segreteria politica di Città Aperta Lorenzo Cicatiello.
“Mentre la guerra varca le porte dell’Europa, ed in tutta la sua brutalità, muta rapporti sociali, economici, e relazionali dentro il contesto geopolitico, partendo dall’Ucraina invasa dalle truppe russe, il prezzo sicuramente minore delle conseguenze, tocca anche il nostro Paese.
Le sanzioni previste dalla Comunità Europea, l’aumento vertiginoso ed esponenziale, sul costo di origine dei combustibili naturali, dal metano al petrolio, incidono in maniera significativa sulla nostra economia sistemica, e nello specifico nel bilancio quotidiano di imprese e famiglie, già piegate dalla conseguenza della pandemia da Covid 19.
Dentro questo scenario, si attua la strategia del Governo italiano, di proporre attraverso il decreto energia, una serie di misure utili a calmierare gli effetti sull’economia reale, dovuti agli improvvisi aumenti.
Quindi alle istituzioni, anche locali, e nello specifico al Comune di Benevento, spetta dare risposte immediate e di sistema, prevedendo nel bilancio comunale un apposito fondo di solidarietà ( derivante da una serie di interventi sul taglio della spesa), per aiutare chi maggiormente attraversa la difficoltà imminente, ed attivando attraverso un tavolo di confronto con i gestori delle forniture, per giungere a modalità di pagamento dilazionate, e rispondere alle morosità ed alle insolvenze incolpevoli.
Svolga inoltre il Comune, il ruolo di collettore, di un largo senso di solidarietà e comunità, prevedendo la raccolta di contribuzioni volontarie per rispondere alle esigenze di una larga fetta di comunità cittadina.
Città Aperta, sostiene la richiesta del Consigliere Comunale Perifano, di un Consiglio Comunale, immediato, per adottare tutte le necessarie iniziative, per rispondere ad una emergenza, che parte dal cuore dell’Europa, ma riguarda la vita di tutti noi“.
“La Democrazia Cristiana è irripetibile ma gli esempi di sensibilità umana e sociale di quelle stagioni vanno seguiti. Draghi sul caro energia non perda ulteriore tempo e copi quello che fece il governo Rumor nel 1973. Dopo la guerra del Kippur il prezzo del petrolio quadruplicò e la bolletta elettrica raddoppiò. In un mese il ministro Donat-Cattin definì la tariffa sociale dell’elettricità che riduceva il costo per chi aveva un contratto di 3kw e non superava i 180kw, sgravio che poi è rimasto in vigore fino al 2008. Si faccia subito e si introduca nuovamente la tariffa sociale, badando però anche al mondo produttivo”. Così Clemente Mastella, segretario nazionale di Noi Di Centro e sindaco di Benevento.