
Casa albergo di Viale degli Eroi, simbolo dell’incompiutezza: “Ora basta promesse. Serve agire”
PoliticaRaffaele Pengue (Rinascita Guardiese): “Dopo quarant’anni di immobilismo, è tempo di dare risposte concrete alla nostra comunità”.
Iniziata negli anni Ottanta, la struttura di Viale degli Eroi destinata ad accogliere gli anziani di Guardia Sanframondi è rimasta un’incompiuta, trasformandosi da progetto di utilità sociale a monumento al fallimento amministrativo. A denunciarlo è Raffaele Pengue, esponente del movimento Rinascita Guardiese, che punta il dito contro decenni di promesse disattese e scelte politiche miopi.
“Quella che doveva essere un’opera di assistenza per una delle fasce più fragili della nostra popolazione – afferma Pengue – oggi giace inutilizzata, mentre il bisogno di strutture adeguate cresce, e le famiglie sono spesso costrette a rivolgersi al privato per garantire un minimo di assistenza ai propri cari anziani”.
Secondo Rinascita Guardiese, il danno non è solo sociale, ma anche economico: i decenni trascorsi hanno fatto lievitare i costi di completamento e manutenzione, rendendo l’investimento iniziale sempre meno recuperabile.
“Le risorse pubbliche investite rischiano di essere andate perse. A ciò si aggiunge il mancato beneficio per la comunità, che avrebbe potuto contare su un servizio fondamentale – continua Pengue –. È un doppio spreco: di soldi e di opportunità”.
Tra le poche amministrazioni che hanno provato a intervenire, Pengue riconosce un tentativo concreto solo nella giunta guidata da Ceniccola. Ma oggi, a suo avviso, non è più tempo di guardare al passato: è necessario guardare avanti, con serietà e trasparenza.
“Serve una verifica tecnica e contabile dello stato attuale della struttura, un piano di completamento sostenibile e magari l’ipotesi di un partenariato pubblico-privato, coinvolgendo realtà sociali disposte a gestire la struttura in cambio del completamento – spiega –. E non va trascurata nemmeno la riqualificazione dell’area circostante, oggi completamente abbandonata”.
Per Pengue, il caso della casa albergo rappresenta molto più di un fallimento edilizio: è il simbolo di una politica locale che ha perso credibilità.
“È una questione di giustizia sociale. Restituire vita a quella struttura significherebbe non solo offrire un servizio essenziale, ma anche ridare fiducia nella politica e nella capacità dell’amministrazione di essere davvero al servizio del bene comune”.
Il messaggio di Rinascita Guardiese è chiaro: non si può più aspettare.
“Dopo quarant’anni – conclude Pengue – è tempo che le promesse si trasformino in fatti. La comunità lo chiede. Il buon senso lo impone”.