Il futuro dell’ormai ex capitano, che si sta allenando con il gruppo a Roma, è un rebus.
Il destino di Gaetano Letizia, reduce da una delle sue peggiori stagioni, sarà lontano da Benevento. Non è un mistero che lui, così come Schiattarella, ma non più Improta, non facciano parte dei programmi del nuovo corso targato Marcello Carli.
Il punto, però, è trovare una sistemazione all’ormai ex capitano della Strega sul quale pesa, oltre a un’ultima annata – come detto – negativa, anche un ingaggio piuttosto importante e non accessibile per chiunque.
E’ chiaro che, laddove Letizia tornasse ad essere quel calciatore ammirato un paio di stagioni fa, rappresenterebbe un valore aggiunto in Serie B. Con i se e i ma, però, non si va lontano. Ad oggi 9 agosto, l’ex Carpi è ancora a tutti gli effetti un calciatore del Benevento e si sta allenando con il gruppo nel ritiro di Roma, pur non prendendo parte alle amichevoli.
Nelle ultime ore, il difensore sarebbe stato offerto al Brescia ma Cellino avrebbe altre idee per la fascia destra e sarebbe alla ricerca di calciatori giovani sui quali investire. Insomma, al momento le Rondinelle avrebbero risposto “picche”.
Quella di Letizia è uno dei tanti dei nodi ancora da sciogliere in casa Benevento: certamente, a circa venti giorni dalla chiusura del mercato il suo futuro è ancora un rebus. A meno che, quanto avvenuto con Improta (il cui futuro potrebbe essere ancora nel Sannio) non succeda anche con il napoletano che in tempi non sospetti, quando la Strega ancora non era condannata alla retrocessione aritmetica, aveva espresso ad alcuni tifosi la volontà, in caso di mancata salvezza, di restare in giallorosso per contribuire alla risalita dagli inferi della C. Ad oggi, però, segnali in tal senso non se ne registrano: l’idea del Benevento è quella di trovare una sistemazione al calciatore.
Benevento, l’ex tecnico Caserta corteggiato da una retrocessa in Serie C
L’ex tecnico giallorosso, che il 30 giugno vedrà scadere il contratto che lo lega al Benevento, sarebbe finito nel mirino del Brescia.
La squadra di Cellino, appena retrocessa in Serie C a seguito della sconfitta ai play-out contro il Cosenza, dopo la nomina del nuovo D.S. Renzo Castagnini è alla ricerca di un allenatore.
Tanti i nomi circolati in questi giorni tra i quali, come riportato da Alfredo Pedullà, sarebbe finito anche quello di Fabio Caserta.
Serie B, comunicato shock in casa Brescia: si dimette il Presidente Cellino
Notizia shock in casa Brescia: il Presidente delle Rondinelle, Massimo Cellino, ha rassegnato le dimissioni con una lettera.
L’ormai ex patron biancoblù ha affermato di non potersi più dedicare alla gestione della società a causa delle limitazioni imposte dall’inchiesta giudiziaria in cui è coinvolto, la cui difesa non gli lascerebbe una sufficiente dose di serenità. Da capire, ora, quali saranno le conseguenze delle dimissioni di Cellino e come si muoverà la società a riguardo.
Questa, dunque, il comunincato apparso sui canali social ufficiali del club lombardo pochi minuti fa:
“Con la presente rassegno con effetto immediato le mie dimissioni da Presidente della Società e da componente del Consiglio di Amministrazione, dimissioni peraltro già annunciate e temporaneamente sospese nel c.d.a. del 24 ottobre 2022. Le ragioni della decisione, che ho assunto dopo un profondo travaglio interiore sono sia di carattere personale che legate alla preoccupazione di garantire la più efficiente gestione della Società in modo che possa conseguire i migliori risultati sportivi.
Sul piano personale, il procedimento penale, che mi vede coinvolto e che dura ormai da ben due anni, nell’ambito del quale è stato emesso il provvedimento di sequestro che coinvolge di fatto il Brescia Calcio, ha ormai logorato la mia serenità, necessaria ai fini della gestione di un’impresa complessa quale è una squadra di calcio.
Per quello che concerne, poi, gli interessi di squadra, alla difficoltà sul piano personale cui ho sopra accennato si deve aggiungere che l’esistenza del sequestro introduce una serie di vincoli che mal di conciliano con la flessibilità e la speditezza di decisioni che una gestione efficiente di una società di calcio richiede. Del resto, sono certo che la squadra sia più forte di quanto si pensi e i risultati non raggiunti ultimamente sono figli del mio stato d’animo che si riflette sulla squadra e non lo dico da tifoso, ma per la mia pluriennale esperienza nel calcio.
Sono convinto che con le mie dimissioni la Società sarà in condizione di individuare, d’intesa con gli organi giudiziari, una persona che, con più serenità, potrà portare il Brescia Calcio a quei risultati che la passione dei tifosi merita.
È per questo che aggiungo alle mie dimissioni l’augurio, che formulo con tutto il cuore, dei migliori successi sportivi.
Ringrazio i componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale per la preziosa collaborazione resa in questi anni.
Ringrazio tutti i dipendenti, lo staff tecnico ed i componenti della squadra per la passione con cui si sono sempre impegnati.
Infine un ringraziamento particolare ai tifosi, il cui sostegno alla squadra non è mai venuto meno.
Ringrazio anche il custode giudiziario per la disponibilità dimostrata.
Massimo Cellino“.
Foto: Gianluca Di Marzio
Brescia, le parole di Inzaghi dopo l’esonero: “Assurdo, la ruota gira per tutti…”
Fa fatica a nascondere tutta la sua amarezza per un esonero che ritiene ingiusto nel merito e nella forma, Pippo Inzaghi, ormai ex tecnico del Brescia che, con un post su Facebook, commenta così la decisione della società lombarda di sostituirlo con Corini.
Non mancano vere e proprie bordate all’ex Presidente Cellino “esonero comunicatomi via email” e ai vertici calcistici italiani “anche noi siamo dei lavoratori, abbiamo firmato dei contratti…”, tuona il tecnico nella sua lettera di addio al Brescia.
“Nove mesi fa sono arrivato a Brescia carico di voglia di fare, di ritornare in una piazza calda per costruire qualcosa di bello in due anni di progetto; mi era stato chiesto un consolidamento della squadra in Serie B con un sogno playoff, dal quale era nato l’impegno della Società a non esonerarmi qualora la squadra fosse rimasta tra le prime otto, ad evidenziare che, se si fosse raggiunto l’obiettivo, nulla avrebbe potuto togliermi il posto…Chi mi conosce sa che sono ambizioso, pertanto dentro di me il sogno dei playoff è diventato un obiettivo di partenza perché sono fatto così, se non rendo e non faccio rendere al mille per mille divento pazzo…e così è stato! Sono stati mesi di costruzione e di duro lavoro, di conquiste e di inaspettati primi posti. Tra me e la città è stato subito amore…calorosa, discreta e mai caotica mi ha accolto come una famiglia! A Brescia è nato mio figlio e qui staremo per un po’. Assieme all’enorme rammarico per questo esonero, comunicato con una fredda e-mail senza nemmeno una telefonata, lascio un gruppo splendido che mi sono sudato, lascio un treno in corsa che non avrei mai voluto lasciare, ma lascio soprattutto un pezzo di me dentro ad ognuno dei miei giocatori che spero si ricorderanno che il calcio si basa sul rispetto, sulla professionalità, sull’appartenenza e sull’amore verso questo sport. Mi sarebbe piaciuto divertirmi ed arrivare fino in fondo a questo anno incredibile…Ma si sa! Anche questo è il calcio, fatto di alti, di bassi e di colpi di scena. Dopo 30 anni nel calcio che conta continua ancora a stupirmi ed io amo questo sport anche per questo! Finisce questa avventura così…Senza alcun rammarico; con grande dignità lascio il testimone a chi verrà dopo di me augurandogli ogni vittoria possibile per questa città che merita davvero tanto! Ci tengo però a concludere con una riflessione che verrà approfondita nelle sedi competenti…Seppur privilegiati, anche noi sportivi siamo dei lavoratori, soggetti ad obblighi, doveri e diritti; sottoscriviamo contratti di lavoro come chiunque nel mondo del lavoro, che prevedono diritti e soprattutto i doveri. Trovo assurdo che in uno Stato come l’Italia che per l’appunto è una “Repubblica basata sul lavoro”, le alte cariche dello sport non assumano responsabilità per tutelare gli impegni contrattuali, scaricandole da una persona all’altra. Ma sono sicuro che la ruota giri sempre per tutti e dopo la tempesta venga sempre la quiete. Grazie a tutto Brescia e grazie a tutti voi Bresciani. Ad maiora. Pippo“.
Brescia, ufficiale l’esonero di Inzaghi: il comunicato della società
Il Presidente Massimo Cellino ha deciso di sollevare Filippo Inzaghi dal suo incarico di allenatore del Brescia. L’ex tecnico del Benevento, nonostante il quinto posto in classifica e la clausola presente sul contratto, nel pomeriggio è passato al centro sportivo di Torbole Casaglia per ritirare i suoi effetti personali.
La seduta di allenamento, prevista oggi alle 15:00, è stata diretta da Eugenio Corini. L’ex tecnico del Lecce, quindi, comincia oggi la sua terza avventura sulla panchina delle Rondinelle.
Questo, infine, il comunicato ufficiale della società biancoazzurra:
“Brescia Calcio comunica di aver sollevato dall’incarico di tecnico della Prima Squadra Filippo Inzaghi. Il Club ringrazia l’allenatore piacentino per il lavoro svolto rivolgendogli un sincero in bocca al lupo per il prosieguo della carriera“.
Intanto, il Presidente delle Rondinelle, Massimo Cellino, ha praticamente chiuso per il ritorno di Eugenio Corini.
Stando a quanto riportato da Gianluca Di Marzio, è tutto fatto tra il Brescia del Presidente Massimo Cellino ed Eugenio Corini. L’ex tecnico, tra le altre, del Lecce, sarebbe quindi pronto ad allenare le Rondinelle per la terza volta in carriera. Sarebbe stato trovato l’accordo fino al 2023, con opzione in caso di conquista della Serie A esercitabile solo da Corini.
Nelle ultime ore, però, nuovi dettagli e complicazioni starebbero emergendo, legate soprattutto al contratto di Filippo Inzaghi. Si è sentito spesso parlare, infatti, delle clausole presenti sul contratto che lega il Brescia Calcio all’ex allenatore del Benevento. Il tecnico dei biancoazzurri tutt’ora in carica, come riportano i colleghi di bresciaingol.com, sarebbe addirittura pronto a denunciare la società guidata da Cellino, portandola davanti al Collegio Arbitrale. Se quest’ultimo dovesse dare ragione a Pippo Inzaghi, il contratto firmato dal Brescia con Corini non sarebbe valido.
Una vicenda, quest’ultima, non nuova per il Presidente Cellino. Già ai tempi del Cagliari, infatti, l’attuale Presidente della società lombarda fu costretto a risarcire Davide Ballardini.
Ore calde in casa Brescia, dove la posizione di Pippo Inzaghi è tornata ad essere seriamente in discussione. Al Presidente Cellino, che già a febbraio aveva praticamente sollevato dall’incarico il tecnico per poi vedersi costretto da un cavillo burocratico (una clausola presente nel contratto tra le Rondinelle e Inzaghi ne impedirebbe l’esonero se la squadra occupa le prime otto posizioni) a tornare sui suoi passi, non sono andati giù gli ultimi risultati.
Stando a quanto riferito da Gianluca Di Marzio, Cellino sarebbe ormai deciso a cambiare guida tecnica e a concludere la stagione con un nuovo allenatore. Tutto ruota sulla possibilità di trovare la strada giusta, visto che, – come detto – con il Brescia tra le prime otto, Inzaghi non potrebbe essere esonerato. Il Brescia, però, sta sondando il terreno con la Lega in cerca di una soluzione o di una sorta di placet. Si attendono sviluppi.
Brescia-Inzaghi, la ricostruzione di Di Marzio: ci sarebbe una clausola anti-esonero
Sta diventando una vera e propria telenovela l’esonero di Pippo Inzaghi al Brescia. Poco fa vi abbiamo raccontato della possibilità che il tecnico, esonerato ieri, possa nuovamente sedere sulla panchina delle Rondinelle in seguito al rifiuto di Lopez, scelto come sostituto.
L’esperto di mercato Gianluca Di Marzio offre ulteriori dettagli relativi al futuro dell’ex tecnico giallorosso al Brescia: secondo la ricostruzione operata da Di Marzio, nel contratto di Inzaghi con il Brescia sarebbe presente una clausola che ne impedirebbe l’esonero nel caso in cui la squadra si trovasse dal primo all’ottavo posto in classifica, ovvero in zona playoff.
Con il Brescia al momento terzo -si legge sul sito gianlucadimarzio.com-, i legali di Inzaghi si sono subito messi al lavoro già da ieri per invalidare il provvedimento deciso da Cellino. Le parti in causa dunque sono in attesa dei pareri definitivi da parte degli organi competenti per sancire l’impossibilità di adottare il provvedimento relativo all’esonero e quindi ottenere l’immediato reintegro di Inzaghi.
Clamoroso al Brescia: Lopez rifiuta e Cellino pensa a Inzaghi…
Sono ora davvero convulse in casa Brescia: prima l’esonero di Inzaghi, con il vulcanico Cellino pronto a richiamare il fidato Diego Lopez. In mattinata lo stesso numero uno delle rondinelle aveva parlato di diversità di vedute insanabile con Inzaghi, sottolineando come la speranza fosse quella di non aver preso tardi la decisione di cambiare la guida tecnica.
Nel pomeriggio, però, secondo quanto raccolto dai colleghi di TuttoMercatoWeb.com sembra essere saltato il ritorno in panchina dell’uruguaiano. L’ipotesi ad ora più probabile sembra proprio quella che porta a Pippo Inzaghi, tecnico al quale è stato comunicato l’esonero nel pomeriggio di ieri.
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