Airola, telefono cellullare nel cortile passeggi: scovato dalla Polizia Penitenziaria

Airola, telefono cellullare nel cortile passeggi: scovato dalla Polizia Penitenziaria

CronacaDalla Provincia

Nella giornata di ieri, durante una bonifica eseguita dalla Polizia Penitenziaria nel cortile passeggi detenuti dell’Istituto Penale per Minorenni di Airola, veniva rinvenuto un telefono cellulare di piccolissime dimensioni. A dare la notizia è Sabatino De Rosa, sindacalista SAPPE della Campania per il settore minorile.

“Il micro cellulare era ben occultato all’interno di un pacchetto di sigarette nascosto nel cortile e solo grazie alla professionalità e all’intuizione degli Agenti della Polizia Penitenziaria, si è riusciti a rinvenire il telefono e a sottoporlo a sequestro. Ciò è la dimostrazione che ancora oggi, nonostante avessimo già fatto presente più volte che in istituto vengono introdotte sostanze stupefacenti ed ora anche cellulari, ci ritroviamo ad affrontare la solita problematica di non avere strumentazioni adeguate a poterne contrastare l’ingresso, come ad esempio per i colloqui la ruota pacchi”.

De Rosa non risparmia una frecciatina al Garante dei detenuti: “Il Sappe si dà speranza che questa volta il Garante dei detenuti, Dott. Ciambriello, con un pó di magia riesca a non rinnegare l’effettiva esistenza del microcellulare rinvenuto, in quanto a suo dire è nostro solito ingigantire gli eventi”.

“L’ingresso illecito di cellulari negli istituti è ormai un flusso continuo”, denuncia Donato Capece, segretario generale del SAPPE. E ricorda che non è la prima volta che il SAPPE chiede nuovi provvedimenti per inibire l’uso di strumentazioni tecnologiche nelle sezioni detentive. “Non si contano più i rinvenimenti e i sequestri di questi piccoli apparecchi. Le vie d’ingresso diventano molteplici, non ultima anche quella aerea a mezzo droni che sempre più spesso vengono avvistati e intercettati – ha aggiunto Capece.

La cosa grave è che denunciamo queste cose ormai da 10 anni e nessuno ha ancora fatto qualcosa”, aggiunge il leader del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria. “Le donne e gli uomini del Corpo sono quotidianamente impegnati nell’attività di contrasto all’introduzione di telefoni cellulari ed alla diffusione della droga nei penitenziari per adulti e minori. E nonostante la recente previsione di reato, nel Codice penale, per ingresso e detenzione illecita di telefonini nelle carceri, con pene severe che vanno da 1 a 4 anni, il fenomeno non sembra ancora attenuarsi. Vanno adottate soluzioni drastiche come la schermatura delle sezioni detentive, delle celle e degli spazi nei quali sono presenti detenuti, all’uso dei telefoni cellulari e degli smartphone”.

Folgorata mentre usa cellulare: 16enne perde la vita

Folgorata mentre usa cellulare: 16enne perde la vita

CronacaRegione

Una ragazza di appena 16 anni è stata ritrovata priva di vita nella sua abitazione a Montefalcione, in provincia di Avellino.

Per la giovane, conosciuta e ben voluta da tutti in paese, non c’è stato nulla da fare. Vani i tentativi di soccorso.

Che sia stato un malore o un incidente domestico, lo stabiliranno il magistrato di turno, il medico legale e i carabinieri prontamente intervenuti sul posto insieme ai soccorsi.

Stando a quanto si apprende, potrebbe essere stato un incidente con la corrente elettrica a stroncare la giovane vita, folgorata utilizzando il cellulare nella vasca da bagno.

La salma si trova presso l’Ospedale Moscati di Avellino. Indagini in corso. 

Carcere di Benevento, droga e cellulari con drone

Carcere di Benevento, droga e cellulari con drone

BeneventoCronaca

Con un drone hanno tentato di portare nel carcere di Benevento droga e cellulari, ma l’operazione è stata sventata dalla Polizia penitenziaria.

E’ accaduto nella notte, secondo quanto riferisce il segretario regionale campano di Asppe confederata Consipe, Luigi Castaldo. Gli agenti, che hanno avvistato il drone, a seguito di una perquisizione straordinaria hanno trovato sei smartphone, quattro microtelefonini e un grosso quantitativo di sostanza stupefacente.

Secondo Castaldo “purtroppo nonostante l’inasprimento delle pene relative all’introduzione e al possesso di materiali e sostanze non autorizzate all’interno di un penitenziario, il business gestito dalla criminalità non ha remore, mentre per qualcuno la presenza di droni è un miraggio”.

Per il segretario generale Asppe confederata Consipe Claudio Marcangeli, “mentre qualcuno si preoccupa di dignità dei ristretti, di trattamento, di torture e di come ampliare i benefici per la popolazione detenuta, la criminalità non perde tempo ed investe in tecnologia per i propri fini illeciti in barba ad un sistema penitenziario che fa acqua da tutte le parti”.

Per i due sindacalisti Asppe “urge un efficace e lungimirante piano organizzativo del sistema penitenziario che metta in primo piano il benessere del personale di polizia penitenziaria. Come sempre – concludono – il nostro plauso va alle donne ed agli uomini del Corpo di Polizia penitenziaria che ogni giorno, nonostante tutto, espletano con alto senso del dovere e spirito di sacrificio il proprio mandato istituzionale”.