Il nuovo spettacolo teatrale “Essere Umani” a cura di Test Teatro Stage con la regia di Monica Carbini, come evento straordinario fuori cartellone, chiuderà sabato 21 giugno alle ore 20.30, nel Chiostro del Convento San Francesco Benevento (Piazza Dogana) la seconda edizione di “Rapsodie”, l’intensa e ricca stagione di eventi live da lei ideata e prodotta.
L’iniziativa si svolge, come sempre, a sostegno del Convento che ha ospitato, con grande successo di pubblico e critica, l’intera rassegna Rapsodie 2025, iniziata a marzo, e chiuderà per quest’anno anche le attività (ivi svolte da ottobre 2024 a giugno 2025 e giunte al loro terzo anno) del Laboratorio di Recitazione e Sperimentazione Scenica sempre diretto da Monica Carbini.
Lo spettacolo “Essere Umani”, variopinto ed emozionante, tra apparente leggerezza e connaturato impegno, vuole divertire ma anche suscitare dei dubbi, porre delle domande, lanciare delle provocazioni.
Frutto di un difficile e lungo lavoro collettivo di ricerca e sperimentazione, estenuanti prove e lavoro mai finito e sempre aperto a nuove suggestioni e proposte fino al minuto prima di andare in scena, la performance è ricca di divertenti sorprese e stimolanti e coinvolgenti riflessioni sulla condizione umana, sulle relazioni, sui sentimenti, sui drammi personali e sulle tragedie collettive, sull’esistenza e sulla responsabilità che essa comporta, sia per il singolo, sia per una società, nel bene e nel male.
Proporrà racconti in prima persona e considerazioni sul passato, sull’attualità e sul futuro dell’umanità, piccoli spaccati di vita quotidiana e temi trasversali e universali, con testi originali scritti dagli attori ma anche mirabili e intramontabili versi o frammenti di alta letteratura, toccanti momenti poetici oppure ironici o di satira e critica spietata ai vizi, ai difetti, alle debolezze, alle fragilità, alle paure, al coraggio, ai pregi e alle virtù che ci rendono umani, simili ma anche diversi e unici, almeno finché qualche organismo o entità artificiale non metterà in dubbio le poche certezze che ci rimangono (ammesso che ne abbiamo mai avute) riflettendo la nostra immagine e rubandoci l’anima o ciò che di più simile pensiamo di avere o magari qualcosa di più, ma forse è già successo o sta succedendo…chissà?!
L’intrigante proposta scenica sarà interpretata da: Mariapia Boffa, Francesca Bozzella, Eleonora Furno, Antonio Inserra, Antonella La Frazia, Valerio Meola, Marialuisa Russo, Anna Chiara Serino, Anna Spiezia, Maria Giulia Fabozzi.
FOTO – Rapsodie: Cristian Izzo e la sua commedia dell’arte incanta il pubblico
Nella serata di domenica 8 giugno, “Rapsodie” , stagione eventi live ideata e prodotta da Monica Carbini per il Test Teatro Stage di sua organizzazione, ha portato in scena Cristian Izzo, giovane attore e drammaturgo di teatro tra i più giovani ad essere conosciuto per numerose interpretazioni, accompagnato da Giovanni Borrelli , anche lui giovane e capace artista.
La rappresentazione dal titolo “79 Dopo Cristo“, si è tenuta presso il Convento San Francesco di Benevento sito a Piazza Dogana.
La serata interamente dedicata al Teatro e alla Commedia dell’Arte, ha visto la presenza di un numeroso pubblico, attento ed incuriosito da una performance che si prospettava fuori dagli schemi tradizionali di una classica rappresentazione teatrale.
In effetti lo spettacolo si è aperto con la presenza degli attori che, alle spalle del pubblico, hanno iniziato declamando un discorso che annunciava la distruzione di Napoli a causa dell’eruzione del Vesuvio, fenomeno realmente accaduto nel 79 Dopo Cristo.
Subito dopo, tra ricostruzione storica e facezie sui resti mortali di Pompei, paragonati al luogo ed al pubblico presente che ha accolto il paragone con sorridente ironia, i due attori si sono esibiti in sagaci battute sulla distruzione della stessa Pompei paragonandola al luogo in cui si esibivano, il tutto attraversando il pubblico tra le sedute, esibendosi in capriole tra lo stesso e, nello stesso momento, prendendo in giro quanti stavano usando il cellulare per riprenderli e chiedendo loro se pensavano che nel 79 Dopo Cristo i cittadini pompeiani avessero uno strumento simile o un loro precursore.
La rappresentazione è poi continuata con un serrato dialogo tra i due artisti, momenti nel quale Cristian Izzo, assumendo il ruolo del saccente, ha iniziato a citare personaggi del tempo testimoni dell’eruzione, come Plinio il Vecchio e Plinio il giovane, quest’ultimo, avvocato, magistrato e scrittore romano, nonché nipote di Plinio il Vecchio.
Il Borrelli, nel ruolo di illetterato e incolto, ha scherzato su di loro e sulla presunzione del Vecchio, come raccontato da Izzo, di andare verso l’eruzione per aiutare i fuggiaschi cercando di portare con sé il nipote che, invece, ha preferite restare al sicuro per studiare.
Izzo ha poi descritto come passavano il tempo i greci ed i romani, soprattutto con il teatro, luogo nel quale in Grecia si tenevano soprattutto commedie e tragedie mentre i romani amavano anche opere teatrali di natura erotica e, nel citare il fatto, Izzo ha chiesto ironicamente scusa per la citazione a Frate Luciano presente alla rappresentazione.
La piece teatrale è poi continuata, fra citazioni storiche e ipotetiche illazioni culturali, oltre che tra battute storico/ contemporanee, in un clima di grande armonia tra i due attori e piacevole coinvolgimento del pubblico che, trascinato spesso nel vortice dialogante come oggetto di piacevole scherno, è stato portato, con un salto temporale e culturale, dalla poesia antica a quella di Leopardi, poeta della modernità.
La cultura, la storia e le burle sono continuate intorno al termine ” canti” , riferendosi a Leopardi, che Borrelli ha immaginato come canzoni e ” ballate” che, su precisazione di Izzo, non sono balli in senso attuale. Divertente il duetto su questi termini che ha avuto il suo culmine nella lettura di Izzo della “Ginestra” di Leopardi, opera recitata tra intermezzi satirici e travolgimenti linguistici per i quali sono stati chiamati esponenti de pubblico a correggere o declamare.
Dopo gli ultimi passaggi teatrali durante i quali non sono mancate letture in latino, lingua scambiata ironicamente per avellinese dal Borrelli, i due hanno chiuso la perfomance ringraziando i presenti per la pazienza ed il calore loro dimostrato.
Fresca e vitale la loro interpretazione, dinamica ed energica la recitazione, coinvolgente e divertente il rapporto con il pubblico, momento di sana e proficua condivisione tra storia, cultura, vita quotidiana e sana ironia, serata dunque di piacevole condivisione di un afflato intellettuale e di un divertente tempo di relax intelligente e arguto di cui si ha davvero un gran bisogno.
Rapsodie, domenica 11 aprile in scena lo spettacolo “400” contro il cambiemento climatico
“400” spettacolo teatrale, contro il cambiamento climatico, di e con Beppe Casales, in scena domenica 11 aprile alle ore 20.00 presso il Chiostro del Convento San Francesco di Benevento, cui saranno devolute le offerte volontarie raccolte.
Lo spettacolo, a ingresso libero, rientra nell’ambito della rassegna Rapsodie 2025 organizzata da Monica Carbini curatrice di Test Teatro Stage.
400 è uno spettacolo di e con Beppe Casales, scritto in collaborazione artistica con Matteo Crespi, e prodotto in collaborazione con Legambiente, per ripensare il nostro posto nel mondo.
400 ppm, 400 parti per milione di anidride carbonica in atmosfera. Era il limite da non superare per fare in modo che il cambiamento climatico non diventasse quasi irreversibile. Noi il limite lo abbiamo superato nel 2016, e quel numero continua a salire. Gli effetti del cambiamento climatico saranno sempre più forti nei prossimi anni e peseranno soprattutto sulle nuove generazioni. “400” è una passeggiata nel bosco con mia figlia Nina, un viaggio per scoprire il nostro rapporto con quella cosa che chiamiamo natura, così sconosciuta, come sconosciuto è il nostro rapporto con l’aria, l’acqua e il cibo, le tre cose senza le quali davvero non possiamo vivere. Una passeggiata con una bimba, per portare in questo viaggio la curiosità e lo stupore che portano i bambini.
”400” è uno spettacolo contro il cambiamento climatico. Ma la lotta non può essere solo quella per abbassare quel numero. La sfida è di ripensare completamente il nostro posto nel mondo. Perché non è possibile prendersi cura di ciò che non si conosce. “400” è prodotto in collaborazione con Legambiente per essere una possibilità di cambiamento. Il teatro è il luogo delle domande, dell’incontro tra sconosciuti, del calore dell’emozione. Oggi più che mai le persone hanno bisogno anche di altri strumenti per uscire dal teatro e tradurre quell’esperienza in azione di cambiamento del mondo. L’attivismo non è più una possibilità, è l’unica opzione. “400” vuole essere un tramite tra il teatro e l’attivismo ambientale.
Beppe Casales lavora come attore professionista dal 1998.Ha lavorato tra gli altri con Toni Servillo, Anna Bonaiuto, Michela Cescon, Mirko Artuso. La sua ricerca artistica si concentra sul teatro di narrazione, un teatro popolare. Seguendo una continua ricerca di un linguaggio originale ha messo in scena “Salud”, “Einstein aveva ragione”, “Appunti per la rivoluzione”, “La spremuta – Rosarno, migranti, ‘ndrangheta” (selezionato per il Torino Fringe Festival 2013 e vincitore del premio “LiNUTILE del teatro” 2013), “L’albero storto – una storia di trincea” (selezionato come miglior drammaturgia e finalista al Fringe Festival di Roma), “Welcome” (patrocinato da Amnesty International Italia), “Nazieuropa” (vincitore del bando Theatrical Mass 2019), “Cara professoressa” e “Il Monsone”. Ha fatto parte di CRISI, laboratorio di scrittura permanente a cura di Fausto Paravidino, progetto del Teatro Valle Occupato.
Svariati anche i suoi importanti riconoscimenti:- Vince come miglior attore con “Nazieuropa” al Premio Mauro Rostagno 2021. – Vince il Bando Theatrical Mass 2019 e viene selezionato per il Festival nazionale del teatro di resistenza 2019 dell’Istituto Cervi con “Nazieuropa”. – Vince il premio “Miglior drammaturgia” ed è semifinalista al Roma Fringe Festival 2015 con lo spettacolo “L’albero storto”. – Selezionato per il progetto NDN – Network Drammaturgia Nuova 2015, condotto da Michele Santeramo e promosso da Wonderland Festival/ResidenzaIDRA, Kilowatt festival, Campo Teatrale, Officina culturale DISTRETTO CREATIVO/ 20Chiavi Teatro, L’Arboreto/TEATRO DIMORA, Centro Nazionale di Drammaturgia Contemporanea. – Vincitore del premio nazionale “Linutile del teatro 2013” con lo spettacolo “La spremuta”.
Ricordiamo anche l’importante Workshop sul “Teatro di Narrazione”, curato sempre da Beppe Casales, dal titolo “Questa è la mia storia”, che si svolgerà sabato 10 e domenica 11 aprile dalle ore 10.00 alle ore 17.00, presso il Convento San Francesco, Piazza Dogana, Benevento.
Per partecipare al Workshop, prenotazioni al numero: 348 3736087.
Benevento| Domani la Santa Messa in ricordo di Sabrina Perna: 10 anni di memoria e affetto
“Domani, sabato 22 febbraio 2025, alle ore 18.30, si terrà una Santa Messa in ricordo di Sabrina Perna, a dieci anni dalla sua prematura scomparsa.
La funzione si svolgerà presso la Chiesa e Convento di San Francesco, in Piazza Dogana a Benevento, offrendo un momento di riflessione e preghiera per onorare una giovane vita che ha lasciato un segno indelebile nei cuori di chi l’ha conosciuta.
Sabrina è stata un esempio di bellezza, generosità e dedizione: nel suo lavoro, nell’attaccamento ai valori della famiglia e delle amicizie, e nel suo instancabile impegno ad aiutare gli altri, sempre accompagnato da un meraviglioso sorriso.
Questa celebrazione sarà un’occasione per ritrovarci insieme, pregare e rendere omaggio alla sua memoria, affinché il suo spirito continui a vivere nei nostri ricordi e a ispirare le nostre azioni quotidiane”.
Benevento, il 27 ottobre via alla mostra internazionale ” I miracoli eucaristici nel mondo”
“La mostra sui miracoli eucaristici, ideata da Carlo Acutis e visitabile gratuitamente a partire dal prossimo 27 ottobre presso il chiostro del Convento ‘San Francesco’ di Benevento, è un percorso in cui ognuno può riscoprire la vicinanza di Dio all’uomo.
Ogni mistero di fede lascia aperta la possibilità di scegliere se credere o meno; quello eucaristico è un mistero che si manifesta nel modo più immediato, semplice e quotidiano sotto la forma del pane che si spezza. ‘L’Eucarestia è la mia autostrada per il cielo’ dice Carlo: è la strada più diretta per incontrare qui ed ora la presenza di un Dio che spesso ci appare troppo lontana nello spazio e nel tempo.
La mostra prevede un itinerario attraverso dei pannelli illustrativi ed esplicativi circa i miracoli eucaristici avvenuti nel mondo. I visitatori, seguendo il percorso tramite le spiegazioni riportate sui pannelli, avranno la possibilità di essere informati riguardo i risultati di studi scientifici e diversi approfondimenti. La comunità francescana invita tutti a partecipare”.
Musica, solidarietà e beneficenza: missione compiuta.
Doveva essere una gran bella serata all’insegna della solidarietà e della beneficenza per i frati di San Francesco a Benevento e così è stato.
In cinquecento hanno aderito concretamente all’iniziativa ideata da Fra Luciano Pugliese autore di una programmazione culturale annuale a sostegno del Complesso Monumentale del frate di Assisi in piazza Dogana nel capoluogo sannita.
A far da attrazione e da collante è stata l’ottima musica quella della “Yes I Know tribute band” nata nel 2015, che ha riproposto con cura ed attenzione il meglio del repertorio di Pino Daniele dal 1977 in poi.
Una serata magica, in un luogo di una bellezza rara come il Chiostro di San Francesco, accompagnata anche da una bella serata estiva a far da cornice al progetto di beneficenza. Tutti hanno partecipato, cantando e ballando, fino a tarda sera, mostrando grande apprezzamento verso la proposta complessiva arricchita anche dalla partecipazione dello showman Enzo Costanza che ha regalato con le sue gag ulteriore pregio allo spettacolo di beneficenza che ha avuto quel perno centrale la “Yes I Know tribute band: “Antonello Palomba (Voce e piano), Jack Corona (Guitar Synth, Hukule e Bouzuki), Giovanni Gentile (Chitarre); Giuseppe Marlon Salzano (Basso, contrabbasso e cori); Sergio Prozzo (Mandolino e mandola), Maurizio Lena (Chitarra e voce); Pino Tiso (Piano); Vilma Racioppi (Voce), Valerio Russo (Fisarmonica), Alfredo Salzano (batteria). Direzione di Enrico Salzano alle percussioni ……..e alla tanta esperienza……
Da Terra mia a Napule è, da Yes I know my way a Je so Pazzo, da Quanno chiove e Quando, da Io per lei a Donna Cuncè, da A me me piace o blues a Ma che ho……….a tante e tante altre ancora soprattutto nella novità della parte acustica che è stata proposta all’inizio del live con la proiezione di video che hanno aiutato a riavvolgere il nastro della vita di Pino Daniele.
Per la band tutta beneventana si è trattato dell’ennesima tappa costruita con serietà e tanto amore all’indirizzo della musica e degli spettatori, dopo gli straordinari successi “sold out” con la Musica Classica Napoletana e del Tributo a Renato Carosone (Teatro Comunale), Tributo a Pino Daniele, Lucio Dalla e Lucio Battisti, e Franco Califano al Teatro San Marco di Benevento e così via tutti documentati……….
E’ opportuno ricordare che la “musica” non è una gara, ma una forma d’arte, di comunicazione di interpretazione, e nel caso di specie anche di solidarietà e di beneficenza a favore di buone cause come quella per il Complesso Monumentale di San Francesco a Benevento, prontamente sposata da un gruppo di amici e musicisti seri e professionali che dopo aver provato ormai da anni, e più volte, le emozioni del palcoscenico del magico Teatro Romano, del Teatro San Marco, del Museo Arcos, dei Giardini della Rocca dei Rettori, del Festival Benevento Città Spettacolo, della Notte delle Streghe, dell’Auditorium del Fatebenefratelli di Benevento…… e di tanto altro ancora, hanno immediatamente accolto l’invito di Fra Luciano Pugliese autore di un progetto di solidarietà encomiabile che avrà nei prossimi giorni ulteriori sviluppi, e che ha parlato di una serata di amore e di pace che i cittadini di Benevento hanno compreso partecipando in massa (500 le presenze). Uno spettacolo emozionante, fatto con grande onestà, che ha regalato emozioni mai provate prima nel Chiostro di San Francesco e che rappresenta un ottimo viatico per quello che accadrà prossimamente – ha concluso Fra Luciano Pugliese (Guardiano del Convento di San Francesco a Benevento).
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