Maltrattamenti all’ex compagna, revocati arresti domiciliari a 53enne

Maltrattamenti all’ex compagna, revocati arresti domiciliari a 53enne

BeneventoCronaca

Revocata la misura degli Arresti domiciliari al 53 enne E.A. di Benevento, tratto in arresto in data 26 agosto 2024 a seguito dei maltrattamenti gravi commessi in danno della ex convivente.

Il Tribunale del Riesame di Napoli accogliendo la tesi difensiva dell’Avvocato Gerardo Giorgione, difensore di E.A., ha modificato la misura degli arresti domiciliari sostituendola con quella del divieto di avvicinamento alla p.o.

Si rammenta che  il 53enne fu tratto in arresto in flagranza di reato a seguito dei paventati  maltrattamenti e lesioni commessa sulla persona offesa convivente con lo stesso, specie nella serata del 26 agosto 2024, lesioni e maltrattamenti che richiesero anche le cure del pronto soccorso di Benevento presso l’ospedale San Pio.

Ieri si è tenuta l’udienza di riesame avverso il provvedimento di convalida del GiP, dott. Di Carlo, che è stato parzialmente modificato con l’accoglimento della attenuazione della misura.

Arrestato e condannato in 1° grado per droga, la Corte di Appello lo assolve

Arrestato e condannato in 1° grado per droga, la Corte di Appello lo assolve

BeneventoCronaca
“Il fatto non sussiste”. Così ha provveduto in data 14 maggio 2024 in Napoli.

Assolto dalla corte di appello di Napoli sezione 5 il sig. C. T. tratto in arresto il 25.6.21 poiché trovato in possesso di 14 grammi circa di cocaina ed a seguito di alcune accuse.

Difeso dall’ Avvocato Gerardo Giorgione del foro di Benevento e Condannato in primo grado dal Giudice Nuzzo del Tribunale di Benevento a sei mesi (dopo la riqualificazione in 73. C5 come richiesto dall’Avvocato Giorgione).

La Corte d’Appello ha accolto le richieste formulate della difesa ritenendo, pertanto, di assolvere l’imputato con la formula più ampia: “Il fatto non sussiste”. Così ha provveduto in data 14 maggio 2024 in Napoli.

Furto di occhiali costosi ai danni dell’ex moglie: assolto Angelo Guida

Furto di occhiali costosi ai danni dell’ex moglie: assolto Angelo Guida

CronacaProvincia
La Corte d’Appello ha condannato la querelante, l’ex moglie di Guida, alle spese processuali.

Si è tenuto innanzi alla I^ Sez. della Corte D’Appello di Napoli, il processo a carico di Angelo Guida, di Airola, di 42 anni, difeso dagli Avvocati Vittorio Fucci e Daniela Martino.

In particolare il Guida, per un presunto furto aggravato, consumato nel marzo del 2019, di costosi occhiali da sole ai danni dell’ex moglie, che li aveva lasciati in auto, quindi esposti per necessità e consuetudine in pubblica fede, veniva condannato dal Tribunale di Benevento, il 06/07/2021, a 3 mesi di reclusione.

La Corte D’Appello, invece, accogliendo la tesi degli Avvocati Fucci e Martino, ha riformato la sentenza del Giudice di primo grado del Tribunale di Benevento, ed ha assolto il Guida con la formula che il fatto non sussiste, condannando la querelante, ex moglie, difesa dall’Avv. Annalisa Fucci, alle spese processuali.

Valle Caudina, “Fiumi di Droga”: forte riduzione di pena per due imputati

Valle Caudina, “Fiumi di Droga”: forte riduzione di pena per due imputati

CalcioProvincia

Si è tenuto, dinanzi alla III^ Sez. della Corte d’Appello di Napoli (Presidente Dott.ssa Rosanna Saraceno) il processo di appello a carico del Boss Gennaro Morgillo, di anni 33,  e del nipote Mario Romano, di anni 23, difesi dall’Avvocato Vittorio Fucci.

Il Morgillo e il Romano, insieme ad altri, erano imputati di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, banda armata, porto e detenzione illegale di armi e vari episodi di spaccio.

Il processo, è fondato, tra l’altro  su intercettazioni telefoniche e ambientali, oltre che su numerosi sequestri di sostanza stupefacente e di arsenali di armi.

L’operazione denominata “Fiumi di Droga”  fu caratterizzata dall’emissione di numerose ordinanze di custodia cautelare in relazione a reati commessi tra il 2016 ed il 2019 tra la Valle Caudina, in particolar modo Montesarchio ed Airola, la Valle di Suessola, Maddaloni ed alto Napoletano.

Romano e Morgillo, secondo la Procura Antimafia e la Procura Generale presso la Corte D’Appello di Napoli, erano capi indiscussi di un organizzazione criminale finalizzata al traffico di droga e di armi, che operava tra le provincia di Caserta e di Benevento. L’organizzazione trattava cocaina, crack, eroina, hashish e marijuana.

Accogliendo la tesi dell’ avvocato Vittorio Fucci, al Boss Morgillo, considerato  promotore dell’associazione, è stata ridotta la pena inflitta in I^ grado di circa 3 anni, scendendo da 13 anni e 8 mesi a 10 anni e 10 mesi, mentre in I^ grado la Procura Antimafia aveva chiesto una pena di 20 anni.

Anche per il Ras Romano vi è stata una notevole riduzione di pena di 1 anno e 2 mesi, rispetto alla condanna di I^ grado, scendendo la pena da 6 anni e 6 mesi a 5 anni e 4 mesi. Per il Romano la Procura Antimafia, in I^ grado, aveva chiesto una pena di 18 anni.

Il Romano, però, con l’assoluzione richiesta dall’Avvocato Vittorio Fucci, dal ruolo di promotore dell’associazione finalizzata al traffico di droga,  dall’aggravante della banda armata, dal reato di porto e detenzione illecita di armi, nonché da numerosi episodi di spaccio, ebbe in I^ grado solo la condanna di  6 anni e 6 mesi.

Per altri imputati le condanne di I^ grado sono state confermate o sono state ridotte di poco.

IACP San Giorgio del Sannio, non fu occupazione abusiva: assolti due sanniti

IACP San Giorgio del Sannio, non fu occupazione abusiva: assolti due sanniti

BeneventoCronaca

La Prima Sezione della Corte d’Appello di Napoli, riformando la sentenza del Giudice Monocratico del Tribunale di Benevento, di condanna ad 1 anno di reclusione per l’occupazione abusiva al fine di trarne profitto di un immobile di proprietà dello IACP, sito in S. Giorgio del Sannio, e per il relativo danneggiamento con effrazione della porta d’ingresso dell’immobile, avvenuta nell’anno 2016, ha assolto Pompeo Masone, di 56 anni e Vincenzina Taddeo, di 53 anni, entrambi di Benevento difesi dall’Avvocato Vittorio Fucci.

Benevento| Accusata di spaccio e ai domiciliari, la Corte d’Appello la rimette in libertà

Benevento| Accusata di spaccio e ai domiciliari, la Corte d’Appello la rimette in libertà

BeneventoCronaca
Alla donna, pluripregiudicata in materia di droga, difesa dall’Avv. Luca Russo, è stata restituita anche parte della somma sequestrata al momento dell’arresto.

Era stata arrestata lo scorso 21 giugno per un’accusa di spaccio di sostanza stupefacente a tossicodipendenti della provincia di Benevento e per avere occultato la stessa sostanza anche nel vano ascensore dello stabile in cui risiede al rione Ferrovia di Benevento.

Per questo, il Tribunale di Benevento l’aveva condannata alla pena di anni 2 di reclusione restituendole però parte della somma sequestrata e ritenuta il provento dello spaccio, che ammontava ad euro 400,00.

La Corte di Appello di Napoli, in data 28 marzo 2022, ha ridotto lievemente la pena ad un anno e mesi 10 di reclusione accogliendo, dunque, parzialmente l’appello e ritenendo che la condotta integrasse un solo reato ed eliminando così l’aumento per la continuazione.

Luongo Anna, pluripregiudicata in materia di droga, difesa dall’Avv. Luca Russo, precedentemente sottoposta agli arresti domiciliari e poi all’obbligo di firma, è tornata completamente libera per questa causa avendo la Corte di Appello revocato ogni misura cautelare nei suoi confronti.

Assolto Antonio Esposito, il giostraio accusato di lesioni gravissime

Assolto Antonio Esposito, il giostraio accusato di lesioni gravissime

CronacaProvincia

La Corte di Appello di Napoli, I sezione, accogliendo la tesi degli Avvocati Vittorio Fucci e Anna Corraro, ha assolto Antonio Esposito, di 53 anni, riformando la sentenza del Tribunale di Benevento che lo aveva condannato a 6 mesi di reclusione per lesione gravissime e invalidanti subite da un suo dipendente nell’ambito dell’attività di giostraio.

La sentenza della Corte di Appello fa seguito a quella della Suprema Corte di Cassazione, che, accogliendo il ricorso dell’Avvocato Vittorio Fucci, aveva annullato la precedente sentenza della Corte di Appello di Napoli che confermava quella di condanna del Tribunale di Benevento.

A seguito dell’annullamento con rinvio pronunciato dalla Suprema Corte, il nuovo processo si è svolto innanzi ad una diversa Sezione  della Corte di Appello che ha assolto l’Esposito.

Come si ricorderà nel settembre del 2009, in occasione dei solenni festeggiamenti in onore della Madonna SS. Addolorata di Airola, alla quale gli airolani sono particolarmente devoti, veniva allestito un parco giochi dall’imprenditore Esposito, nella piazza Caduti di Nassiriya.

Nell’occasione un dipendente dell’Esposito, di nazionalità straniera, veniva travolto da un trenino di un “mini ottovolante bassotto”, riportando lesioni gravissime ed invalidanti, che comportarono il sequestro dell’attrezzatura e l’imputazione a carico dell’Esposito di lesioni gravissime per violazione delle leggi antinfortunistiche.