E’ giunto il grande momento per don Alfonso Calvano, parroco di Ponte fino a qualche settimana fa. Giovedì alle ore 18:30, presso la Sala Consiliare del Comune di Ponte, si terrà la cerimonia della consegna della cittadinanza onoraria a Don Alfonso. Un riconoscimento importante per il suo prezioso contributo alla comunità pontese.
Pertanto sono invitati tutti i cittadini a partecipare a questo momento significativo e ad unirsi per celebrare insieme questa occasione “A settembre con l’arrivo del nuovo parroco don Giovanni, ho provato una forte emozione quando tutta la comunità di Ponte si è riunita per salutare il nostro Don Alfonso Calvano che, dopo quasi 30 anni di servizio, ha lasciato il nostro paese per la meritata pensione”.
Così il sindaco di Ponte Antonello Caporaso che ha poi continuato.
“Don Alfonso ha rappresentato un punto di riferimento prezioso, accompagnando generazioni di cittadini con dedizione, bontà e una presenza costante che non dimenticheremo mai.
Per questo motivo, come amministrazione comunale, – ha annunciato Caporaso – abbiamo deciso di conferirgli la cittadinanza onoraria, un riconoscimento per il grande affetto che ha dimostrato verso la nostra comunità e per il suo instancabile impegno, che ha lasciato un segno indelebile nei cuori di tutti noi. Grazie di cuore, Don Alfonso. Ponte sarà sempre casa tua”
Ormai siamo alle battute finali delle Olimpiadi dei Forum dei Giovani che si stanno tenendo a Ponte e Torrecuso fino a domani, domenica 31 luglio…e non potevano mancare le riflessioni del
Parroco di Ponte, don Alfonso Calvano, che è stato a fianco a questi giovani sin dall’inizio insieme all’ ‘Anspi’ Santa Generosa, partner di questo importante evento.
“Quest’anno abbiamo la gioia di stare insieme per vivere le Olimpiadi organizzate dai Forum di Ponte e di Torrecuso e voglio salutare, unitamente a Don Antonio Fragnito, parroco della Comunità di S. Erasmo Vescovo di Torrecuso, tutti i ragazzi che in questi giorni stanno partecipando alle Olimpiadi – afferma don Alfonso – .
È un saluto amico che vuole manifestare la vicinanza della Chiesa, nello stimolare in tutti noi un forte senso di agonismo spirituale. Infatti ci sono alcune parole tipiche dello sport che sono riferibili alla vita spirituale. Lo hanno capito anche i Santi che hanno saputo interpretare la passione, l’entusiasmo, la costanza, la determinazione, la sfida e il limite con lo sguardo proiettato oltre se stessi e va verso l’orizzonte di Dio.
San Paolo – continua il parroco di Ponte – invita ad allenarsi «nella vera fede, perché l’esercizio fisico è utile a poco, mentre la vera fede è utile a tutto, portando con sé la promessa della vita presente e di quella futura» (1 Tm 4,8).”
Stiamo qui nel segno dell’amicizia: per condividere, sostenere, incoraggiare, tifare ma anche per ascoltare, capire, aiutare, pregare per voi e con voi, e manifestare così l’amicizia della Chiesa verso ciascuno, verso il mondo dello sport, i suoi valori, le sue storie.
Tutto il territorio vi guarda e gioisce con voi e nutre tante speranze nei vostri confronti: ogni vostro successo, ogni vostro traguardo, ogni meta raggiunta sarà come rendere non solo più grande ma migliore l’ambiente in cui viviamo perché trasmetterà a tutti noi, soprattutto alle giovani generazioni, la voglia di lottare, di impegnarsi, di sacrificarsi e spendersi per un futuro bello per tutti, per superare ogni tipo di crisi, per credere di più in se stessi, nelle proprie possibilità e nel proprio talento.
Voi giovani siete inseriti nell’organizzazione dei Forum – continua don Alfonso – e siete inviati ad essere i messaggeri di pace agli uomini del nostro tempo perchè ‘ imparino a scegliere ciò che a Dio piace di più’.
E, quello che ‘a Dio piace di più’ è perdonare i suoi figli, aver misericordia di loro, affinché anch’essi possano a loro volta perdonare i fratelli, risplendendo come luce dell’Amore di Dio nel mondo. Questo è quello che a Dio piace di più.
Lo sport ha bisogno anch’esso di misericordia. La via che lo sport ha per nutrirsi di amore, come anche le Olimpiadi, è quella di rimettersi in gioco.
Mettersi in gioco senza paura, con coraggio ed entusiasmo. Mettersi in gioco con gli altri e con Dio; non accontentarsi di un pareggio mediocre, dare il meglio di se stessi, spendendo la vita per ciò che vale davvero e che dura per sempre. Non accontentarsi di vite tiepide, vite mediocremente pareggiate: no! Andare avanti, – conclude Don Alfonso Calvano – cercando la vittoria sempre”.