Terzo posto in Serie A, insieme ad Atalanta e Fiorentina, primo posto in Europa League con 4 vittorie su 4 gare. Sono numeri da paura, quelli di Marco Baroni, dalla scorsa estate sulla panchina della Lazio.
Il tecnico toscano, dopo tanta gavetta, pare aver trovato la definitiva consacrazione. Dopo la miracolose salvezze con Lecce e Verona, quest’ultima quasi incredibile per come è avvenuta dopo che gli avevano smantellato la squadra a gennaio, l’ex allenatore giallorosso sta trovando nella Capitale la sua isola felice, dove dimostrare tutte le sue qualità.
Alla guida dei biancocelesti, infatti, Baroni sta dimostrando di poter essere anche altro oltre che un ottimo allenatore di Serie B e un allenatore da bassa classifica di Serie A. La sua Lazio, ad oggi, è probabilmente la miglior squadra italiana, l’unica che riesce a coniugare al meglio bel gioco e risultati.
Sicuramente un giusto premio per chi come l’ex allenatore della Strega viene dalla categorie inferiori ed è stato capace di guadagnarsi, punto su punto, campionato dopo campionato, palcoscenici sempre più alti e finanche europei. Una storia, la sua, che fa felice anche l’ambiente giallorosso, dove, nonostante le difficoltà e l’esonero del prima stagione in A, è rimasto nel cuore di tanti, non fosse altro per essere stato l’allenatore della prima storica promozione in A del Benevento Calcio.
Un’Atalanta spettacolare è a un passo dal portare a casa l’Europa League. Quando mancano pochi minuti più recupero, la Dea è sul 3-0 contro il Bayer Leverkusen, neo campione di Germania.
Un’affermazione, quella dei bergamaschi, che parte da lontano. Dopo anni e anni di lavoro e di gran calcio, e qualche finale persa (v. Coppa Italia), finalmente l’Atalanta è vicinissima a portare a casa una Coppa.
La tripletta di Lookman, in tal senso, ha messo una ipoteca praticamente definitiva sulla finale di questa sera.
Tra gli “eroi” di Dublino, però, c’è anche una vecchia conoscenza del Benevento: Berat Djimsiti, difensore albanese, tra le fila giallorosse nella disastrata stagione 2017-18 della prima serie A. Proprio quell’esperienza nel Sannio è stata rimarcata dai telecronisti Rai per sottolineare la crescita del centrale di Gasperini.
“E pensare che qualche anno fa retrocedeva in B col Benevento“, l’affermazione del telecronista Alberto Rimedio nel corso del match.
Arrivato a campionato in corsa per sostituire Graham Potter, passato al Chelsea (e poi esonerato), Roberto De Zerbi è entrato nella storia del Brighton.
L’ex allenatore del Benevento, infatti, grazie al successo odierno contro il Southampton (3-1 il finale), è riuscito nell’impresa di qualificare la formazione dell’East Sussex per la prima volta nella sua storia a una competizione europea.
La squadra di De Zerbi, con i tre punti conquistati questo pomeriggio, è aritmeticamente in Europa League.
Serata magica per la Roma che riesce a compiere l’impresa di rimontare l’Ajax ad Amsterdam nell’andata dei quarti di finale di Europa League. Eppure la serata europea per i giallorossi di Fonseca non inizia proprio nel migliore dei modi: difatti, alla mezz’ora il tecnico portoghese deve fare a meno di Spinazzola, il migliore dei suoi fino a quel momento, che deve lasciare il campo per un problema muscolare. Dieci minuti dopo gli olandesi passano in vantaggio con Klaassen che in combinazione con Tadic sfrutta al meglio un errore di Diawara.
Nella ripresa la Roma rischia di naufragare: al 52′ fallo di Ibanez su Tadic e calcio di rigore per i lancieri. Superlativo Pau Lopez che intercetta il penalty calciato da Tadic e tiene a galla i suoi. Come nel più classico dei casi, gol sbagliato, gol subito: punizione di Pellegrini ed è 1-1. Quando la partita sembra essere indirizzata sul binario del pari ecco che Ibanez riscatta l’errore in occasione del rigore procurato e con un missile imprendibile supera Scherpen e fa 2-1, regalando una vittoria importantissima alla squadra capitolina che, dunque, al ritorno ha dalla sua due risultati su tre per accedere alle semifinali.
Foto: as Roma twitter
