Comunità Montana del Fortore, riunione con le organizzazioni sindacali sulla forestazione

Comunità Montana del Fortore, riunione con le organizzazioni sindacali sulla forestazione

AttualitàProvincia

Una importante e proficua riunione con le organizzazioni sindacali di categoria sul tema della forestazione, si è tenuta questa mattina presso la sede di San Bartolomeo in Galdo della Comunità Montana del Fortore.

Hanno partecipato la Giunta Esecutiva al completo (il presidente Zaccaria Spina, il vice Giuseppe Addabbo e l’assessore Gianfranco Mottola), il presidente del Consiglio generale Giacomo Falcone, il segretario generale dell’ente Nicolina Romano e il Responsabile del Settore Agricoltura, Foreste e Bonifica Montana Pietro Giallonardo. Presenti delegazioni della Fai Cisl, guidata da Alfonso Iannace e della Flai Cgil, guidata da Carlo Ceccarelli. Assente giustificata la Uila Uil con la cui delegazione, rappresentata da Alfredo Di Rubbo, e’ stato programmato un incontro già per la giornata di domani.  

Dopo l’illustrazione degli argomenti posti all’ordine del giorno, di cui si è incaricato il presidente Spina e dopo la rappresentazione delle rispettive posizioni, sia da parte  dell’ente che delle organizzazioni sindacali, si è pervenuti ad una condivisione delle imminenti vicende che stanno riguardando il comparto forestale.

In particolare, si è preso atto dell’imminente accredito, da parte della Regione Campania, del primo acconto pari al 20% dell’importo dovuto, sulla progettazione 2024 per la forestazione, oltre che dei fondi ordinari per il funzionamento dell’ente.

“Notizia che – ha sottolineato Spina – seppure ci permetterà di proseguire con il pagamento degli stipendi attualmente fermo al mese di luglio – grazie alla anticipazioni di cassa -, evidenzia tuttavia come si registri una grande anomalia nelle tempistiche di accredito che si dilatano sempre di più a causa di una asfissiante burocrazia”. Pertanto, si è proceduto, di comune accordo, a stigmatizzare un cronico ritardo che sta creando difficoltà a tutte le Comunità Montane operanti sul territorio campano, nessuna esclusa, che di fatto non hanno ancora percepito un solo euro da destinare alla forestazione e alle proprie attività. “Stiamo andando avanti – ha affermato Spina – facendo leva solo sulla finanza creativa, sul buonsenso e sulla responsabilità che, di volta in volta, si assumono amministratori e funzionari”.  

Si è preso poi atto, con soddisfazione, che, al netto di una lunga ed estenuante attesa, finalmente giovedì il Consiglio regionale della Campania delibererà in merito alla stabilizzazione degli OTD, gli Operai a tempo Determinato.

”Si tratta di un risultato storico – ha spiegato il presidente -, che consentirà a circa 40 stagionali di diventare effettivi. Ci si è soffermati su alcuni meccanismi organizzativi, tra cui digitalizzazione del rilevamento presenze, con contestuale geolocalizzazione dei cantieri: una pratica innovativa che permetterà un grosso risparmio in termini di facilitazione nella rendicontazione delle attività svolte. Il meccanismo potrà ripercuotersi positivamente anche sulla velocizzazione degli accrediti da parte della Regione. Rispetto alle osservazioni dei sindacati, la Comunità Montana si è impegnata ad adottare tutte le precauzioni e i meccanismi a tutela della privacy degli operai e della funzionalità del nuovo sistema, oltre che a ricorrere alla correzione manuale in caso di conclamate difficoltà nel corso dell’utilizzo di questa nuova tecnologia.

Consegnati nuovi mezzi operatori al servizio forestazione della Provincia

Consegnati nuovi mezzi operatori al servizio forestazione della Provincia

AttualitàDalla Provincia

Sono stati consegnati questa mattina presso l’Antincendio Boschivo del Servizio Forestazione della Provincia di Benevento in contrada Piano Cappelle i nuovi mezzi meccanici della struttura nell’ambito di un programma di potenziamento delle dotazioni degli operatori del settore.

L’operazione, costata circa 200mila Euro, è stata resa possibile dai fondi messi a disposizione dalla Regione Campania, che ha delegato alla Provincia la gestione delle attività.

I mezzi acquistati e consegnati oggi sono: un mini escavatore con benna e lama; una mini pala tipo “bobcat”; tre motoseghe; sei decespugliatori  ed alcune altre attrezzature ed accessori.

Alla cerimonia di consegna erano presenti: il Presidente della Provincia Nino Lombardi, il consigliere provinciale delegato alla Forestazione Alfonso Ciervo, il Dirigente di Settore arch. Giancarlo Corsano ed il dipendente arch. Michele Orsillo e i dipendenti del Servizio.

Il Presidente Lombardi ha sottolineato il rilievo che il Servizio Forestazione e tutela boschiva assume per la sua Amministrazione: “si tratta di un comparto fondamentale perché è posto  a difesa e protezione del territorio. Il lavoro dagli addetti al Servizi per la manutenzione del verde e per la lotta agli incendi boschivi contribuisce in misura importante alla mitigazione dei rischi per la pubblica incolumità.

Con i responsabili e i funzionari Settore e con il lavoro del Consigliere delegato Alfonso Ciervo, grazie al grande impegno degli operatori, ha osservato Lombardi, “la Provincia di Benevento svolge il compito delegato dalla Regione al meglio delle possibilità e delle opportunità.

Con questi nuovi mezzi operativi, acquisitati con un fondo di dotazione della Regione, si potrà assicurare il raggiungimento degli obiettivi che il Consiglio Provinciale ha approvato a difesa del territorio nell’ambito della programmazione regionale.

Siamo peraltro al lavoro per la tutela del lavoro dei nostri operatori e, a tale proposito, ho avuto comunicazione ufficiale che la Regione ha accreditato alla Provincia nelle scorse ore le somme necessarie all’esercizio della delega ed al pagamento delle spettanze dovute ai lavoratori dell’anno 2022 e di parte di questo 2023”

Comunità Montana del Fortore, riunione su forestazione

Comunità Montana del Fortore, riunione su forestazione

Politica

Il presidente della Comunità Montana del Fortore, Zaccaria Spina, ha convocato ieri un importante incontro sindacale sui temi della forestazione. Alla riunione hanno partecipato, per conto dell’ente montano, anche il vice-presidente Giuseppe Addabbo e l’assessore Gianfranco Mottola con il responsabile del settore Agricoltura e Forestazione Pietro Giallonardo. Per le organizzazioni sindacali presenti Alfonso Iannace (FAI CISL), Carlo Ceccarelli (FLAI CGIL) e Antonio Paolozza (UILA UIL). Il presidente Spina ha relazionato sugli atti prodotti: ha cominciato illustrando il progetto di forestazione 2023 approvato in tempi record, auspicando la prima liquidazione del 20% dell’importo totale, che rappresenta un’importante boccata d’ossigeno per il pagamento degli stipendi.

E’ stata poi condivisa all’unanimità dai presenti, la preoccupazione sulla piena e totale realizzazione di obiettivi e programmi a causa della ormai già ampiamente segnalata riduzione degli perai, attualmente in numero assolutamente insufficiente considerati i 12 comuni sotto l’egida dell’ente montano. I numerosi cantieri da portare avanti e da ultimare, rendono necessaria e non più procrastinabile una nuova sollecitazione nei riguardi della Regione Campania in merito alla stabilizzazione degli OTD (operai a tempo determinato) e all’autorizzazione al turnover con il conseguente reintegro dei pensionati. Senza questi innesti, numerose opere di difesa del suolo, di salvaguardia del territorio, di contenimento di dissesti e preservazione delle infrastrutture non potranno essere portate a termine, come pure sarebbe compromessa l’organizzazione Anti-Incendi Boschivi.

Inoltre è stata decisa di comune accordo la data di riassunzione dei 45 OTD per il 2023, nella prima decade di marzo.

Diverse anche le questioni sollevate dai rappresentanti delle sigle sindacali, tra queste la richiesta di proseguire il percorso delle qualificazioni degli operai di cui era stato già condiviso un primo step oltre ad un approfondimento riguardo la previsione di qualche premialità con una integrazione di retribuzione da quantificarsi in base a presenze, risultati e obiettivi raggiunti dagli operai.  

La discussione, molto articolata e sentita, si è conclusa con il comune Impegno a perseverare con  la velocizzazione dei pagamenti, una strada che la Comunità Montana del Fortore sta perseguendo in maniera incisiva sin dall’insediamento della nuova governance.

Comunità Montana del Fortore, approvato progetto lavori di forestazione per oltre 3 milioni di euro

Comunità Montana del Fortore, approvato progetto lavori di forestazione per oltre 3 milioni di euro

Politica

Dopo la determina del Rup, la Giunta della Comunità Montana del Fortore ha approvato all’unanimità il progetto inerente i lavori di forestazione per il 2023 “Interventi relativi alle infrastrutture verdi e mitigazione dei rischi connessi ai cambiamenti climatici nel territorio” per un importo di 3 milioni e 300 mila euro, finanziato con fondi Por – Fesr (2014/20) nell’ambito del Piano Forestale di indirizzo territoriale per il 2023.

Per l’annualità in corso tra gli elementi distintivi del progetto c’è senza dubbio la tempestività, grazie alla sua approvazione avvenuta ad inizio anno, se si pensa che nello  scorso anno  si arrivò addirittura a settembre, subito dopo l’insediamento dell’attuale esecutivo. Un significativo cambio di passo che dovrebbe mettere la Regione Campania nelle condizioni di erogare l’anticipo del 20% in tempi abbastanza brevi.

“Abbiamo cercato di accelerare la tempistica – spiega il presidente della Comunità Montana del Fortore Zaccaria Spina – per fronteggiare la grande crisi dovuta al ritardo dei pagamenti della pubblica amministrazione. Siamo soddisfatti per aver velocizzato la procedura ed  effettuato tutti gli adempimenti in tempi europei, ma soprattutto perché si tratta di un progetto costruito dal basso e non calato dall’alto:, i nostri tecnici si sono recati di persona in tutti i Comuni per recepire le istanze di ogni singola Amministrazione, raccogliere le segnalazioni e inglobarle nel piano poi redatto”. Tempismo e condivisione dunque gli elementi portanti del progetto, come utilità dello stesso.

“Gli interventi – aggiunge Spina – prevedono lavori interamente compatibili con la fonte di finanziamento: pulizia di valloni, messa in sicurezza di versanti, installazione gabbioni, lavori nei rimboschimenti e rinfoltimenti, sistemazioni idraulico-forestali, consolidamento e ripristino dissesti e movimenti franosi”. Nell’occasione saranno utilizzati operai idraulico-forestali a tempo indeterminato e determinato.

“Per lunedì prossimo abbiamo già convocato le organizzazioni sindacali – conclude il presidente Spina – al fine di condividere il progetto e cercare di anticipare anche i tempi per l’avviamento al lavoro degli OTD. Da quanto ci risulta, siamo peraltro tra i primi enti delegati della Campania, se non addirittura il primo, ad aver trasmesso gli atti alla Regione e per questo ringrazio il Rup Pietro Giallonardo e l’intera struttura tecnica che hanno lavorato alacremente per redigere un progetto di tale complessità, con molte opere soggette a vincoli, permessi e particolari autorizzazioni. Il mio grazie va anche ai sindaci e ai colleghi di Giunta, con i quali ho l’onore di condividere questo successo, per la fattiva collaborazione”.

<strong>Comunità Montana Fortore, la Giunta chiede alla Regione stabilizzazioni e nuove assunzioni</strong>

Comunità Montana Fortore, la Giunta chiede alla Regione stabilizzazioni e nuove assunzioni

AttualitàDalla Provincia

La Giunta della Comunità Montana del Fortore ha formalmente chiesto alla Regione Campania la stabilizzazione degli operai forestali a tempo determinato e l’incremento della forza lavoro attuale mediante l’attivazione del turn-over. 

L’Esecutivo presieduto da Zaccaria Spina con il vice-presidente Giuseppe Addabbo e l’assessore Gianfranco Mottola, ha preso atto della relazione del RUP Pietro Giallonardo sul fabbisogno occupazionale dell’ente da cui si evince chiaramente la necessità di integrare la forza lavoro che attualmente è rimasta in servizio.

Il documento redatto dal Responsabile Unico del Procedimento, in buona sostanza, dopo aver analizzato in maniera dettagliata il territorio di competenza della Comunità Montana del Fortore (62000 ettari circa ricadenti su 12 comuni interni e 4 esterni), identificato come “montano svantaggiato, caratterizzato da elevato livello di desertificazione, di natura prevalentemente argillosa, con diffusi fenomeni di erosione, instabilità e frane e soggetto a vincolo idrogeologico”, e dopo aver sottolineato come l’ente in questione sia delegato “in materia di economia, bonifica montana, difesa del suolo, gestione multifunzionale del patrimonio forestale con relative infrastrutture, nonché alle attività di previsioni, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi”, delinea il computo dei dipendenti in forza alla Comunità Montana.

Si tratta di 121 unità lavorative, distinte in 72 operai a tempo indeterminato, 5 impiegati a tempo indeterminato e 44 operai a tempo determinato per un totale di 30.668 giornate lavorative teoriche. “Considerato che molte unità lavorative hanno un’età media anagrafica superiore ai 60 anni – scrive ancora il Rup nella sua relazione – e che il 40% delle stesse registrano limitazioni alla idoneità lavorativa (così come certificato dal medico competente o godono delle agevolazioni previste dalla legge 104), le giornate effettivamente svolte risultano inferiori. Pertanto, si registra uno squilibrio nella distribuzione della forza lavoro e una drastica riduzione della stessa, che rendono sempre più complessa, la realizzazione delle perizie rispetto alla nuova fonte finanziaria, che dal 2022 è divenuta il FESR a regia regionale”.

Senza contare che “per le agevolazioni pensionistiche attualmente in vigore, si prevede nel prossimo futuro una ulteriore riduzione del personale”. Ragione per cui, rileva la relazione di Giallonardo, “in ordine al rapporto superficie/ettari, considerando l’indice medio della Comunità Montana del Fortore, appare evidente lo squilibrio e l’insufficienza della forza lavoro rispetto alla realizzazione dei progetti e alla salvaguardia territoriale anche ai fini della prevenzione anti-incendi boschiva e del rischio idrogeologico”. Mancano in effetti la bellezza di 31.332 giornate lavorative annue, di cui 7.084 andrebbero coperte con la stabilizzazione degli operai a tempo determinato (44 unità x 161 giornate e le restanti 24.248 verrebbero colmate dal turnover con 237 unità assumibili per 102 giornate.

“La nostra deliberazione – spiega il presidente della Comunità Montana del Fortore Zaccaria Spina – tiene conto, oltre che della predetta relazione, del contratto integrativo per gli addetti alla sistemazione idraulico-forestale e idraulico-agraria e delle pregresse riunioni con le organizzazioni sindacali. È da tempo che solleviamo il tema della carenza di personale che si sta verificando, con cadenza sistematica,  in seguito ai pensionamenti degli operai ed anche per le limitazioni di natura medica. La carenza di personale, è comune a tutti i paesi della Comunità Montana. Allo stato siamo notevolmente sottodimensionati e facciamo fatica a garantire la gestione ordinaria, figuriamoci quella straordinaria. Il rischio è di non riuscire a fronteggiare problematiche, eventi e calamità”.

Forestazione, ripreso il confronto tra la Comunità Montana e i sindacati

Forestazione, ripreso il confronto tra la Comunità Montana e i sindacati

Politica

È ripresa l’attività di confronto tra la Comunità Montana del Fortore e le organizzazioni sindacali di categoria per la forestazione.

All’incontro di ieri sono stati presenti i sindacalisti Alfonso Iannace (della Fai Cisl), Antonio De Lillo (di Uila Uil), Carlo Ceccarelli (di Flai Cgil), mentre l’Ente è stato rappresentato dal presidente  Zaccaria Spina, dal vice presidente Giuseppe Addabbo e dall’assessore Gianfranco Mottola, unitamente al Rup Pietro Giallonardo.

Dopo i saluti istituzionali e la presentazione della nuova governance della Comunità Montana, sono stati tracciati i primi criteri e condivise le strategie della concertazione che dovranno caratterizzare le attività inerenti il settore forestazione per il prosieguo.

Tra i vari argomenti,  ci si è soffermati in particolare sull’urgenza di attivazione del turn-over che non è più procrastinabile e sulla necessità di perfezionare e continuare la qualificazione del personale.

A tal proposito il presidente Zaccaria Spina dichiara: “Apriremo una vertenza con un’azione sempre più incisiva sulla problematica del turn-over; la Regione ci dovrà autorizzare l’assunzione di ulteriori unità di personale per sopperire ai pensionamenti, in quanto non è possibile che, nel giro di pochi anni, vada a scomparire  un settore che per le nostre zone è stato vitale sotto tutti i punti di vista, sociale ed economico nonché di salvaguardia del territorio.

Rispetto ad altre parti d’Italia, la nostra realtà ancora regge alle calamità naturali sempre più frequenti e violente”. Ai fini delle progressioni relative agli operai in imminente fase di pensionamento si è concordato di conferire indirizzo al Rup Giallonardo di valutare  tutto ciò che riguarda il profilo di questi operai tra cui la storicità, le attività svolte ecc.

“Condivisa in modo unanime – prosegue Spina –, dopo un serrato confronto tra i presenti, anche la necessità di perfezionare e proseguire con la riqualificazione del personale, dopo la conclusione di una prima fase pure avvenuta a seguito di innumerevoli riunioni che avevamo intavolato con le stesse organizzazioni sindacali e che erano servite per cercare di attutire i “distinguo” e i modi di veduta diversi sulle modalità da perseguire”. 

È stato illustrato, altresì, il progetto definitivo-esecutivo relativo all’anno 2022, si è relazionato  e commentato circa l’esito dell’incontro avuto nella recente visita dell’assessore regionale all’agricoltura Nicola Caputo presso la sede dell’Ente Montano. È stato affrontato il discorso dei “fragili” e ci si è soffermati sulla situazione dei pagamenti “che – afferma Spina –, seppure ha registrato un passo in avanti grazie a ben due mensilità erogate agli operai in poco più di una settimana, resta comunque molto grave, ancor più alla luce dell’autunno caldo che ci aspetta caratterizzato dal caro energia, nonché dagli aumenti sui beni di prima necessità”.

Settore Forestazione comunità montana Taburno, Fai Cisl: “Restano Ancora incertezze! Ancora ritardi!”

Settore Forestazione comunità montana Taburno, Fai Cisl: “Restano Ancora incertezze! Ancora ritardi!”

Politica

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa a firma della Fai Cisl IrpiniaSannio.

Avevamo – si legge – preso atto del cambio di registro in Regione Campania avvenuto per far fronte ai notevoli ritardi nei pagamenti salariali dei lavoratori idraulico-forestali attraverso l’approvazione del Documento Economico di Pianificazione Forestale (alimentato da fondi FESR -Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale-) e finalizzato a dare una svolta all’intero settore della forestazione; alleviando così le lunghe attese per gli stipendi ai lavoratori (si pensava sic!).

Infatti, le Comunità Montane e la Provincia da sempre sono sottoposti ad enormi difficoltà assumendosi responsabilità politico-amministrative per poter dare un sollievo ai propri dipendenti attraverso l’anticipazione di cassa.

Sono previsti agli Enti Delegati Campani, per il Piano Forestazione 2022 – 70 milioni di euro, e per il 2023 69.130.000,00 €.

Agli enti delegati Sanniti spettano i seguenti fondi così ripartiti:

  • Provincia di Benevento – 2022: €1.209.000, 2023: € 1.183.300
  • Comunità Montana Fortore 2022: €3.425.200,2023: € 3.300.000
  • Comunità Montana Taburno 2022: € 1.314.000, 2023: € 1.357.600
  • Comunità Montana Titerno Alto-Tammaro 2022: €3.635.000, 2023: €3.649.400

Ma per l’antica questione del settore “forestazione” e dei lavoratori idraulico-forestali, nonostante le varie iniziative poste in essere (non da ultimo il cambio di utilizzo dei fondi per il settore) ancora non si intravede una luce in fondo al tunnel.

Come Fai Cisl IrpiniaSannio, infatti, avevamo posto delle perplessità non sulla bontà e finalità piuttosto sull’utilizzo gestionale-amministrativo dei fondi FESR, annunciato in vari incontri dalla governance degli Enti Delegati sanniti.

Fatto sta che, ad oggi, ancora la Regione Campania non ha erogato un centesimo di quanto dovuto.

E’ scomparsa anche la parola “stabilizzazione” nonché quella del “turnover”, aumentando incertezza e scarso futuro per un settore di primaria importanza per la collettività.

Cosa dire del “servizio antincendio boschivo” iniziato con il contagocce e con squadre ridotte anche per effetto della riduzione dei finanziamenti stanziati? anche qui gli Enti Delegati si assumono grosse responsabilità.

Nel frattempo, nonostante tutto, i lavoratori idraulico-forestali, svolgono da sempre in “religioso silenzio” l’attività fondamentale di tutela e salvaguardia del territorio un bene collettivo, anche senza percepire un regolare e puntuale stipendio.

E intanto i lavoratori idraulico-forestali – ad oggi – hanno percepito sempre grazie alla sensibilità e responsabilità dei Presidenti e Tecnici/Amministrativi degli Enti Delegati, così:

  • Provincia di Benevento corrisposto: Giugno e 14°;
  • Comunità Montana Fortore: Aprile e acconto di 1.000€ ai lavoratori a Tempo Determinato, 1.500€ ai lavoratori impiegati e a tempo indeterminato;
  • Comunità Montana Titerno Alto-Tammaro: pagato aprile 2022;
  • Comunità Montana Taburno: purtroppo i lavoratori devono aver ancora corrisposto dalla mensilità di Ottobre 2021 ad aggi, quindi 12 mensilità.
  • Per tutte queste ragioni il 2 agosto scorso le Organizzazioni Sindacali unitarie, di concerto con i lavoratori riuniti in assemblea, hanno dichiarato lo stato di agitazione e riconvocato per l’otto agosto una ulteriore assemblea auspicando anche la presenza del Presidente per trovare soluzioni adeguate.

L’otto agosto è convocato anche il “Tavolo di Partenariato del settore forestale”, con l’ordine del giorno: Aggiornamento progettazione 2022.

Auspichiamo che, stante la delicatissima situazione in cui versa il settore e soprattutto i lavoratori idraulico-forestali, vengono messe in essere azioni tali che producano atti concreti e velocizzano tutti i processi burocratici.

Vertice alla Rocca, documento unitario sulla crisi del Servizio di forestazione in Campania

Vertice alla Rocca, documento unitario sulla crisi del Servizio di forestazione in Campania

Politica

Un documento unitario a firma degli Enti Delegati alla Forestazione e dei Sindacati dei lavoratori della categoria sarà inviato alla Regione Campania per esprimere la preoccupazione circa le problematiche che affliggono il settore.

E’ questa la conclusione di un vertice convocato alla Rocca dei Rettori dal Vice Presidente della Provincia di Benevento, Nino Lombardi, a seguito della denuncia del 17 gennaio u.s. firmata dal Coordinatore FAI CISL di Benevento circa delle criticità della gestione della Forestazione in Campania.

All’incontro hanno preso parte, oltre a Lombardi, anche i Presidenti e i tecnici delle Comunità Montane del Sannio, Enti Delegati dalla Regione Campania alla gestione del Servizio Forestazione, e le Organizzazioni sindacali di categoria.

Gli stipendi agli operatori del Servizio vengono corrisposti dopo mesi e mesi a causa della ritardata o addirittura della mancata erogazione agli Enti Delegati da parte della Regione Campania, Ente Delegante, delle risorse finanziarie accantonate per i progetti di forestazione, sebbene tali progetti vengono individuati sulla base di Piani Triennali e annuali d’intervento regolarmente e preventivamente approvati dalla stessa Regione: in particolare difficoltà a pagare il dovuto mensile agli operatori del Servizio, ovvero a procedere alle anticipazioni di cassa dai propri Bilanci, sono le Comunità Montane.

D’altra parte, è l’intera gestione strutturale del Servizio ad essere messa in crisi dalle norme che bloccano il “turn-over” del personale addetto al Servizio con la conseguente carenza numerica e l’invecchiamento inesorabile degli operatori del settore.

Per tacere di altre criticità, ne consegue da questi due soli macigni un gravissimo pregiudizio per la tutela non solo del territorio montano, ma anche di quello a ridosso delle aree a maggiore presenza antropica: infatti, specialmente nel periodo estivo, caratterizzato dalla siccità, gli incendi, talvolta causati da scellerate menti criminali, costituiscono un serio e concreto pericolo per la pubblica incolumità, oltre che a causare enormi danni al patrimonio boschivo ed alla fauna selvatica.

Al termine del confronto alla Rocca dei Rettori per l’esame del da farsi è emersa la comune volontà dei partecipanti di predisporre un documento da indirizzare alla Regione Campania in cui si esprime la viva preoccupazione per questo stato di cose e per rilanciare un’autentica ed efficace politica della cura e della manutenzione del territorio e dell’ambiente.