“La storia di una promessa”, presentato il libro di Gianpaolo Imbriani. FOTO E VIDEO

“La storia di una promessa”, presentato il libro di Gianpaolo Imbriani. FOTO E VIDEO

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Questa mattina alle ore 12:15 presso la sala consiliare di Palazzo Mosti, è avvenuta la presentazione del libro di Gianpaolo Imbriani, fratello dello sfortunato Carmelo, intitolato “Storia di una promessa“. Il titolo del libro non è stato scelto a caso da Gianpaolo, che dopo la prematura scomparsa del fratello a soli 37 anni, ha intrapreso una missione, ovvero girare il mondo per far conoscere la storia del fratello e costruire cinque campi di calcio nei cinque continenti.

Nel libro Gianpaolo ripercorre il viaggio intrapreso dopo la morte del fratello, i suoi 374970 km percorsi con 9 giri intorno al Mondo, confidando nella generosità e nell’ospitalità delle persone che incontrava sul suo cammino. Alla presentazione sono intervenuti il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, il Presidente del Benevento Calcio ,Oreste Vigorito, gli ex compagni di squadra Gori e Taglialatela, il consigliere delegato allo Sport Vincenzo Lauro e il giornalista Luigi Trusio, come moderatore.

La conferenza stampa si è svolta in un clima di grande commozione, nessuno dei presenti è riuscito a trattenere le lacrime. A prendere la parola per primi Pino Taglialatela e Pier Graziano Gori, che hanno ribadito la grande umanità del loro ex compagno di squadra. In particolare Batman Taglialatela ha raccontato del modo in cui è stato accolto dalla famiglia di Carmelo nel periodo in cui ha indossato la casacca giallorossa e del fatto che lo considerasse un fratello, non riuscendo mai a superarne la scomparsa.

Ecco le parole dell’ ex portiere: “Per me Carmelo era un fratello, e i suoi genitori mi hanno accolto come un figlio a Ceppaloni, in un periodo vin cui il mondo del calcio mi aveva voltato le spalle. Non sono mai riuscito a superare la sua scomparsa“.

È poi toccato a Gianpaolo raccontare le ragioni che lo hanno spinto a scrivere questo libro: “Scrivere mi ha fatto viaggiare con la testa quando il Covid mi ha costretto a stare chiuso in casa. Ero convinto di non ricordare nulla, invece la mente stava nascondendo quei ricordi per non farmi rivivere quei momenti dolorosi e avevo bisogno di raccontare tutto ciò che c’è stato. Carmelo non era Messi o Maradona, però è stato apprezzato come uomo. Sono orgoglioso che vari campi da calcio che portino il suo nome sia a Benevento che in Africa. Mi auguro di realizzarne cinque in altrettanti continenti. Già c’è qualcosa in Argentina ma non sarà affatto semplice, non basterà la vendita di un libro ma sono convinto che ci riuscirò. E’ una promessa che ho fatto a mio fratello. Sofia e Fernando si renderanno conto che il padre c’è ancora“.

Dopo Gianpaolo è intervenuto il Presidente Vigorito: “Con Gianpaolo condivido una perdita. Devo chiederti scusa perché non credevo in ciò che stavi facendo. Quando abbiamo inaugurato il murales dedicato a Carmelo, a qualcuno che pensava in una mia assenza dissi che preferivo portarmi le persone che amavo nel cuore senza alcuna forma di esibizione. Mio fratello vive con me, così come Carmelo. Ho sempre provato a nascondere il mio dolore, non pensavo si dovesse esternare. Tu hai vinto la battaglia dell’amore. Carmelo era un grande uomo e a questo proposito voglio che tutti i ragazzi del settore giovanile leggano questo libro, perché Carmelo sia da esempio per quello che ha fatto nella vita, a prescindere dalla carriera di calciatore”.

Conclude la conferenza il sindaco Mastella, che è anche zio di Imbriani, il quale ricorda così il nipote: “Ero orgoglioso di lui, mi piaceva dire che ero suo zio e non che lui fosse mio nipote. Anche se nella sua carriera non ha vinto trofei è stato un grandissimo uomo e un esempio per tutti e tutti gli attestati di affetto che ha avuto nel corso degli anni ne sono la dimostrazione“.