Benevento| Fondazione Conad ETS e Polizia di Stato unite contro la violenza sulle donne

Benevento| Fondazione Conad ETS e Polizia di Stato unite contro la violenza sulle donne

AttualitàBenevento Città

Nato dall’intesa tra Fondazione Conad ETS e Polizia di Stato, Progetto Rispetto non è solo un protocollo, ma un vero e proprio “patto di responsabilità” pensato per combattere la violenza di genere alla radice. L’obiettivo è trasformare la cultura delle relazioni: dal linguaggio ai comportamenti quotidiani, fino alla capacità di riconoscere e contrastare segnali di abuso e discriminazione.

Il cuore dell’iniziativa è il portale ProgettoRispetto.it, dove scuole, docenti e studenti possono trovare – a titolo completamente gratuito – materiali didattici, guide pratiche, infografiche e attività pensate per affrontare nelle classi con chiarezza e delicatezza temi complessi come il consenso, l’uguaglianza, il rispetto reciproco e le diverse forme di violenza: fisica, psicologica, sessuale, economica e assistita. Il valore aggiunto del portale è che tutti i materiali che contiene sono vidimati e approvati dalla Polizia di Stato, garantendo agli insegnanti il massimo livello di affidabilità degli strumenti da utilizzare per sensibilizzare i giovani.

La scuola come laboratorio di cambiamento

L’obiettivo è che le aule scolastiche, grazie a workshop interattivi, incontri guidati da esperti e attività esperienziali, possano diventare veri e propri ‘laboratori di cambiamento’, spazi di confronto che stimolano la riflessione e incoraggiano i ragazzi a sviluppare competenze relazionali fondate sul rispetto e sulla libertà. Ma il progetto non si ferma ai banchi di scuola: il coinvolgimento delle famiglie è centrale, perché rafforzare il dialogo intergenerazionale significa costruire comunità più consapevoli e capaci di prevenire sul nascere dinamiche di violenza.

Proteggere e prevenire: l’impegno della Polizia di Stato

La Polizia di Stato porta in Progetto Rispetto la sua esperienza e i suoi strumenti: dalle misure preventive del Questore ai dispositivi di pronto intervento, fino alla campagna permanente “Questo non è amore”. Un impegno che unisce competenza operativa e sensibilità sociale, con l’obiettivo di essere vicini ai cittadini e garantire alle vittime ascolto, sostegno e tutela. L’intesa con Fondazione Conad ETS nasce dalla comune esigenza di incrementare i livelli di sicurezza delle potenziali vittime e di individuare modalità nuove ed efficaci per diffondere la cultura di genere, raggiungendo i giovani e le donne non solo nella sfera privata, ma anche nei luoghi di studio, di lavoro e di svago, attraverso iniziative che coinvolgono direttamente cittadini e comunità.

“Il recente protocollo d’intesa sottoscritto tra la Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato e la Fondazione Conad ETS consentirà di realizzare importanti iniziative congiunte per la prevenzione della violenza di genere e alla promozione della cultura del rispetto.

Il protocollo avrà come base il “Progetto Rispetto – insieme contro la violenza di genere”, che corrisponde ad un’iniziativa nazionale rivolta ai più giovani per sensibilizzare le nuove generazioni e a fornire strumenti concreti a insegnanti e famiglie per un cambiamento culturale e affrontare insieme i temi fondamentali del nostro futuro: parità di genere, consenso, discriminazioni e riconoscimento delle diversità.

Attraverso il portale www.progettorispetto.it, verranno messi a disposizione materiali didattici gratuiti, documentari, testimonianze, e incontri formativi per studenti, docenti e famiglie delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Sono inoltre previsti workshop interattivi, campagne sui social media e il coinvolgimento di esperti qualificati per attività formative anche a livello locale.

Il protocollo prevede anche azioni concrete di sostegno alle vittime, comprese attività di reinserimento nel mondo del lavoro, un approfondimento sugli strumenti di prevenzione e tutela già applicate dalla Polizia di Stato.

L’intesa si inserisce nel solco della campagna permanente della Polizia di Stato “…questo NON è AMORE” e rafforza l’impegno congiunto delle istituzioni e le realtà del terzo settore per una società fondata su rispetto, equità e sicurezza” ha dichiarato il  Dirigente Superiore Dott. Marco Martino Direttore del Servizio Centrale Anticrimine

Il docufilm che parla ai ragazzi

Per rafforzare l’impatto educativo, ProgettoRispetto lancia anche un docufilm della durata di trenta minuti, dedicato al tema della violenza di genere e pensato come strumento formativo per le scuole. Sarà disponibile gratuitamente sul portale progettorispetto.it a partire dal 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, come contributo concreto al dibattito e alla sensibilizzazione collettiva. 

Sensibilizzare al rispetto e all’uguaglianza: l’obiettivo di Fondazione Conad ETS

«Crediamo che la cultura del rispetto e dell’uguaglianza debba essere promossa a partire dai più giovani, nei contesti in cui crescono e si formano come cittadini – ha dichiarato Maria Cristina Alfieri, Segretario Generale e Direttrice di Fondazione Conad ETS –. È per questo che, al fianco della Polizia di Stato, sosteniamo con convinzione Progetto Rispetto, un’iniziativa che affronta con chiarezza e profondità il tema della violenza di genere, fornendo strumenti concreti a scuole e famiglie per educare al riconoscimento dell’altro, al consenso, alla libertà di espressione. Il nostro impegno come Fondazione è da sempre rivolto alla costruzione di comunità più consapevoli, solidali e inclusive: per questo da anni entriamo nelle scuole di tutta Italia, offrendo ai ragazzi l’opportunità di partecipare gratuitamente a eventi in live streaming pensati per farli riflettere sulle tematiche sociali più urgenti».

«Questo progetto – ha aggiunto Luca Signorini, Presidente di Fondazione Conad ETS e di Conad Centro Nord – rappresenta un passo importante per costruire una società in cui nessuno venga discriminato o colpito per ciò che è; un contributo concreto a contrastare stereotipi e cultura patriarcale che sono spesso all’origine della violenza di genere. Un’iniziativa, peraltro, in linea con quelle che da anni Cooperative e Soci Conad promuovono sui diversi territori in cui operano, prendendosi cura di chi è più fragile attraverso il sostegno ad attività sociali, culturali e sportive per migliorare il benessere delle nostre comunità».

La rete capillare di negozi Conad farà da cassa di risonanza mediatica di questa iniziativa, comunicandola anche attraverso i canali social e il materiale in-store.

Al fianco di Polizia di Stato e Fondazione Conad ETS, Campus sarà partner divulgatore di Progetto Rispetto, con l’obiettivo di promuovere e valorizzare i contenuti e gli obiettivi del progetto attraverso attività editoriali e di comunicazione. Con oltre trent’anni di esperienza nel settore dell’orientamento e una presenza consolidata con il Salone dello Studente, Campus garantirà la massima visibilità al progetto, offrendo un palcoscenico privilegiato per sensibilizzare e coinvolgere attivamente le nuove generazioni.

Fondazione Conad ETS e Polizia di Stato credono che solo unendo competenze, risorse e visione si possa contribuire a costruire una società più giusta, inclusiva e libera dalla violenza di genere. In quest’ottica stanno creando una rete di partnership con enti del terzo settore e istituzioni uniti dallo stesso obiettivo di contrastare la violenza di genere e promuovere una cultura del rispetto.

Tutte le informazioni e i materiali sono disponibili su ProgettoRispetto.it. Le scuole possono già aderire compilando il modulo dedicato e partecipare a questa alleanza per una società senza violenza di genere.

FOTO – L’Ipsar “Le Streghe” presenta il progetto “Insieme contro la violenza sulle donne”

FOTO – L’Ipsar “Le Streghe” presenta il progetto “Insieme contro la violenza sulle donne”

AttualitàCultura e Spettacolo

La violenza sulle donne è un tema caldissimo e, sempre più, al centro del dibattito pubblico; gli episodi di barbarie di genere sono infatti sempre più frequenti, nonostante crediamo di vivere in un’epoca che si professa civilizzata, il rapporto di genere è, troppo spesso, logorato da episodi di sopraffazione sulle donne, ritenute, da molti uomini malati di senso di possesso e strapotere sulle proprie compagne, oggetti da dominare per dare senso alla propria mascolinità.

Nella mattinata di mercoledì 6 Novembre, l’Ipsar “Le Streghe” di Benevento, sull’onda della necessità di sensibilizzare i giovani ad una tematica socialmente ed umanamente rilevante, ha presentato un progetto scolastico dal titolo “Prevenzione e consapevolezza: insieme contro la violenza sulle donne”.

La conferenza stampa, moderata dalla Dirigente Scolastica Prof.ssa Paola Guarino, ha tenuto a presentare il progetto negli spazi dell’aula magna dell’istituto alla presenza della stampa, degli allievi dello stesso istituto e con la presenza di esperte sul tema quali l’avv. Michela Montella, per la Croce Rossa italiana nonché responsabile del Punto Ascolto contro le violenze, l’avv.Valeria Crudo, Fabiola Filippelli, Psicologa Responsabile “Casa delle donne” e “iCare”, nonché socia dell’associazione “Gens nova” e Nicoletta Ciampi, operatrice di accoglienza Casa delle donne – iCare.

Il progetto si articolerà in tre giornate di workshop durante le quali si farà una formazione, di tipo meno cattedratica, durante la quale i ragazzi saranno messi in situazioni specifiche, grazie anche alla disponibilità delle associazioni, con un incontro a settimana di un paio di ore durante le quali saranno messi in condizione di elaborare loro riflessioni, per stimolare il loro pensiero divergente.

Il 25 novembre poi, come riferito dalla prof. Annarita Del Donno, animatrice del progetto che ci ha descritto durante un’intervista, l’istituto parteciperà ad un corteo, in occasione della giornata contro la violenza sulle donne, che si dipanerà per il territorio cittadino, per poi concludere l’incontro con un pranzo tematico a cura dei ragazzi delle quarte e quinte, di cui saranno ospiti tutti i relatori e quanti hanno partecipato all’iniziativa.

L’iniziativa scolastica ha lo scopo di sensibilizzare i giovani ad un tema che è ormai divenuto cronaca quasi quotidiana ed a fronte del quale è necessario educare i ragazzi perché facciano essi stessi muro ad azioni inaccettabili sia legalmente che socialmente.

I vari relatori che si sono succeduti durante la presentazione del progetto, portando le loro testimonianze di casi di cui si sono occupate, hanno tenuto a ricordare ai ragazzi presenti, l’importanza di non sottovalutare mai comportamenti sospetti del proprio compagno, dalle forme di isolamento della vittima da quanti potrebbero aiutarla, isolamento che non è manifestazione di amore, ma solo di possesso malato, a quelle di stalking, di condizionamento economico, di quello relativo al vestiario, per non parlare dei fenomeni di revengporn, con l’uso spregiudicato dei cellulari e dei social.

L’avv. Crudo ha tenuto a ricordare l’esistenza della legge nota come “Codice Rosso”, una legge della Repubblica Italiana  che rafforza la tutela di tutti coloro che subiscono violenze, per atti persecutori e maltrattamenti e che dunque esistono forme legali di protezione dagli abusi di genere.  

Tante le donne però, ricordano con rammarico le relatrici, che rinunciano a denunciare le violenze per timore di rivalse da parte del compagno violento o perché temono di perdere i figli, o magari solo per paura o vergogna.

Tante però le organizzazioni che sono pronte ad aiutare quante hanno bisogno di aiuto, gruppi attivi H24 che garantiscono l’anonimato e sono orecchie esperte che possono dare un aiuto concreto.

Tutte le relatrici hanno tenuto a ricordare però che non esiste amore senza il rispetto della libertà del partner, libertà di agire, vestire, frequentare chi si vuole, guadagnare per essere indipendente, di amare, ma anche di rescindere un rapporto malato.

Molto attenta la platea di giovani in sala, molti dei quali, alla fine dell’incontro, hanno posto domande alle relatrici animando la mattinata e dando vigore ad un tema particolarmente vicino alle loro esperienze.

Mattinata feconda durante la quale è emerso come la modernità, ormai dilagante in ogni campo, dalla tecnologia alle comunicazioni, ai trasporti ed all’alimentazione, sia invece ancora ferma nei rapporti civili tra i sessi, quasi una conquista ancora difficile e lontana, ma comunque possibile se i nostri giovani diventeranno protagonisti di una visione culturale intrisa di civiltà.