I Carabinieri della Compagnia di Montesarchio (BN), su disposizione del Comando Provinciale Carabinieri di Benevento, unitamente a personale del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Benevento, nel corso di servizio teso a verificare la corretta applicazione della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e al contrasto dello sfruttamento della manodopera e del lavoro nero, nella giornata di ieri hanno eseguito una serie di verifiche su cantieri edili insistenti nell’ambito del territorio di competenza.
In particolare, all’esito delle attività ispettive, in San Leucio del Sannio (BN), militari del locale Comando Stazione CC congiuntamente a personale del N.I.L. hanno deferito in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria, l’amministratore unico di una società resosi responsabile delle seguenti violazioni: mancata redazione del P.O.S. (Piano Operativo di Sicurezza), mancata formazione dei lavoratori in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e mancata sottoposizione a visita medica di idoneità alle mansioni con ammenda complessiva di euro 23.920,49.
Nel contesto del medesimo controllo, veniva irrogata la violazione amministrativa di euro 3.600,00, per utilizzo di manodopera irregolare nonché sospensione dell’attività imprenditoriale per motivi di sicurezza e lavoro nero con ulteriore sanzione di euro 5.000,00.
Dall’esame della relazione degli Ispettori inviati dal Ministero dell’Interno e relativa alla verifica amministrativo-contabile eseguita presso il Comune di Benevento – scrive Vincenzo Sguera, consigliere di opposizione al comune di Benevento -, si rilevano una serie di criticità, già peraltro evidenziate dall’ex Presidente dell’OSL, Dott. Franco Ricciardi, all’atto delle sue dimissioni dall’incarico.
In sostanza e schematicamente – prosegue – , le predette anomalie possono essere così sintetizzate:
- irregolarità contabili, dalle quali deriverebbe un’applicazione di avanzo di amministrazione insussistente negli esercizi 2017 e 2018 e conseguente fittizio raggiungimento del “pareggio finanziario” e degli equilibri in fase di bilancio previsionale negli esercizi 2017 e 2018, in violazione agli art. 186 e ss. del D.Lgs 267/2000 e dell’art. 162 comma 6 del D.Lgs 267/2000;
- tardivo trasferimento da parte del Comune della liquidità di spettanza dell’Osl, con conseguenti ritardi nella procedura di liquidazione dei creditori ammessi alla massa passiva;
- liquidazione di debiti rientranti nella competenza dell’Osl, senza preventiva richiesta di autorizzazione.
Tale ultima circostanza, se dovesse essere confermata, comporterebbe una violazione della “par conditio creditorum”, sia nel quantum, sia nei tempi della liquidazione.
E, dunque, se dovesse essere effettivamente così, ci si chiede quali possano essere state le motivazioni che hanno condotto alla liquidazione alcuni crediti rispetto ad altri ancora in attesa?
Il discrimine è nel credito o nel creditore?
Certamente per i privilegiati vi sarebbe stato un “ingiustificato vantaggio”, con indubbio danno per la collettività locale che vede le risorse del bilancio destinate alla liquidazione di crediti non di competenza dell’Ente ma dell’Osl, nonchè un ingiustificato arricchimento, atteso che costoro avrebbero ottenuto una liquidazione in misura del 100% a dispetto di chi nella gestione della liquidazione dell’indebitamento pregresso si vedrà riconosciuta un pagamento, forse, del 60%.
Sarebbe opportuno, dunque, conoscere i creditori già soddisfatti e l’epoca in cui sono stati effettuati i predetti pagamenti, al fine di portare a conoscenza dei cittadini momenti della vita politico-amministrativa peraltro oggi sotto la lente d’ingrandimento anche della Procura Regionale della Corte dei Conti presso la sezione giurisdizionale per la Regione Campania, presso la Sezione regionale di Controllo della Corte dei Conti per la Regione Campania, del Prefetto di Benevento, del Presidente della Regione Campania e dello stesso Ministero dell’Interno che, a seguito della oramai nota segnalazione dell’Organo Straordinario di Liquidazione del settembre 2021, aveva sollecitato la Ragioneria Generale dello Stato ad avviare i necessari accertamenti di natura ispettiva.
Al netto delle polemiche che ne deriveranno – conclude il consigliere -, tuttavia, rivolgo un invito a tutte le parti politiche che siedono in Consiglio Comunale a far fronte comune e procedere immediatamente ad un riesame congiunto delle poste di bilancio da rettificare, così come richiesto dal Ragioniere Generale dello Stato, adempimenti questi di competenza del Consiglio Comunale, e di dare all’Organo Straordinario di Liquidazione, finalmente e dopo oramai sei anni, la più adeguata e professionale collaborazione nella gestione delle entrate così come auspicato nella relazione ministeriale.
Tutto ciò nell’intento che deve essere impegno comune quello di velocizzare una gestione liquidatoria che vede i creditori attendere il soddisfacimento del proprio credito da oramai troppi anni.