Il sindaco Mastella: “Imbrattare arredi non è né protesta, né solidarietà: è un’ignobile sciocchezza”.
“Stop genocid in Gaza: questo il testo della scritta che è comparsa su una delle panchine di piazza Roma a Benevento.
“E’ legittimo esprimere il dissenso e il dolore per quanto di crudele sta accadendo in Medio Oriente: farlo imbrattando gli arredi urbani, invece, è un’ignobile sciocchezza.
Le scritte sugli arredi urbani della città, come accaduto a piazza Roma, non aiutano nessuno e non sono né protesta, né solidarietà: sono solo un’offesa e un danno per la città”, lo scrive in una nota il sindaco di Benevento Clemente Mastella a proposito di alcune scritte apparse sulle panchine a piazza Roma e che il Comune provvederà a cancellare rapidamente.
All’interno della lettera, un invito al dialogo e alla fine dell’occupazione dei territori palestinesi.
Il sindaco di Betlemme, Hanna Hanania, ha scritto al sindaco di Pietrelcina, Salvatore Mazzone, auspicando il suo impegno per diffondere presso l’opinione pubblica occidentale un invito al dialogo e alla fine dell’occupazione dei territori palestinesi.
L’invito è motivato dal fatto che il paese natale di Padre Pio e il luogo in cui 2000 anni fa nacque Gesù sono da tempo gemellati ed hanno coltivato rapporti di collaborazione anche in tempi recenti. Trasmettiamo il testo della lettera, auspicando che possa essere letta da un grande numero di lettori.
Di seguito la versione integrale della missiva: “Con il cuore pesante, gravato dai terribili eventi che si stanno verificando in Palestina, in particolare a Gaza, scrivo questa lettera in qualità di sindaco di Betlemme, una città che ha dato testimonianza della sua dose di difficoltà e storica oppressione. Mi sento obbligato a scrivere sulla guerra in corso e ad esprimere le nostre preoccupazioni collettive. Gaza, una terra sotto assedio dal 2007, ha sopportato sofferenze inimmaginabili, il tutto mentre la comunità internazionale, mentre brandiva la bandiera dei diritti umani e della giustizia, restava in silenzio a guardare. Questo silenzio è assordante. La gente di Gaza, come tutte le persone su questo pianeta, merita di vivere in pace e dignità. Tuttavia, la sua realtà quotidiana è disperata, segnata da un’insufficiente possibilità di accesso a cibo, medicine, elettricità e acqua potabile. L’estensione del controllo sulla libertà di un popolo e sui suoi beni primari dovrebbe già di per sé suscitare proteste e soluzioni risolutive a livello internazionale.
La situazione attuale non è un evento isolato: è profondamente radicata in decenni di occupazione, colonizzazione e oppressione sistematica del popolo palestinese, soprattutto nella Striscia di Gaza. Chiediamo la rigorosa applicazione della Convenzione di Ginevra e delle leggi Internazionali in materia di diritti umani, in quanto questi principi hanno lo scopo di salvaguardare i diritti e la dignità di tutte le persone in tempi di conflitto armato. Intanto, l’incrollabile sostegno militare e politico che Israele riceve dai paesi occidentali, abbinato alla copertura mediatica che spesso sembra dare a Israele un lascia passare, perpetua la devastazione in corso a Gaza.
È giunto il momento che la comunità internazionale si erga al di sopra degli interessi politici e affronti le cause profonde del conflitto israelo-palestinese. Il ciclo di violenza e sofferenza persisterà finché non affronteremo l’ingiustizia alla radice del conflitto e cercheremo una soluzione giusta, equa e duratura. Il popolo palestinese ha mostrato grande resilienza e resta impegnato nel perseguimento della libertà, per la quale merita il sostegno incrollabile del mondo. Facciamo appello a tutte le nazioni e agli individui che si battono per la giustizia, l’uguaglianza e i diritti umani a unirsi in uno sforzo concertato per realizzare una pace significativa e duratura. Vi imploriamo di usare la vostra influenza per promuovere il dialogo, i negoziati e la fine dell’oppressione e dell’occupazione, la causa principale dietro il ciclo infinito del conflitto.
Bethlehem, la città della pace, tiene una fiaccola di speranza anche in questi tempi più bui, ricordando a tutti noi che unità e armonia sono possibili. Siamo pronti a contribuire a qualsiasi iniziativa che promuova la comprensione e un percorso verso un futuro più luminoso e armonioso per il popolo palestinese.
Grazie per la vostra attenzione a questa questione urgente.
Sig. Hanna Hanania, Sindaco di Betlemme”.
Il Sindaco Mastella: “Attacchi hanno fatto scempio del principio d’umanità”.
Il Comune di Benevento espone la bandiera d’Israele in segno di solidarietà per l’attacco portato nel territorio dello Stato ebraico da Hamas.
“I commando che hanno attaccato civili inermi hanno fatto scempio di ogni principio di umanità e legalità internazionale. Un’aggressione brutale, senza precedenti, che riporta le lancette dell’orologio della storia ai tempi cupi, agli anni Settanta e ai conflitti mediorentali più cruenti.
Gli architetti del terrore hanno in poche ore polverizzato gli sforzi per la pace che faticosamente si stavano costruendo in quelle terre martoriate: è l’ora della solidarietà ad Israele, nella speranza e nell’auspicio che la diplomazia impedisca un’ulteriore escalation i cui esiti sarebbero devastanti e imprevedibili”, è il commento del sindaco di Benevento Mastella.