Istat, Lombardi (FI): “Con le politiche efficaci del Governo i risultati si vedono”

Istat, Lombardi (FI): “Con le politiche efficaci del Governo i risultati si vedono”

Politica

 “I dati positivi dell’Istat di oggi danno ancora più forza per proseguire con determinazione il percorso intrapreso. Grazie all’efficace azione del governo di centrodestra crescono potere d’acquisto delle famiglie, reddito e consumi.

Certo, si può e si deve fare sempre di più, ma sono dati oggettivi che dimostrano un miglioramento della condizione economica dei cittadini e, cosa di non poco conto, che c’è maggiore fiducia nel futuro. Tutto questo mentre si segnala la netta riduzione del rapporto deficit Pil.

Grazie anche all’ottimo lavoro dei nostri gruppi parlamentari di Forza Italia si ribadisce ancora una volta che il nostro Paese sta avendo un’inversione di rotta ed i dati confermano che si è sulla strada giusta”. A dichiararlo è Antonio Lombardi Commissario Cittadino di Forza Italia a Foglianise.

Disoccupazione, Pd: “Dati in peggioramento, Mastella torni a tagliare i nastri”

Disoccupazione, Pd: “Dati in peggioramento, Mastella torni a tagliare i nastri”

Politica
“Non è possibile esaltare un dato che vede il tasso di disoccupazione del Sannio crescere dal 7,7 al 9,9 per cento dal 2022 al 2023”.

“Il sindaco Mastella – si legge nella nota stampa a firma del gruppo Pd – prova ad intestarsi la qualunque, a partire dai dati Istat relativi alla disoccupazione.

Eppure mai come in questo caso ci piacerebbe tendere la mano al Sindaco, fargli i complimenti, dire che ha ragione: non possiamo.

Non possiamo perché volendo anche provare a tralasciare che si tratta di dati provinciali e dunque dinamiche in cui il Comune di Benevento c’entra poco, non è possibile esaltare un dato che vede il tasso di disoccupazione del Sannio crescere dal 7,7 al 9,9 per cento dal 2022 al 2023.

Non è possibile esaltare un dato che vede la popolazione in cerca di lavoro crescere da 7 a 10mila unità in un anno. Non è possibile vantare il tasso di disoccupazione più basso in Campania con numeri di giovani emigrati dal Sannio da capogiro e con un tasso di inattività al 42,2 per cento”.

“Visti i numeri, dunque, sarebbe più saggio tornare a tagliare i nastri: si rischiano meno brutte figure”, conclude la nota.

Ancora calo demografico nel Sannio, quasi 2000 abitanti in meno in 6 mesi

Ancora calo demografico nel Sannio, quasi 2000 abitanti in meno in 6 mesi

AttualitàBenevento Città

Secondo i dati Istat di inizio ottobre, la popolazione beneventana sarebbe ancora una volta in calo con una perdita di 1.752 residente in sei mesi.

Una flessione demografica che porta, quindi, il territorio sannita a contare su 261.708 abitanti, a fronte dei 263.460 residenti dello scorso aprile.

Nel mese di luglio si contano 181 nascite e 284 decessi per un saldo demografico negativo di 113 abitanti; 488, invece, le partenze verso altri lidi a fronte dei 387 arrivi (nuovi residenti).

Sul tema è intervenuto anche il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, il quale ha commentato così la flessione demografica riportata dai dati Istat: “Ogni tanto qualcuno appare sconcertato, ed anche giustamente, per il calo demografico della nostra provincia e azzarda idee ed addita responsabilità.

La verità è molto più spiacevole e drammatica. Non solo un milione di persone hanno lasciato il sud negli ultimi dieci anni, ma come scriveva venti anni fa ”le Monde”: “italiani se non fate più figli la vostra civiltà si suiciderà“.

C’è uno smottamento demografico – conclude -, più accentuato al sud ma ahimè costante in tutta Italia. Mentre la Francia, che ha un sistema fiscale e sociale che premia la natalità, ha visto le nascite crescere e fa il doppio delle nascite dell’Italia. Da noi siamo al ‘suicidio demografico ‘A fine secolo L’ Italia avrà gli stessi abitanti del 1883. Il che significa che la costante di regressione demografica è in tutta la penisola”.

Benevento si svuota: perso in un anno il 2,1% della popolazione

Benevento si svuota: perso in un anno il 2,1% della popolazione

AttualitàBenevento Città
Benevento è la Provincia con la più alta riduzione di popolazione della Campania: in soli dodici mesi sono andati via dalla Provincia 5.602 persone.

Al 31 dicembre 2020, data di riferimento della terza edizione del Censimento permanente della popolazione, in Campania si contano 5.624.260 residenti. I dati censuari, registrano rispetto all’edizione 2019, una riduzione di 87.883 unità nella regione.
Il 53,1% della popolazione campana vive nella provincia di Napoli, che ricopre l’8,6% del territorio e dove si registrano i più elevati valori di densità di popolazione, 2.533,4 abitanti ogni km2 contro i 411,4 in media nella regione. All’opposto, Avellino e Benevento, province a maggior vocazione rurale che coprono il 35,7% della superifcie regionale, presentano i più bassi livelli di densità, con valori pari rispettivamente a 143,6 e 128,2 abitanti per km2. Nelle province di Caserta e Salerno, che insistono sul 55,6% del territorio campano, risiedono, rispettivamente, 340,2 e 215,2 abitanti ogni km2.
    Tra il 2019 e il 2020 la popolazione diminuisce in tutte le province, con perdite maggiori, in termini assoluti, in provincia di Napoli (-47.665 unità), seguono Salerno e Caserta (rispettivamente -15.413 e -11.763 residenti). Le province di Avellino e Benevento registrano, invece, una maggiore riduzione di popolazione in termini percentuali (-1,8 e -2,1%), ma la minore diminuzione in valore assoluto (-7.440 e -5.602 unità).
    (ANSA).

Economia, continua a crescere l’inflazione: a novembre +0,6%

Economia, continua a crescere l’inflazione: a novembre +0,6%

Economia

ITALIA. Accelera ancora l’inflazione. A novembre 2021 l’Istat stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,6% su base mensile e del 3,7% su base annua (da +3,0% del mese precedente). La stima preliminare era +3,8%.
L’ulteriore accelerazione su base annua dell’inflazione è ancora una volta dovuta in larga parte ai prezzi dei Beni energetici (da +24,9% di ottobre a +30,7%) e, in particolare, a quelli della componente non regolamentata (da +15% a +24,3%), mentre la componente regolamentata, pur mantenendo una crescita molto sostenuta, registra un lieve rallentamento (da +42,3% a +41,8%). Accelerano rispetto a ottobre, ma in misura minore, anche i prezzi dei Beni alimentari sia lavorati (da +1% a +1,4%) sia non lavorati (da +0,8% a +1,5%) e quelli dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,4% a +3,6%), mentre i prezzi dei Beni durevoli rallentano (da +0,9% a +0,4%).
L’”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici accelerano entrambe da +1,1% di ottobre a +1,3%.
(ITALPRESS).