Il Giudice Monocratico del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, accogliendo le richieste dell’avvocato Vittorio Fucci e dell’avvocato Cosimo Servodio, ha scarcerato un imprenditore, 41 anni di Airola, che era stato arrestato e posto ai domiciliari dalla Polizia di Caserta in flagranza dei reati di resistenza, violenze, minacce e lesioni a due agenti della Polizia di Stato e detenzione e porto abusivo di arma.
In particolare l’ imprenditore era restio a fornire i documenti a due agenti della Polizia di Stato, opponendo una resistenza violenta tale da arrecare loro lesioni, poi refertate da un presidio ospedaliero; inoltre l’ imprenditore, secondo l’ accusa, avrebbe minacciato di morte gli agenti, tentando di estrarre dalla tasca un coltello di 14 centimetri con due lame.
Una volta portato in questura, poi, l’ imprenditore avrebbe opposto resistenza anche lì e avrebbe danneggiato parte degli uffici della questura.
Nel pomeriggio di ieri il Giudice lo ha rimesso in libertà, applicandogli in via residuale l’ obbligo di presentazione alla P.G.
Benevento, torna totalmente libera la 18enne imputata di stalking, lesioni e minacce
La giovane era considerata la mandante di una persecuzione nei confronti di una 17enne di Benevento.
Il Tribunale di Napoli per i Minorenni ha disposto la totale remissione in libertà della 18enne di Benevento, assistita dall’ Avvocato Vittorio Fucci e da Dott. Giuseppe Vittorio Fucci, che era sottoposta alla misura delle prescrizioni previste dal giudice.
Inizialmente la 18enne era stata ristretta nella Comunità-Alloggio per minorenni di Airola “Il Sole” a seguito dell’ ordinanza di custodia cautelare eseguita per i reati di stalking, lesioni personali e minacce, tutti aggravati dal concorso di persone, poi a seguito dell’ interrogatorio sei garanzia il Gip revocò la misura del collocamento e la sostituì con la misura della permanenza in casa, successivamente poi il Tribunale del Riesame revoco’ la misura della permanenza in casa, applicando residualmente solo la misura delle prescrizioni previste dal giudice con la remissione in libertà della 18enne. Oggi è stata revocata anche la misura residuale delle prescrizioni previste dal giudice e così la 18enne è tornata totalmente libera.
Come si ricorderà la 18enne fu destinataria di ordinanza cautelare poiché, al momento dei fatti 17enne e quindi minorenne, era considerata la mandante di una persecuzione nei confronti di una 17enne di Benevento per aver tradito il fratello, con cui sarebbe stata fidanzata.
Maltrattamenti e lesioni aggravate nei confronti della moglie: divieto di avvicinamento per un 59enne
Nel corso del tardo pomeriggio di ieri, all’esito dell’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, Ufficiali e Agenti di p.g del Commissariato di P.S di Ariano Irpino hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione delle misure cautelari dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi abitualmente frequentati dalla stessa con la prescrizione di mantenere una distanza di almeno 500 metri dalla persona offesa e con le modalità di controllo del braccialetto elettronico emessa dal GIP del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti di un 59enne abitante in Casalbore (AV) e gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate e violenza privata nei confronti della coniuge.
Le indagini venivano avviate in seguito alla segnalazione dei sanitari del P.S dell’Ospedale Frangipane di Ariano Irpino in quanto la donna si era recata a visita mostrando segni di una recente aggressione e palesando profondo malessere per le condotte subite: nelle ore successive la stessa si determinava alla presentazione della querela e delineava il profondo stato di soggezione a cui era costretta da anni.
Nella specie, la persona offesa riferiva l’insieme di condotte aggressive, minatorie e fortemente offensive che subiva con abitualità dal marito che l’aveva relegata a una vita quotidiana insostenibile e sofferta, costellata di umiliazioni e violenze morali e non estranea a diversi episodi di aggressione fisica.
L’attività di indagine, dunque, articolatasi principalmente nell’acquisizione delle dichiarazioni della persona offesa nonché di alcuni appartenenti al nucleo familiare a conoscenza dei fatti e della figlia della coppia consentiva così di raccogliere celermente gravi indizi di reato a carico del 59enne che in recenti occasioni aveva altresì percosso violentemente la coniuge cagionandole “ematoma periorbitario bilaterale” e impedendole di uscire di casa nell’immediatezza al fine di ricevere le cure necessarie.
Il GIP presso il Tribunale di Benevento, accogliendo la richiesta della locale Procura, emetteva il provvedimento applicativo della misura cautelare delle misure cautelari dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla persona offesa con le modalità di controllo del braccialetto elettronico, misure che applicate congiuntamente sono state ritenute proporzionate alla gravità della condotta nonché idonee a prevenire il rischio di reiterazione delle stesse a carico dell’indagato.
La misura oggi eseguita è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.
San Giorgio La Molara, divieto di avvicinamento per 62enne indiziato di maltrattamenti in famiglia e rapina
All’esito dell’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, Ufficiali e Agenti della Stazione CC di San Giorgio La Molara nella giornata di ieri hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinarsi alla stessa e ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa e con obbligo di mantenersi ad una distanza di 500 metri dai predetti luoghi e dalla persona offesa con la modalità di controllo del braccialetto elettronico emessa dal GIP del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti di un 62enne abitante in San Giorgio La Molara e gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia, di lesioni aggravate e rapina nei confronti della coniuge.
Le indagini venivano avviate a seguito della querela della persona offesa: la stessa, in seguito all’ennesima lite domestica violenta, riferiva nell’occasione il grado di pressione psicologica che subiva oramai da anni in virtù delle condotte del marito che adottava un comportamento sempre più aggressivo, prepotente e intimidatorio nei suoi confronti.
Le condotte dell’uomo, nella specie, si verificavano oramai in modo continuo e si declinavano in episodi di ingiurie quotidiane, umiliazioni, aggressioni fisiche frequenti nonché in continue ingerenze in ogni ambito della vita quotidiana della coniuge.
Peraltro, secondo quanto emerso, negli ultimi giorni prima della querela si erano susseguiti episodi sempre più gravi durante i quali l’indagato aveva aggredito fisicamente la moglie per sottrarle il telefono e impedirle di allertare i soccorsi dopo che soltanto pochi giorni prima l’aveva già aggredita fisicamente provocandole delle lesioni.
L’attività di indagine, dunque, articolatasi principalmente nell’acquisizione delle dichiarazioni della persona offesa nonché di altri familiari a conoscenza dei fatti e soggetti vicini al nucleo familiare con svolgimento di accertamenti di polizia giudiziaria a riscontro, permetteva così di raccogliere celermente gravi indizi di reato a carico dell’indagato, e il GIP presso il Tribunale di Benevento, accogliendo la richiesta della locale Procura, emetteva il provvedimento applicativo della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con le prescrizioni indicate a carico dell’indagato che abitualmente costringeva la giovane donna a vivere in uno stato di vessazione e sofferenza psicologica.
La misura oggi eseguita è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.
Benevento, divieto di avvicinamento per un uomo sannita gravemente indiziato di lesioni ed estorsione ai danni di una donna
A seguito di una mirata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, nella serata di ieri, militari della Stazione Carabinieri di Benevento, davano esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa ed ai luoghi dalla stessa frequentati con applicazione del dispositivo di controllo del braccialetto elettronico, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti di un uomo sannita, gravemente indiziato dei delitti di lesioni aggravate, estorsione e rapina ai danni di una donna con la quale aveva intrattenuto una breve relazione.
Le indagini venivano avviate in seguito alla querela sporta dalla persona offesa la quale rappresentava di essere stata ospitata per tre giorni dall’indagato che aveva iniziato a frequentare in estate. La donna riferiva che il terzo giorno l’uomo si mostrava nervoso giungendo a percuoterla con schiaffi e pugni al volto che le cagionavano lesioni personali giudicate guaribili in 20 giorni. Nel medesimo contesto le strappava con violenza dal collo una collana d’argento e successivamente, anche mediante minacce di morte, la costringeva a darle la somma di 150,00 euro.
La donna, quindi, si allontanava a piedi e con una valigia giungendo presso una pizzeria i cui proprietari chiamavano il 112 ed il 118 che riteneva necessario trasportare la donna in Ospedale.
L’attività investigativa espletata consistita nell’acquisizione delle foto ritraenti le lesioni riportate dalla persona offesa, nell’escussione di una amica della stessa unitamente all’acquisizione del referto medico sia dell’Ospedale che del 118 intervenuto e dell’annotazione di servizio dell’intervento del 112 ed ancora nelle s.i.t. dei due ragazzi che soccorrevano fuori dalla Pizzeria la donna ed altresì dall’acquisizione del materiale informatico presente sul telefono della donna oggetto anche di consulenza tecnica trattandosi di messaggi in lingua straniera consentiva di raccogliere un quadro di gravità indiziaria che conduceva all’applicazione della citata misura.
Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.
Maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate: divieto di avvicinamento per 29enne sannita
A seguito di una mirata e articolata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, gli agenti della Squadra Mobile della locale Questura, nel primo pomeriggio di oggi, hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi abitualmente frequentati dalla stessa, emessa dal GIP del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti di un 29enne del capoluogo sannita, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate.
Le indagini sono state avviate a seguito della denuncia-querela sporta dalla compagna convivente dell’uomo, la quale ha riferito di essere vittima di abituali maltrattamenti da parte del compagno, il quale, sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, l’ha più volte percossa con violenza, con calci, schiaffi e pugni e offesa con epiteti ingiuriosi; tra i numerosi episodi l’indagato, in un alcune occasioni, l’ha minacciata con un coltello, in un altro episodio le ha stretto le mani al collo ed una volta ha lanciato all’indirizzo della vittima un paio di forbici, colpendola al quadricipide destro.
L’attività di indagine ha permesso così di raccogliere celermente gravi indizi di reato a carico del 29enne, e il GIP presso il Tribunale di Benevento, accogliendo la richiesta della locale Procura, ha messo il provvedimento applicativo della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi abitualmente frequentati dalla stessa, ritenuta proporzionata alla gravità del fatto nonché idonea a prevenire il rischio di recidive a carico dell’indagato in relazione alla sua indole aggressiva, capace di manifestarsi in azioni di allarmante pericolosità.
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