La presentazione del libro dell’ex sindaco di Napoli si terrà alle ore 17:30 presso la Tenuta La Fortezza – Eventi e Ricevimenti.
Il nove maggio, alle ore 17:30, Tenuta La Fortezza – Eventi e Ricevimenti ospiterà, con grande orgoglio, Luigi de Magistris in occasione della presentazione del suo ultimo libro.
Nella sua recente opera letteraria, “Poteri occulti. Dalla P2 alla criminalità istituzionale: il golpe perenne contro Costituzione e democrazia” edito da Fazi Editore, De Magistris, politico ed ex magistrato italiano, sindaco di Napoli dal 2011 al 2021 e sindaco della Città Metropolitana di Napoli dal 2015 al 2021, mette in evidenza come la Repubblica italiana, da decenni, sia fortemente condizionata da poteri occulti, con collusioni che arrivano fino al cuore dello Stato. Questi poteri, formati da massonerie deviate, servizi segreti, imprenditori, finanzieri, politici e settori della magistratura, costituiscono un sistema criminale sempre più pervasivo. Negli ultimi trent’anni si è assistito a una crescente criminalità istituzionale, con poteri occulti mimetizzati nelle istituzioni per finalità illegali.
Dalla Prima Repubblica a oggi – dalla strategia della tensione al piano di rinascita democratica della Loggia P2, dalla trattativa Stato-mafia alle politiche autoritarie e salva corrotti del governo Meloni – il libro ricostruisce il ruolo eversivo dei poteri occulti nella storia italiana: un vero e proprio “golpe perenne” contro la Costituzione e la democrazia.
Attraverso l’analisi di fatti e vicende che pochi hanno il coraggio di raccontare, Poteri occulti si presenta come una lettura fondamentale per conoscere le profonde connessioni tra politica, affari, criminalità e poteri segreti e, allo stesso tempo, come un appello per un risveglio politico, etico e civile.
De Magistris dialogherà con Giovanna Fusco, Direttrice di Tenuta La Fortezza, all’interno della sala Lago della location, in una data rappresentativa: il nove maggio, Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo. Nell’anniversario di tale ricorrenza si parlerà di quest’opera coraggiosa che affronta senza dubbio una serie di temi scottati e di straordinaria attualità.
“La speranza è un dovere”, l’appello di Romano Prodi da S. Agata de’ Goti (FOTO)
Presentato il nuovo libro dell’ex premier, presidente emerito della Commissione Europea. La speranza è la chiave per affrontare le crisi che attraversano l’Europa e il Mondo.
Ieri, Sant’Agata de’ Goti ha ospitato un evento di grande spessore culturale e politico, che ha visto la partecipazione di Romano Prodi, ex presidente della Commissione europea. Il cuore dell’incontro? Il nuovo libro di Prodi, presentato in un dialogo vivace e profondo che ha coinvolto le diverse realtà della diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti, promotrice dell’iniziativa.
La Scuola di impegno socio-politico, il Progetto Policoro, l’Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro, l’Azione cattolica e il Laboratorio per la felicità pubblica hanno avuto un ruolo fondamentale nel portare avanti il messaggio di speranza e responsabilità, un “dovere” che, secondo l’ex premier, deve caratterizzare l’impegno delle nuove generazioni. Il confronto ha avuto luogo in un contesto drammatico per la politica e la società globale, segnato da conflitti, crisi economiche e una crescente disillusione.
Prodi, con la sua lunga carriera politica alle spalle, ha lanciato un messaggio chiaro: “La speranza è un dovere”. In un mondo che vive nell’incertezza, ha sottolineato, il compito di ogni cittadino, e soprattutto dei giovani, è quello di costruire un futuro più giusto e sostenibile. “In un momento storico così immerso nelle diverse crisi, la speranza è realmente un dovere a cui il nostro essere credenti ci invita”, ha dichiarato, rimarcando il ruolo essenziale della fede e dell’impegno civile. Il suo messaggio si è concentrato su alcuni temi cruciali.
In particolare, l’ex presidente della Commissione europea ha evidenziato la necessità di un’azione comune per rispondere alle sfide globali. “C’è bisogno di ricostruire la solidarietà umana”, ha esordito.
“L’idea che la cultura sia un lusso deve essere superata: oggi la politica è isolata, ma senza confronto non c’è progresso”. In un mondo dove i conflitti sembrano prevalere, secondo Prodi, il cammino verso la pace e la giustizia passa attraverso una “coscienza civica” forte, che non può prescindere dalla solidarietà e dal dialogo continuo. Solo così, ha spiegato, le democrazie potranno affrontare le sfide del presente e del futuro.Prodi ha lanciato anche un appello alla politica europea e mondiale, invocando una nuova Europa e una nuova consapevolezza globale.
“Serve una nuova consapevolezza del nuovo ordine mondiale”, ha affermato, indicando come prioritario il superamento delle divisioni interne e la costruzione di una solidarietà che vada oltre le frontiere nazionali. Per Prodi, l’ereditocrazia – un sistema in cui sempre più i figli dei ricchi possono accedere ai mezzi del potere – è uno dei mali da combattere. In questo scenario, la politica deve avere la forza di ripartire dalle persone e dalle loro esigenze concrete, per poter tornare a essere protagonista di un cambiamento positivo.
Il dialogo ha anche toccato la questione della “cultura del conformismo”, che, secondo Prodi, è pericolosa per la democrazia. “Vivere in gregge ma non essere pecore”, ha commentato con una provocazione, sottolineando che una società che non è capace di confrontarsi e di evolvere rischia di finire male. La politica, ha concluso, deve tornare ad essere un luogo di riflessione, di scelte coraggiose, in grado di affrontare le sfide della modernità.
Uno degli aspetti più significativi dell’incontro è stato proprio il coinvolgimento dei giovani, che sono stati chiamati a farsi portatori di speranza e di impegno. “Pensiamo ai giovani: la speranza è un dovere, ma anche una possibilità”, ha dichiarato Prodi, invitando i ragazzi a non arrendersi mai di fronte alle difficoltà del presente. La sua fiducia nelle nuove generazioni è palese, e rappresenta un segnale di ottimismo in un contesto globale che spesso sembra dominato da incertezze e difficoltà. I giovani, infatti, sono stati i protagonisti della giornata, portando le loro domande, le loro riflessioni e i loro sogni per un mondo migliore.
L’incontro di Sant’Agata de’ Goti, quindi, non è stato solo un momento di riflessione, ma anche di speranza concreta. Un’opportunità per riscoprire il valore della politica come strumento di cambiamento, ma anche della solidarietà come pilastro fondamentale di una società giusta. La speranza, come ha ribadito Romano Prodi, non è un’utopia, ma un impegno quotidiano che richiede responsabilità, coscienza civica e, soprattutto, la capacità di guardare oltre l’orizzonte del presente.
Presentato “L’istinto di Lara”: un romanzo che ispira alla ricerca di libertà e autenticità (FOTO)
La presentazione del libro di Emiliana Tartaglia Polcini incanta Faicchio, toccando il cuore di chi cerca la propria strada.
Nel pomeriggio di venerdì 7 marzo, l’Aula Consiliare del Comune di Faicchio ha ospitato un evento che ha lasciato il segno: la presentazione del libro “L’istinto di Lara” di Emiliana Tartaglia Polcini. Un romanzo potente che narra la storia di Lara, una giovane donna che lotta per ritrovare la propria libertà e indipendenza, sfidando le aspettative familiari e affrontando un percorso di vita che la porterà oltre i confini dell’Italia, tra la Francia e il Giappone.
Il pubblico, attento e coinvolto, ha avuto modo di scoprire un racconto ricco di emozioni e riflessioni, che si sviluppa attorno alla figura di Lara, la cui passione per la danza viene soffocata dalla volontà del padre Filippo, un magnate milionario che intende imporle il suo volere. Ma Lara non accetta di rinunciare a sé stessa, alla sua arte e al suo sogno. È il suo istinto a guidarla in un cammino che, tra difficoltà e sfortune, la porterà a confrontarsi con la vita in modo crudo e autentico, costringendola a crescere e a dipendere solo da sé stessa.
“Una storia che sprona e ispira”, ha sottolineato il sindaco di Faicchio, Nino Lombardi, che ha aperto la serata con parole di stima verso l’autrice e il suo lavoro. “È stata una serata ricca di emozioni, riflessioni e condivisioni preziose”, ha aggiunto, riconoscendo l’importanza di eventi culturali che arricchiscono la comunità.
Il romanzo di Emiliana Tartaglia Polcini è un vero e proprio invito a non arrendersi mai, anche quando sembra che tutto vada contro. Una lettura che emoziona e motiva, capace di toccare le corde più profonde di chiunque si trovi a fronteggiare sfide difficili nella propria vita. La protagonista Lara, con la sua determinazione e il suo coraggio, diventa simbolo di speranza e forza per chiunque sia alla ricerca della propria strada, anche se questa implica scontrarsi con le convenzioni e le aspettative altrui. Il libro non è solo una narrazione di eventi e incontri, ma anche una riflessione sul significato di libertà e indipendenza. La storia di Lara si intreccia con quella di tutti coloro che, come lei, sono disposti a lottare per inseguire i propri sogni e vivere secondo i propri principi.
Una serata che ha, quindi, celebrato non solo un romanzo, ma anche il coraggio e la resilienza che ci accompagnano ogni giorno nel nostro cammino verso la realizzazione di noi stessi. Il libro, con la sua trama emozionante e le sue pagine cariche di forza, è destinato a diventare un compagno di lettura imprescindibile per chiunque senta il bisogno di riscoprire il proprio istinto.
Al termine dell’evento, l’autrice ha ricevuto il meritato applauso del pubblico, riconoscendo che ogni storia raccontata è un pezzo del proprio cuore. “Spero che Lara, con la sua forza, possa arrivare a chiunque senta di avere il bisogno di liberarsi dalle proprie paure e dalle imposizioni esterne”, ha concluso Emiliana Tartaglia Polcini.
Un romanzo che, come sottolineato dal sindaco Lombardi, è riuscito a trasformare una semplice presentazione in un’occasione di crescita e di riflessione collettiva, lasciando un segno indelebile nei cuori di chi vi ha partecipato.
VIDEO – “Il ragazzo dai pantaloni rosa”, presentato il libro di Ciro Cacciola
La storia di Andrea Spezzacatena, vittima di bullismo, nel libro presentato questa mattina al Teatro de La Salle.
Nell’elegante cornice del Teatro de La Salle (già Teatro De Simone) in Piazza Arechi II, Benevento Libraria è stato presentato il libro “Il Ragazzo dai Pantaloni Rosa”, scritto dal giornalista Ciro Cacciola con l’editor Maria Francesca Rubino.
L’incontro promosso dal Comune di Benevento, Assessorato alla Cultura e alle Biblioteche, in collaborazione con la Fondazione Benevento Città Spettacolo, è stato introdotto da Maria Cristina Donnarumma, docente di lettere e amica della domenica.
E’ intervenuto nel corso della presentazione, anche il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, così come hanno portato il loro contributo al dibattito gli Assessori Carmen Coppola e Antonella Tartaglia Polcini, rispettivamente per le Politiche social e per Cultura e Biblioteche,
Presenti anche Giuliana Ippolito, giornalista e docente di filosofia morale, e Lorenzo D’Amelio, regista, produttore e sceneggiatore, che hanno dialogato con l’autore.
Di seguito le interviste realizzate da BeneventoNews24.it.
Presentata la pubblicazione “La chiesa di Santa Sofia a Benevento”
È stata presentata presso la sala Vergineo del Museo del Sannio l’opera “La chiesa di Santa Sofia a Benevento”, una pubblicazione che esplora la storia e il significato artistico e culturale di uno dei monumenti simbolo della città, la chiesa di Santa Sofia, riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 2011.
Il volume rappresenta il frutto di una collaborazione avviata nel 2020 tra l’Accademia di Santa Sofia e il Dipartimento di Lettere e Beni culturali dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”. Salvatore Palladino, presidente dell’Accademia di Santa Sofia, ha espresso l’importanza della collaborazione alla base di questo progetto: «Abbiamo avuto la fortuna di trovare persone che avevano in comune i nostri stessi obiettivi. Si tratta di un lavoro che è un unicum nel suo genere», ha dichiarato Palladino, sottolineando come l’iniziativa rappresenti un esempio di sinergia tra enti culturali e istituzioni.
A presenziare per i saluti istituzionali, l’assessore comunale alla Cultura, Antonella Tartaglia Polcini, che ha espresso il proprio apprezzamento per il lavoro dell’Accademia: «Una giornata che rende giustizia a un modo di dare vita alle opere che l’Accademia di Santa Sofia compie attraverso forme di collaborazioni con tutte le istituzioni. Un gioiello come la chiesa di Santa Sofia deve essere valorizzato attraverso queste iniziative», ha commentato, confermando il valore della pubblicazione come strumento di sensibilizzazione per cittadini e turisti. Il volume è stato realizzato dal professor Marcello Rotili e dalla professoressa Silvana Rapuano, che ne hanno raccontato il contenuto e gli obiettivi. Il prodotto editoriale è arricchito da materiali multimediali in 3D, realizzati da Enrico Babilio.
La professoressa Rapuano ha illustrato il progetto grafico, sottolineando la cura nella selezione di immagini ad alta definizione, pensate per accompagnare il lettore nella scoperta della chiesa. «Un lavoro che ha la finalità di valorizzare la chiesa di Santa Sofia cercando di coinvolgere una fetta di pubblico non settoriale», ha spiegato la professoressa, indicando come l’opuscolo sia stato concepito per raggiungere un ampio pubblico e rendere accessibile a tutti la storia e il fascino di Santa Sofia.
Montesarchio| Il 26 ottobre la presentazione di “Non conformi”, il nuovo libro di Valerio Pisaniello
“Non conformi. Erano militanti in una Bologna di piombo”, questo il titolo dell’ultimo libro scritto da Valerio Pisaniello che verrà presentato sabato 26 ottobre presso la Biblioteca comunale di Montesarchio in provincia di Benevento. All’iniziativa prenderanno parte una folta schiera di relatori tra cui il Vicesindaco e Assessore alla Cultura Morena Cecere, l’editore di Delta3 Silvio Sallicandro, Aniello Troiano e Pino Mauriello, entrambi docenti. All’autore spetteranno le conclusioni. L’iniziativa verrà moderata dalla giornalista e archeologa Valeria Del Grosso e sarà accompagnata dall’esibizione al pianoforte del maestro Antonio Criscuoli.
Si tratta di un romanzo, quello scritto da Pisaniello, ambientato durante gli anni di piombo in una città testimone di numerosi eventi che hanno segnato un periodo ad alta tensione: Bologna per l’appunto. Il romanzo – edito da Delta 3 Edizioni – pone al centro la storia di una comitiva di amici che, accomunati da un forte attivismo nei movimenti alternativi, provano a dare soluzioni immaginando una nuova società. La loro società.
Anticapitalisti e antiliberisti gravitano nei collettivi della sinistra extraparlamentare, ma presto il loro leader e soprattutto grande amico, Massimo Rol, deciderà di “innalzare il livello dello scontro” fino ad approdare in Prima Linea e commettere un omicidio politico. Una scelta che condizionerà per sempre le loro vite. Amori, relazioni, cose dette e non dette, intrighi, gioie, ma soprattutto delusioni, il tutto concentrato in un gran calderone di emozioni in grado di generare tanta confusione. A tratti inquietudine.
Uno di loro, Luca Zagni, sarà la voce narrante che racconterà questa incredibile storia di vita, tra colpi di scena e rivelazioni, che culminerà in un’aula del tribunale di Bologna 14 anni dopo. Con un epilogo tutt’altro che scontato.
Le pagine del romanzo di Pisaniello tendono a mettere in risalto emozioni tipiche che le giovani generazioni dell’epoca potevano provare, in un clima incandescente, pieno di tensione e spavento, cercando di interpretare i singoli sentimenti più profondi. Uno sguardo rivolto sulla società di allora da parte di ventenni figli del loro tempo. Giustificando determinate scelte, ma condannandone assolutamente tante altre.
Valerio Pisaniello, giornalista professionista, è un caudino. Per la precisione proviene da S. Martino Valle Caudina – Comune della provincia di Avellino – ed ha vissuto per molti anni a Bologna. Dopo la laurea triennale in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali presso la Federico II di Napoli ha conseguito la laurea magistrale in Politiche Sociali nella città di Bologna, con una tesi finale sul Reddito minimo di cittadinanza. Inoltre ha conseguito un’altra laurea magistrale in Filosofia alla Federico II di Napoli.
La sue ultime opere: “Il Reddito Minimo di Cittadinanza, per il Lavoro e per la Società” (2016), “Reddito Base, per un Welfare di Cittadinanza” (2017), “Movimenti a sinistra, dall’Operaismo all’Europeismo (2019).
Guardia Sanframondi| Grande successo per la presentazione del libro di Lese. Prossimo incontro a Montesarchio
“Presso la Biblioteca Comunale e Centro di Documentazione di Guardia Sanframondi si è svolta il 20 ottobre alle ore 10:30, presso la sala consiliare comunale, la presentazione della programmazione autunnale con un libro tutto da leggere ma soprattutto da “provare…”!
“Inventare un cocktail non è solo questione di tecnica, ma di almeno altri tre fattori: fantasia, conoscenza dei prodotti e curiosità. La tecnica forse è l’ultima cosa, anche se in questo testo i cocktail proposti sono di “semplice” esecuzione, ossia realizzabili con pochi strumenti (uno shaker, un bar spoon, bicchieri adatti). In questo modo possiamo rivivere il sogno del barman casalingo: crearsi un angolo bar per gli ospiti.”
Inizia così il libro di Giuseppe Lese, nativo guardiese ma ormai brugnatese d’azione (provincia della Spezia), dedicato al mondo del bere miscelato che raccoglie ricette originali e classici rivisitati. Ma questo è solo uno dei primi tre incontri che l’autore ha tenuto e terrà nel beneventano. Sarà infatti presente anche il 23 ottobre dalle 9 alle 12 presso Hotel Ristorante Il Castello di Montesarchio (BN) dove in collaborazione con l’Istituto IIS “Aldo Moro” presenterà alcuni cocktail analcolici e soprattutto si parlerà di sana alimentazione e bere consapevole.
All’incontro voluto dalla DS Maria Rosaria Damiano (IIS “Aldo Moro”), parteciperanno anche i ragazzi della scuola media “Ilaria Alpi”, grazie alla cooperazione con la DS Maria Grazia Ceglia. Durante l’evento gli allievi dell’Istiutto “Aldo Moro”, coadiuvati dai loro docenti di Sala e Bar, prepareranno cocktail analcolici coinvolgendo anche gli alunni delle scuole secondarie di primo grado ospitati”.
“Diritto canonico digitale”: l’ultimo libro di Santoro, Palumbo e Gravino
Si intitola “Diritto canonico digitale” (edito da Editoriale Scientifica) l’ultimo libro scritto dai Professori di Diritto canonico Raffaele Santoro, Paolo Palumbo e Federico Gravino.
Il volume – spiegano gli autori – si propone di analizzare i riflessi delle tecnologie digitali, nelle loro molteplici articolazioni ed espressioni, sull’ordinamento giuridico della Chiesa cattolica, rappresentando lo sforzo di “tradurre in linguaggio canonistico” la rivoluzione digitale che, ormai, incide in modo radicale sulla concezione dello spazio e del tempo, nonché sul modo di vivere attività e relazioni in ogni ambito della vita sociale ed ecclesiale. L’interesse della Chiesa cattolica per il mondo digitale rappresenta un aspetto peculiare della missione per la diffusione del messaggio evangelico nonché dell’attenzione riservata, con sempre maggiore convinzione e consapevolezza nel tempo, ai mezzi di comunicazione sociale e alla tecnologia, definiti da Francesco “prodotti straordinari del potenziale creativo di noi esseri umani”.
La barriera tra mondo “fisico” e mondo “digitale” è caduta ed è ormai anacronistico differenziare anche nella Chiesa cattolica ciò che per l’uomo e la donna di oggi sia online da ciò che sia offline. L’esistenza umana tende oggi a trasferire nella dimensione onlife un numero sempre maggiore di attività e la Chiesa cattolica è uscita da una visione “emergenziale” del digitale per assumere, sempre più, stili, atteggiamenti e soluzioni pro-attive nei confronti di questa “realtà” in cui tutti i fedeli sono immersi e che contribuisce anche a costruire l’identità religiosa. Online ed offline sono anche per i fedeli cattolici due facce di una stessa medaglia dell’esistenza, secondo una visione olistica dell’interazione tra dimensione fisica e digitale nel vivere l’esperienza ecclesiale
Il volume di 450 pagine, articolato in dieci capitoli, affronta argomenti di grande attualità ed importanza, dalla sinodalità digitale alle sfide dell’intelligenza artificiale, dalla promulgazione digitale delle leggi canoniche alla tutela della privacy religiosa, dal tema dell’evangelizzazione e della catechesi digitale alle prospettive digitali nell’amministrazione dei sacramenti e dei sacramentali, dai delitti digitali canonici alla tutela dei minori nell’ambiente digitale fino alle implicazioni del digitale nella disciplina matrimoniale e del processo di nullità del matrimonio.
Emerge in complesso un’evidente vitalità della disciplina canonistica che, oltre ad essere coinvolta da profonde riforme e costanti adeguamenti, riesce ad adattarsi – ed a rispondere – ad un mondo in rapida e costante trasformazione, nella consapevolezza che forme di vita e organizzazione ecclesiale non sono immutabili e nella certezza di essere ancora in grado di servire questa mutata realtà. Il volume si pone come un contributo alla riflessione in corso per un diritto canonico più pastorale e missionario, sempre impegnato a realizzare la salvezza dell’homo viator che oggi incontra i fratelli e la misericordia di Dio anche su strade, e autostrade, digitali.
Raffaele Santoro è professore associato di Diritto ecclesiastico e canonico presso l’Università della Campania e Vice Direttore del centro di ricerca di Ateneo “Osservatorio su Enti
religiosi, Patrimonio ecclesiastico e Organizzazioni non profit”. Paolo Palumbo è professore associato di Diritto ecclesiastico e Diritto canonico nell’Università Giustino Fortunato e Giudice del Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano Beneventano e di Appello. Federico Gravino è assegnista di ricerca nel Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università degli Studi di Firenze.
Il presidente nazionale delle Acli Emiliano Manfredonia a Benevento
Si terrà mercoledì 18 settembre alle ore 17.00, presso il Centro Servizi del Volontariato sito in viale Mellusi, la presentazione de “L’armonia degli sguardi”, il nuovo libro a firma del presidente nazionale delle Acli Emiliano Manfredonia, che per l’importante occasione sarà ospite in città.
L’evento è organizzato dalle Acli in collaborazione con Cesvolab e Laboratorio per la felicità pubblica.
Il programma prevede i saluti di Raffaele Amore, presidente del Cesvolab, del sindaco di Benevento, Clemente Mastella, e della presidente provinciale delle Acli di Benevento, Maria Giovanna Pagliarulo.
Interverranno inoltre il rettore dell’Unifortunato, Giuseppe Acocella, Ettore Rossi del Laboratorio per la felicità pubblica e il presidente delle Acli Campania, Filiberto Parente.
L’incontro, che vedrà anche la partecipazione di una delegazione dei Giovani delle Acli e dei ragazzi del servizio civile, sarà moderato da Pasquale Orlando.
Pannarano, venerdì la presentazione del libro “Il mio Paese Pannarano” del Religioso Camilliano Padre D’Alessio
Venerdì 2 Agosto 2024 alle ore 17.30 nella Palestra della Scuola Media di Pannarano (Bn), si terrà la Presentazione del Libro “Il mio Paese Pannarano” scritto dal concittadino del luogo e Religioso Camilliano Padre Gervasio D’Alessio.
Interveranno alla presentazione del libro il Sindaco di Pannarano Dott. Antonio Iavarone, Monsignor Pompilio Cristino Parroco della Chiesa Santa Maria di Costantinopoli di Benevento ed ex Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Benevento, l’Ing. Domenico Pagnozzi già U.T.C. del Comune di Pannarano e Padre Gervasio D’Alessio che illustrerà la sua preziosa opera a contributo per la saggezza, la cultura e la conoscenza del territorio di Pannarano; Modera l’incontro il Generale di Divisione dell’Esercito Italiano Attilio Claudio Borreca. Nel corso dell’evento la manifestazione sarà impreziosita da intramezzi musicali a cura del Maestro Goffredo Covino alle tastiere, del Maestro Angelo Rosa alla Chitarra e dalla voce del tenore Maestro Antonio Covino.
Al termine della presentazione seguirà un sobrio rinfresco, ove nel corso del momento conviviale i presenti potranno salutare l’amato Parroco Padre Gervasio, conosciuto e stimato per la sua preparazione, la sua fede e la cordialità che ha con tutti coloro che lo conoscono non solo nella sua terra natia, ma anche nei paesi del circondario, tra cui Arpaise e Terranova dove ha celebrato insieme al Parroco Don Albert Mwise la Messa in onore dei Santi Medici Cosma e Damiano e di San Rocco da Montpellier.
Padre Gervasio è nato a Pannarano nel 1937, ha iniziato la sua vita religiosa con il noviziato nel 1957, la professione semplice nel 1958, la professione solenne nel 1962, il diaconato nel 1965 ed è stato ordinato presbitero nel 1965.
Ha svolto studi sia filosofici che teologici:
nel 1971 ha consequito il titolo accademico di Licenza in Sacra Teologia presso la Pontificia Studiorum Universitas San Tommaso d’Aquino in Urbe;
nel 1997 ha conseguito il dottorato in Teologia con specializzazione in Teologia Pastorale Sanitaria presso la Pontificia Facoltà Teologica “Teresianum”, lstituto di Teologia Pastorale Sanitaria “Camillianum” in Roma.
Dal 1968 al 1977 è Stato docente di Etica Sanitaria presso la scuola infermieristica dell’Ospedale Santo Spirito di Casale Monferrato, nonché assistente religioso Regionale per il Piemonte per la formazione spirituale del Personale Infermieristico.
E’ stato Superiore di Comunità presso Casa San Paolo in Casale Monferrato (1975), Casa San Giuseppe in Torino (1980), Ospedale “Santo Spirito in Sassia’ in Roma (1991), Istituto San Camillo ad Imperia (2006) ed è stato per 33 anni assistente religioso in vari ospedali.
Articolista di Pastorale Sanitaria ha pubblicato vari scritti: l’eutanasia nel 1984; la guarigione per fede nel 1995; il valore cristiano del corpo in San Camillo del Lellis nel 2000 e adesso questo suo ultimo lavoro sul Paese di Pannarano in Provincia di Benevento.
Il Generale Attilio Claudio Borreca oltre ad essere Generale di Divisione dell’Esercito Italiano è anche originario e concittadino di Pannarano, conoscendo bene Padre Gervasio ha avuto il piacere di curare la prefazione del libro che sarà sul retro della copertina.
Così il Generale Attilio Claudio Borreca:
“Presento ben volentieri questo testo frutto di ricordi e stati d’animo dell’autore. È un libro avvincente, che si legge tutto di un fiato, un racconto semplice e immediato che unisce in maniera completa i vari aspetti di un passato, custode di saggezza e di virtù, con i migliori sentimenti dell’animo umano.
Si parla di Pannarano, paese di origine di Padre Gervasio, si argomenta di storia, maestra di vita e donatrice di importanti insegnamenti, e di fede che tanto ha impregnato l’animo del popolo pannaranese sia per la presenza di tanti segni di vita cristiana, sia per le numerose vocazioni che nel corso degli anni sono germogliate in questo alone di fede.
Ma si parla anche di peculiari personaggi che, con le loro attività lavorative, hanno caratterizzato e animato la vita del paese.
Ma non solo, Padre Gervasio ha saputo coniugare la divina armonia di una natura vigorosa e incontaminata al ricordo delle nostre antiche tradizioni che da sempre scaldano il nostro presente ed illuminano il cammino delle nostre vite, irradiandolo con l’ardore del tempo che fu.
Il tutto viene narrato con slancio e partecipazione, in un susseguirsi di forti emozioni, facendo attenzione anche ai minimi particolari per non disperdere la ricchezza dei ricordi del passato.
Un passato che esprime una luce tanto più intensa quanto più robuste sono le radici che ci legano alla nostra terra di origine.”
Dunque la cittadinanza tutta è invitata a partecipare e a vivere quest’importante presentazione del libro.
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