Un’invasione social alla scoperta delle bellezze della città.
Al via da oggi la due giorni dell’invasione digitale longobarda a Benevento. L’evento #LongobardExperience, che farà tappa nei prossimi mesi in ciascuno dei sette comuni distribuiti in cinque Regioni italiane appartenenti al sito seriale Unesco “I Longobardi in Italia: i luoghi del potere (568-774 d.C.)”, è una preziosa occasione di promozione della conoscenza del patrimonio culturale e territoriale, fortemente voluta durante la presidenza beneventana del CdA dell’associazione Italia Langobardorum, l’ente di gestione del sito seriale longobardo – del quale il Comune di Benevento è socio fondatore – in collaborazione con IgersItalia, nell’ambito del progetto ‘Longobardi in viaggio verso nuovi scenari, finanziato con i fondi della Legge 77/2006 “Misure speciali di tutela e fruizione dei siti e degli elementi italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella «lista del patrimonio mondiale», posti sotto la tutela dell’Unesco”.
A Benevento si terrà la quarta tappa della #LongobardExperience, in partnership tra IgersItalia, l’Associazione Italia Langobardorum, il Comune di Benevento, la Provincia di Benevento, con la rete museale e Sannio Europa, SCABEC – Società Campana Beni Culturali e Campania Artecard.
Lo scopo è illustrare, attraverso il web e gli strumenti social, le testimonianze della civiltà dei Longobardi in Italia.
In occasione dell’evento, che si svolgerà nell’ambito della 44esima edizione di “Benevento Città Spettacolo”, si ritroveranno in città più di dieci community di IgersItalia, la più grande community italiana legata al mondo della comunicazione digitale, con l’obiettivo di produrre uno storytelling volto a raccontare le bellezze storico-artistiche e ambientali della città, con particolare riguardo alla Chiesa e al Chiostro di Santa Sofia, bene architettonico inserito nella lista dei sette gruppi monumentali tutelati dal sito seriale Unesco “I Longobardi in Italia: i luoghi del potere (568-774 d.C.)” e al Museo del Sannio, che presenta una importante collezione di reperti longobardi.
Il sindaco Mastella dichiara: “Abbiamo condiviso e sostenuto la scelta di Italia Langobardorum di coinvolgere nei sette luoghi del sito seriale Unesco, e in particolare a Benevento, una rappresentanza delle più importante community digitali in materia di promozione culturale e turistica, per la valenza strategica e soprattutto per l’apertura alla comunicazione sui social che si rivela vincente per raggiungere le giovani generazioni”.
L’assessore alla Cultura, Tartaglia Polcini, sottolinea come, “nella tappa beneventana delle ‘invasioni digitali longobarde’, promosse dall’Associazione Italia Langobardorum (della quale il Comune di Benevento è socio fondatore), in collaborazione con IgersItalia, si sia felicemente concretizzato uno degli obiettivi del nuovo piano di gestione del sito Unesco, redatto ed approvato in occasione del decennale.
L’iniziativa di accogliere le comunità che popolano il web nei territori della rete e, in questa quarta tappa, a Benevento, pone l’incanto delle bellezze naturalistiche, monumentali, storiche e artistiche della nostra città al centro di una narrazione suggestiva e coinvolgente, con un effetto moltiplicatore dell’attrattività dei luoghi”.
ggiunge l’assessore al Turismo Attilio Cappa: “La proiezione delle bellezze del territorio su scala globale, grazie al contributo che verrà dall’invasione digitale longobarda e dalle storie che saranno diffuse in rete, è una preziosa occasione che si sposa bene con l’adozione del nuovo brand e il lancio del portale del turismo”.
“Sono evidenti le ricadute sulla promozione anche delle attività produttive”, secondo l’assessore alle Attività produttive Luigi Ambrosone, il quale sottolinea “l’importanza dello “storytelling” di una Community digitale tra le più importanti, come IgersItalia, per favorire le scelte esperienziali legate al nostro territorio, con la valorizzazione anche delle tipicità enogastronomiche che caratterizzano il territori
Benevento| Approvato progetto “I percorsi della storia: la città medievale, i Longobardi, il mito delle Strega”: intervento da 1,5milioni di euro
Il sindaco Clemente Mastella ed il vicesindaco e delegato all’attuazione dei Pics Francesco De Pierro comunicano che è stato approvato il progetto esecutivo de ‘I percorsi della storia: la città medioevale, i longobardi, il mito delle streghe’. L’intervento, dell’importo di 1,5 milioni di euro, ha come obiettivo quello di individuare e rendere riconoscibile la storia dei popoli e dei regni che hanno dominato la città di Benevento (dai sanniti ai romani, dai longobardi al papato) per una fruizione dei contenuti culturali in forma integrata ed una riscoperta dei siti e dei monumenti di interesse storico-artistico. A tal fine sarà illuminato tutto il tracciato murario della città storica-medioevale in modo da restituirgli un senso di unità.
E’ prevista un’illuminazione morbida quasi a simulare l’effetto delle fiaccole accese, per donare una corretta percezione dell’opera non solo come monumento da ammirare, ma anche come elemento ancora attuale e integrato nel tessuto cittadino. Poiché alcuni tratti delle mura risultano mancanti, gravemente compromessi o integrati a edifici privati, saranno utilizzate fonti luminose differenti che indicheranno la presenza della cinta muraria dove risulti interrotta per fornire un collegamento visivo con i tratti ancora presenti.
Lungo il percorso sono presenti alcuni elementi di particolare interesse storico-artistico che godranno di un’illuminazione dedicata mirata alla segnalazione e alla valorizzazione degli stessi (ad esempio, Port’Arsa, insieme ad alcune torri e bassorilievi, come quello del ‘Santo Panaro’).
La forma dei corpi illuminanti ricalcherà simbolicamente l’abbraccio che i fiumi Calore e Sabato danno alla città definendone i confini.
Museo del Sannio, presentato il restauro di uno scudo longobardo ed altri reperti
«Ancora una giornata importante per il patrimonio artistico e storico della Provincia di Benevento, grazie all’iniziativa dell’Inner Wheel della presidente Filomena Pacelli Cotroneo, che, in occasione del proprio quarantennale, ha finanziato il restauro dello scudo di un cavaliere e di altri manufatti, che danno maggiore spessore alla Sezione Archeologica del Museo del Sannio, seguendo gli indirizzi scientifici del direttore Marcello Rotili».
Così il Vice Presidente della Provincia, Nino Lombardi, nel suo saluto alla cerimonia tenutasi presso l’Auditorium dell’Istituto di piazza Matteotti per l’annunciata esposizione al pubblico di importanti reperti del patrimonio del Museo del Sannio, finora non disponibili alla visione, restaurati da Inner Wheel Club di Benevento e dalla stessa Provincia.
«La Provincia — ha proseguito nel suo intervento Lombardi — non viene meno al suo impegno di migliorare e potenziare l’offerta culturale, sia pure non avendo una delega specifica ma agendo di concerto con la Regione Campania e potendo contare sul supporto della sua società partecipata Sannio Europa. È un cantiere perennemente aperto, perché crediamo in questa opzione, soprattutto all’indomani delle restrizioni dell’emergenza epidemiologica, una fase che potremo superare completamente, rendendo sempre più agibili, attrattivi e fruibili gli spazi museali, che già riscuotono l’interesse di turisti e visitatori, come abbiamo avuto già modo di verificare in questi mesi, finalmente sgravati dalle pesanti e pressanti limitazioni imposte dal Covid».
All’incontro è intervenuta, in rappresentanza del sindaco Clemente Mastella, l’assessore alla Cultura di Palazzo Mosti, Antonella Tartaglia Polcini, che ha ribadito la linea sinergica con la Provincia di Benevento e i comuni intenti di valorizzazione del patrimonio cittadino.
La presentazione dei restauri effettuati e della riorganizzazione scientifica del Museo del Sannio, peraltro ancora in corso, è stata affidata quindi al prof. Marcello Rotili. Questi ha accompagnato il pubblico presente nell’Auditorium in un lungo viaggio virtuale all’interno dell’Istituto spiegando quanto è stato fatto da lui stesso, dai suoi collaboratori e da archeologi e restauratori anche volontari per recuperare e portare alla visione molti reperti fino ad oggi non esposti. La ricollocazione è stata resa possibile anche per il fatto che, come si ricorderà, subito prima della pandemia, sotto la presidenza del compianto Claudio Ricci, il Museo del Sannio aveva restituito alla Curia Arcivescovile alcuni importantissimi reperti che erano stati recuperati subito dopo la distruzione del Duomo a seguito parte dei bombardamenti aerei alleati del 1943.
Nell’imminenza dell’apertura al pubblico della Sezione longobarda del Museo del Sannio, ora ridenominata “Sezione di Archeologia tardo antica e longobarda”, è stato dunque restaurato grazie ad Inner Wheel lo scudo di un cavaliere longobardo, che è stato collocato in posizione verticale, grazie ad un supporto ligneo, in una grande vetrina predisposta per accogliere l’armamento tipo e gli oggetti di uso personale, fra i quali il pettine in osso. Sono esposti nella stessa vetrina anche la “spatha” (a due taglienti), lo “scramasax” (sciabola ad un tagliente), la cuspide di lancia, l’ascia da lancio (francisca), gli speroni (i Longobardi, come altri popoli dell’antichità e del primo medioevo, non conoscevano le staffe).
Altri oggetti sono stati recuperati e restaurati con fondi della Provincia di Benevento. Sono state realizzate nuove vetrine a parete per esporre tutti i manufatti riferibili ai rinvenimenti del febbraio-marzo 1927, manufatti che in gran numero erano conservati in deposito. Il percorso espositivo è arricchito dall’immagine in scala 1:1 di un guerriero longobardo il cui armamento è stato ricostruito in base al corredo funerario della tomba 119 di Castel Trosino (Ascoli Piceno). Nello stesso tabellone è la figura di una donna con gli oggetti d’uso: il tutto basato sui manufatti trovati nella tomba 17 di Nocera Umbra (Perugia).
L’esposizione è integrata da tabelloni nei quali sono riassunti i dati disponibili, in sede scientifica, sul funerale del guerriero e/o della donna; sulle croci in lamina d’oro e sulle fibule; sulla tecnologia di fabbricazione delle spathae e degli scramasax.
All’ingresso un tabellone è riservato a Benevento in età tardo antica e longobarda.
Parte dell’esposizione è riservata alla scultura prodotta a Benevento e nel Beneventano.
Sabato 11 giugno a Palazzo Paolo V verrà presentato il catalogo “Luce longobarda. Viaggio fra i monumenti del sito Unesco”
Il sindaco Clemente Mastella e l’assessore alla Cultura, Antonella Tartaglia Polcini, rendono noto che sabato 11 giugno alle ore 9:30, presso le sale “Antico Teatro” e “Graffiti” di Palazzo Paolo V, verrà presentato il catalogo “Luce longobarda. Viaggio fra i monumenti del sito Unesco ‘I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”, con fotografie di Pasquale Palmieri.
Nell’occasione sarà anche inaugurata la mostra itinerante “Luce longobarda” (“Viaggio fotografico attraverso le pietre parlanti dei monumenti delle sette città che compongono il sito seriale”) promossa dall’Associazione “Italia Langobardorum” e realizzata con la compartecipazione organizzativa del Comune di Benevento, a cui com’è noto è stato affidato l’anno di presidenza dell’associazione.
Seguirà un aperitivo musicale sulle note degli archi dell’Accademia di Santa Sofia.
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