
Francesca e quei 700km per chiedere giustizia per il papà vittima di malasanità: la sua storia farà tappa anche a Benevento
AttualitàDall'ItaliaPartirà il 30 agosto 2025 da Cancello ed Arnone e attraverserà a piedi l’Italia fino a Santa Maria di Leuca. Un viaggio lungo 700 chilometri, segnato dal dolore, ma anche dalla determinazione e dalla speranza. Protagonista di questo cammino sarà Francesca Crocetti, una giovane donna che ha deciso di trasformare un dramma personale in una marcia collettiva verso la consapevolezza.
Il 2 giugno 2024, Francesca ha perso suo padre, Pasquale Crocetti, all’ospedale di Andria. Una tragedia che, secondo quanto riferito dalla famiglia, sarebbe il risultato di una grave negligenza medica. Dopo due accessi al pronto soccorso di Bisceglie, l’uomo era stato rimandato a casa con un semplice antidolorifico. Ventiquattro ore dopo, è deceduto per shock settico da ulcera perforata non diagnosticata. Il reparto di rianimazione dell’ospedale di Andria ha tentato il possibile per salvarlo, ma ormai era troppo tardi. La vicenda è attualmente sotto indagine dalla Procura di Trani.
“Papà non è morto per una malattia incurabile. È morto per una morte evitabile”, sostiene la figlia, che ha deciso di non restare in silenzio. Il suo cammino non sarà solo fisico, ma anche simbolico: sarà una marcia per tutte le vittime di malasanità, per chi non ha più voce, per chi merita ascolto e giustizia.

Il progetto ha anche una finalità concreta: è stata avviata una raccolta fondi su GoFundMe per sostenere le spese logistiche del viaggio – vitto, alloggi, trasporti – e per finanziare tre iniziative chiave:
- la donazione di presìdi medici al reparto di rianimazione dell’ospedale di Andria;
- l’organizzazione di un raduno nazionale di camionisti in memoria del padre, legatissimo a quel mondo;
- la realizzazione di eventi, incontri e gare in tutta Italia per sensibilizzare l’opinione pubblica e chiedere maggiore attenzione alla dignità del paziente.
Tra le tappe previste lungo il cammino, figura anche Benevento, dove Francesca porterà la sua storia e il suo messaggio. Un momento importante di testimonianza e condivisione, che coinvolgerà la cittadinanza e tutte le realtà sensibili al tema dei diritti nella sanità.
Il viaggio si concluderà a Santa Maria di Leuca, ma Francesca non si fermerà lì. Risalirà fino ad Andria, e proprio davanti a quell’ospedale dove tutto si è spezzato, compirà il suo ultimo gesto: lascerà le scarpe da corsa, come simbolo di un percorso che si chiude, ma anche di una voce che continuerà a camminare.
Una marcia per non dimenticare. Una figlia che ha scelto di non arrendersi.