Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del consigliere comunale del gruppo consiliare di Airola ‘Dovere Civico’, Giuseppe (Pippo) Maltese.
“Il rendiconto della gestione conclude il processo di programmazione e di controllo iniziato con il Bilancio di Previsione e rappresenta il momento in cui l’amministrazione verifica i risultati conseguiti e valuta l’efficacia dell’azione condotta. Ad Airola, da tale esame emerge con ineluttabile chiarezza come, nulla di quanto promesso con il Bilancio di Previsione 2024 – 2026 sia stato fatto.
Emergono però con lucente chiarezza tutti i segnali di una gestione politica superficiale, distratta e inadeguata che ha causato gravi criticità Patrimoniali, Economiche e Sociali alla nostra comunità. Basti pensare ai debiti milionari ereditati nell’attuale Esercizio Finanziario, per il Debito Fuori Bilancio derivante dal fallimento del Project Financing, di € 932.475,14 e per i fitti non pagati dalla ditta conduttrice del complesso industriale di Airola, di € 920.560.68. Lasciano l’amaro in bocca anche le spese giudiziarie elevatissime, alcune dovute anche per incomprensioni tra Comune e Provincia, le cui concrete dinamiche sono ancora sconosciute al Gruppo Consiliare Dovere Civico.
Al netto di tutto quanto già esposto, ai cittadini rimane: Piazza Annunziata incompleta, lo scarso servizio di Pubblica illuminazione; la perenne mancanza di acqua nelle case; gli allagamenti periodici di Cortecalce, contrada oggi penalizzata anche dagli esiti deli interventi fognari; l’Antenna di Via Caracciano la cui realizzazione a ridosso delle abitazioni è avvenuta con il silenzio assenso (leggasi disinteresse) del Comune; la distruzione dell’intero patrimonio scolastico, la totale indisponibilità di palestre, di laboratori e delle aule didattiche, la privazione del campo sportivo e la mancanza di pianificazione urbanistica dell’area che oggi si intende adibire a polo scolastico, la cui decisione vincolerà Airola per i prossimi 50 anni; il PUC e il RUEC ancora in alto mare; la gestione della Casa degli Anziani che preoccupa operatori ed ospiti; la viabilità cittadina ormai abbandonata tra birilli ed ostacoli posti sulla carreggiata ai danni dei cittadini in balia del disordine urbano ed i disagi causati da strutture che invadono le sedi stradali, automobili che ostacolano il passaggio dei pedoni sui marciapiedi e attività di intrattenimento incontrollate che minano la tranquillità dei residenti, dimenticando che i propri diritti hanno comunque i limiti imposti dai diritti degli altri. Il controllo del territorio messo in difficoltà dalla riduzione della Polizia Municipale da 10 a 3 unità.
Infine il Forum dei Giovani ancora non decollato per motivi sconosciuti al Consiglio Comunale. Il Sintesi, il Consuntivo certifica come la politica di Airola non risulta essere rispondente alle concrete esigenze del territorio, fortemente orientata agli appalti di sempre nuove opere pubbliche, piuttosto che mantenere efficienti le strutture esistenti. Viene confermata la carenza di pianificazione di ciò che realmente serve ad Airola ed ai suoi cittadini. I servizi rimangono ai minimi termini e le tasse invece insistono al massimo della loro capacità impositiva. Tutto quanto premesso e vista la reale situazione in cui versa Airola, ha costretto il Gruppo Consiliare Dovere Civico ad esprimere il voto contrario al consuntivo 2024.
Riceviamo e pubblichiamo la dichiarazione di voto contrario del gruppo consiliare di Airola ‘Dovere Civico’, a firma del Consigliere comunale Giuseppe (Pippo) Maltese relativamente al Consiglio Comunale tenutosi questa mattina in modalità urgente per mediazione recupero fitti non pagati-TTA.
“Oggi, nell’aula consiliare del Comune di Airola, si è consumata un’altra triste pagina per la nostra comunità. Un altro milione di euro (precisamente €. 920.560.68) sarà sottratto dalle casse comunali per un contratto non rispettato ai danni del Comune, e non per salvare posti di lavoro e processi industriali in pericolo, come avrebbe voluto far credere l’intera maggioranza.
Dagli atti consiliari è emerso che il contratto in questione è quello di locazione del complesso industriale di via Caracciano, stipulato il 12.11.2012 tra il Comune e la TTA con un prezzo annuo di locazione di € 260.000,00 (per 15 anni, senza rinnovi taciti), opportunamente calmierato come da Delibera di Giunta n. 286 del 25.11.2011, allora presieduta da Michele Napoletano, viste le situazioni dell’immobile.
La locazione era pattuita a corpo e nello stato di fatto e di diritto in cui si trovava alla data di consegna dell’immobile, avvenuta anticipatamente il 09.08.2012, rispetto al contratto, per dare alla TTA il tempo di esaminare l’immobile, assumendo a proprio carico le spese relative alla manutenzione ordinaria e straordinaria e la consapevolezza della risoluzione contrattuale, in caso di ritardo, per tre volte consecutive, oltre i trenta giorni, del pagamento del canone di locazione. Però, a cominciare dal 2018, la TTA si rendeva più volte inadempiente, omettendo o ritardandone il pagamento dei canoni semestrali e non corrispondendo le somme dovute a titolo di imposte locali.
A seguito di tali comportamenti, difformi dagli accordi contrattuali, il Comune poneva in essere le procedure per il recupero delle somme dovute e non corrisposte dalla TTA, fino a ricorrere in giudizio. Poi la virata sulla transazione e la proposta del Sindaco Vincenzo Falzarano al Consiglio Comunale, senza alcun passaggio in Giunta, di risolvere la questione dei fitti non pagati dalla TTA, scippando un ulteriore milione di euro dalle casse comunali, nonostante un contratto di fitto non rispettato da tanti anni, le continue attività di recupero dilazionato mai andate a buon fine, due gradi di giudizio favorevoli al Comune di Airola, il parere contrario del legale che ha seguito la vicenda fino alla sua rinuncia dell’incarico l’11 aprile 2025 e la enorme pazienza dei cittadini di Airola.
Alla luce dei fatti accaduti, il Gruppo Consiliare Dovere Civico ha proposto di rivedere le modalità transattive della mediazione, per il recupero integrale dei fitti non pagati dall’industria e, se necessario, a lasciare la decisione finale al Giudice. Le giustificazioni degli interlocutori di Maggioranza in materia, sono apparse superficiali e frettolose, tali da accettare i vizi occulti eccepiti dalla TTA, a sostegno del mancato pagamento dei canoni, senza considerare i fatti contrattuali e giudiziari che tali eccezioni hanno già confutato ampiamente.
Il volere ad ogni costo riconoscere una ragione dove la ragione non c’è fa emergere con chiarezza le vere responsabilità della vicenda, tutte riconducibili alla visione politica ed amministrativa miope di chi ha gestito il processo industriale ad Airola nell’ultimo decennio. Alla luce dei fatti esposti e degli atti citati il Gruppo Consiliare Dovere Civico è stato costretto a votare contro alla proposta di deliberazione n. 27 del 25.04.2025, riservandosi ogni ulteriore azione / iniziativa conseguente”.
Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del gruppo consiliare Dovere Civico e l’intervento del gruppo in Commissione, a firma del consigliere comunale Giuseppe (Pippo) MALTESE.
“Il Sindaco Vincenzo Falzarano ha convocato con urgenza il Consiglio Comunale di Airola per approvare gli esiti istruttori per il recupero dei fitti non pagati dalla TTA e, senza alcun passaggio in Giunta comunale, dai primi atti ricevuti abbiamo appreso che, dopo il milione di euro sottratto alle casse comunali, per ripianare i debiti derivanti dal fallimento del Project Financing per la gestione della pubblica illuminazione, lunedì 28 aprile 2025 il Sindaco Vincenzo Falzarano proporrà di sacrificare un ulteriore milione di euro (precisamente €. 920.560.68) sottraendolo dalle casse comunali, nonostante un contratto di fitto non rispettato da tanti anni, le continue attività di recupero dilazionato mai andate a buon fine, un decreto ingiuntivo favorevole al Comune di Airola e la enorme pazienza dei cittadini di Airola.
Tutto ciò in fretta e furia, quasi di nascosto. Infatti, venerdì 24.04.2025 sera abbiamo ricevuto l’infausta informazione dell’ulteriore perdita economica, causata da una gestione fallimentare dell’intera vicenda, rimandando a domenica mattina la commissione patrimonio, insufficiente a soddisfare le esigenze conoscitive sull’argomento e a lunedì mattina il Consiglio Comunale, senza streaming, in oltraggio dell’intera cittadina e senza rispetto dei Consiglieri Comunali che lunedì mattina avevano già preso impegni istituzionali sui rispettivi posti di lavoro. Nonostante la formale richiesta di posticipo nel pomeriggio, il Sindaco ed il Presidente del Consiglio Comunale hanno rifiutato ogni possibilità per agevolare la partecipazione dei Consiglieri Comunali e dei cittadini.
La situazione, per la sua delicatezza ed importanza, merita necessari ed imprescindibili ulteriori approfondimenti che faremo nelle rispettive mura domestiche, nonostante lo scarsissimo tempo a disposizione. Fatto sta che la questione non merita la fretta con la quale viene trattata. Proprio per tale motivo, nell’ultimo Consiglio Comunale sull’argomento il Gruppo Consiliare Dovere Civico insistette sul dare un mandato preciso agli addetti ai lavori per la mediazione, proprio per non arrivare alle strette come invece oggi siamo costretti a fare, per miopia e superficialità politica ed amministrativa di chi ha gestito il processo industriale ad Airola nell’ultimo decennio”.