Il Direttore Tecnico del Benevento, nell’intervallo del match contro il Trapani, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Rai Sport. Ecco le parole di Marcello Carli:
SUL PRIMO TEMPO: “Abbiamo fatto troppo poco, dobbiamo fare meglio e un grande secondo tempo. E’ una partita importante, non stiamo facendo come dovremmo“.
SUI CORRETTIVI DA ATTUARE: “Dobbiamo mettere più intensità nella fase di non possesso, ne abbiamo poca. Ma è una cosa che dire il mister. Dobbiamo fare un grande secondo tempo, è una partita importante e secondo me abbiamo fatto troppo poco“.
SULLA POSSIBILITA’ DI FARE CAMBI: “Già faccio fatica a fare il mio, questo è un problema dell’allenatore. Dobbiamo fare meglio, sicuramente come squadra“.
Foto: Rai Sport
Benevento, striscione allo stadio: “Carli, professionista accreditato, dimettiti e ammetti di aver sbagliato”
Poco fa, nei pressi dello stadio Vigorito, è apparso un nuovo striscione che porta la firma del gruppo Dagli anni 90 ad oggi.
Questa volta sul banco degli imputati è finito il Direttore Tecnico del Benevento: “Carli, professionista accreditato, dimettiti e ammetti di aver sbagliato“.
Ecco la frase rivolta a Marcello Carli, accusato evidentemente di non essersi mosso nella sessione invernale di calciomercato nonostante le lacune della rosa giallorossa.
Benevento, Carli: “Mercato? Responsabilità mia, ora niente alibi. Doloroso esonerare Auteri, ma per venir fuori dal momento negativo”
Il Direttore Tecnico del Benevento ha affiancato il Presidente Vigorito e il neo-allenatore giallorosso Pazienza nel corso della conferenza stampa di presentazione di quest’ultimo.
Di seguito, quindi, le parole di Marcello Carli in merito alla scelta dell’allenatore pugliese per la panchina della Strega e alla sessione invernale di calciomercato terminata la settimana scorsa:
“Non sapevo che il Presidente sarebbe venuto, è stata una sorpresa piacevole. Risponderò alle domande, ma penso che far parlare il Mister sia la cosa più importante”.
SULLA SCELTA DEL CAMBIO IN PANCHINA E SUL MERCATO: “Di solito gli allenatori si presentano a giugno, non l’11 febbraio. Quando abbiamo deciso di fare questa scelta, insieme al Presidente, abbiamo chiesto a Pazienza se gli piacesse la squadra e poi lo abbiamo messo dentro. Abbiamo avuto la speranza fino all’ultimo di non cambiare tecnico, poi abbiamo avuto il colloquio con il Mister, martedì sera. Per questo non c’è stata la presentazione, ha fatto bene il Presidente a specificarlo. Questo gruppo nelle prime 15 partite ha fatto il primo posto in assoluto e nelle ultime 10 il tredicesimo. La realtà è questa, ci siamo trovati in una situazione che non ci aspettavamo. Sento il Presidente ogni sera alle 19:30. Se avessi dovuto prendere un giocatore per sporcare la squadra non lo avrei fatto, credo che questo gruppo abbia le caratteristiche per uscire da questo momento. Per vincere il campionato? Non lo so. Sin dall’inizio ho detto che se questa squadra non avesse fatto lo step, allora non sarebbe arrivata fino in fondo.Pensavo che questa squadra partisse con qualche difficoltà e poi venisse fuori, mentre ha fatto l’inverso. Per questo abbiamo deciso di fare questa scelta. La responsabilità sul mercato è di una sola persona, mia! Il Presidente ha dato disponibilità, la aveva data anche l’anno scorso. Con Auteri ho un rapporto personale, è una ferita aperta e lo dovrò sentire, quando sono più sereno. Sono davvero dispiaciuto. In estate abbiamo preso subito Lamesta e Manconi, poi anche Oukhadda e Borello oltre che aver reintregrato Viviani e Acampora che ora sono giocatori a tutti gli effetti; in più abbiamo Tosca. Devo vedere anche il futuro del club, il Presidente vuole fare un programma. Abbiamo altri 5-6 giocatori che hanno un impatto, vogliamo vedere anche chi a giugno si sarà meritato la conferma“.
SULL’ESONERO DI AUTERI: “Se si va sul “si è detto” o “si è fatto” non ne usciamo più. Ho un rapporto solo con la proprietà e con i miei collaboratori. E’ stata una scelta dolorosa, il Presidente lo può dire: dopo aver fatto questa scelta e aver parlato con Mister Pazienza, siamo stati al telefono a mezzanotte e mezzo con il Presidente per parlare di Auteri. E’ stata una scelta stra-dolorosa, ma eravamo in un momento negativo e dovevamo venirne fuori. Auteri ha dato qualcosa d’importante al Benevento, come il Benevento ha dato qualcosa d’importante al Mister: il Presidente lo ha chiamato nel momento più importante della sua carriera. Se non ci fosse stato un allenatore che ci piaceva, probabilmente non ci sarebbe stato l’esonero. Io avevo proposto al Presidente Andreoletti, lui voleva Pazienza e ogni volta che l’Avellino vinceva mi mandava un messaggio scrivendo “Pazienza ha vinto anche oggi”. Era un nome, si pensava a una persona giovane e fresca e con ambizione: quello che serve al Benevento quest’anno. Mercato? Siamo l’unica squadra che non ha fatto movimenti, responsabilità mia. A fine anno passerò da stupido, come è giusto che sia, ma questa è una responsabilità in più anche per i ragazzi: né io né loro abbiamo alibi, o si reagisce o abbiamo fallito. E’ stata una scelta per lavorare sulla squadra poi, in categoria superiore che sarebbe magnifico o per far crescere il club. So quanto ho sofferto per l’esonero di Auteri, pensavamo si fosse appiattita la cosa. Prendere per prendere non si sarebbe preso, si è fatto un incontro con Pazienza e abbiamo avuto l’impressione che ci potesse dare una mano“.
SULLA RICERCA DEL DIFENSORE: “Siamo andati a cercare un difensore, poi non c’era il tipo di giocatore che potesse alzare il livello e abbiamo pensato di tenere i nostri. Da qui in avanti non ci sono alibi. Giocatori e Direttore devono dimostrare che quello in cui credevano era una cosa vera“.
SULLA GESTIONE DI CARFORA E SENA: “Carfora per noi è un ragazzo forte, c’è stata qualche difficoltà nella gestione ma per noi è anche cresciuto. Sena era voluto fortemente da 5-6 squadre, per noi è un giocatore forte ma ovviamente la squadra la fa l’allenatore. Per noi è un giocatore di prospettiva. L’anno scorso Viscardi aveva lo stesso problema, poi ha giocato i play-off. Crediamo nei giocatori perché li vediamo tutti i giorni“.
SULLA SCELTA DI AFFIDARSI A PAZIENZA: “So di aver commesso degli errori, così come li avevo commessi l’anno scorso. Fino alle prime 15 giornate la squadra aveva dimostrato e aveva un certo livello, poi nelle 10 domeniche successive siamo passati dal primo al tredicesimo posto. Abbiamo fatto delle disamine e abbiamo preso la decisione. Pensiamo che Pazienza ci possa far trovare quella strada che la squadra aveva perso, perché pensiamo che le qualità dei ragazzi possano fare un campionato migliore di quello che stanno facendo ultimamente“.
SUL MANCATO DIFENSORE CENTRALE ALLE LUCE DEI PROBLEMI RECENTI: “Pensiamo che Tosca e Meccariello siano ragazzi validi. Forse ci siamo mossi in ritardo, numericamente eravamo tanti e non volevamo fare un’acquisizione che andasse a incidere anche sul prossimo anno. Abbiamo grande fiducia anche negli altri giocatori, le responsabilità me le sono prese“.
Benevento, da oggi i giocatori in scadenza possono firmare pre-contratti con altri club
Domani, 2 gennaio, inizierà ufficialmente la sessione invernale di calciomercato della stagione 2024-25, che terminerà alla mezzanotte del 3 febbraio. Già da oggi, però, i giocatori che hanno il contratto in scadenza con il proprio club il 30 giugno 2025 potranno firmare dei pre-contratti con altre società.
In casa Benevento sono ben cinque i giocatori in scadenza il prossimo 30 giugno. Si tratta di Manfredini, Capellini, Tosca, Veltri e Lanini. Nessun rinnovo, però, è previsto nei prossimi mesi, con la dirigenza giallorossa che ha rimandato qualsiasi tipo di discorso in merito al termine della stagione.
“I giocatori in scadenza sono ragazzi seri e professionisti: se decideranno di restare gli faremo la nostra proposta e vedremo se accetteranno, altrimenti nel calcio di giocatori non mancano”, ha dichiarato il Direttore Tecnico Carli un paio di settimane fa ai microfoni di OttoChannel. “Al momento non vogliamo iniziare trattative con i rinnovi, se non dovessero andare in porto rischierebbe di rompersi qualcosa. Ne parleremo a fine anno, ma non vuol dire che pensiamo qualcosa su chi è in scadenza“.
L’unico che potrebbe avere una maggior chance di vedersi prolungato il proprio legame con la Strega è Veltri, di cui il dirigente toscano aveva parlato così: “Ha già fatto un percorso e per noi è un ragazzo che deve fare qui e crescere con noi”. Parole che fanno deporre verso un probabile rinnovo.
Per gli altri, invece, sarà necessario attendere il termine della stagione, indipendentemente dal rischio che qualche squadra possa interessarsi concretamente ai sopra citati elementi della rosa di Auteri già in questi giorni o mesi.
Benevento, Carli: “La sconfitta col Giugliano dispiace, se vogliamo vincere il campionato dobbiamo crescere tantissimo”
Il Direttore Tecnico del Benevento, ospite questa sera a OttoGol, ha commentato così la sconfitta contro il Giugliano, l’avvicinarsi della sessione invernale di calciomercato e non solo.
Queste, dunque, le parole di Marcello Carli nel corso della trasmissione in onda su OttoChannel:
SULLA SCONFITTA CONTRO IL GIUGLIANO: “Non abbiamo fatto una buona partita. Non siamo riusciti a dare ritmo e non siamo stati perentori come di solito facciamo. In queste partite è decisivo l’episodio, questa volta è andato a vantaggio loro ma credo ci sia sempre un motivo valido. Non abbiamo fatto una buona partita, siamo dispiaciuti, ci piaceva continuare a far bene in casa. Dobbiamo prendere atto di non aver fatto una partita al nostro livello, essere delusi ma andare avanti. Non mi piacciono le scorciatoie, abbiamo avuto occasioni ma non abbiamo meritato di vincere. Una squadra che vuole fare un campionato importante deve avere un appiglio diverso e fare una partita diversa. Bisogna allenarsi a mille all’ora e allenarsi dove non abbiamo fatto bene“.
SUI GIUDIZI IN MERITO ALLA SCONFITTA DI SABATO: “Quando finisce la partita difficilmente si sbaglia il commento. Mi potrei soffermare su determinate cose, ma non è giusto che io mi addentri sulla parte tecnica. Ho parlato con Auteri, abbiamo un rapporto serio. Abbiamo parlato anche col Presidente. Abbiamo fatto una partita sottotono, non la partita importante che dovevamo fare perché ci poteva dare tanto. Domattina bisogna fare un allenamento di grande livello per cercare di migliorare in tutto. La nostra forza è che questa squadra ha grandi margini di miglioramento, deve vincere partite anche con squadre che si chiudono: abbiamo il dovere di provarci, di fare questi miglioramenti. Sabato siamo mancati in diverse cose, non è un’accusa. I ragazzi lo sanno, è tanta la stima e la considerazione che ho di loro quindi ci rimango male quando vedo che si poteva fare qualcosa in più. Il Giugliano ha fatto la sua partita con la sua tattica, non avevano l’esuberanza di una squadra serena ma queste sono tutte scuse“.
SU ALCUNI SINGOLI: “I discorsi a livello tecnico sono tutti giusti, io cerco di essere più pratico. Acampora è un giocatore forte e può fare di più, si sta cercando di renderlo un valore aggiunto in questo campionato. Nelle grandi partite difficilmente ci sono le insufficienze perché il singolo fa la partita di livello e il collettivo diventa top. Può darsi che tatticamente una cosa funzioni meglio e una meno, ma sono convinto che la prestazione del singolo migliori anche quella del collettivo. Come sono convinto che Simonetti può giocare dovunque anche come intensità. Le squadre che fanno la grande partita non fanno giocare l’altra squadra, questa è una cosa determinante. Non siamo stati bravi a pressarli alti, ci è mancata l’aggressione vera che ci ha fatto perdere il ritmo. In casa nelle ultime partite abbiamo giocato con Avellino, Cerignola e Giugliano: non sono partite semplici“.
SUL CAMPIONATO: “Ci sono sei squadre che stanno cercando di vincere il campionato, gli altri discorsi mi fanno ridere. Non credo ci sia una squadra in questo momento, visto che il campionato è bello tosta, che possa fare il vuoto. Se pensiamo che il campionato sia il 4-0 di inizio stagione mi sembra esagerato, ma dobbiamo rialzare il livello perché la squadra è stata meno pimpante e meno briosa. Il primo tempo a Trapani è stato alla pari, dopo il loro gol ci siamo innervositi e non abbiamo fatto una partita bellissima esteticamente: poi abbiamo fatto due gol. La squadra sta facendo bene, ma se vogliamo vincere il campionato dobbiamo crescere tantissimo. C’è solo una strada: che il Mister lavori come sa fare e che i ragazzi si allenino e crescano. Se non faremo un altro step di crescita, il campionato non potremo vincerlo. Non pensavamo di essere primi in questo momento all’inizio, ma questo non ci deve togliere la responsabilità di fare un campionato importante come neanche l’essere giovani. Ora dobbiamo fare una grande partita a Cava de’ Tirreni“.
SULL’OBIETTIVO ATTUALE DEL BENEVENTO E SUI GIOVANI: “A inizio stagione, dopo Catania, dissi che volevamo fare un campionato di vertice. I giovani non possono toglierci le responsabilità. Tutti vogliamo vincere il campionato, chi non vuole? Vogliamo vincere il campionato come Trapani, Catania, Avellino, Cerignola e Monopoli. L’obbligo di vincere c’è nel DNA dello sportivo, chi fa sport cerca sempre di vincere. Ma i giovani non ci devono levare la responsabilità di tentare di vincere il campionato, giocano perché pensiamo che sono bravi. Il Presidente ovviamente non è stato dispiaciuto dal rendimento del minutaggio, ma vogliamo fare questo tipo di calcio. Facciamo giocare Perlingieri, e ci è dispiaciuto che ha avuto il discorso Nazionale e l’infortunio nel momento importante, perché è forte. L’anno scorso la semifinale per andare in B l’abbiamo giocata con Perlingieri, pensavamo ne avesse le qualità. Se sbaglia una partita non vuol dire che non è bravo, così come se Nunziante sbaglia un’uscita. Così come Prisco, Talia e Viscardi. Hanno dai 17 ai 20 anni, se non hanno margini di miglioramento loro… Il campionato si deciderà nel finale, dobbiamo tenere botta e cercare di arrivare al vertice tra marzo e aprile. In questa fase del campionato abbiamo perso un po’ di brillantezza, le partite sono un po’ più sporche, ma se vogliamo essere una squadra che vuole restare al vertice dobbiamo migliorare su alcuni aspetti. Ora sta venendo fuori anche il Foggia ma mi sembra talmente lontana che non credo ce la possa fare, così come il Picerno che in gara sacca può farti male“.
SUL BILANCIO DEL GIRONE D’ANDATA: “Ad ora il bilancio del Benevento è positivo, non può non esserlo. Ma se non facciamo un altro step difficilmente possiamo vincere il campionato. Se il discorso era arrivare al giro di boa a 40 punti, vista la freschezza della ferita, allora non posso dire sì. Dal Crotone in su tutte possono credere di vincere il campionato, oltre a Catania e Trapani. L’anno scorso eravamo a 8 punti dalla Juve Stabia al giro di boa. Il campionato è stra-aperto per tutti e proprio per questo sarà tosta per tutti fare punti, ci saranno scontri tutte le domeniche. La quota per vincere il campionato sarà più bassa degli altri gironi. Per vincere le partite ci vuole grande spirito di sacrificio e voglia, tranne magari Turris e Taranto per diverse vicissitudini contro le altre è difficile vincere“.
SUL MERCATO: “Col Presidente non abbiamo parlato di mercato, venivamo da una sconfitta. Sotto l’albero vorrei una salute di ferro per i ragazzi, così che possano fare un gran girone di ritorno. Il mese di gennaio sarà un giramento di scatole, il mercato ha tempi lunghi e folli e non so come possano essere accettati. Sul discorso dei giovani in prestito col Presidente e col Mister non siamo andati nello specifico, Veltri ha già fatto un percorso e per noi è un ragazzo che deve fare qui e crescere con noi. Ha già dimostrato ed è un ragazzo molto preparato, non pensiamo di mandarlo a giocare. Sul discorso svincolati: l’anno scorso abbiamo preso una linea e l’abbiamo tenuta fino alla fine. I giocatori in scadenza sono ragazzi seri e professionisti: se decideranno di restare gli faremo la nostra proposta e vedremo se accetteranno, altrimenti nel calcio di giocatori non mancano. Al momento non vogliamo iniziare trattative con i rinnovi, se non dovessero andare in porto rischierebbe di rompersi qualcosa. Ne parleremo a fine anno, ma non vuol dire che pensiamo qualcosa su chi è in scadenza”.
SULL’ABBONDANZA DELLA ROSA IN OTTICA GENNAIO: “Siamo tanti anche in attacco, Nardi rientrerà a metà gennaio ma non credo che prima di febbraio potrà essere in campo. Numericamente però non siamo pochi, Pinato lo sto iniziando a vedere ed è già un giocatore molto diverso da quello che ci ha lasciato: è il primo nostro acquisto, è molto duttile e lo vedo davvero più sciolto. Finché c’è il mercato aperto non voglio dire niente, non so che cosa succederà, ma la nostra idea è di non toccare niente. Sicuramente se non andrà via nessuno non prenderemo nessuno. Non è il mercato che ci farà vincere il campionato, ma la crescita dei nostri ragazzi. L’anno scorso ci è stato utile, ma era un’altra situazione. Per me qui ci sono almeno un paio di ragazzi che possono giocare tranquillamente come punta centrale. Il numero della rosa è determinante per far sì che la squadra possa fare qualcosa di magico, se c’è qualcuno che non vede mai il campo la magia non la crei. Di certezze non ne ho, ma in questo momento credo ciecamente in questo gruppo e non vedo che possa arrivare nessuno a Benevento“.
SULLA FORZA DELLA PROPRIETA’: “Dobbiamo riflettere su quanto siamo fortunati a poter parlare di mercato e di altro. Dobbiamo continuare e far sì che la nostra proprietà e il nostro Presidente si innamori ancora di più di quello che stiamo facendo, perché abbiamo un futuro straordinario davanti a noi. Per il calcio odierno parlare di mercato e guardare al futuro è perché abbiamo una proprietà di un certo livello. Dobbiamo continuare sulla strada intrapresa. Cerchiamo di perorare, per far tornare questo club dove merita. Credo che il Presidente vi abbia abituato un po’ troppo bene, si dà un po’ troppo tutto per scontato. Nasco anch’io dalla strada e so cosa vuol dire. Avere la serenità di poter programmare e non avere pensieri è un valore che qualcuno si scorda, io no“.
SULLA TRASFERTA CONTRO LA CAVESE: “Ci deve essere un Benevento consapevole che veniamo da una sconfitta in casa, da una prestazione in cui l’impatto non è stato il solito, da una partita giocata con una transizione un po’ moscia. Giocheremo contro una squadra forte, che sta vivendo un bel periodo, e in un ambiente bello caldo. Dobbiamo cercare di fare una partita di livello bello alto, per crescere“.
VIDEO – Benevento, Carli: “Vietato montarsi la testa”
Presente anche lui all’evento di inaugurazione del nuovo campo sportivo di San Giorgio La Molara, il direttore tecnico giallorosso, Marcello Carli, si è soffermato – nell’intervista rilasciata ai microfoni di BeneventoNews24.it – sulla crescita dei giovani giallorossi.
Sono infatti diversi i giovani che si stanno mettendo in luce in questa prima parte di stagione: “Non stiamo facendo nulla di particolare – spiega il dt – non voglio si parli molto di loro. Meno se ne parla, meglio. Pensiamo di avere dei giovani di qualità ma dobbiamo solo fare le cose perbene, senza montarci la testa”.
Ascoltiamo le sue parole ai microfoni di BeneventoNews24.it.
FOTO E VIDEO – San Giorgio la Molara: il Ministro Abodi, il Presidente Vigorito e il Benevento inaugurano il nuovo campo sportivo
Nonostante un po’ di maltempo, questo pomeriggio a San Giorgio la Molara è stato inaugurato il nuovo campo sportivo. A tagliare il nastro, dopo la benedizione di don Luigi Colucci, il Ministro dello Sport e dei Giovani Andrea Abodi e il Sindaco Nicola De Vizio.
Presenti la squadra del Benevento Calcio, il Mister Gaetano Auteri, il Direttore Tecnico Marcello Carli e il Presidente Oreste Vigorito, oltre al Presidente del Comitato della Campania della Lega Nazionale Dilettanti, Carmine Zigarelli, e al Presidente della Provincia di Benevento, Nino Lombardi.
Non si è tenuta, causa maltempo, quella che sarebbe dovuta essere la partita inaugurale del nuovo sintetico di San Giorgio la Molara, l’amichevole contro la Strega.
Di seguito, dunque, le foto dell’evento e il servizio di Gerardo De Ioanni, Direttore di BeneventoNews24.it:
Benevento, Carli: “Il primo tempo di Catania non possiamo permettercelo. Spesi 600mila euro per ragazzi con massimo 25 anni”
Il Direttore Tecnico del Benevento, ospite questa sera a OttoGol, ha commentato così la sconfitta contro il Catania e la sessione estiva di calciomercato.
Queste, dunque, le parole di Marcello Carli nel corso della trasmissione in onda su OttoChannel:
SULLA SCONFITTA CONTRO IL CATANIA: “Nel primo tempo abbiamo fatto male, c’è poco da dire. Ci dobbiamo lavorare, già in pullman con il Mister stavamo rivedendo la partita e oggi siamo tornati a lavorare. Se in 5-6 giocano sotto il loro livello poi subisci, non c’è stato l’impatto giusto. Loro non hanno creato 100 situazioni da gol, ma nel primo tempo hanno meritato passare in vantaggio. E’ un dispiacere, se perdi perché gli avversari sono più forti ci può stare ma se sbagli perché non tieni un livello giusto la cosa ti fa arrabbiare. Siamo alla seconda e non è affatto una giustificazione: le partite valgono sempre tre punti. E’ già la seconda volta che non impattiamo bene all’inizio, ci dobbiamo lavorare. Eravamo un po’ lunghi e poco intensi. Se non c’è intensità nel calcio non giochi bene, infatti nel secondo tempo abbiamo giocato meglio perché eravamo corti e intensi. Non ci possiamo permettere di giocare non bene un tempo e perdere la partita“.
SULLA MANCANZA DI FISICITA’ DEL BENEVENTO: “I ragazzi devono stare male perché hanno perso, anche per crescere. Non dobbiamo cercare alibi, dobbiamo giocare per vincere tutte le partite perché abbiamo tutte le carte per giocare alla pari degli altri, se non qualcosina in più. Abbiamo esperienza e fisicità. L’intensità non te la dà la fisicità, contro il Catania siamo entrati molli. La fisicità la vedi a fine partita, quando la gara diventa sporca, e noi abbiamo chiuso benissimo. Nel secondo tempo abbiamo fatto il nostro dovere, ma abbiamo giocato male il primo. La fisicità c’è, anche in mezzo al campo: il problema è stata la timidezza nell’impatto, che non era adeguato per la partita e per l’ambiente in cui eravamo. Abbiamo tutte le carte in regola per poter crescere e fare meglio, sia singolarmente sia di squadra. Sono convinto che questa squadra può fare un grande campionato. I miei ragazzi, sinceramente, non li cambierei con quelli del Catania, hanno la possibilità di fare di più e io grande stima di tutti loro“.
SULLA POCA VENA REALIZZATIVA DEGLI ATTACCANTI: “Fare statistiche dopo due giornate è impossibile, non sarebbero affidabili, ma se non mutassero alla decima giornata ci sarebbe qualche problema. Credo che i nostri attaccanti per la categoria siano tutti forti, hanno qualità tecniche. C’è qualcuno che in questo momento è in difficoltà, non faccio nomi, e abbiamo preso un ragazzo che ha grande qualità come Borello. Se riesci ad avere intensità e aggiungere qualità diventi una squadra molto forte. Va aumentato il livello d’intensità dei 16 ragazzi che vanno in campo durante le partite, nel primo tempo contro il Catania in 5-6 hanno giocato a ritmi bassi. Con la tecnica secondo me risolvi tutto, ma in alcuni punti della partita siamo venuti meno d’intensità: nel secondo tempo invece, nonostante fossimo gli stessi, abbiamo fatto meglio senza lasciare spazi e aggredendo palla. Talia, per esempio, tra primo e secondo tempo è diventato un altro giocatore. Chi va in campo lo sceglie l’allenatore, io sono rispettoso dei ruoli. Lanini doveva fare di più, ma per una partita e mezzo non può essere messo in discussioni. Da lui pretendo di più perché lo stimo tantissimo, e glielo ho detto, ma è una mia opinione personale. Nel reparto offensivo ci sono qualità tecniche alte, abbiamo tutti ragazzi di qualità che devono lavorare a mille all’ora per aumentare il livello. Ora c’è la questione che manca l’attaccante strutturato, ma chi La Mantia? Se giochi in un determinato modo va bene, ma in un altro no. Quando uno perde deve stare zitto e andare a casa, non cerco alibi“.
SUL MERCATO: “L’anno scorso abbiamo cambiato tanto, ma non c’erano le condizioni per uno shock. Ho fatto 2-3 errori, ma siamo arrivati a fine mercato con il fiato corto. Quest’anno abbiamo avuto più tempo, abbiamo tolto una ventina di giocatori. La società ha investito 600mila euro nell’acquisizione dei ragazzi, levato Manconi per cui abbiamo fatto un sacrificio gli altri hanno massimo 25 anni di età e sono tutti di proprietà. Oukhadda è arrivato in prestito con diritto di riscatto a una cifra non eccessiva, anche lui ha 25 anni e se lo riteniamo opportuno lo riscatteremo. La cosa importante è che il Benevento soldi per mandare via giocatori non ne ha cacciati, di buonuscite saranno stati dati 100mila euro. Abbiamo il dovere di rispettare questa società. Sulle entrate partendo dall’anno scorso ho fatto 4-5 errori, non sono contento del mercato dell’anno scorso. Sono contento però della squadra che abbiamo, ci daranno identità e soddisfazioni”.
SUL SETTORE GIOVANILE GIALLOROSSO: “Abbiamo un settore giovanile su cui la società ha investito tanto, siamo convinti di avere dei ragazzi che possono crescere perché hanno caratteristiche importanti ma vanno fatti giocare. Questi difetti che possono accadere ora, tra un po’ potranno diventare pregi perché siamo convinti di avere ragazzi di grandissimo livello. Ce ne sono altri, magari non dello stesso altissimo livello, che però siamo convinti di poter far crescere. L’avere 10 ragazzi del settore giovanile non deve essere un alibi, vogliamo fare un campionato importante ma con certi criteri. Che giovani aveva la squadra che ieri è scesa in campo? Nunziante, Viscardi e Talia che per noi non è più un giovane. Poi però c’erano anche Capellini, Berra, Ferrara, Acampora, Lamesta, Lanini e Manconi. Accetto le critiche, sono tutte giuste, e devono essere un modo per non ripetere gli stessi errori. Siamo convinti di avere 6 attaccanti con qualità che ci daranno moltissime soddisfazioni“.
SUI REINTEGRI DI ACAMPORA E VIVIANI: “Ha spiegato benissimo il Presidente. Io l’anno scorso ci ero rimasto male non tanto per il fatto che volessero andare via, ma del comportamento che avevano avuto durante il ritiro. Loro lo sanno, qualche giorno fa scherzando con Acampora gli ho detto “A volte si diventa amici con chi hai fatto a cazzotti”. Se fossero partiti quest’anno al ritiro con noi, oggi sarebbero al top. I giocatori hanno contratti e stipendi, noi abbiamo cercato di valutare queste cose e parlare con i ragazzi che hanno capito i loro errori. Saranno un valore aggiunto per questa squadra, siamo stra-felici di averli. Ho potuto fare sempre quello che ho voluto, interfacciandomi con il Presidente.
SULL’INFORTUNIO DI NARDI: “Non voglio creare alibi, ma da un giorno all’altro ci siamo trovati senza Nardi: non è stata una cosa semplice da digerire”.
SUGLI OBIETTIVI STAGIONALI: “Abbiamo tutto per poter migliorare. Non mi nascondo: cercare di fare un calcio diverso non ci deve levare l’obiettivo di fare un grande campionato. Ognuno si nasconde, ma tutti vogliono fare un grande campionato: Picerno, Audace Cerignola, Avellino, Trapani, Catania. Abbiamo lo stesso le responsabilità: vogliamo essere una squadra seria, fatta con dei principi, che vuole fare una grande stagione perché la società e la piazza lo meritano“.
SUL MANCATO PRESTITO DI CARFORA: “Nessuno ha mai pensato di darlo in prestito. Il problema di Carfora è molto semplice: ha avuto una precocità folle in un momento in cui non era neanche pronto per essere dove si pensava di poter andare; questo può essere un problema. Ha intensità e qualità tecnica, è un anno più giovane di Perlingieri. Carfora sta imparando il mestiere, andando a scuola con i più grandi. L’anno scorso il Mister lo ha usato e ha fatto un gol importantissimo. Il problema è quando hai un numero enorme di giocatori: in porta la società ha scelto Nunziante e ha tenuto Manfredini, ma ha dovuto salutare Paleari. Non è un rischio, ma una scelta. Il Benevento non decide che deve giocare il giovane, sarebbe una mancanza di rispetto per l’allenatore. Se prendi tre attaccanti forti è difficile farne a meno, ma le scelte su chi gioca le fa sempre l’allenatore. Il Presidente ci ha detto di valutare i giovani e capire a che livello sono. Si è cercato di avere una squadra forte e cercare di fare un calcio più sostenibile, non c’è stato un investimento sugli stipendi ma sul futuro“.
SULLA SFIDA CONTRO IL POTENZA: “Il Potenza può ambire ai play-off, società e Direttore sono stati bravi. Sono più uniti rispetto all’anno scorso in cui forse c’era qualche malumore nello spogliatorio, Caturano è diverso. Sarà una gara diversa rispetto a quella di Coppa Italia. Dobbiamo fare una grande partita, affronteremo una squadra tosta e difficile. Se non l’affronteremo bene sarà dura, serve una grande prestazione e capiremo a che livello siamo“.
Foto: Screen OttoChannel
Calciomercato Benevento, non solo Oukhadda: in arrivo anche Borello
Missione milanese molto proficua, quella del D.T. giallorosso Marcello Carli allo Sheraton Hotel San Siro per le ultime 48ore della sessione estiva di calciomercato. A 24ore dal gong, infatti (la finestra di mercato chiuderà alla mezzanotte di venerdì 30 agosto), il Benevento ha messo a segno due colpi importanti in entrata.
Oltre a Shady Oukhadda, terzino destro classe ’99 di proprietà del Modena che arriverà nel Sannio in prestito con diritto di riscatto (QUI), la Strega ha chiuso anche per un attaccante. Si tratta dell’esterno destro Giuseppe Borello del Monopoli, che si trasferirà all’Ombra della Dormiente a titolo definitivo.
Anche lui 25enne, Borello sarà il vice-Lamesta ed è atteso in città domani per la firma sul contratto, al pari di Oukhadda. Vedremo se da qui alla definitiva conclusione del calciomercato ci saranno altri movimenti in casa Benevento, ma attualmente nella missione a Milano del Direttore Tecnico della Strega sembra aver completato tutti gli obiettivi.
Foto: S.S. Monopoli 1966-Gabri Latorre
Calciomercato Benevento, si studiano le mosse per rinforzare difesa e attacco
Siamo entrati nel vivo degli ultimi due giorni della sessione estiva di calciomercato, con il Benevento che vorrebbe piazzare due colpi in entrata: un difensore (probabilmente centrale) e un attaccante (esterno offensivo).
In uscita, invece, ieri è arrivata l’ufficialità del prestito di Esposito alla Fidelis Andria mentre, stamattina, la notizia della rescissione consensuale di Letizia con il club giallorosso. A breve, poi, anche Rossi dovrebbe trasferirsi in Puglia, alla Fidelis Andria, ma sarà necessaria la risoluzione del contratto con il club di via Santa Colomba. Qualcosa, comunque, dovrà continuare a muoversi anche su questo fronte, per sistemare la situazione degli esuberi Benedetti e Alfieri e dei vari giovani presenti in rosa.
Come riportano Il Mattino e LaCasadiC, dunque, per la difesa la Strega avrebbe messo nel mirino Cristian Cauz del Modena (20 presenze l’anno scorso in B) e Emmanuele Matino del Bari (17 gettoni la scorsa stagione). I due non stanno trovando molto spazio nelle squadre di appartenenza e la società giallorossa potrebbe tuffarsi su uno dei due profili anche in virtù degli infortuni occorsi a Meccariello e Tosca.
In avanti, invece, gli obiettivi sono Giuseppe Borello del Monopoli (39 presenze con 6 gol e 10 assist complessivi la scorsa stagione) e Pablo Vitali del Picerno (18 gettoni con 4 marcature e 3 passaggi vincenti). Il primo, ala destra (quindi ideale come vice-Lamesta) può svariare su tutto il fronte offensivo, come anche il secondo, ma si fa preferire per integrità fisica: Vitali, infatti, nel gennaio scorso ha riportato la rottura del crociato, ma domenica scorsa ha siglato il gol del 4-1 contro l’Avellino.
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