Nel corso della conferenza stampa post-partita con il Modena, che nonostante la vittoria ha sancito il ritorno in Serie C della Strega, il patron giallorosso, Oreste Vigorito, ha svelato alcuni aneddoti relativi alla trattativa dello scorso gennaio per il ritorno, poi sfumato, di Massimo Coda nel Sannio.
“Sulla trattativa per il ritorno di Coda sono state scritte tante cose errate”, spiega Vigorito. “All’inizio non ne sapevo nulla, era un’idea dell’ex direttore sportivo e dell’allenatore. Io, personalmente, non l’avrei mai ripreso perché dopo che lo avevo pagato 3 milioni di euro, era andato via gratis nonostante gli avessimo offerto un contratto importante”.
“Poi, di fronte all’insistenza di direttore sportivo e allenatore, avevo ceduto e dato il mio benestare per una operazione da 9 milioni totali tra cartellino e ingaggio del calciatore. Telefonai anche il presidente del Genoa Zangrillo a cui avevo strappato l’ok per chiudere l’affare. Poi in un turno infrasettimanale, Coda segna e vedo l’abbraccio con Zangrillo che, in seguito, mi dice: “Abbiamo fatto pace, ora non va più via. Con il nuovo allenatore (Gilardino ndr) si trova bene. Ecco questa è la verità su Coda”.
Non accenna a decollare il mercato giallorosso (a dire il vero si è mosso poco in generale finora, sia in A che in B). Il Benevento ha pensato di concentrare le proprie forze nel tentativo di riportare ai piedi della Dormiente due calciatori che hanno già dimostrato il loro valore quando sono stati chiamati a difendere i colori della Strega. Parliamo, chiaramente, del difensore Alin Tosca, per il quale la strada si fa sempre più in salita, specie dopo le traversie che sta attraversando il Gaziantep in Turchia, ma soprattutto di Massimo Coda.
Per quanto concerne l’attaccante campano, oggi in forza al Genoa e che stasera proprio con l’undici di Gilardino affronterà in Coppa Italia la Roma, c’è da fare un discorso più approfondito perché per un suo eventuale ritorno nel Sannio è necessario che si incastrino più pezzi di un puzzle che si sta rivelando complicato così come ci si attendeva.
Andiamo per gradi. Il Benevento, nelle persone di Pasquale Foggia e Fabio Cannavaro, ha individuato in Coda il profilo migliore per aumentare la produttività del reparto offensivo sannita. La volontà della società è quella di riportare “a casa” l’Hispanico. Una volontà ampiamente condivisa dallo stesso calciatore, il quale sebbene non si sia espresso ufficialmente ha già dato il suo benestare alla trattativa. Il problema è il Genoa, o meglio trovare la quadra in una trattativa non facile dati i costi che sono in ballo.
Il Genoa, che ha pagato Coda circa 1,5 milioni di euro poco più di sei mesi fa, non ha alcuna intenzione di svenderlo. Probabilmente, anche per questo motivo il tecnico Gilardino ha cercato di smentire ogni ipotesi che vedessi l’attaccante lontano dalla Lanterna, dichiarando di farci assoluto affidamento. Ciò, nonostante il campo nelle ultime settimane abbia raccontato una storia leggermente diversa, con l’ex Milan che ha preferito a Coda un altro ex Benevento, George Puscas.
Solo il tempo ci dirà se si tratta di mera strategia e pretattica di mercato, nell’intento di ottenere il massimo da una eventuale cessione, oppure se il Genoa non vuol davvero saperne di privarsi dell’ultimo capocannoniere del campionato cadetto. A ciò, poi, va aggiunto anche l’ingaggio del calciatore che non è propriamente leggero; un ingaggio che, ovviamente, il Benevento conosce e se ha mostrato il proprio interesse, evidentemente sa di poter trovare la sintesi con il suo ex numero nove. Coda che, tra le altre cose, sta ricevendo un corteggiamento serrato da parte del suo amico fraterno Gaetano Letizia che farebbe carte false per poterlo riabbracciare e ritrovarselo nello spogliatoio al suo rientro dall’infortunio. Una ulteriore carta da poter giocare per il Benevento.
Posto che ogni discorso per un ritorno di Coda in giallorosso è subordinato alla cessione di Francesco Forte, ad oggi sempre difficile data la distanza tra la richiesta del Benevento (circa 1,5 milioni) e le offerte giunte sulla scrivania del diesse Foggia da Frosinone e Palermo.
Non è solo una suggestione: il ritorno in giallorosso e nel Sannio di Massimo Coda potrebbe presto diventare realtà.
Il centravanti di Cava de’ Tirreni, dopo aver riportato a suon di gol il Lecce in Serie A, sta avendo più di qualche difficoltà all’ombra della Lanterna con il Genoa. Con l’arrivo di Gilardino in panchina, al posto di Blessin, Coda ha perso il posto da titolare in favore di un altro ex Benevento, George Puscas.
Per lui, finora in rossoblù, sei gol in diciotto presenze, senza mai riuscire ad entrare appieno nei meccanismi pria di Blessin e ora di Gilardino, che sembra intenzionato a fare e meno di lui. Addirittura, nell’ultima sfida con il Bari è rimasto fuori per tutti i 90 minuti.
E’ logico, quindi, che diverse squadre abbiano posato le loro mire sull’Hispanico; tra queste, anche il Benevento che vuol rinnovare il parco attaccanti a disposizione di Cannavaro, con Forte ormai destinato a cambiare aria.
Sebbene da ambienti genoani si cerca di rispedire al mittente ogni voce che vorrebbe Coda lontano dal Ferraris, arrivando addirittura a dichiararlo incedibile, il diesse giallorosso Pasquale Foggia in queste ore sta muovendo passi importanti al fine di riportare il calciatore ai piedi della Dormiente.
Parliamo, chiaramente, di una trattativa complicata e onerosa, visto che il Genoa soli sei mesi fa ha versato nelle casse del Lecce ben 1,5 milioni di euro per assicurarsi le prestazioni dell’ultimo capocannoniere della Serie B e che lo stesso percepisce uno stipendio di circa 800.000 euro con il Grifone. La volontà del calciatore di ritornare dove è stato già bene e di avvicinarsi a casa, insieme alla possibilità di giocare comunque in un club che, nonostante la classifica attuale, resta sempre ambizioso per la categoria, potrebbe fare la differenza.