Nell’ambito della rassegna culturale “Settembre a Tocco 2024” la comunità di Tocco Caudio si riunirà per rendere omaggio al celebre compositore tocchese Nicola Sala con un evento speciale che si terrà martedì 24 settembre alle ore 21:00 presso la suggestiva Piazzetta di Tocco Caudio.
L’iniziativa, fortemente voluta dal Sindaco Gennaro Caporaso, dal vicesindaco Angelo Tontoli e da tutta la comunità locale, rappresenta un tributo all’opera del maestro Sala, nato proprio a Tocco Caudio il 7 aprile 1731. L’organizzazione è curata dal DDL Comitato, con la direzione artistica affidata ad Antonio Fusco e Michelin Viglione.
L’evento musicale sarà supervisionato dal M° Umberto Aucone, il quale ha ricevuto l’incarico di trascrivere e adattare per quartetto d’archi alcune delle opere del compositore, tra cui una Fuga e quattro Canoni a 2 voci. Il quartetto d’archi, “Woman in black”, formato da Dina Caliro Violino I, Gabriella Rosato Violino II, Nadia Khomutova Viola, e Assuntina Paradiso Violoncello, eseguirà le musiche originali di Sala, alternate da letture di cenni storici. Alla conduzione Annalisa Papa mentre le letture, per rendere l’atmosfera ancora più unica e suggestiva, saranno accompagnate dalle note del pianoforte del M° Antonietta Rosato.
Il M° Umberto Aucone sottolinea che tutte le musiche eseguite saranno composizioni originali di Nicola Sala, accuratamente selezionate, trascritte e adattate dopo una lunga ricerca nella prestigiosa biblioteca del Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli. Questo evento fa parte di una serie di iniziative volte a omaggiare e rivalutare la figura e l’opera di Nicola Sala, compositore il cui contributo al panorama musicale resta significativo e indelebile. L’intera comunità di Tocco Caudio invita tutti gli appassionati di musica e cultura a partecipare a questa importante serata di celebrazione e riscoperta storica.
Nicola Sala, compositore italiano, nasce a Tocco Caudio il 7 aprile 1713 e muore a Napoli il 31 agosto 1801. Studia musica a Napoli al Conservatorio della Pietà dei Turchini dal 1732 al 1740 sotto la guida di Nicola Fago e Leonardo Leo. Qui probabilmente scrive la sua prima composizione, l’opera Vologeso, che va in scena nel 1737 a Roma. Nel 1745 non viene accettato per succedere a Leonardo Leo nel ruolo di maestro della cappella reale. Negli anni Sessanta rappresenta alcuni suoi lavori al teatro San Carlo. Tra questi il dramma La Zenobia, che viene ben accolto. Nel 1787 diventa secondo maestro della Pietà dei Turchini, dove già da 47 anni opera come insegnante, e dal 1793 fino all’11 ottobre 1799 ne diventa invece primo maestro. Suo allievo fu Gaspare Spontini. Sala è stato uno dei più importanti insegnanti napoletani, formando musicalmente molti compositori, fra cui l’emiliano Ferdinando Orlandi e il lombardo Ambrogio Minoja. Compositore di varie opere, oratori, messe e cantate, è anche autore di parecchi trattati pedagogici, fra i quali le Regole del contrappunto pratico, pubblicato a Napoli nel 1794.
Torre-Sala: le richieste di Civico22, Altra Benevento, Comitato e docenti
Nella serata dell’08 settembre 2024, presso l’Orto di Casa Betania, si sono incontrati il Comitato “Salvare le scuole Sala –Torre”, i movimenti politici “Altra Benevento è possibile”, un gruppo di docenti del Plesso Federico Torre-Nicola Sala e Civico22, i quali hanno raggiunto la seguente sintesi su quattro obiettivi condivisi:
evitare l’inutile abbattimento della Scuola Federico Torre;
proporre una variante al progetto PNRR per la ristrutturazione della scuola che raggiunga il fine della messa in sicurezza sismica dell’immobile ed utilizzi il finanziamento del PNRR per la sua riqualificazione;
non chiudere via Marmorale;
ridurre il disagio degli studenti e dei docenti e, soprattutto, arginare i danni della perdita di un ecosistema scolastico per gli anni a venire, che seguirebbero alla parcellizzazione dei luoghi scolastici in tre plessi distinti rendendo di fatto impossibile lo svolgimento efficace dei prossimi cicli scolastici delle medie.
Le considerazioni che ci spingono a mobilitarci con urgenza sono le seguenti:
L’amministrazione comunale sta procedendo all’abbattimento di uno storico plesso scolastico, perfettamente funzionante, allo scopo di creare un campus sulla base di un progetto ancora confuso, viziato da errori e violazioni urbanistiche e al piano traffico cittadino, e sottoposto a verifica da parte del Ministero dell’Istruzione che finanzia l’opera. Ci sono, inoltre, problemi manifesti nel punteggio attribuito dal Ministero relativamente al paventato pericolo sismico che potrebbero addirittura comportare un contenzioso con altri comuni che non hanno ottenuto il finanziamento. Inoltre, il cantiere è partito con ritardo ed ha la tagliola del PNRR, i cui interventi andrebbero conclusi entro termini perentori, pena la revoca del finanziamento. Si corre seriamente il rischio che il cantiere possa essere bloccato a causa di un progetto ancora carente di tante informazioni, e che non rispetterà i tempi previsti e che dovrà subire variazioni per l’armonizzazione con il PUC ed il piano traffico. Nel frattempo ci ritroveremo una scuola sventrata, un quartiere dormitorio privo di servizi scolastici ed una diaspora permanente degli alunni e dei docenti.
L’amministrazione comunale ha già promesso in passato opere che non è riuscita a realizzare o che non ha realizzato nei tempi previsti. Per fare un piccolo elenco ad esempio:
Scuola Bosco Lucarelli e scuola Silvio Pellico, abbandonate da oltre cinque anni senza un chiaro progetto, privando il Rione Libertà, zona “Addolorata” dei servizi scolastici;
Malies (ex Piazza Commestibili), doveva essere completato nel 2021;
Nuovo Terminal e nuovo punto di accoglienza per i pendolari, doveva essere completato nel 2020;
Piazza Duomo, su cui ci sono mille proposte, ma in otto anni dell’attuale amministrazione nulla è accaduto a riguardo;
Parco Cellarulo, abbandonato a se stesso dall’alluvione del 2015;
Scuola Elementare Ponticelli, abbandonata dal 2016;
Ponte Morandi, si era detto che a settembre 2024 sarebbe tornato funzionante, ma siamo evidentemente molto lontani dal risultato;
Il Lapidarium all’Arco di Traiano montato e poi abbandonato, doveva servire per la stagione turistica 2024, conclusasi con un punto interrogativo per chiunque venisse da fuori a contemplare il nostro Arco e si chiedeva cosa fosse quella pensilina vuota ai suoi piedi senza alcuna spiegazione…
Alla luce di queste incompiute, come possiamo affidarci ad una amministrazione che promette di abbattere e ricostruire un plesso scolastico così ingente in due anni?
L’abbattimento della Federico Torre, ultimo esempio di architettura razionalista prodotto in città, spezza una visione architettonica complessiva del quartiere costituito da un’edilizia povera, che parte da piazza Risorgimento. Senza un chiaro piano urbanistico che si sostituisca alla precedente visione, ci troviamo di fronte ad un grosso azzardo, un’opera voluta solo perché finanziata, per offrire una funzione (campus scolastico) senza alcuna correlazione con una nuova visione dell’area, perché mai declinata, e senza alcuna strategia di comunicazione con le strutture già esistenti che potrebbero essere valorizzate, come ad esempio l’ Auditorium Calandra, in stato di abbandono , a cento metri dalla scuola che si vuole abbattere e ricostruire ed in cui è stato previsto un altro nuovo auditorium.
Il dato che l’amministrazione comunale evidentemente ignora è che per tutto il tempo in cui la Federico Torre sarà abbattuta, l’istituzione scolastica sarà deturpata nei luoghi e nei modi; la formazione non è un fast food in cui poter somministrare “istruzione” in qualsiasi modo . Scompaginare la comunità scolastica significherà nuocere alla vita di centinaia di bambini e ragazzini che non avranno la fortuna dei loro compagni che frequentano gli altri plessi di godere di un ecosistema educativo; gli alunni saranno semplicemente utenti di aule di somministrazione in cui docenti-super eroi dovranno fare le gare per arrivare in tempo nei cambi d’ora tra Capodimonte (col ponte Morandi forse percorribile a metà) e Pacevecchia, o da Capodimonte a via Bartolomeo Camerario, in pieno centro storico. Dire che in queste condizioni si potrà fare scuola nei prossimi anni, significa non aver compreso cosa sia davvero la Scuola. Riteniamo fondamentale individuare nuovi plessi scolastici unitari che siano davvero utili alla funzione suppletiva (non più di due), come ad esempio la scuola fino a ora in disuso a Ponticelli.
L’amministrazione parla solo del suo ostinato piano A, abbattere e ricostruire in due anni, ma non corregge gli errori di progetto e non dice nulla rispetto ad un eventuale piano B: se qualcosa nel cantiere o nel progetto andrà storto (può sempre capitare nelle opere pubbliche), cosa farà per ridurre i danni di un blocco del cantiere negli anni a venire? Una volta abbattuta la scuola (che ad oggi è ancora agibile), cosa accadrà se poi dovesse verificarsi un problema qualsiasi, oggi non previsto? Inserirà anche la Federico Torre nella lista delle opere incompiute? Un conto è avere uno scivolone circa il piano turistico (il Lapidarium), altro è aver distrutto il cuore pulsante di un quartiere, e di una istituzione scolastica e non avere alcun piano alternativo al danno causato.
Per tutte le su esposte ragioni, i promotori di questo documento, non avendo ricevuto ragionevole ascolto né dall’amministrazione comunale, né dai consiglieri di maggioranza, chiedono:
ai consiglieri di opposizione di promuovere un nuovo confronto urgente in consiglio comunale;
che vi sia un confronto aperto tra le associazioni civiche e l’amministrazione comunale
Chiediamo all’amministrazione di accettare di rivedere il proprio progetto, di annullare l’abbattimento e di negoziare con il Ministero dell’Istruzione un nuovo progetto che preveda l’uso dei fondi PNRR per la ristrutturazione e la messa in sicurezza del plesso, ma non l’abbattimento totale dello stesso.
Rubano al Conservatorio “Nicola Sala”: “Un’eccellenza per il panorama musicale sia nazionale che internazionale”
Visita ufficiale del deputato di Forza Italia, Francesco Maria Rubano, al Conservatorio di Musica Nicola Sala di Benevento.
Durante l’incontro con il Presidente Caterina Meglio e il Direttore Giuseppe Ilario, sono stati affrontati temi di grande rilevanza, tra cui il recente finanziamento del progetto di Internazionalizzazione, a valere sul fondo PNNR, da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca. Un progetto che sarà presentato prossimamente alla stampa presso la Camera dei Deputati a Roma.
Rubano ha espresso grande soddisfazione per il prestigioso risultato ottenuto dal Conservatorio di Musica di Benevento, sottolineando come questa istituzione rappresenti ormai una realtà consolidata nel territorio sannita e sia sempre più proiettata verso una dimensione internazionale.
“Il Conservatorio ‘Nicola Sala’ è un’eccellenza non solo per la città di Benevento, ma per l’intero panorama musicale, sia a livello nazionale che internazionale,” ha dichiarato Rubano. “La sua capacità di attrarre e formare talenti, unita alla costante innovazione e apertura al mondo, lo rende un modello per tutte le istituzioni accademiche e culturali del Paese.” Durante la visita, la Presidente del Conservatorio, Caterina Meglio, e il Direttore, Giuseppe Ilario, hanno espresso grande soddisfazione per il riconoscimento ricevuto e per l’opportunità di presentare il progetto a livello nazionale. “Questo successo non sarebbe stato possibile senza l’impegno e la dedizione di tutti coloro che lavorano quotidianamente per mantenere alto il livello qualitativo della nostra istituzione,” hanno affermato. L’Onorevole Rubano ha concluso il suo intervento con parole di elogio per il lavoro svolto dal Conservatorio di Benevento, augurando a tutti gli studenti e al corpo docente di continuare su questa strada di crescita e internazionalizzazione, certi che il futuro riserverà ulteriori successi e riconoscimenti.
Il Conservatorio di Musica “Nicola Sala” di Benevento istituisce i Corsi Liberi Speciali AFAM per Giovani Talenti
II Conservatorio di Musica “Nicola Sala” di Benevento è lieto di annunciare l’istituzione dei Corsi Liberi Speciali AFAM per Giovani Talenti, un’iniziativa volta a valorizzare e promuovere la formazione accademica di giovani studenti dotati di eccezionali capacità artistiche e musicali. Questi corsi, destinati a studenti di età compresa tra 12 e 15 anni, sono pensati per coloro che, pur non possedendo ancora i requisiti formali per accedere ai corsi accademici ordinari, dimostrano competenze tecniche artistiche pari o superiori ai requisiti minimi richiesti per l’accesso ai corsi accademici di primo livello. La finalità principale dei Corsi Liberi Speciali AFAM per Giovani Talenti è quella di offrire un percorso formativo di eccellenza, personalizzato in base all’età e alle esigenze formative dei giovani talenti. Attraverso un approccio didattico innovativo e flessibile, il Conservatorio intende preparare gli studenti per future ammissioni ai corsi accademici, contribuendo così alla loro crescita artistica e professionale. I corsi si articolano nei seguenti settori disciplinari:
– Strumento musicale,
– Teoria, ritmica e percezione musicale,
– Armonia e analisi,
– Storia della Musica.
Le lezioni saranno organizzate in fasce orarie compatibili con la frequenza scolastica degli studenti, garantendo così la possibilità di conciliare gli impegni scolastici con quelli musicali.
Procedura di Ammissione
Per accedere ai corsi, gli studenti dovranno superare una sessione separata dell’esame di ammissione al Triennio Ordinamentale, dimostrando un livello di competenza almeno pari a quello richiesto per l’accesso ai corsi accademici ordinari. La commissione esaminatrice, composta da docenti qualificati del Conservatorio, valuterà le capacità tecniche e artistiche dei candidati attraverso prove pratiche e teoriche.
Iscrizione e Piano di Studi
Le iscrizioni saranno aperte a partire dal 18 luglio possono essere effettuate compilando l’apposito modulo disponibile presso la segreteria del Conservatorio o sul sito web istituzionale. All’atto dell’iscrizione, una Commissione Interdipartimentale redigerà un piano di studi personalizzato per ogni studenti tenendo conto delle sue caratteristiche individuali e del suo percorso di studi pregresso.
“L’istituzione di questi corsi rappresenta un passo significativo nella nostra missione di promuovere e valorizzare i giovani talenti musicali”, afferma il Direttore del Conservatorio, Giuseppe Ilario, “Grazie alla sinergia con la Presidente Caterina Meglio, siamo riusciti a creare un programma formativo che risponde alle esigenze specifiche di questi giovani artisti, offrendo loro un’opportunità unica di crescita e sviluppo.”
“Il Consiglio Accademico ha giocato un ruolo cruciale nella definizione e approvazione di questo innovativo programma formativo,”‘ aggiunge la Presidente Caterina Meglio. “La collaborazione con i nostri docenti e la dirigenza ha permesso di strutturare corsi che non solo elevano il livello educativo del nostro istituto, ma che rispondono anche alle aspirazioni dei giovani talenti musicali”.
Per ulteriori informazioni sui Corsi Liberi Speciali AFAM per Giovani Talenti e sulle modalità di iscrizione, è possibile contattare la segreteria del Conservatorio di Musica “Nicola Sala” di Benevento.
Il Conservatorio invita tutti i giovani musicisti talentuosi a cogliere questa straordinaria opportunità formativa. Con l’istituzione dei Corsi Liberi Speciali AFAM per Giovani Talenti, il “Nicola Sala” conferma il proprio impegno nella promozione dell’eccellenza musicale nella formazione delle future generazioni di artisti.
“Fin dall’inizio abbiamo chiesto un piano operativo dettagliato che potesse garantire la serenità delle famiglie e del personale docente per l’intervento sull’istituto più popoloso della città quale è il Nicola Sala – Torre. Siamo stati tacciati di polemica strumentale, ci fu risposto che si sarebbe fatto “a tempo debito”. Ricordiamo tutti lo spettro dei doppi turni agitato a più riprese e scongiurato solo qualche mese fa, un dirigente addirittura tacciato di “moderno Masaniello”, i lavori che dovevano iniziare a giugno, poi invece a marzo e ora che siamo ormai a fine anno è il corpo docenti a far notare come la dislocazione nei tre punti della città davvero poco collegati tra di loro non è una soluzione. C’è mancato poco che anche gli insegnanti venissero tacciati di essere ideologizzati!
Purtroppo, emerge ancora una volta in modo chiaro come la scuola sia vista più come un ricco bottino. Certamente gli interventi di ammodernamento sono doverosi (aspettiamo da mesi una risposta sull’agibilità di tutti gli edifici), ma questo deve necessariamente accompagnarsi da un’adeguata pianificazione che non vada a sacrificare, ancora e sempre, la continuità didattica. Chiediamo tutti i giorni non sacrifici, ma miracoli alla scuola, a cui viene delegato tutto, anche far fronte a mani nude ad un’emergenza educativa di cui siamo ancora troppo poco consapevoli, aggravata dalla scellerata gestione pandemica di chiusura ad oltranza e ci permettiamo di sminuire l’allarme lanciato dal corpo docente? Definire un piccolo disagio il dover attraversare tutta la città per il cambio ora, passando da Pacevecchia, attraversando il ponte chiuso o semichiuso per andare a Capodimonte e poi magari atterrare con l’elicottero al centro storico è davvero un eufemismo.
Se ci fossimo mossi davvero per tempo, avremmo potuto valutare soluzioni più comode, come, solo per fare un esempio, la struttura del Suor Orsola Mezzini – storica eccellenza chiusa nel silenzio più assordante – che si trova a pochi passi da Pacevecchia.
Avremmo potuto partecipare al bando del Ministero per contributi alla locazione o al noleggio di strutture provvisorie.
Avremmo potuto, sicuramente, ascoltare di più e per tempo chi nella scuola ci vive.
Non tutto è perduto, passata la frenesia elettorale, c’è ancora un po’ di tempo per poter mostrare maggiore apertura all’ascolto e alla collaborazione, su questo siamo sempre pronti a fare la nostra parte, al di là delle appartenenze”.
Scuole, Pasquariello: “Qualche disagio per scuole moderne, sicure e funzionali: non travisare i fatti”
“Ho letto il comunicato di un gruppo di insegnanti della scuola ‘Federico Torre’ e ritengo doveroso fare alcune precisazioni in merito in quanto lo stesso è scritto mostrando scarsa conoscenza dei fatti o, il che sarebbe disdicevole, travisando gli stessi.
L’Amministrazione Mastella ha ottenuto un ingente finanziamento nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (circa 17 milioni di euro) che consentirà l’abbattimento e la ricostruzione (nascerà un vero e proprio campus scolastico adeguato ai moderni standard di sicurezza e di insegnamento) di due importanti scuole quali la ‘Federico Torre‘ e la ‘Nicola Sala‘ che, altrimenti, di qui a qualche anno, sulla base degli esiti delle verifiche di vulnerabilità sismica effettuate, avrebbero dovute essere chiuse”, lo scrive in una nota l’assessore ai Lavori pubblici Mario Pasquariello.
“Da subito l’Amministrazione si è posta il problema della dislocazione della popolazione scolastica durante il periodo dei lavori e lo ha fatto interloquendo in maniera costante con la dirigenza scolastica. Si sono vagliate tutte le ipotesi possibili alla ricerca della soluzione che arrecasse meno disagio agli alunni ed alle loro famiglie, agli insegnanti, a tutto il personale scolastico.
Nella evidente impossibilità di reperire (anche guardando al mercato immobiliare) un edificio che fosse idoneo ad ospitare l’intera popolazione scolastica si è addivenuti, non senza fatica, con vere e proprie “operazioni di incastro” fra i vari lavori in corso nell’ambito dell’edilizia scolastica cittadina, ad una soluzione che contemperasse la possibilità di utilizzare altri edifici scolastici idonei e pronti all’uso.Per il prossimo anno scolastico, dunque, gli alunni della scuola ‘Nicola Sala’ resteranno nel loro istituto che ospiterà anche gli uffici del dirigente e della segreteria (per rendere funzionali i quali l’Amministrazione, in questi giorni, su indicazioni del dirigente scolastico, sta realizzando, con fondi del proprio bilancio, appositi interventi di adeguamento).
Gli alunni della scuola ‘Federico Torre’, invece, saranno collocati (con modalità che spetteranno al dirigente scolastico, titolare della organizzazione dell’attività didattica) in tre edifici come detto idonei e pronti all’uso: la scuola Pacevecchia, facente parte dello stesso istituto comprensivo ‘Federico Torre’, inaugurata circa un anno fa dopo opportuni lavori di adeguamento strutturale; la scuola di Capodimonte, del pari ristrutturata, che ha ospitato negli scorsi anni prima i ragazzi della scuola Pacevecchia e, recentemente, quelli della scuola dell’infanzia di Cretarossa; l’ex edificio dei Padri Scolopi, in Via Bartolomeo Camerario, anch’esso recentemente ristrutturato, che quest’anno ha ospitato la popolazione scolastica della scuola di Via Pietà.
Edifici ristrutturati e perfettamente idonei all’utilizzo che, d’altronde, in questi anni, come detto, hanno ospitato la popolazione scolastica di altri istituti che ringrazio, ancora una volta, per aver affrontato l’inevitabile disagio con abnegazione e spirito di collaborazione per il raggiungimento di un obiettivo comune ed imprescindibile: avere edifici scolastici sicuri e funzionali.
Altro che atteggiamento irrispettoso della cultura e delle istituzioni scolastiche! L’Amministrazione Mastella continuerà ad essere al fianco della popolazione scolastica delle ‘Federico Torre’ e della ‘Nicola Sala’ cercando di alleviare un disagio che non potrà essere del tutto eliminato ma che porterà di qui a due anni al risultato di avere scuole nuove e funzionali. Sono certo che, del pari, in un mondo “ideale” (e nemmeno troppo ideale…), gli insegnanti delle scuole sapranno svolgere al meglio il loro ruolo di comunità educante che affronta qualche disagio per un superiore obiettivo comune”, conclude Pasquariello.
Giunta, ok al progetto definitivo ed esecutivo per i lavori sugli edifici scolastici Federico Torre e Nicola Sala
La Giunta comunale, presieduta dal sindaco Clemente Mastella, ha proceduto all’approvazione del progetto definitivo ed esecutivo per l’abbattimento degli edifici scolastici Federico Torre e Nicola Sala e ricostruzione in un unico complesso scolastico, con annesso intervento di riqualificazione energetica.
Interamente finanziato con le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza, l’importo complessivo dell’intervento è pari a 16 milioni 690mila euro.
“E’ un passaggio fondamentale – spiegano il sindaco Mastella, l’assessore alle Opere pubbliche Mario Pasquariello e il delegato all’Istruzione Marcello Palladino- poiché certifichiamo il pieno rispetto del cronoprogramma indicato dalle normative comunitarie che sottendono l’esecuzione di Next Generation Eu. Il cantiere aprirà entro il 31 marzo, senza provocare nessuna interruzione alla stagione didattica, visto che gli alunni potranno frequentare normalmente le aule scolastiche. Nella delibera si specifica che l’intervento è perfettamente compatibile con il Piano urbanistico comunale e pertanto non si rendono necessarie varianti. E’ l’incipit di un percorso che darà alla città un polo scolastico moderno e adeguato ai massimi standard di sicurezza contemporanei”.
Il “Nicola Sala” presenta il Concerto dell’Epifania
Il Conservatorio “Nicola Sala” offrirà alla città di Benevento un imperdibile Concerto dell’Epifania. L’evento si terrà il 6 gennaio alle ore 19:00 presso il Teatro San Vittorino; protagonista sarà la Symphonic Band diretta dal M° Vincenzo D’Arcangelo – ingresso gratuito.
Il Concerto dell’Epifania s’inserisce nel cartellone di “Note di Natale”, ricchissima rassegna promossa dal Conservatorio “Nicola Sala”.
L’iniziativa, fortemente voluta dal Direttore Giuseppe Ilario e dalla Presidente Caterina Meglio, sta raccogliendo consensi straordinari, coinvolgendo in una fitta programmazione artistica il capoluogo sannita e numerosi comuni della provincia beneventana e irpina.
Approvato il progetto esecutivo per l’abbattimento delle scuole Torre e Sala e ricostruzione di un unico edificio scolastico
La Giunta comunale, presieduta dal sindaco Clemente Mastella, ha approvato il progetto esecutivo per l’intervento di abbattimento degli edifici Torre e Sala e ricostruzione di un unico complesso scolastico.
L’importo complessivo dei lavori è quantificato in 15 milioni 173 mila euro.
Nella stessa seduta sono state approvate anche le tariffe di segreteria valide dal primo gennaio 2024 e determinati nella seguente misura:
certificati anagrafici Anpr (residenza stato di famiglia-cumulativi) in carta libera: € 0,30 cent
Il Gip del Tribunale di Benevento a scioglimento della riserva formulata e all’esito della Camera di Consiglio, ha decretato con proprio atto l’archiviazione del procedimento per diffamazione intentato dal direttore del Conservatorio di Musica “Nicola Sala” Giosuè Grassia, il quale lamentava gravi e ripetute dichiarazioni offensive e diffamatorie nei suoi confronti, rese in data 23 febbraio 2022 nel corso di una conferenza stampa indetta dal Presidente del predetto Conservatorio prof. Antonio Verga.
Nel merito il Giudice dell’indagini preliminari, ha argomentato il decreto ritenendo le dichiarazioni del Presidente Verga svolte con toni e contenuti riconducibili nell’alveo del diritto di critica e della libertà di manifestazione del pensiero, garantita dall’art. 21 della Carta costituzionale e dall’art. 10 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo.
“Intendo rivolgere un sentito ringraziamento all’avv. Vincenzo Sguera per la intelligente, leale e corretta difesa nel procedimento – ha dichiarato all’esito dell’Ordinanza Antonio Verga – ed altrettanto riconoscimento e rispetto indirizzo alla Magistratura per aver saputo saggiamente interpretare i veri motivi di critica ad una manifestazione di piazza degli studenti capeggiata dal direttore Grassia, da me giudicata inopportuna.
Ovviamente la mia soddisfazione è solo parziale – continua Verga – poiché devono essere ancora chiariti i veri motivi per cui, pur avendo portato il Conservatorio di Benevento alla ribalta nazionale ed internazionale nel corso del mio triennio di Presidenza sotto il profilo artistico e didattico con la presenza di artisti di fama internazionale come Mogol, Pino Donaggio, Peppino di Capri, Jacopo Sipari di Pescasseroli, Alvise M. Casellati e l’intesa con prestigiose istituzioni italiane come il Teatro san Carlo, l’Accademia del Teatro alla Scala di Milano, il Comune de L’Aquila, il protocollo con le Ville Vesuviane, quello con il Comune di Procida Città Europea della Cultura, con l’Ordine dei Frati Minori Cappuccini per le solenni celebrazioni di Padre Pio da Pietrelcina fino al Festival d’Autunno 2022, citando le celebrazioni per i quarant’anni del Conservatorio con la premiazione di tutti i Direttori e Presidenti succedutesi, a partire dal primo presidente Antonio Pietrantonio ed il primo Direttore M° Filippo Zigante, rinsaldando fortemente i legami con le tutte istituzioni del territorio su cui opera l’istituto musicale sannita, seppur tutto ciò sia avvenuto a cavallo di anni molti problematici e difficili per la durissima crisi sociale e sanitaria legata alla pandemia da Coronavirus, oltre ad aver fatto registrare con i deliberati del CdA, la conclusione di importanti atti amministrativi come l’ampliamento dell’organico del corpo docente e del personale Ata, la progettazione esecutiva della sicurezza antisismica dell’ex Convento degli Scolopi, il finanziamento per un milione di euro dell’efficientamento energetico del Palazzo De Simone sede dell’Istituto, la informatizzazione e digitalizzazione degli uffici amministrativi e contabili, la istituzione di un ufficio stampa, l’approvazione dei concorsi per Direttore di Biblioteca e di addetto informatico, tutte attività ed impulsi di cui oggi, si sarebbero perse le tracce.
Ho guidato per un triennio con lealtà, correttezza e trasparenza il Conservatorio, ma mi è stata negata la riconferma, cosa che ai precedenti Presidenti era stata sempre accordata. Resto in attesa, con serenità e fiducia – conclude Verga – che la Magistratura ed il Ministero dell’Università e della Ricerca facciano piena luce sul perché ci sia stata un’amputazione così improvvisa e traumatica del percorso di crescita culturale, amministrativa e didattica del Conservatorio di Musica “Nicola Sala” di Benevento.”
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